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Consiglio Comunale ha approvato ieri pomeriggio a larga maggioranza le Linee guida del nuovo Piano regolatore generale, presentate dalla
Giunta ad ottobre su proposta dell'Assessore Tullio Giuffrè.

"Si tratta di un provvedimento estremamente importante, perché è il primo passo verso la progettazione di un nuovo Piano Regolatore Generale - afferma l'Assessore, che ricorda anche che "si tratta di un provvedimento atteso da ben sei anni."

Le linee guida danno l'impianto politico a tutto il lavoro successivo di redazione ed approvazione dello strumento urbanistico ed è per questo che "è importante - ricorda l'Assessore - che il Consiglio abbia approvato l'impianto generale e la filosofia ispiratrice della nostra proposta che vuole disegnare la Palermo del futuro e sostenere, rendendola ancora più credibile, la candidatura della città a Capitale europea della cultura nel 2019."

"Il Piano Regolatore che abbiamo in mente - spiega Giuffré - mira a valorizzare le borgate, riqualificare la costa e potenziare gli spazi verdi della città. E' la Palermo, moderna e sostenibile che dovrà essere costruita per tappe intermedie nei prossimi anni."

"Con l'approvazione delle Linee guida - afferma il Sindaco - si mette in moto quel processo che abbiamo delineato nei mesi scorsi e che vedrà da un lato l'impegno della struttura comunale e dall'altro l'ascolto ed il confronto che si avvarranno di contributi esterni, anche internazionali, e del confronto con le scuole, il mondo professionale, le otto circoscrizioni e le 54 unità di primo livello, ossia le vecchie borgate. Il metodo adottato sarà quello della
partecipazione per promuovere l'orgoglio di essere palermitani. Il piano dovrà guardare alla città metropolitana, immaginando un assetto più vasto di Palermo, che vada oltre i limiti della circonvallazione e del fiume Oreto".

Questi in sintesi i punti chiave dell’idea che sottende alle linee guida:

- Supportare e rendere credibile la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura nel 2019;
- Individuare nel fiume Oreto e nella Circonvallazione di viale Regione Siciliana, nell’oltre Oreto e nell’oltre Circonvallazione i nuovi poli di trasformazione della Città;
- Ambire ad una dimensione metropolitana in vista della nuova forma amministrativa di Città metropolitana, seguendo una logica di decentramento e di costruzione delle nuove Municipalità urbane e di delocalizzazione dei servizi attrattori di un’utenza extra-urbana;
- Favorire lo sviluppo verticale della Città al fine di limitare il consumo del suolo e valorizzare il paesaggio urbano in quei contesti connotati da disordine urbanistico;
- Nuovo orientamento degli impianti e del patrimonio scolastico in centri di aggregazione per le famiglie;
- Assecondare e rafforzare i processi di trasformazione in Città digitale attraverso il modello della Smart City
- Assicurare la realizzazione di un nuovo assetto della rete del trasporto pubblico, al fine di promuovere l’intermodalità, attraverso un’attenta valutazione degli aspetti pianificatori, tecnologici ed economici che consenta di selezionare le opere da prevedere nel redigendo Piano;
- Rispondere alla domanda di residenza che si è radicalmente trasformata: servono case più piccole ed economiche di quelle oggi disponibili sul mercato immobiliare;
- Aumentare la qualità e la quantità degli spazi pubblici;
- Innovare il patrimonio edilizio esistente in termini energetici e “di qualità architettonica”;
- Convertire le distanze spaziali, espresse in metri, in distanze temporali, implementando la rete dei servizi e riordinando le funzioni (scuole, attrezzature, attività del terziario, etc.)
- Confermare il ruolo di Città snodo del Mediterraneo, interculturale e dell’integrazione;
- Dovrà essere individuata una area specifica da destinare ad una Piattaforma Logistica Urbana, consolidando le funzioni commerciali e non più produttive di alcune aree e riattivare le aree produttive ed industriali frammentate che potranno rigenerarsi in chiave residenziale;
- Creare un policentrismo dei servizi e delle strutture a partire da alcuni "vuoti urbani", individuati nell’area Lolli / Notarbartolo, quella della Fiera, l'ex Ospedale Psichiatrico, il piano dell’Ucciardone, il Mercato Ortofrutticolo.

Nell'approvare il provvedimento il Consiglio Comunale ha voluto rispondere anche ad alcuni rilievi che erano stati mossi nei giorni scorsi da alcune associazioni, ricordando come una parte degli allegati della delibera, in particolare gli allegati B e C, sono il frutto del lavoro condotto negli anni dagli Uffici comunali e non hanno alcun valore prescrittivo rispetto al contenuto del futuro Piano che dovrà fare riferimento solo all'Allegato A, che è quello contenente le Linee guida.

Il Consiglio ha inoltre sottolineato l'esigenza di un lavoro che individui un nuovo "Polo sportivo" in città, di cui però non è stata discussa né la localizzazione né la composizione.

La Giunta Comunale ha approvato nei giorni scorsi una delibera con cui ha espresso la propria condivisione alla proposta avanzata dal Settore
Centro Storico sui criteri generali per l'analisi delle proposte di variante urbanistica ai Piani particolareggiati per il Centro storico ed ai piani di recupero per Albergheria, Ballarò, Capo, Cassaro Alto e Sant'Agostino.

"Negli ultimi anni - rileva la Giunta nell'atto deliberativo - i piani attuativi del centro storico sono stari sottoposti a diverse varianti puntuali di iniziativa di privati, in relazione soprattutto a specifiche destinazioni d'uso, perlopiù non trattate dalla normativa di attuazione."

L'Ufficio del Centro storico ha quindi effettuato una ricognizione delle istanze pendenti, suddividendole per categorie omogenee e suggerendo l'adozione di un provvedimento di indirizzo "che - spiega l'Assessore Agata Bazzi - permetterà di dare risposte in tempi rapidi alle istanze che arriveranno dai cittadini perché si ridurranno enormemente i tempi istruttori delle pratiche."

Il provvedimento di cui la Giunta ha condiviso l'impianto e che dovrà essere varato dal Consiglio Comunale prevede in sintesi le indicazioni per tre tipologie di richieste:

- la vecchia previsione del PPE di demolizione di alcuni edifici o parti di edifici edificati prima del 1940 o successivamente ma comunque con regolare concessione edilizia. Per questi l'Ufficio ha proposto di accogliere le richieste di non procedere alla demolizione "in quanto tali edifici sono stati in ogni caso realizzati in regola con la normativa vigente all'epoca e perché in ogni caso, la sopravvenuta decadenza dei vincoli preordinati all’esproprio, contenendo il mantenimento e la manutenzione degli edifici esistenti, purché legittimi, risolve tutte le questioni derivanti dalla prescrizione della demolizione."

- le proposte di trasformare la la previsione da verde pubblico a verde privato esistente o di progetto.

Anche in questo caso, il parere è quello di accettare le proposte essenzialmente per due motivi: innanzitutto perché l'attuale crisi economica e le sopravvenute nuove regole per l'esproprio, rendono difficile che in tempi brevi si possano compiere appunto gli espropri necessari alla realizzazione delle previsioni di verde pubblico; in questo contesto appare quindi più opportuno dare la possibilità a privati di realizzare aree verdi, tenendo conto del fatto che le richieste presentate riguardano comunque aree circoscritte e limitate e fermo restando che la superficie complessiva a verde nel Centro storico non ne risulterebbe diminuita ma anzi potenzialmente accresciuta.

- il ripristino di edifici non più esistenti ma documentabili catastalmente. In questo caso il parere espresso è stato favorevole purché gli interventi siano di ripristino conservativo e/o di restauro.
Commentando l'adozione del provvedimento l'Assessore Bazzi ha sottolineato che "questa proposta di linee guida, costituirà un importante strumento di lavoro per gli Uffici e di indirizzo per i privati e i tecnici che operano nel Centro storico,  senza prevedere alcuna autorizzazione a nuove costruzioni, ma facilitando anzi gli interventi finalizzati alla manutenzione ordinaria e straordinaria al restauro ed al risanamento conservativo."

Il testo integrale del provvedimento è disponibile nella sezione "Delibere" dell'Albo pretorio sul sito del Comune.

Cannizzaro.3

 

Ieri mattina il Sindaco Leoluca Orlando si è recato in visita ufficiale presso il Liceo Scientifico “Stanislao Cannizzaro” di via
Generale Arimondi  per illustrare ai ragazzi il progetto di candidatura di Palermo a Capitale europea della Cultura per il 2019.

“Palermo ha bisogno di affrontare le emergenze che la attanagliano – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando - ma ha necessità anche di
darsi un progetto per il futuro. Abbiamo pensato che candidare Palermo a Capitale europea della cultura nel 2019 sarebbe stato il modo
migliore per spostare in avanti i nostri obiettivi e per tracciare un percorso costruttivo per la città. In realtà, vogliamo che Palermo sia
capitale non della cultura, ma delle culture, dei diritti di tutti e non del diritto del solo perché qui coesistono etnie, usi e costumi
diversissimi fra loro. E tante volte la diversità diventa fonte di discriminazione e di prevaricazione. Per Palermo le differenze devono
diventare una ricchezza che nasce dal rispetto dell’altro: avere una propria identità non deve impedire di considerare chi mi circonda
uguale a me. Il rispetto reciproco e l’uguaglianza, sommandosi alle bellezze architettoniche di Palermo, ci faranno vincere la sfida.
Diventeremo capitale europea della cultura solo se ricordiamo con orgoglio figure che ci appartengono come quelle di Padre Pino Puglisi,
ma anche il fatto che, a breve, la nostra città ospiterà il Pride nazionale. È un’occasione che non possiamo lasciarci scappare anche
dal punto di vista economico – ha concluso il Sindaco - Marsiglia che è l’attuale Capitale europea della cultura, con la candidatura ha
visto passare il suo tasso di disoccupazione dal 22 al 12 per cento”.

L’incontro è stato anche occasione di confronto con gli studenti su temi importanti come l’emergenza rifiuti, l’ordinanza sulla movida e
il piano di utilizzo delle coste, cui il Comune sta lavorando insieme al Demanio Regionale.

“Negli ultimi dieci anni alcuni amministratori hanno saccheggiato l’Amia, portando al fallimento un’azienda che aveva un rating A3, con
80 miliardi di lire in buoni del tesoro – ha precisato il Sindaco, rispondendo alle domande dei ragazzi. “Ora dopo aver avuto il coraggio
di denunziare la verità ed esserci costituiti parte civile, ci stiamo impegnando per porre rimedio a questo stato di cose: presto avremo dal
Tribunale la riconsegna dell’azienda che al momento è nelle mani dei curatori fallimentari e potremo finalmente concretizzare il progetto
di raccolta differenziata.”

“Obiettivo dell’ordinanza sulla movida – ha risposto il Sindaco, cambiando argomento – non vuole costituire una penalizzazione nei
confronti dei locali, ma è quello di impedire la desertificazione che da qualche anno sta subendo il centro storico, che spesso viene
considerato come un’isola a sé stante: molti sono andati a vivere in periferia per colpa degli schiamazzi notturni.  C’è il diritto di
ascoltare musica, ma ci sono anche i diritti di chi abita nel cuore della nostra città. E tutta la città ha e avrà da guadagnare sotto
tutti i punti di vista se il centro storico e tutte le aree residenziali ospiteranno sia i residenti sia le attività commerciali.”

“Palermo è una città di mare e nei progetti dell’Amministrazione - ha concluso il Sindaco – c’è anche quello di riqualificare quella parte
di costa che si trova oltre il fiume Oreto, sia per spostare  il polo d’attenzione ad una parte di Palermo che per troppi anni è stata
trascurata, ma anche per decongestionare Mondello nel periodo estivo.
Stiamo lavorando per pulire 7 kilometri di costa: abbiamo chiesto alla Regione di averne 2 in concessione e 4 per il pubblico uso”.

Il Sindaco Orlando ha, infine, espresso grande apprezzamento nei confronti dell’iniziativa “Le domeniche del Cannizzaro” che il liceo
ha portato avanti durante l’anno scolastico e che ha visto studenti, genitori e docenti andare alla scoperta delle bellezze storico
culturali della città, definendola “un’iniziativa da emulare”.

Cannizzaro.2

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