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Martedì, 22 Aprile 2025

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

 Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI - fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali - oltre 13 milioni visitatori, 16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni - con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.

Le Giornate FAI rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero. Un percorso di cittadinanza che coinvolge  istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale, con un unico obiettivo: riconoscere il valore del nostro patrimonio culturale e con esso la nostra identità di cittadini europei.

 “Da oggi e senza incertezza anche noi del FAI dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea e affido dunque a questa edizione delle Giornate FAI del cinquantennale e alle 750 piazze italiane - che esse virtualmente rappresentano -  l’auspicio che la nostra festosa, concreta e appassionata manifestazione del 22 e 23 marzo possa essere proposta, vissuta e percepita in questa ottica più ampia, più civile, più militante. Il mondo, e non solo noi europei, ne ha un immenso e drammatico bisogno. Viva l’Europa!” ha dichiarato Marco Magnifico, Presidente FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano.

 Tra le tante aperture proposte, alcune saranno dedicate agli iscritti al FAI e a chi si iscriverà durante l’evento. Verranno inoltre riaperti luoghi particolarmente apprezzati e visitati nelle scorse edizioni.  Ad ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.

  Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). Partecipare alla visita con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Ogni Iscritto al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potrà beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture dedicate. Sottoscrivere la tessera FAI significa diventare parte di un grande progetto e rappresenta un atto d’amore per l’Italia.

Inoltre, fino al 30 marzo 2025 si potrà sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Convergenze e PosteMobile.

  Ecco alcune delle aperture più interessanti in CALABRIA:

 COSENZA

Complesso monastico di Santa Maria delle Vergini

Il Monastero di Santa Maria delle Vergini dà il nome a un intero rione del centro storico di Cosenza racchiuso tra i quartieri Portapiana, Giostra Vecchia, Duomo e Giostra Nuova, caratterizzato da una notevole concentrazione di residenze nobiliari e attraversato da importanti vie che si allargano in alcuni piccoli spazi urbani (“larghi”). L'interno della chiesa è uno scrigno d'arte, con i tre altari e le opere presenti, in particolare l'icona della Madonna della Tenerezza, una delle opere più antiche della città, realizzata probabilmente da Giovanni da Taranto (1280) in cui sono evidenti le influenze della pittura bizantina. Si tratta di una rara icona che rappresenta una Vergine Odigitria che presenta il Bambino al mondo, indicandolo con la mano. Oggi il Monastero è sede di una Fondazione di diritto privato ed ospita una casa famiglia per minori e donne in difficoltà.

 CROTONE
I mosaici del Parco Archeologico di Capo Colonna

Il Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna, “Luogo del Cuore” votato nel 2016 da oltre 31.000 persone al censimento del FAI, sorge sul promontorio dove si ergeva il grande Heraion Lakinion, culto tra i più noti della Magna Grecia. Il Parco include 30 ettari di terreno adibito a scavi e 20 ettari adibiti a macchia mediterranea. Sul capo Lacinio, oltre al santuario di età greca dedicato ad Hera, vi è un'ampia area di età romana, un insediamento attivo dall'età repubblicana –dal 194 a.C. alla piena all'età imperiale, che è stato relativamente indagato, ed è visibile solo in parte perché molte aree sono state ricoperte dopo gli scavi per tutelarle. L'edificio pubblico più noto è il balneum, che sarà visitabile eccezionalmente durante le Giornate FAI. Già indagato negli scavi di Paolo Orsi nel 1910, è una struttura di ridotte dimensioni caratterizzata da un mosaico del I secolo a.C. –il mosaico dei delfini -che fa parte di un ambiente destinato a calidario. È decorato con una fascia esterna a meandro che cinge una seconda fascia bianca con iscrizione di dedica dei duoviri Lucilius Macer e Titus Annaeus Thraso, che curarono l'edificazione dello stesso balneum. Raffinate decorazioni geometriche e a onde marine fanno da contraltare a quattro delfini negli spazi angolari. Il mosaico, visibile per poco tempo ai tempi di Paolo Orsi, è stato ritrovato negli scavi della Soprintendenza condotti nel 2003 e poi ricoperto. Sarà per la prima volta mostrato ai visitatori grazie alla collaborazione tra il Parco Archeologico e il FAI.

Questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI di Primavera in quanto beneficia di fondi europei -Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per il miglioramento delle condizioni di offerta e fruizione.

 NOCERA TERINESE (CZ)

Nocera Terinese: dove la musica incontra la fede      
Aggrappata alle pendici del Monte Mancuso, a poca distanza da Catanzaro e Lamezia Terme, Nocera Terinese si estende su un piccolo promontorio, alla confluenza dei torrenti Grande e Rivale, che dolcemente digrada dal monte verso il mar Tirreno. Il più antico agglomerato del borgo è il rione Motta, in posizione elevata e circondato dal cosiddetto fosso cupo, nonché munito di due torri di guardia, di cui una ancora esistente, “U turrazzu”. Qui sorge la prima Chiesa di Nocera, Santa Maria della Pietà: piccola e graziosa, nota ai più per l'interessante iconografia del vecchio portale ligneo in cui sono scolpite numerose effigi, come la sirena bicaudata, i putti e alcuni simboli liturgici quali la conchiglia e i grappoli d'uva. Passeggiando per le strette vie del paese, si giunge nella piazza principale dove sorge la Chiesa Madre di San Giovanni Battista, con la stupenda cupola ricoperta da grigiole a due colori e gli affreschi di F. Colelli. Nei pressi si trovano l'austera Chiesa di San Martino o dei morti, la Chiesa di San Francesco, che conserva elementi decorativi arabo-normanni e rinascimentali, e la Chiesa dell'Annunziata, con la statua lignea della Pietà. Sulla sommità della collina sorge il Convento dei Cappuccini, nato dalla trasformazione di un antico fortilizio normanno. Qui, durante le Giornate FAI sarà allestita una mostra sulla flagellazione rituale con il cardo dei Vattienti e accreditati studiosi, tra cui l’antropologo Vito Teti, ne spiegheranno origini e significato. Inoltre, in collaborazione con il Conservatorio Tchaikovskij, gli studenti si esibiranno con i loro strumenti tradizionali. Domenica 23 dalle ore 10 alle 13 gli iscritti FAI o chi si iscrive in loco potranno visitare Palazzo Ventura. Infine, si potrà partecipare alla passeggiata naturalistica “dei cinque mulini”, un percorso lungo il fiume Grande dove osservare i resti dei mulini ad acqua e la flora e la fauna tipiche del luogo.  Domenica 23 dalle ore 10 alle 13gli iscritti FAI o chi si iscrive in loco potranno visitare Palazzo Ventura. Infine, si potrà partecipare alla passeggiata naturalistica “dei cinque mulini”, un percorso lungo il fiume Grande dove osservare i resti dei mulini ad acqua e la flora e la fauna tipiche del luogo.

 PIZZO (VV)

A Pizzo, sulle orme di Dumas

Situato a pochi chilometri da Vibo Valentia, il borgo di Pizzo si sviluppa su un costone di roccia tufacea affacciato sul mare con una caratteristica forma pizzuta. Visi alternano ampie spiagge sabbiose a tratti di costa più frastagliati caratterizzati da grotte e piccole calette, la più importante delle quali è quella della "Seggiòla". Nel 1815 il nome di Pizzo diventa famoso per le tristi vicende che portano alla cattura e fucilazione di Gioacchino Murat. Proprio per ricostruire fedelmente gli ultimi giorni di vita del celebre cognato di Napoleone, un ventennio più tardi, giunge a Pizzo il grande romanziere francese Alessandro Dumas in incognito: della sua permanenza in Calabria resta un interessante diario di viaggio. La cittadina, seppure cambiata da allora, ha mantenuto la prospettiva tipica di un borgo marinaro: un dedalo di vie e viuzze che si aprono in piccoli spiazzi, strette scalinate che collegano rapidamente la parte alta dell'abitato con la marina e tante balconate che si affacciano su un panorama incantevole. Piazza della Repubblica, con il cosiddetto “spunduni”, il famoso belvedere cittadino, costituisce il cuore pulsante del paese ma anche un punto di sosta obbligata per chiunque voglia gustare la bontà del tartufo e degli altri gelati artigianali. Grazie alle Giornate FAI di Primavera, sarà proposto al pubblico un singolare percorso turistico-letterario sulle orme di Dumas.

 REGGIO CALABRIA

I sentieri del Giubileo: i luoghi della devozione reggina - Ingresso dedicato agli Iscritti FAI

Un itinerario alla scoperta dei luoghi di culto di Reggio Calabria, tra le vie del centro storico e nell’immediata periferia della città. Si scopriranno edifici ecclesiastici di rilevante interesse databili tra XII e XX secolo, sopravvissuti al sisma del 1908, oltre al Museo diocesano con la sua pregevole collezione d'arte sacra. Per l'occasione saranno quindi visitabili: i resti di un antico edificio di culto che, grazie agli scavi diretti dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria, è stato identificato nella Chiesa di San Giovanni extra muros sorta fuori i confini urbani della città intorno al XII secolo; la Chiesa di Sant’Antonio Abate, sita lungo il torrente Scaccioti, raro esempio di architettura basiliano-normanna; la Chiesa della Madonna dei Poveri, il più antico edificio cristiano esistente in città, risalente al X secolo; la Chiesa di San Giovanni al Calopinace, del 1853, con elementi in pietra di Siracusa sul prospetto principale. Infine, il Santuario di San Paolo alla Rotonda, realizzato in stile neoromanico e custode di uno straordinario patrimonio d'arte. Le chiese del percorso sono quasi tutte chiuse al pubblico e le poche aperte, come San Paolo alla Rotonda, custodiscono tesori poco noti alla cittadinanza, visitabili grazie alla guida di esperti e funzionari degli Enti che collaborano alle Giornate FAI. Sarà inoltre possibile visitare eccezionalmente il cantiere di restauro del Bacolo pastorale quattrocentesco dell'arcivescovo Antonio De Ricci, capolavoro dell'oreficeria tardogotica dell'Italia meridionale, appartenente al Museo diocesano di Reggio Calabria. Il restauratore Sante Guido sarà presente in cantiere nelle due giornate di visita.

 SIDERNO (CZ)

Siderno. Lo Jonio, tre stelle e il porto della salvezza - Ingresso dedicato agli Iscritti FAI

In occasione delle Giornate FAI Siderno propone un itinerario alla scoperta del borgo affacciato sulla costa jonica, il cui primo nucleo abitato è originario del XIV secolo. Sarà l’occasione per riscoprire la pregevole scultura lignea della Madonna di Portosalvo attribuita al grande scultore napoletano Francesco Verzella, oggetto nel 2019di un minuzioso intervento di restauro che ha riportato alla luce la sua raffinatissima esecuzione e le preziose policromie originali. Coronata solennemente con diadema d'oro l'8 settembre 1923, acclamata coralmente Patrona e Regina di Siderno, è circondata da una filiale devozione che culmina annualmente nei grandi festeggiamenti patronali dal 29 agosto all'8 settembre. Si visiteranno inoltre Villa Russo, dimora suburbana in stile Liberty, coi suoi interni interamente affrescati dal pittore siciliano Sebastiano Pennisi, il salotto sontuosamente ornato di stucchi classicheggianti e il monumentale scalone in marmo; Palazzo Falletti Princi di Siderno, edificato a metà dell'800 su incarico di Francesco Saverio Falletti, personaggio del Risorgimento calabrese, che custodisce una notevole galleria di quadri raffiguranti gli illustri esponenti della famiglia e una biblioteca. Inoltre, la passeggiata nel centro cittadino costituirà l'occasione per approfondirne la storia, attraverso la riscoperta di Piazza Vittorio Veneto e del Monumento ai Caduti di Guerrisi, di Piazza Cavour con al centro il Busto di Michele Bello, e il caratteristico rione Sbarre, il quartiere dei pescatori, fitto reticolo di vicoli che, ancora oggi, attraggono per il loro fascino e il singolare rapporto con il mare.

 Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Rai quest’anno celebra i 10 anni al fianco del FAI dal 17 al 23 marzo assieme a tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay con un racconto corale che mette al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico.

Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2025, anche attraverso la raccolta fondi solidale autorizzata da Rai per la Sostenibilità – ESG e promossa sulle reti del Servizio pubblico.

 Si ringrazia la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, da anni al fianco del FAI in occasione degli eventi nazionali. Nel corso delle Giornate FAI di Primavera quaranta siti storici, artistici e culturali destinatari di finanziamenti europei o rappresentativi delle politiche europee, saranno visitabili a testimonianza dell’impegno dell’Unione europea nella salvaguardia e sviluppo del patrimonio culturale italiano ed europeo. Le Giornate FAI di Primavera 2025 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Calabria, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per il sostegno Fondazione CARICAL.

 Si ringraziano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, da tempo al nostro fianco con i suoi volontari e il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI di Primavera concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.

Un grazie sentito anche al Fondo Edifici di Culto per averci concesso l’apertura di alcune chiese di sua proprietà in virtù di un accordo di collaborazione.

Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata.

 Le Giornate FAI di Primavera 2025 sono rese possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate:  

Ferrarelle Società Benefit, Partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, da quindici anni preziosa sostenitrice dell’iniziativa e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di tutela della cultura, della natura e del territorio italiani.  Sarà inoltre presente nella lista dei luoghi visitabili con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) - esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico - e con la maison artigianale di Pontedera (PI), da oltre trent’anni polo di eccellenza nella produzione di cioccolato di alta gamma Amedei.

Fineco, tra le più importanti banche FinTech in Europa e principali reti di consulenza in Italia, ha fatto del sostegno all’ambiente e alla cultura uno dei pilastri fondamentali della propria strategia di sostenibilità. Main Sponsor delle Giornate FAI di Primavera dal 2020, la banca conferma anche quest’anno il proprio impegno nella cura del patrimonio artistico e culturale, il cui valore è un asset strategico per lo sviluppo del Paese. 

Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio, per il secondo anno Partner della Fondazione. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza. 

Edison, azienda energetica con oltre 140 anni di storia, impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, è da sempre vicina al FAI. In occasione delle Giornate FAI di Primavera consentirà ai visitatori di accedere allo splendido Palazzo Edison a Milano e alla Centrale Termoelettrica di Presenzano (CE) da poco inaugurata.

Grazie anche a Italo, primo operatore privato italiano sulla rete ferroviaria ad alta velocità, Mobility Partner dell’evento, che ha deciso di affiancarsi al FAI per promuovere una mobilità sostenibile, invitando i viaggiatori alla scoperta dell’Italia più bella.  

Si ringrazia, inoltre, l’Ippodromo Snai San Siro di Milano per la speciale apertura dell’impianto e il prezioso sostegno di Snaitech – proprietaria dell’impianto sportivo - che si rinnova dal 2018.

 Il FAI ringrazia la FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la preziosa e duratura collaborazione, che rappresenta un passo importante volto a coniugare la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale con un modello di mobilità dolce, capace di valorizzare i territori e ridurre l’impatto ambientale.

 Grazie di cuore alle 133 Delegazioni, 106 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 16 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia. Un ringraziamento anche ai 16.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.

AAA Cercansi artisti per realizzare la prima strada nazionale contro la violenza sulle donne. A indire l’open call è la cooperativa sociale Il Filo di Arianna, nell’ambito del progetto Zona franca, sostenuto da Fondazione CON IL SUD.

Il bando è finalizzato a individuare otto artisti di comprovata esperienza che saranno incaricati di realizzare altrettanti murales nei comuni dell'Ambito Territoriale di Vico del Gargano.

L’opera diffusa di street art si snoderà tra Carpino, Cagnano Varano, Ischitella, Isole Tremiti, Rodi Garganico, Peschici, Vico del Gargano e Vieste.

La strada della non violenza, che attraverserà gli otto comuni in un racconto-murales, è una delle azioni previste dal progetto Zona franca, promosso dalla cooperativa sociale Il Filo di Arianna.

Le opere dovranno rappresentare una riflessione collettiva sul tema della violenza sulle donne in un itinerario composto da otto murales.

Gli artisti saranno chiamati a realizzare un’opera di street art da effettuare con qualunque tecnica che consenta la sua conservazione per almeno due anni e ispirata al rispetto della cultura della non violenza sulle donne.

Sarà la governance di progetto a selezionare gli otto artisti e ad individuare gli spazi. Gli interessati dovranno presentare una domanda, debitamente sottoscritta, nella quale manifestano il loro interesse a partecipare alla selezione; curriculum professionale e artistico; breve scheda di illustrazione del progetto; liberatoria. Possono partecipare anche gruppi di artisti. L’open call e la modulistica sono disponibili sul sito della cooperativa.

Il termine per la ricezione delle candidature è fissato al 28 aprile 2025. Per la realizzazione di ogni murales è previsto un contributo pari a 1.000 euro. Nell’importo non sono inclusi i costi per i materiali, di viaggio e di ospitalità riconosciuti, comunque, per un massimo di 500 euro.

“È un intervento unico nel suo genere: il Gargano ospiterà la prima strada nazionale contro la violenza sulle donne – dichiara Daniela Eronia, project manager del progetto Zona franca -. Lanciamo l’open call in occasione della Giornata internazionale della donna e ci auguriamo che siano tanti gli artisti pronti a veicolare, attraverso la street art, messaggi che contribuiscano alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere con un linguaggio in grado di parlare anche ai giovani”.

Il progetto Zona franca, sostenuto da Fondazione CON IL SUD, è realizzato in partenariato con l’Ambito Territoriale di Vico del Gargano, l’Università di Foggia, la cooperativa sociale BeFree e l’Aps Followus.

Zona franca ha già consentito di rafforzare i servizi di supporto alle donne mediante l’apertura di nuovi sportelli antiviolenza a Rodi e Ischitella e l’ampliamento degli orari di apertura degli sportelli di Vieste, Peschici e Cagnano Varano. A novembre, inoltre, Il Filo di Arianna e ASL Foggia hanno sottoscritto un protocollo operativo per definire le modalità di lancio dell’alert e la metodologia di presa in carico, da parte delle operatrici dei Cav, delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai Servizi Sanitari e Sociali nel Distretto Socio-Sanitario 53 di Vico del Gargano. Sempre nell’ambito del progetto, a luglio, Vico del Gargano ha ospitato la prima edizione del Festival dell’informazione sulla violenza di genere ‘Le giuste parole’. Il Learning Science hub dell’Università di Foggia sta curando, invece, il laboratorio Tecniche narrative autobiografiche per il contrasto della violenza di genere, destinato a 240 insegnanti e genitori di 24 scuole della provincia di Foggia. 

 

Marina di Carrara – 23 febbraio 2025. Si è appena concluso al Tirreno CT di Marina di Carrara il Campionato Italiano della Panificazione, organizzato dalla Federazione Internazionale di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (FIPGC). Trenta maestri panificatori, provenienti da ogni regione d’Italia, si sono sfidati in quattro categorie: pane tradizionale, pane innovativo, dolce da forno e pane artistico.

A trionfare nella categoria pane tradizionale, quella riservata ai prodotti realizzati esclusivamente con lievito madre e farina, è stato Antonio Milordo, chef panificatore di Acri, Cosenza (CS). Per "pane tradizionale" si intende un prodotto fatto esclusivamente con lievito madre e farine di grano tenero tipo 0, 00, 1 o integrale, semola di grano duro, senza l'aggiunta di altri ingredienti. Il suo prodotto, presentato alla giuria, si è distinto per una struttura e un’alveolatura impeccabili. Il bilanciamento perfetto degli ingredienti e una lavorazione esperta hanno conquistato i giudici, permettendo a Milordo di salire sul gradino più alto del podio.

Dalla Campania l'oro assoluto per il miglior Pane Innovativo. Vince la medaglia d’oro la panificatrice di Torre del Greco (NA), Rosa Raiola, che ha creato un pane lievitato ad hoc, arricchito con fritto di pesce.

 "Questa edizione ha avuto una grandissima partecipazione e numeri mai registrati prima. Afferma Matteo Cutolo, Presidente FIPGC. Ogni concorrente ha saputo dimostrare una straordinaria passione, una profonda cultura e una grande attenzione al dettaglio. Questo campionato nazionale di panificazione ha messo in evidenza l'importanza dell'arte bianca, che rappresenta una parte fondamentale della nostra tradizione gastronomica italiana. È un'arte che va preservata e celebrata, non solo per il suo valore storico, ma anche per il suo ruolo nella nostra identità culinaria. E noi come Federazione faremo sempre meglio per portare in alto la bandiera del made in Italy".Dall’Abruzzo il Miglior Dolce da Forno con Massimiliano di Gennaro, di Tortoreto lido, Teramo (TE). Il premio all’originalità con la categoria Pane Artistico va a Maria Grazia Frau, di Siniscola, Nuoro (NU).

Maria Grazia ha realizzato il pane pintau, il pane delle feste, minuziosamente decorato con colombe e ramoscelli che richiamano la Pasqua.

 A decretare i vincitori un team di eccellenze del settore:

- Fabio Albanesi, Chef della Panificazione e Responsabile Internazionale Grandi Lievitati FIPGC

- Salvatore Albanesi, Campione del Mondo 2022, categoria Pandoro

- Giuseppe Bernabei, Maestro Italiano Panificatore e docente presso Art Academy

- Fabio Bertoni, Maestro internazionale, medaglia d’oro in concorsi professionali e leader della Bertoni Family Company

- Fabio Cascio - Campione Italiano di Pasticceria 2024

Sono stati valutati la qualità del prodotto, la difficoltà di esecuzione, le tecniche utilizzate, l'originalità, la cura dei dettagli e l'efficacia nella presentazione dei prodotti realizzati.

Giovedì 20 marzo alle ore 17:00, presso Industrie Fluviali di Roma, spazio poliedrico nel quartiere Ostiense di Roma dedicato al mondo dell'innovazione culturale, sociale e tecnologica, lo Young Board di Dominio Pubblico presenta Paranoia Medley - lo “stato dell’ansia” tra letteratura americana e new media dagli anni ‘60 a oggi, conferenza spettacolo realizzata insieme ad un gruppo di studenti di studi americani provenienti da diversi atenei romani: Università degli Studi La Sapienza, Roma Tre, Unint.

Paranoia Medley è una conferenza spettacolo che analizza il tema della paranoia a partire dalla letteratura americana dagli anni ‘60 ai giorni nostri, attraverso interventi musicali, poetici e performativi. I contributi verranno letti in italiano ed in inglese e verrà attivata la traduzione simultanea, per avere una fruizione uniforme da parte di tutto il pubblico. Ospiti d’eccezione Giuliano Logos, poeta, performer e rapper, primo italiano ad aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo di Poetry Slam alla XV edizione della Poetry Slam World Cup di Parigi; LOTTA, artivista e performer impegnata nella sensibilizzazione sulla crisi climatica attraverso la musica; Stefano Piccoli, autore di fumetti, grafico creativo, giornalista musicale e direttore artistico di ARF! Festival; Dott. Gianluigi Rossini, docente di Audiovisivi digitali presso Universitas Mercatorum e di Storie e culture della televisione presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Dott.ssa Giovanna Silvestri, psicologa, psicoterapeuta e co-fondatrice de i Selvaggi, gruppo di RicercAzione nelle arti performative.

L'evento è frutto dell'incontro tra due realtà: lo Young Board di Dominio Pubblico e un gruppo informale di studenti universitari di studi americani provenienti dai principali atenei della capitale. Questi due gruppi di coetanei hanno deciso di convergere su un tema che riguarda la loro generazione in modo trasversale, al di là come al di qua dell'Oceano: l’ansia sociale, culturale ed emotiva, mettendola al centro di un dibattito generazionale contemporaneo.

David Foster Wallace, Thomas Pynchon, Don DeLillo, Paul Auster, Cormac McCarthy e Sylvia Plath sono alcuni degli autori che verranno esaminati e che nelle loro opere hanno tracciato un filo che parte dalla letteratura americana degli anni '60 e arriva ai giorni nostri, influenzando il linguaggio della fiction, del fumetto e dei social media. Tutti loro hanno esplorato il concetto ricorrente di “paranoia”, in qualche caso – come Don DeLillo e David Foster Wallace – parlando anche dell'influenza massiccia nelle nostre vite di immagini e video e degli stimoli continui a cui siamo esposti.

La percezione di chi oggi eredita questo importante bagaglio culturale è che gli scenari distopici e paranoici immaginati da questi grandi visionari del passato siano intrecciati con la realtà contemporanea globale, generando una percezione collettiva di ansia e instabilità che le nuove generazioni faticano ad affrontare. Per questo motivo, il processo è stato sviluppato in forma comunitaria, investendo nell'intelligenza collettiva piuttosto che in quella artificiale.

Paranoia Medley vuole essere una galleria in parole e performance di "scorci" narrativi tratti da opere legate tra loro, non solo per contenuto ma anche per contesto storico e sociale: opere che a distanza di decenni restano di enorme attualità e continuano ad influenzare il pensiero di una generazione, valicando confini geografici e culturali.

In occasione del 27 gennaio, ovvero in occasione del Giorno della Memoria sono state organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico (ma anche a migliaia di omosessuali, diversamente abili, rom e sinti) e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Dunque, anche l’IIS “C. Levi” di Portici ha promosso una manifestazione particolare, dal titolo emblematico “27 gennaio: l’importanza del fare memoria, quando il ricordo non basta. Perché sorga il desiderio di rifiutare l’intollerabile”. Un incontro che ha voluto orientare la riflessione curvandola sul presente. Considerando l’importanza della giornata nell’ottica di una memoria attiva e del fecondo rapporto tra il passato, il presente e il futuro, spiega in questo senso il Dirigente Scolastico, Professor Giovanni Liccardo, parafrasando le parole del Capo dello Stato «non dobbiamo più rivolgere lo sguardo soltanto al passato, perché il virus della discriminazione, dell'odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell'uomo. Ecco perché non va mai abbassata la guardia, occorre essere sempre vigili, respingere ogni forma di rigurgito malevolo, ribadire l'importanza di principi quali l'educazione alla tolleranza e il rispetto delle diversità: è il significato più autentico e più attuale di questa giornata».

Certo, la Shoah è stata una delle pagine più aberranti che la storia ci abbia consegnato, generata da una folle e vergognosa ideologia razzista e antisemita. Una crudeltà inenarrabile che ricordiamo appunto nel Giorno della Memoria, innanzitutto perché tali crimini contro l'umanità non abbiano più a ripetersi. Ma, insiste il Professor Liccardo, «questa ricorrenza non può limitarsi alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto, alla narrazione storica degli accadimenti e alla condanna degli stessi, sebbene anche tali aspetti siano rilevanti per coloro che non hanno vissuto questi fatti, soprattutto per le giovani generazioni, che ne vengono a conoscenza durante il loro percorso scolastico. Diceva con dolore Primo Levi che “Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia.”». Insomma, insiste il Dirigente Scolastico, «occorre coltivare la memoria perché simili eventi non possano più accadere, ma si può, e si deve, indagare e ricordare il passato per comprendere meglio il presente e al fine di progettare un futuro che non ripeta gli orrori del passato. E oggi il presente è caratterizzato da una conflittualità militare sempre più estesa, da troppi scenari di guerra. Come ha più volte detto il Papa, “siamo in presenza di una terza guerra mondiale a pezzi”. È evidente, quindi, che non è ragionevole riflettere oggi sul Giorno della Memoria senza considerare i conflitti in atto e i conflitti che all’ombra dell’Occidente si sono consumati. Di tutto questo, a mio avviso, devono tener conto le riflessioni da sviluppare il prossimo 27 gennaio».

In questa prospettiva il Professor Liccardo ha suggerito agli illustri relatori della mattinata, che si è svolta presso il Teatro Don Peppe Diana (Viale Tiziano, 15, Portici), di proporre agli studenti e ai docenti una rielaborazione critica del nostro presente. Innanzitutto, legando le riflessioni sulla tragedia della Shoah alla ricostruzione della storia dei conflitti di oggi, alle diseguaglianze in atto e a tutti gli atteggiamenti di emarginazione e discriminazione che quotidianamente riscontriamo, perché solo comprendendo le ragioni profonde del conflitto attuale è possibile costruire, coerentemente con il “Giorno” della Memoria”, un percorso di pace. Tra gli interventi svolti ci sono stati quelli del Senatore Vincenzo Cuomo, Sindaco della Città di Portici, che ha riflettuto sull’impegno delle istituzioni contro le discriminazioni; di Don Maurizio Patriciello, Parroco presso San Paolo Apostolo – Caivano, che ha ragionato sull’impegno della Chiesa contro il degrado sociale e ambientale; di Don Pasquale Incoronato, Parroco presso S. Maria del Pilar – Ercolano, al quale è stato chiesto di analizzare i Conflitti di ieri, accoglienza di oggi; infine, al Dottor Giovanni Tagliaferro, Psicologo – Direttore ISSR di Benevento, che ha proposto il tema delle Discriminazioni e violenze di ieri, pregiudizi e intolleranze di oggi.

 

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