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Successo della conferenza stampa del Comitato "Lavoratori per il No" della Ugl

Una sala conferenze gremita, quella dell’hotel “Mercure” di Catania che stamattina ha accolto il 16° appuntamento della mobilitazione nazionale #10milakmperilNo, organizzato dal Comitato “Lavoratori per il No” della Ugl in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. Un incontro che ha riunito attorno allo stesso tavolo esponenti del sindacato e del mondo politico, a cominciare dal vice presidente della X commissione lavoro della Camera dei deputati, Renata Polverini, dal presidente della commissione antimafia dell’Ars, Nello Musumeci, dal presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, dal consigliere comunale di Catania e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – An, Manlio Messina, passando per i segretari confederali Ugl Ezio Favetta ed Ermenegildo Rossi, del presidente dell’Enas – Ugl Stefano Cetica e del segretario territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci. A tenere banco durante la conferenza stampa sono stati i dati forniti dalla società “Eumetra Monterosa” di Renato Mannheimer, riguardanti l’ultimo sondaggio che ha registrato l’intenzione di voto per il No da parte del 56,1 % degli aventi diritto. Unanime il coro degli interventi, che boccia in pieno la riforma voluta dal governo Renzi, poiché non mira a risolvere le problematiche relative al superamento del bicameralismo, non accorcia i tempi sull’approvazione delle leggi, non riduce i costi, mina la rappresentatività dei territori e toglie all’elettore la possibilità di votare i suoi senatori. Per i relatori la modifica della carta costituzionale, che prevede l’abolizione del Cnel, priverà il mondo del lavoro e delle imprese di avere un luogo istituzionale di confronto e di discussione a difesa dell’occupazione. Nel corso del meeting, non sono mancate le critiche al premier Renzi per la campagna referendaria che sta conducendo, intrisa di promesse al vento e piena di bugie. Infine un appello è stato lanciato agli indecisi, che i sondaggi attestano al 34,7 %, che faranno la differenza per dare un forte segnale con il no e bocciare una riforma fatta da pochi e che punta a premiare l’uomo solo al comando. “Diciamo un bel no convinto, perché questo è un pastrocchio che non serve al paese, diciamo no all’uomo solo al comando – dichiara l’onorevole Polverini. Basta alle menzogne che Renzi va dicendo in giro per l’Italia. Per una volta dica la verità, ed il giorno dopo questo referendum faccia un passo in dietro, per il bene della nazione, portandoci a votare con una legge elettorale degna di questo nome”.

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