In primis, diciamo che le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna stanno trattando con il Governo sul progetto di “Autonomia Regionale Differenziata” che dovrebbe trasferire a loro, poteri su alcune materie e in futuro, anche, dipendenti e denaro pubblico. A questo punto diciamo, senza mezzi termini, che è necessario l’Alt delle Regioni del Sud, all’autonomia del Nord Italia. In tal senso, diciamo che qualcosa si sta muovendo: il primo Alt è partito dalla Calabria; il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, all’unanimità-una mozione che impegna la Regione ad agire, con tutti i mezzi, contro l’autonomia differenziata chiesta dalle Regioni del Nord (Cfr.”Il Messaggero” dell’ 1 febbraio 2019). Ancora, in Puglia, dieci consiglieri regionali hanno firmato un documento: “Per il contrasto all’iniziativa di autonomia rafforzata chiesta, al Governo nazionale, dalle regioni settentrionali”. Poi, in tal senso, il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, chiamando a raccolta gli altri Governatori meridionali, ha affermato:” Siamo pronti al ricorso alla Corte costituzionale, alla mobilità sociale e alla lotta”. In conclusione, noi diciamo che sono i principi costituzionali ad indicare la necessità di sviluppare, da parte del Governo nazionale, la coesione sociale dell’intera comunità nazionale; pertanto, a nostro modesto avviso, è importante sottolineare che lo Stato non può risolvere, il rapporto socio-economico, solo con il Nord, del Paese Italia.