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Sabato, 01 Giugno 2024

C’è anche un teatrino smontato, pezzo per pezzo, e trasferito per sempre a Parigi nella sede dell'ambasciata italiana, tra i nove piccoli teatri siciliani raccontati nel libro “Nell’anima della scena”, edito da Historica Giubilea Regnani, presentato ieri sera online dal Teatro Donnafugata di Ragusa e da Naxos Legge durante un incontro moderato dal giornalista Salvatore Cannata. Un viaggio nel mondo dell'arte e della cultura, nella storia di questi piccoli teatri, alcuni quasi dimenticati, eppure ancora oggi luoghi in cui l'anima degli spettatori si nutre grazie alle varie rappresentazioni teatrali che vi si svolgono. E’ questo il progetto promosso dall’associazione culturale “Donnafugata 2000” con il supporto dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana, a cura di Vicky DiQuattro e Fulvia Toscano, che hanno pensato di raccontare questa rete di “Piccoli Teatri” tutta da scoprire. 

Una rete non riconosciuta ma naturalmente esistente, teatri di circa 100 - 150 posti, che ancora oggi svolgono un’importante funzione di promozione culturale e di crescita sociale. 

Il libro, con la prefazione di Katia Tririfò, docente Dams Messina, e con il coordinamento di produzione di Federica Parisi, ha raccolto il racconto e le composizione letterarie di nove giovani drammaturghi pronti ad intraprendere questo viaggio alla scoperta di questi scrigni d’arte. Tiziana Francesca Vaccaro ha raccontato il Teatro Comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia (Agrigento), Joele Anastasi il Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo (Trapani), Giovanni Arezzo il Teatro Donnafugata di Ragusa, Costanza DiQuattro il Teatro Garibaldi di Palermo, Angelo Campolo il Teatro Casalaina di Novara di Sicilia (Messina), Luciana Maniaci il Teatro di Sant’Angelo di Brolo (Messina), Simone Corso il Teatro Sant’Alessandro di Santa Margherita Belice (Agrigento), Aurora Miriam Scala il Teatro Garibaldi di Avola e Marco Savatteri il Teatro Siciliano di Parigi. Per ciascun teatro i nove autori hanno realizzato un'opera drammaturgica ispirata proprio al teatro assegnato.

L’assessore regionale Alberto Samonà, intervenuto online, ha salutato favorevolmente l’intero progetto: "Un vero e proprio itinerario alla scoperta di luoghi di suggestione come i piccoli teatri siciliani. Come Assessorato regionale abbiamo appoggiato questo progetto che serve anche a fare il punto su queste realtà in un periodo decisamente non semplice. Un focus su questi luoghi, raccontando la voce di alcuni uomini e donne che di teatro vivono, si nutrono attraverso il palcoscenico e ci restituiscono, a noi pubblico, tante energie. Un modo per avviare una rete di questi teatri, un patrimonio che non va sprecato. Abbiamo i grandi teatri, quelli pubblici, poi i teatri di pietra che raccontano storie millenarie e poi i piccoli teatri che meritano riconoscimento e piena fruizione”. 

E i piccoli teatri sono pronti a creare sinergie per dar vita ad un circuito. Un sogno che potrebbe presto diventare realtà. 

“Una rete straordinaria e variegata di piccoli teatri che comprende affascinanti luoghi restaurati, riaperti negli ultimi vent'anni e recuperati alla loro fondamentale funzione culturale - spiega Vicky DiQuattro - La qualità della loro proposta culturale e teatrale è cresciuta nel tempo e non ha più nulla da invidiare alla produzione dei grandi teatri. Da anni si discute sull'opportunità di creare condizioni di produzione di spettacoli e circuitazione degli stessi che nascano da una collaborazione operativa e aperta tra queste realtà. Da questo progetto potrà davvero nascere ufficialmente questa rete che ci racconterà anche le storie di questi teatri, storie molto particolari, e mi piace citarne una, quella del teatro di Mazara del Vallo, nato dalla volontà popolare di avere in città un teatro. Ciascuno ha messo del suo per costruirlo”. 

E delle prospettive future parla anche Fulvia Toscano, direttrice della collana editoriale in cui è inserito il libro: “Questo progetto prevede la valorizzazione dei piccoli teatri siciliani accomunati dalle piccole dimensioni, dalla valenza storico-artistica e soprattutto dalla volontà dei loro gestori di andare oltre le condizioni di marginalità culturale e geografica. Tutto ciò creerà le migliori condizioni per la produzione e circuitazione di spettacoli adatti per dimensioni e caratteristiche a questi teatri, senza far venir meno la qualità degli stessi e la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico diffuso che i piccoli teatri rappresentano”. 

Il progetto infine valorizzerà le città che ospitano questi teatri, attraverso un “piccolo gran Tour” per viaggiatori attenti e curiosi attraverso luoghi non sempre conosciuti, ma carichi di storia e bellezza.

 

Pubblicato il programma della 44esima edizione della Giornata per la vita che si celebra il 6 febbraio. Le iniziative a Ragusa sono promosse dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute in collaborazione con l’ufficio per la Pastorale della famiglia, l’ufficio per l’Insegnamento della religione cattolica e il Centro di aiuto alla vita. In particolare, sabato 5 febbraio al santuario del Carmine a partire dalle 17,30 si terrà l’adorazione eucaristica per il dono della vita. Alle 18,30, ci sarà, poi, la celebrazione eucaristica presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio per la Pastorale della salute. Dopo la santa messa, seguiranno un breve intervento del Cav, il Centro di aiuto alla vita, e l’offerta delle primule, simbolo della vita nascente, ai fedeli. Domenica 6, invece, all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa ci sarà alle 10 una cerimonia. Il Cav consegnerà una targa di ringraziamento al personale sanitario dell’ospedale impegnato al servizio dei malati in tempo di pandemia da Covid. Alle 11, al santuario del Carmine, la celebrazione eucaristica presieduta da padre Gianni Iacono, priore del santuario, e subito dopo ci sarà l’intervento del Cav e l’offerta delle primule ai fedeli. Alle 19, in Cattedrale, la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. In tutte le parrocchie, nelle messe prefestive e festive di domenica 6 febbraio, sarà utilizzata la scheda liturgica con il messaggio del consiglio permanente della Cei in occasione della Giornata per la vita 2022.

Rafforzare la strategia turistica del territorio del GAL Terra Barocca in un’ottica di circolarità e sostenibilità e attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori. E’ l’obiettivo che il gruppo di azione locale si è dato attraverso l’adesione al progetto INCIRCLE di cui si è svolto, attraverso la modalità online, il primo dei quattro incontri programmati e tesi non solo ad illustrare le finalità principali e gli obiettivi ma soprattutto a coinvolgere in modo diretto gli stakeholders per analizzare i bisogni reali a cui dare risposte anche attraverso future azioni o interventi del gruppo di azione locale. 

Il GAL Terra Barocca è stato selezionato a livello internazionale come territorio target per il trasferimento delle buone pratiche e del modello elaborato nell'ambito del progetto INCIRCLE "Support INsular and low density areas in the transition towards a more CIRCuLar tourism Economy" cofinanziato dal programma di cooperazione territoriale Interreg MED 2014-2020, con il coinvolgimento di numerosi territori del Mediterraneo, in Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Albania, Croazia. 

Dopo una selezione fra più territori candidati il GAL Terra Barocca è stato selezionato dall'Energy Water Agency di Malta come caso studio per trasferire gli strumenti identificati al fine di programmare una transizione verso un turismo più circolare e che punta alla valorizzazione dei 4 pilastri della sostenibilità (energia rinnovabile, mobilità sostenibile, gestione delle risorse idriche e dei rifiuti). Hanno attivamente partecipato a questo primo SWG (Stakeholders Working Group) circa 60 portatori di interesse: rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e delle varie categorie del settore turistico privato locale, e non solo. 

I lavori coordinati per il GAL dal referente del progetto INCIRCLE, dott. Giovanni Capuzzello, sono stati aperti dall’intervento introduttivo dell’assessore al turismo della città di Modica Maria Monisteri, in rappresentanza del presidente del GAL Ignazio Abbate, che ha sottolineato l’importanza delle attività svolte dal GAL nell’ottica di coinvolgimento del Territorio per la corretta e puntuale realizzazione di progettualità la cui partecipazione attiva di tutti gli attori locali è fondamentale. 

A seguire il direttore del GAL Terra Barocca, dott. Salvatore Occhipinti, ha fatto un’attenta disamina sullo stato dell’arte nell’ambito del turismo sostenibile:  “La destinazione turistica Enjoy Barocco - sicilian experience - inizia a prendere forma: abbiamo realizzato il masterplan di destinazione turistica, finanziato i 5 Comuni (Ragusa, Modica, Ispica, Scicli e Santa Croce Camerina) che si accingono ad ultimare gli Info Point Turistici, abbiamo presentato il progetto del Living Lab - Smart Sustainable Destination - che vede capofila la Fondazione Zipelli della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Inoltre da poche ore abbiamo anche affidato l’appalto per la creazione del portale di destinazione turistica e a breve vedremo anche la messa in opera della relativa segnaletica turistica. 

Non ultimo siamo anche in procinto di finanziare la stesura del PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) per collegare i 5 territori del GAL e le loro aree rurali e siamo partner associati del progetto PULMI finanziato da Fondazione con il Sud, che mira alla mobilità sostenibile. Il progetto INCIRCLE è quindi un ulteriore strumento che ci consentirà di rivolgere lo sguardo verso un turismo sostenibile e circolare, grazie alla strategia che svilupperemo e metteremo in atto con il supporto dello staff tecnico dell’associazione SVI.MED e dell’esperto dott. Luca Caputo”. 

Proprio Caputo ha presentato i punti salienti del programma di lavoro con particolare riferimento all’analisi SWOT e CAME sulle quali hanno lavorato anche tutti i partecipanti per mezzo di innovativi strumenti informatici utilizzati al fine di ottenere subito report utili per la definizione della strategia, individuando i punti di forza e di debolezza e al contempo le minacce e le opportunità che il territorio del GAL Terra Barocca offre in termini di turismo sostenibile. 

Molti i commenti, le proposte e gli spunti registrati da parte dei soggetti presenti, sia pubblici che privati, segno di un reale ed elevato interesse e sensibilità per la tematica, a dimostrazione che, come ribadisce il direttore Occhipinti, “la progettazione partecipata dà sempre risultati utili e positivi grazie al contributo di tutti i partecipanti interessati”. Nell'ambito del progetto INCIRCLE sono stati armonizzati e messi a sistema degli strumenti, detti "Circular Tourism Tools", che verranno ulteriormente utilizzati nei prossimi imminenti incontri partecipati che il GAL Terra Barocca ha in programma per le prossime settimane. 

“L’ombra del gesto - metalinguaggi astratti”. E’ il titolo della nuova mostra d’arte, dal 15 gennaio al 12 febbraio, in programma al SilvaSuriMusuem (Marina di Ragusa), con la direzione artistica di Antonio Vitale e l’organizzazione di Salvatore Tumino, interamente dedicata al grande maestro Turi Sottile, artista siciliano di nascita e romano d'adozione, pittore di rilievo internazionale, presente con le proprie opere in oltre trenta Musei d’Arte Moderna e Contemporanea ed importanti collezioni pubbliche e private. La mostra presenterà un’importante e corposa sintesi del suo lavoro, un corpus di 64 opere, a simboleggiare i 64 anni trascorsi dalla sua prima mostra personale del 1958 a Messina, ripercorre l’itinerario di un artista che ha colto, con intelligenza ed acuta sensibilità, passaggi e snodi dell’arte contemporanea, spesso anticipandoli, come dichiarato dallo stesso Sottile: "Nella mia vita di artista mi perseguita uno scarso tempismo: arrivo sempre due anni prima".

Nella sua lunga narrazione pittorica, e di “mestiere”, il maestro Sottile da un iniziale impianto figurativo, degli anni ‘50, vira verso misteriose visioni cosmiche. Successivamente la sua pittura giunge attraverso un percorso di crescita artistica alla rivisitazione della grande Arte della quale l’artista coglie l’originaria sostanza pittorica, fino a pervenire allo splendore cromatico dell’ultimo periodo.

Costante dell’artista è la ricerca e la resa poetica della Luce. Studioso delle alchemiche vie dell’arte e spinto dalla curiosità, l’artista “ricercatore” è riuscito ad aggiungere ancora un quid a ciò che era già conosciuto. Ha trovato nelle miniere di Boccheggiano ed altrove, la fonte degli stessi pigmenti con i quali dipingevano gli artisti del ‘500. Ha scoperto la posizione matematicamente certa della “Riga di Fraunhofer” nello spettro solare, ha giocato nelle sue opere con “La finzione prospettica”, ha timbricamente espresso “Le superfici diverse” fatte di tele destinate ad altri usi per arrivare, infine, ai supporti tecnologici trasparenti e morbidi protagonisti principali della mostra.

Tutto ciò perché Turi Sottile è fermamente convinto che l’artista debba essere testimone indelebile del periodo storico e sociale in cui vive.

Essere, insomma, coetaneo della propria contemporaneità.

Sottile adora la sua isola. Ha effettuato, dal 1958, mostre personali e collettive in Italia e nel mondo e dal 1967, per diciotto anni consecutivi, ha ideato, promosso e diretto la “Rassegna d’Arte Internazionale di Acireale”.

Su iniziativa del SilvaSuriMuseum i proventi del catalogo della mostra saranno devoluti in beneficenza al comitato provinciale dell’Unicef.

Quando la devozione non conosce confini. E si ha, così, l’opportunità di mettere in rilievo l’affetto di una intera comunità. Tutto ciò anche se, pure stavolta, così come già accaduto nel 2021, non è stata possibile la partecipazione dei fedeli in gran numero, in ossequio al decreto vescovile del 13 giugno 2020 che dispone le limitazioni legate all’emergenza pandemica attualmente in corso. Sabato scorso, la traslazione del simulacro di Sant’Antonio abate dalla sua cappella all’altare maggiore è stata dunque effettuata a porte chiuse, alla presenza, oltre che dei sacerdoti, solo dei componenti del comitato dei festeggiamenti. E’ stato, comunque, un momento particolare, che ha consentito di mettere in luce l’affetto che la comunità di Giarratana continua a nutrire nei confronti di uno dei santi venerati nella Perla degli Iblei. Pure quest’anno, ovviamente, non ci sarà la tradizionale processione per le vie cittadine. Non mancheranno, però, i momenti di esaltazione della religiosità dei fedeli. E così, dopo l’apertura delle celebrazioni nella giornata di sabato, si proseguirà oggi giovedì 13 gennaio con l’inizio del triduo in onore al santo che sarà predicato dal sacerdote Nicola Iudica, parroco della parrocchia San Francesco d’Assisi di Ragusa. In particolare, ci sarà, alle 17,30, la recita del Santo Rosario animato dalla San Vincenzo (misteri luminosi). Inoltre, a seguire, alle 18, ci sarà la celebrazione eucaristica a cui seguirà la benedizione del pane. Venerdì 14, seconda giornata del triduo, si prosegue con la recita del Rosario alle 17,15 che, in questo caso, sarà animato dalle catechiste (misteri dolorosi) mentre alle 18 è in programma la celebrazione eucaristica. L’apertura dei tradizionali festeggiamenti, ieri sera, con il suono a festa delle campane delle chiese cittadine e con lo sparo di colpi a cannone. In programma in questi giorni, tra l’altro, un’azione di pulizia straordinaria tutt’attorno alla chiesa curata dall’impresa ecologica Busso Sebastiano che gestisce il servizio di igiene ambientale a Giarratana. La chiesa di sant’Antonio abate fu rasa al suolo in seguito al disastroso sisma del gennaio 1693 di cui proprio martedì 11 ricorre la commemorazione del 329esimo anniversario. L’opera di ricostruzione fu avviata nei primissimi anni del XVIII secolo nella parte più alta dell’abitato. Il tempio, già nel 1748, era stato ricostruito e adibito al culto.

 

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