Arriva la svolta sui tank per l'Ucraina: gli Stati Uniti pronti a inviare gli Abrams M1, punta di diamante dell'equipaggiamento militare a stelle e strisce - secondo la Cnn l'annuncio su 30 mezzi potrebbe arrivare in settimana, ma i tempi di consegna non sono chiari - e la Germania decide la fornitura dei Leopard finora negati.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha infatti annunciato al suo gabinetto l'invio di 14 Leopard 2A6 all'Ucraina.
L'ambasciatore russo in Germania Sergey Nechaev afferma che la decisione tedesca è "altamente pericolosa" e "porta il conflitto a un nuovo livello". Per l'ambasciatore, citato dalla Tass, la decisione "distrugge quello che resta della fiducia reciproca, infligge un danno irreparabile" ai legami con Berlino e indica "il completo rifiuto della Germania di riconoscere la responsabilità storica" per i crimini nazisti.
"Agiamo in modo strettamente coordinato e concordato a livello internazionale", ha spiegato Scholz. E mentre la Polonia ha ringraziato Berlino per la decisione di inviare i carri armati all'Ucraina, il premier britannico Rishi Sunak ha affermato in un tweet che è "giusta la decisione degli alleati e degli amici della Nato di inviare carri armati in Ucraina". E ha sottolineato che insieme ai Challenger 2 del Regno Unito "rafforzeranno la potenza di fuoco difensiva".
L'Europa deve svegliarsi urgentemente dal suo sonno letargico" perché gli Usa la stanno "trascinando in una grande guerra".
Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando sul suo canale Telegram l'intervista alla Stampa in cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani lamenta che "l'Europa non ha una vera politica estera, così come di difesa" e arriva "sempre dopo gli americani".Tajani aggiungeva che per aiutare Kiev è necessario "continuare a cercare percorsi di pace".
"Dobbiamo fare di tutto - aveva affermato Tajani - perché non si allarghi mai lo scontro. Né la Nato, né l'Europa, che hanno il dovere di aiutare l'Ucraina, sono in guerra con la Russia".
"Non capiscono - scrive la portavoce russa - che gli Stati Uniti stanno trascinando l'Europa in una grande guerra? Per che cosa? Perché Washington da tempo non ha altre risorse per mettere al sicuro il dollaro e sostenere la crescita dell'economia americana se non quella di creare focolai di tensione nel mondo".
"L'Europa - afferma ancora Maria Zakharova - ha urgente bisogno di svegliarsi dal suo sonno letargico e ricordare finalmente che sono stati gli Usa a beneficiare delle due precedenti guerre mondiali scatenate dai Paesi occidentali. Mentre il mondo intero giaceva in rovina, Washington ha costruito la Pax Americana sulle ceneri. Non è forse il caso di non darsi la zappa sui piedi per la terza volta?".
La Marina militare russa ha effettuato un'esercitazione attraverso una simulazione elettronica nell'Oceano Atlantico con un missile ipersonico Tsirkon: lo ha reso noto questa mattina il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass.
Secondo i vertici dell'esercito, l'equipaggio della fregata Ammiraglio Gorshkov "si è esercitato a colpire con un missile ipersonico Tsirkon un obiettivo che simulava una nave da guerra nemica a una distanza di oltre 900 chilometri".
"L'equipaggio della fregata Ammiraglio Gorshkov, che opera nella parte occidentale dell'Oceano Atlantico, si è addestrato all'uso di un'arma missilistica ipersonica con il metodo della modellazione al computer", ha dichiarato il ministero.
"Coerentemente con l'ambiente di addestramento, la fregata Ammiraglio Gorshkov ha effettuato i preparativi per un attacco con un missile ipersonico Tsirkon su un bersaglio marittimo che imitava una nave nemica a una distanza di oltre 900 chilometri", prosegue il rapporto. "Nel nostro caso, il lancio elettronico e il funzionamento dell'intero equipaggio di combattimento della nave hanno confermato tutte le caratteristiche previste per questo sistema e dimostrate durante i test preliminari e le prove di stato", ha spiegato il comandante della fregata, Igor Krokhmal, in un video diffuso dal ministero della Difesa russo.
fonte Ansa