Geologi, istituzioni e mondo accademico si incontrano a Foligno per parlare di ricostruzione sismica sette mesi dopo il terremoto che ha sconvolto l’Italia Centrale. Il convegno “Sequenza sismica del Centro Italia 2016-2017 - il contributo dei geologi per una ricostruzione consapevole” è organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi insieme agli Ordini Regionali dei Geologi di Umbria e Marche. Al centro dell’incontro ci sono le criticità legate alla prevenzione sismica e si vuole mettere in evidenza la necessità di un salto di qualità normativo, da tempo auspicato e mai attuato del tutto.
Il seminario vuole porsi come momento di confronto per una delle categorie più impegnate sia durante l’emergenza che durante la fase della ricostruzione post-sisma. Numeri impressionanti quelli del sisma, che dal 24 agosto 2015 sta interessando ben quattro regioni: le scosse superiori a magnitudo 3 oramai sono decine di migliaia e gli effetti sul terreno riguardano deformazioni che, in alcuni casi, hanno raggiunto gli 80 cm. Notevoli sono anche i fenomeni indotti dal terremoto che stanno mettendo a dura prova un territorio ormai indifeso e gravemente ferito; un patrimonio immobiliare e storico ridotto ad un cumulo di macerie o in stato di precaria staticità.
La sequenza sismica, che ha interessato l’Italia Centrale, mette in evidenza, quindi, tutte le criticità del territorio italiano per due aspetti: da un lato si conferma l’elevato potenziale sismogenetico della dorsale appenninica, dall’altro un’inadeguatezza dell’impianto normativo vigente. Tra le criticità che saranno analizzate: la carenza di una cartografia geologica aggiornata, la mancanza di studi di microzonazione sismica e l’importanza della geomorfologia nello studio pre e post evento.
Nel corso della giornata si parlerà dell’intera sequenza sismica, iniziata il 24 agosto, e saranno affrontate le nuove frontiere della sismologia. Si discuterà del rapporto esistente tra eventi sismici, dell’assetto geologico dei luoghi e dello Stato dell’arte nelle aree colpite dal terremoto.
All’evento parteciperanno: Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Andrea Pignocchi, Presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche e Filippo Guidobaldi Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Umbria, il prorettore dell’Università La Sapienza di Roma, Gabriele Scarascia Mugnozza, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, i Dirigenti di Ricerca dell’INGV Alessandro Amato e Gianluca Valensise e il Direttore del Dipartimento dell’ISPRA Claudio Campobasso. Saranno presenti: Massimo Cialente sindaco dell’Aquila, Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, Nando Mismetti, sindaco di Foligno, Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria e Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche.
Nella seconda parte della giornata si dibatterà delle normative sulla ricostruzione e delle attività del Consiglio Nazionale dei Geologi; delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, oltre che delle attività di Protezione Civile nella fase emergenziale.
La scelta di Foligno, come sede dell’incontro, non è casuale: la città si trova a metà strada tra le due Regioni colpite dai terremoti a partire dallo scorso 24 agosto. Inoltre Foligno ha svolto un ruolo centrale nel sisma del 1997. A conclusione degli interventi seguirà la Tavola Rotonda, momento centrale della giornata per la partecipazione dei Sindaci delle comunità colpite, di rappresentanti di Governo, dei componenti del CNG, degli Ordini regionali e del mondo accademico.