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Conte: 'Dialogo con l'Ue su infrazione, ma decisi sulla nostra linea'

L'Italia intende rispettare le regole europee, senza che ciò impedisca che, come paese fondatore e terza economia del continente, ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l'Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita".  In vista delle nomine europee, l'Italia fa sapere di volere un portafoglio economico di prima linea, spiega il premier Conte alla Camera, perché serve un segnale di cambiamento. Dopo il vertice sulle risposte da dare a Bruxelles, il premier riferisce sul Consiglio Europeo del 20 e 21 giugno, ed evidenzia la necessità che la crescita non sia più antitetica alla stabilità.

Il premier ha poi indicato quelli che dovrebbero essere gli obiettivi dell'Unione europea. "Migrazioni, rimpatri e contrasto al traffico illegale di esseri umani. Realizzare forme minimo di salario europeo. Un budget dell'Eurozona per la stabilizzazione economica, che mettano al riparo da turbolenze. Politiche ambientali per l'economia circolare. Tutela europea dei prodotti agricoli, etichettatura e tracciabilità, rispettosa di imprenditori e consumatori. Miglioramento della cooperazione al contrasto del terrorismo internazionale e del crimine organizzato. Una politica di difesa comune adeguata".

Tra i temi affrontati da Conte anche la Brexit "Rimaniamo impegnati per un'uscita ordinata", ha affermato e l'allargamento dell'Ue nei Balcani.

Infine una dichiarazione sui conti pubblici. "Sulla procedura di infrazione ho avuto modo di affermare anche pubblicamente che siamo tutti intenzionati a evitarla e siamo tutti ben convinti della nostra politica economica. Intendiamo mantenere un dibattito costruttivo con la commissione Ue", ha affermato il premier.
Il vertice è andato bene, ci siamo confrontati sulla strategia sulla procedura di infrazione, che vogliamo tutti evitare". Lo afferma il premier Giuseppe Conte interpellato dai cronisti a Montecitorio sul vertice economico di questa mattina.

"Quanto alla procedura d'infrazione ho avuto modo di affermare anche pubblicamente che siamo tutti determinati a evitarla ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica. Intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l'Ue e questa determinazione la sto rappresentando con chiarezza anche ai vertici europei e ai miei omologhi". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell'informativa alla Camera sul Consiglio europeo

A  proposito della procedura di infrazione verso l'Italia ma anche sul "completamento dell'Unione economica e monetaria", crediamo che "l'Eurosummit del 21 giugno debba assumere decisioni non divisive". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell'informativa alla Camera sul Consiglio europeo.

Le priorità europee indicate dal presidente del consiglio sono  una "governance europea multi livello sull'immigrazione, basata sulla solidarietà e sull'equa condivisione, una decisa politica europea dei rimpatri e del contrasto al traffico illegale degli esseri umani", interventi sul "pilastro dei diritti sociali per proteggere i disoccupati e realizzare il salario minimo europeo" e il "budget dell'eurozona". Sono le priorità in Europa indicate dal premier Giuseppe Conte riferendo alla Camera in vista del consiglio europeo di domani e dopodomani.

Intanto nuovo attacco alla conduttrice del Tg Marina Nalesso perche è andata in onda indossando il rosario. Non è la prima volta che Marina Nalesso, che non fa affatto mistero della sua fede, attira le rabbie laiciste. La giornalista aveva già fatto vedere in passato, allora alla conduzione del TG1, il crocifisso e alcune medagliette della Madonna Miracolosa. Era accaduto nel 2016. Ad agosto del 2018 ha deciso di andare in video con un rosario al collo. E anche allora non mancarono sfoghi rabbiosi di blog e, addirittura, di telespettatori di altre religioni. “Un’offesa” tuonarono. Come se quel crocefisso potesse fare del male a qualcuno.  

Lo stesso mostrato in piazza Duomo da Matteo Salvini, quello usato ogni giorno da preti e suore, monaci e laici per pregare. Un simbolo di pace e non di guerra, un simbolo che, certamente, non offende. Eccetto qualcuno, che ha dato sfogo alla polemica dalle colonne di Repubblica che non tarda a definire, la croce della giornalista, uno sfregio alla laicità nonché uno spot del motto “Dio, Patria, Famiglia… che incombe su ogni inquadratura”.

Questa volta ad essere affetto da cristo-fobia è Michele Serra. Il giornalista, dalle righe che compongono la sua “Amaca”, arriva a definire la conduttrice del TG2 un “mezzobusto confessionale” che, addirittura, “fa impressione”. E grida alla censura: “Non si potrebbe cortesemente evitare? […] Basta infilare il crocefisso sotto la camicetta, badando che non urti il microfono”. Scrive Serra, visibilmente offeso da Gesù.

Dalle scuole agli ospedali, fino ai seggi elettorali, lo spazio concesso al Figlio di Dio appeso sulla Croce si restringe ancora. È accaduto a Firenze durante le elezioni, quando la presidente del seggio ha deciso di coprire la Croce con del nastro isolante per paura di offendere i musulmani. Ora vogliono sfrattare Gesù anche dal collo dei giornalisti. Ma questo avviene solo con i cristiani. Nessuna donna di religione musulmana è mai stata costretta a togliere il proprio velo, nessun ebreo a rimuovere dal capo la kippah, ma si chiede ai Cattolici di nascondere la croce.

Così, la scelta di Marina Nalesso appare come una provocazione. Eppure, non c’è divieto nel nostro Paese che imponga alla giornalista di non testimoniare la propria fede, il proprio credo. La stessa Costituzione, inquadrando il nostro Stato come laico e aconfessionale, garantisce “la protezione della coscienza di ogni persona che si riconosce in una fede”.

Ma lo scrittore, simpatizzante della sinistra, non lo accetta. E con la sua condanna decide di mettere un limite alla libertà individuale di esprimere la propria persona, il proprio pensiero, la propria fede e religione. Ma dove va la democrazia Italiana se uno non e libero di dimostrare la sua fede Cristiana perche l’occultamento di un simbolo religioso si avvicina più alla censura delle vecchie e ormai passate dittature, e non una vera democrazia come la nostra ....

Intanto da una parte l’Italia ha mostrato forti aperture di credito nei confronti degli Stati Uniti di Donald Trump che tutto vogliono me no che Francia e Germania continuino nei loro progetti di Difesa europea a guida franco-tedesca. Dall’altra parte, il governo italiano ha deciso di non puntare su progetti di difesa Ue che non siano inseriti nell’ambito Pesco e nell’ambito Nato. Infine, non va dimenticato neanche un ultimo dato di natura squisitamente politica: Sanchez rappresenta l’unico governo europeo pro-Ue, sostenuto da Francia e Germania e con la Commissione europea uscente che ne ha certificato la bontà delle riforme. Di fatto questo momento storico può rappresentare per Madrid il passaggio di consegne da parte di Roma. E così, questo accordo militare può rivelare molte cose sul futuro dell’Unione europea, che da tempo sembra aver deciso che il futuro di Bruxelles spasserà per Francia e Germania con il sostegno della Spagna. Escludendo, per il momento, l’Italia.

L’asse franco-tedesco ha una terza gamba: la Spagna di Pedro Sanchez. Sia chiaro, Madrid ha da sempre rappresentato un Paese fondamentale legato sia a livello politiche che a livello economico all’alleanza tra Francia e Germania. Ma adesso, con Sanchez, Emmanuel Macron ed Angela Merkel tutto appare più nitido. Le elezioni europee hanno confermato che Berlino, Parigi e Madrid hanno costruito un asse sempre più solido che serve non solo a Francia e Germania per rafforzarsi in Europa, ma anche alla stessa Spagna per scalzare l’Italia come terza potenza dell’Unione europea. Una convergenza di interessi che adesso si ripercuote su uno dei fronti più importanti dell’alleanza tra Berlino e Parigi: la difesa europea.

Dopo mesi di trattative, infatti, il governo spagnolo  ha aderito al progetto del nuovo caccia europeo. Come scrive il quotidiano spagnolo Abc, il ministro della Difesa, Margarita Robles, ha firmato l’accordo con il quale la Spagna aderisce formalmente al Future Combat Air System (Fcas) durante il Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio a Le Bourget, Parigi. Il memorandum d’intesa del Fcas è stato firmato, oltre che dalla Robles, anche dal ministro della Difesa francese, Florence Parly, e dal ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen. L’accordo servirà alle difese di Berlino, Madrid e Parigi per sostituire entro il 2040 gli attuali Rafale ed Eurofighter e ha una durata di almeno dieci anni. Uno strumento che serve ai governi dell’asse franco-tedesco di mostrare la propria volontà di competere rispetto ai giganti dell’industria aeronautica militare mondiale, ma serve soprattutto per dare un’accelerata a quella difesa di matrice europea su cui Parigi sta puntando moltissimo e su cui sembra avere investito anche la Germania, preoccupata dall’essere una potenza industriale ma esclusa dai grandi giochi strategici internazionali.

Intanto Giorgia Meloni attraverso radio Cusano Campus,sostiene che le prime vittime di questo disegno siano proprio gli immigrati, che "nella stragrande maggioranza dei casi vengono trascinati in Europa con l'inganno, con promesse di vita che non potranno mai avere, o con riti voodoo come nel caso delle nigeriane che vengono costrette a prostituirsi. Io dico che questo non è umano".

Dobbiamo capire che dietro questo grande tema dell'immigrazione incontrollata, non c'è il tentativo episodico di persone che sperano di sbarcare in Europa. C'è un movimento organizzato", incalza la Meloni, che fa notare come le Ong siano finanziare da Soros, "la finanza speculativa". E questo, "non è un caso".

Non solo. Secondo la Meloni, intervistata da radio Cusano Campus, infatti, "c'è anche un disegno di destrutturazione della società", che mira a "privarci della nostra identità, costruendo una società multiculturale senza identità, radici, consapevolezza, in modo che le persone diventino consumatori tutti uguali in balia del capitale". Poi, si chiede come mai siano arrivati nigeriani e pakistani e non venezuelani, "che vivono un momento di crisi e di guerra civile". 

Per la leader di Fratelli d'Italia, la risposta sarebbe semplice: "Perchè molti venezuelani sono di origine italiana, europea, sono cristiani, quindi non sono distanti da noi e non interessano a chi vuole portare avanti quel modello di destrutturazione della società. Soros è accusato del dissesto finanziario di alcune nazioni, compresa l'Italia, perchè una persona del genere dovrebbe essere così umana verso i migranti  ?". 

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