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Iulia Timoshenko : 'Sparerei in fronte a Putin con un mitra'

Bufera sull'ex premier ucraina Iulia Timoshenko che, in una telefonata con un deputato del partito delle Regioni del suo acerrimo rivale, il presidente destituito, Viktor Ianukovich, avrebbe sarcasticamente suggerito l'uso di armi nucleari contro gli ucraini di etnia russa. La telefonata, intercettata e pubblicata su internet, c'è stata - ha ammesso l'ex "pasionaria" della Rivoluzione arancione -, ma secondo Timoshenko, la parte in cui si scaglia contro i russi d'Ucraina è falsa, frutto di un abile ritocco volto a metterla in cattiva luce.
Stando all'intercettazione Timoshenko avrebbe anche detto di essere pronta a prendere in mano un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone (con riferimento a Putin) Telefonata che, dopo essere stata intercettata, è stata pubblicata in rete sollevando non poche polemiche nei confronti dell'ex premier che, però, si è difesa accusando i servizi speciali russi, il Fsb, di "aver manipolato la conversazione".

Nell'intercettazione incriminata la Timoshenko, che con la caduta di Viktor Yanukovich è stata liberata dopo una lunga detenzione, si dice "pronta a prendere in mano un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone". Il "mascalzone" è il presidente russo Vladimir Putin. "La situazione sta andando oltre ogni limite - continua l'ex premier ucraina - bisogna prendere le armi in mano e andare a far fuori questi dannati kazap (vecchio termine ucraino molto spregiativo per definire i russi, ndr) insieme con il loro capo". E ancora: "Userò tutte le mie relazioni, farò sollevare tutto il mondo perchè di questa Russia non resti neppure un campo bruciato".

La Russia è interessata a proseguire i contatti con i partner del G8, anche al piu' alto livello. "Restiamo pronti per questi contatti a tutti i livelli, anche a quelli piu' alti. Siamo interessati a questi contatti", ha dichiarato il portavoce di Putin.

Ad esprimere la posizione del Cremlino, all'indomani della decisione del G7 di sospendere la partecipazione di Mosca dal G8 "finche' non cambierà atteggiamento" assunto nella crisi ucraina, è Dmitri Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin. "Abbiamo sempre favorito il concreto sviluppo delle relazioni in tutte le aree con i nostri partner, sia all'est che all'ovest", ha aggiunto. Ieri il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov aveva invece snobbato il G8, sostenendo che Mosca "non e' aggrappata" a questo formato e ricordando che esistono altre sedi internazionali, a partire dal G20, dove discutere i principali problemi....

Gli Usa "riconfermano" oggi in una nota congiunta con il governo di Kiev "l'impegno a rispettare l'indipendenza, la sovranità e le frontiere esistenti" dell'Ucraina preso assieme a Russia e Gran Bretagna con la firma del Memorandum di Budapest nel 1994 al momento della decisione ucraina di eliminare tutte le armi atomiche.
Washington - è scritto nella nota - "condanna la Russia per il mancato rispetto del Memorandum" espresso con l' "azione militare in Ucraina" che "mina l'architettura della sicurezza globale".

"Gli Stati Uniti non vedono l'Europa come un campo di battaglia fra Est e Ovest. Chi la pensa così ha una mentalità che sarebbe dovuta sparire con la fine della Guerra Fredda. Il popolo ucraino non ha le necessità di scegliere fra Est e Ovest". A dichiararlo è il presidente americano Barack Obama in un'intervista concessa al quotidiano olandese De Volkskrant - ripresa da Repubblica -, in occasione della riunione del G7 all'Aja in cui è stato deciso di espellere Mosca dal consesso dei Grandi della terra finché la Russia di Vladimir Putin non "cambierà comportamento". Secondo Obama, è invece "importante e significativo che l'Ucraina abbia buone relazioni con gli Stati Uniti, con la Russia e con l'Europa", perché "il futuro dell'Ucraina deve essere deciso dal popolo dell'Ucraina". Parlando poi di Mosca, Obama nell'intervista dice: "Il mio messaggio, in tutte le discussioni con i leader europei, sarà che la Russia deve capire le conseguenze economiche e politiche delle sue azioni in Ucraina. Le azioni della Russia sono inaccettabili. Devono esserci conseguenze. E se la situazione continuerà a inasprirsi, dobbiamo essere preparati a imporre costi più alti".

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