Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Giovedì, 28 Marzo 2024

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:165 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:930 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1156 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:999 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1174 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1227 Crotone

Il patrimonio della …

Gen 24, 2024 Hits:1576 Crotone

Book Baby Boom: inizia un…

Gen 19, 2024 Hits:1685 Crotone

Nuovo attacco dell'Europa all'Italia

Nel nostro ordinamento non esistono giudici elettivi aveva detto il Presidente della Repubblica ieri, I nostri magistrati traggono legittimazione e autorevolezza dal ruolo che loro affida la Costituzione. Non sono quindi chiamati a seguire gli orientamenti elettorali, ma devono applicare la legge e le sue regole". Così il presidente Sergio Mattarella alla Camera ricordando la figura del capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro. "Come spesso ebbe a ricordare anche il presidente Scalfaro, queste valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno, neppure se investito di pubbliche funzioni, neppure per gli esponenti politici', ha aggiunto Mattarella. Il richiamo del Capo dello Stato avviene nel giorno in cui la Lega manifesta fuori dal Senato in difesa del ministro dell'Interno Matteo Salvini, indagato dai magistrati di Palermo per la vicenda della nave Diciotti.

Replicando il Ministro ha scritto su facebook : Mattarella oggi ha ricordato che “nessuno è al di sopra della legge”. Ha ragione. Per questo io, rispettando legge, Costituzione e impegno preso con Italiani, ho chiuso e chiuderò i porti a trafficanti di esseri umani. Indagatemi, io vado avanti!

Nel suo articolo Alessandro Sallusti tra l altro scrive al il giornale :"nel confronto a Scalfaro, infatti, Matteo Salvini appare come un dilettante - direi un'educanda - nel suo opporsi al corso della giustizia. Correva l'anno 1993, sera del 3 novembre. La Rai ha in onda la partita di coppa Uefa tra il Cagliari e i turchi del Trebisonda. Improvvisamente la trasmissione si interrompe e a reti unificate appare il faccione del presidente Scalfaro che sta per essere coinvolto nell'inchiesta sui fondi neri a disposizione dei ministri degli Interni, ruolo da lui ricoperto in precedenza. Livido di rabbia, Scalfaro pronuncia la famosa frase: «A questo gioco al massacro io non ci sto, non ci sto, non ci sto». Il giorno seguente gli accusatori di Scalfaro, alti funzionari del ministero, furono indagati per «attentato agli organi costituzionali», l'inchiesta sui fondi neri, di fatto, sospesa. E poco importa che l'anno seguente Scalfaro ammise la percezione di tali cifre «come tutti i miei predecessori» e che i funzionari furono poi prosciolti. Anche allora la legge avrebbe dovuto «valere per tutti, politici compresi». Ma per Scalfaro non fu così.

I soldi della Lega evidentemente hanno un odore diverso da quelli di Scalfaro, elevato a santo della politica quando in realtà parliamo del peggiore presidente nella storia della Repubblica. Un presidente che tramò non poco per fare cadere il primo governo Berlusconi a lui in odio, sia utilizzando i pm di Mani Pulite (il famoso avviso di garanzia recapitato al Cavaliere durante il suo primo G8), sia convincendo Umberto Bossi (in cambio di cosa resta un mistero) a mollare Berlusconi al suo destino.

Una ramanzina a Salvini da parte del capo dello Stato può far parte del gioco delle parti. Ma per favore non nel nome di Oscar Luigi Scalfaro, che parlandone da vivo non fu certo un esempio di etica politica."

Intanto nuovo attacco dal Europa : L'Italia è "un problema" nella zona euro: lo ha detto il commissario europeo agli Affari Economici, Pierrre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi. "C'è un problema che è l'Italia", ha dichiarato il responsabile Ue, aggiungendo: "E' proprio l'Italia il tema su cui mi voglio concentrare prima di tutto".

Il commissario Ue agli affari economici  ha avvertito l'Italia che ridurre il debito pubblico è nel suo stesso interesse. Chi pensa che si possano rilanciare gli investimenti aumentando il deficit, ha aggiunto in conferenza stampa a Parigi, dice "una bugia". Rivolgendosi, più in particolare, a Matteo Salvini, ha poi sottolineato che Bruxelles non ha mai impedito all'Italia di "realizzare gli investimenti" e le "infrastrutture necessarie". "L'Italia è il Paese che più di tutti ha beneficiato di flessibilità".

"L'Italia - ha detto ancora Moscovici - ha un nuovo governo, entrato in funzione, credo, da circa 100 giorni. L'Italia ha anche un nuovo ministro dell'Economia e delle Finanze con cui lavoro regolarmente, in un clima costruttivo. Spero che questo clima costruttivo prevarrà"

Moscovici ha parlato anche dell'avanzare dei populisti in Europa, a meno di un anno dalle elezioni europee del 2019: "Oggi c'è un clima che assomiglia molto agli anni '30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c'è Hitler, forse dei piccoli Mussolini...": ha detto il commissario europeo, esprimendo preoccupazione.  "La storia, come diceva Raymond Aron, è tragica, bisogna evitare che sprofondi nelle sue ore più buie", ha continuato il responsabile Ue, sottolineando tuttavia che, almeno nelle prossime europee, i populisti non conquisteranno la schiacciante maggioranza dell'Assemblea Ue, ma otterranno comunque una "forte progressione".

E arriva la replica del vicepremier, Luigi Di Maio: "L'atteggiamento da parte di alcuni commissari europei è inaccettabile, veramente insopportabile. Dall'alto della loro Commissione europea si permettono di dire che in Italia coi sono tanti piccoli Mussolini, non si devono permettere!".

Negli ultimi mesi le parole sono cambiate molte volte e quello che ora aspettiamo sono i fatti, principalmente la legge di bilancio e la successiva discussione parlamentare". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, riferendosi all'Italia e alle dichiarazioni che hanno fatto impennare lo spread. "Purtroppo - ha detto - abbiamo visto che le parole hanno fatto alcuni danni, i tassi sono saliti, per le famiglie e le imprese" anche se "tutto ciò non ha contagiato granché altri paesi dell'Eurozona, rimane un episodio principalmente italiano". "La Banca centrale europea - ha proseguito - si atterrà a ciò che hanno detto il primo ministro italiano, il ministro dell'Economia e il ministro degli Esteri, e cioè che l'Italia rispetterà le regole". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alla domanda se le politiche del governo e il rialzo dello spread possano richiedere misure da parte dell'Eurotower nel 2019 per evitare fenomeni di contagio. "Non abbiamo ancora visto alcun contagio", ha aggiunto Draghi.

Il mandato della Bce è la stabilità dei prezzi e il Qe è uno degli strumenti con cui lo perseguiamo. Non è nostro compito assicurare che i deficit dei governi siano finanziati in qualsiasi condizione'. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in risposta a una domanda sui timori in Italia che la fine del QE equivalga a lasciare il paese a se stesso. Per il 
governatore, il Qe 'è ancora necessario per sostenere l'inflazione sono ancora necessarie misure di stimolo per via dei rischi legati a protezionismo e turbolenze sui mercati emergenti'.

Intanto quarantadue migranti che erano a bordo della nave Diciotti sono pronti a costituirsi parte civile in un eventuale processo. A renderlo noto i rappresentanti di Baobab Experience in una conferenza stampa a Roma. "I migranti hanno presentato delega ai legali che collaborano con Baobab per valutare se ci sono gli estremi per costituirsi parte civile al processo penale e per una denuncia civile per detenzione illegittima a bordo della nave" ha spiegato Giovanna Cavallo, Responsabile del Team Legale Baobab Experience.

"42 presunti profughi pronti a denunciarmi. Per me sono altre 42 medaglie! La pacchia è finita, prima gli italiani!" è la replica del ministro dell'Interno Matteo Salvini, commentando la notizia dei 42 migranti che erano a bordo della nave Diciotti pronti a costituirsi parte civile in un eventuale processo.

"I dati aggiornati a questa mattina sull'immigrazione ci dicono che l'anno scorso di questi tempi ne erano sbarcati già più di 100mila, quest'anno che abbiamo fatto capire che la musica è cambiata, siamo fermi a 20mila, 80 mila persone in meno da mantenere in giro per la Puglia e per l'Italia", ha detto il ministro dell'Interno a Bari.

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI