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Obama in Italia, visita dall'enorme valore strategico

Roma blindata per la visita di Barack Obama nella Capitale, con mezzi e presidi delle forze dell'ordine sparsi in centro e davanti agli obiettivi sensibili.
A Villa Taverna, residenza dell'ambasciatore statunitense e di Obama in queste ore di visita, ci sono uomini delle forze dell'ordine e della Casa Bianca che presidiano la zona in attesa dell'entrata e dell'uscita del corteo presidenziale. Stesse immagini nei luoghi delle tappe di Obama: in occasione dell'incontro con il Papa, via della Conciliazione è stata chiusa al traffico dalle prime ore del mattino e la sicurezza rafforzata nei dintorni del Vaticano. Le strade vengono anche chiuse temporaneamente a 'soffietto' con il passaggio del corteo presidenziale.
La visita del Presidente Americano e una fortuna per l Italia e per il premier Renzi: Obama e arrivato a Roma quando la Sua America e "costretta"a riscoprire l Europa e da una visita di routine diventa una visita di enorme valore strategico...reale per gli Stati Uniti...L Italia deve fare la sua parte per rafforzare la sicurezza militare ed energetica dell Europa,L America ci appoggia nel nostro sforzo di spostare l'asse delle politiche fiscali Europee al favore del lavoro...Sono i due messaggi centrali che Barack Obama porta oggi a Matteo Renzi...
''Credo che Stati Uniti ed Europa possano fare ancora di più, lavorando uniti, per migliorare le condizioni comuni di prosperità e di sicurezza. Confido nella presidenza italiana che inizierà in estate per raggiungere questi obiettivi. È di questo che abbiamo discusso l'altro ieri all'Aia col primo ministro, Matteo Renzi. Credo davvero che lui riuscirà a rendere molto produttivo il periodo nel quale l'Italia avrà questa importante leadership''. Così il presidente Usa Barack Obama in un'intervista al Corriere della Sera. 'Una delle nostre principali priorità, nel rapporto con l'Europa, è quella di concludere la Transatlantic Trade and Investment Partnership. Un successo della Ttip avvicinerebbe ulteriormente le nostre economie, renderebbe i nostri Paesi più competitivi nell'economia globale, spingerebbe la crescita e sosterrebbe la creazione di nuovi posti di lavoro'', dice Obama, secondo cui ''un simile accordo si risolverebbe anche in sostanziali risparmi per i consumatori e nell'apertura di nuove opportunità per le imprese europee e americane, comprese quelle piccole e medie alle quali tengo molto e che so essere assai importanti per l'economia italiana''. Al tempo stesso - prosegue Obama - dovremo mantenere elevati standard di protezione dei consumatori, della salute e della sicurezza dei cittadini, delle condizioni di lavoro e della tutela dell'ambiente''.
Il Ttip ''è un'occasione nella quale hanno tutti da guadagnare, l'Europa e gli Usa: per questo - conclude - sono fermamente convinto
che arriveremo in porto''. Intanto:
Papa Francesco ha accolto il presidente Obama con una vigorosa stretta di mano, nella Sala del Tronetto. "È meraviglioso incontrarla, grazie
molte", ha detto Obama al Papa, che ha risposto, in inglese: "Grazie, grazie. Benvenuto signor presidente"

Alle 10.30 in punto è iniziato il colloquio privato. Presenti due traduttori. Bergoglio ha atteso il suo ospite davanti al suo studio e dopo alcuni minuti di scambio di saluti e convenevoli, davanti alle telecamere, la porta si è chiusa. Il faccia a faccia è durato, in tutto, cinquanta minuti. Secondo alcuni funzionari del Vaticano il pontefice ha espresso a Obama il suo punto di vista sulla riforma sanitaria voluta dal presidente degli Stati Uniti e le sue prescrizioni sulla copertura della contraccezione.

"L'esercizio dei diritti alla libertà religiosa, alla vita e all'obiezione di coscienza nonché il tema della riforma migratoria": sono alcuni dei temi bilaterali affrontati da Obama nei colloqui in Vaticano, con il Papa e successivamente il segretario di Stato Pietro Parolin. "Infine - conclude il comunicato diffuso in sala stampa vaticana - è stato espresso il comune impegno nello sradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo". Il Papa inoltre ha chiesto a Obama, "per le aree di conflitto, il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le aree coinvolte".

Nel percorso per raggiungere lo studio del Santo Padre Obama ha ammirato gli affreschi della Seconda Loggia, accompagnato da don Georg Gaenswein. Insieme a lui, nella delegazione, il segretario di Stato John Kerry, appena rientrato da Amman dove ieri sera ha incontrato prima re Abdallah di Giordania, e poi il presidente palestinese, Abu Mazen, per discutere dei negoziati di pace.

"It's wonderful to be back" ("E' meraviglioso essere tornato"), ha detto Obama appena arrivato al Cortile San Damaso, salutando uno dei Galantuomini di Sua Santità. Obama era già stato in Vaticano nel 2009 per l'udienza da Papa Ratzinger.

Tutta la zona di San Pietro è completamente blindata, con un consistente rafforzamento del presidio delle forze dell'ordine e delle misure di sicurezza. Una cinquantina di auto ha scortato il suv blindato del presidente Usa. Il presidente americano si è trattenuto oltre due ore al Quirinale, più di quanto originariamente previsto dal programma.

L'incontro tra Obama e Napolitano si è tenuto nello studio alla Vetrata. All'incontro tra i due presidenti è seguito un incontro allargato al segretario di stato John Kerry, al consigliere della sicurezza nazionale Susan Rice e, per l'Italia, al ministro degli Esteri Federica Mogherini e ad alcuni consiglieri del presidente Napolitano.

Dopo tre squilli di tromba degli 'attenti' del picchetto d'onore, appena arrivato al Quirinale, Obama e' entrato dalla vetrata principale mentre veniva issata la bandiera americana sul torrino, accanto a quella italiana e quella dell'Ue.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrivato a Villa Madama per l'incontro con il premier Matteo Renzi. Prima di vedere il presidente del Consiglio, Obama ha incontrato il presidente della Repubblica Napolitano. Uscendo dal Quirinale a bordo dell'auto presidenziale, Obama ha salutato i giornalisti con un gesto delle mani che mimava il simbolo della vittoria. Il corteo presidenziale, composto da circa trenta auto tra cui una con a bordo gli uomini della Casa Bianca armati di mitra per motivi di sicurezza, si è diretto a Villa Madama.

Obama è stato accolto dal premier Matteo Renzi a Villa Madama dove sta per iniziare l'incontro bilaterale. Renzi e Obama si sono scambiati una stretta di mano dopo aver passato in rassegna il picchetto d'onore dei Lancieri di Montebello.

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