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Sabato, 01 Giugno 2024

Ha preso il via ieri la 24esima edizione del Costaiblea Film Festival. Un’edizione interamente online, sulla piattaforma MyMovies, per poter vivere, anche direttamente da casa, la grande emozione che il cinema sa regalare. Con la direzione artistica del regista e docente Vito Zagarrio, anche quest’anno il festival punta ad esaltare la Sicilia e i suoi luogi dell’anima. Lo fa lungo alcune vie direttrici come l’accostamento alla musica, alla letteratura e all’arte. Proprio per quest’ultimo ambito il festival, in programma fino al 26 marzo, crea un vero e proprio connubio tra la settima arte e la seconda arte, la pittura. Una delle sezioni è infatti dedicata agli artisti del territorio e prevede, tra i vari filmati, ben due documentari dedicati all’arte del maestro Franco Polizzi, uno dei pittori più rappresentativi dell’arte siciliana contemporanea, membro storico e fondatore, con Guccione, Sarnari, Alvarez, Candiano, del Gruppo di Scicli. Non a caso è proprio di Polizzi l’opera artistica scelta per rappresentare l’immagine evocativa della locandina del festival, un superbo pastello dell’autore, un omaggio personalissimo a "Paris, Texas" di Wim Wenders. La visione dei documentari, come di altri film, è libera e basta collegarsi alla piattaforma MyMovies.

Il primo film è “?’?????????? ? ?? ?????. ?????? ???????” dello stesso direttore artistico Vito Zagarrio. Il regista attraversa l'opera polizziana con disinvolta maestria, lungo un felice dialogo che utilizza la macchina da presa per entrare nelle più recondite emozioni che portano Polizzi ad imprimere su tela la sua straordinaria ed inesauribile vena artistica, offrendoci la visione più intima di paesaggi solari alternati a spazi celesti tra pastelli, oli e disegni che catturano e connotano luce e colore. Il documentario si avvale della consulenza artistica della critica d’arte Elisa Mandarà, tra l’altro curatrice delle tre mostre che vengono attraversate dal documentario di Zagarrio, e cioè la personale del 2013 “I giorni e le opere” svolta a Palazzo Garofalo a Ragusa, la mostra del 2017 realizzata alla Virus Art Gallery di Roma e l’antologica “Visione luce 1974-2019”, realizzata al Silva Suri Museum, che offre uno spaccato dei vari periodi dell’arte polizziana.

Il film è un vero e proprio dialogo tra due maestri che sono cresciuti nel fervido ambiente socio culturale dell’area iblea. Zagarrio frequenta da decenni l’autore di cui è un grande estimatore e in questo documentario fa un parallelismo costante tra la pittura di Polizzi. Tutta la visione dell’arte di Polizzi è infatti contrappuntata da citazioni di film cari a Zagarrio ma anche a Polizzi che è un appassionato di pellicole. In apertura una citazione del film “Angeli su Berlino” di Wim Wenders, regista che sta molto a cuore anche allo stesso Polizzi. Poi il racconto dell’opera “Notte dei Balcani” si interseca con la citazione di un altro film, “Prima della pioggia” di Milčo Mančevski a cui l’autore si è ispirato. Poi la citazione del film “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore per congiungersi con un’opera polizziana che spalanca la vista sul cielo dal davanzale di una finestra. E poi una citazione di un film dello stesso Zagarrio, “La donna della luna” accostato ad un “Paesaggio in velocità” del pittore. Uno sguardo importante è dedicato infine anche agli omaggi liberi che l’artista ha voluto dedicare a quadri ed autori della grande tradizione.

Il secondo docufilm si intitola “Visione luce” di Angelo Piccione, giovane videomaker già affermato sulla scena nazionale con importanti premi e riconoscimenti, tra cui il premio “My Giffoni 2018” Audience Award e la sezione Giovani e premio stampa al festival “Versi di luce” (2019). In questa imperdibile e assoluta anteprima dona uno sguardo tutto nuovo alla pittura e alla figura di Polizzi artista. Anche in questo caso è coinvolta la critica Elisa Mandarà sia per la sezione critica che come voce narrante.

Il documentario si pone come un focus sul pittore di Scicli cercando di cogliere le varie fasi della “vita” di un quadro: dal processo creativo del pittore alla mostra. La parte iniziale del documentario, molto ricca di dettagli, è pensata per “accompagnare” e far “immergere” lo spettatore dentro il mondo dell’artista e la scelta della musica ha proprio la funzione di rendere perfettamente questa dimensione del tempo sospeso, quasi onirico, dell’ambiente e dei colori della natura che circondano l’artista. Il leitmotiv del documentario, infatti, è una musica minimale costituita da pianoforte ed archi in grado da poter lasciare spazio alle emozioni suscitate dalle opere senza far distogliere l’attenzione allo spettatore.

Sarà dunque molto interessante anche vedere le due differenti letture che dell’arte del maestro sciclitano vengono offerte da un regista maturo come Zagarrio e da un regista giovane come Piccione.

In programma, all’interno del festival, anche una interessantissima tavola rotonda, condivisa dal maestro Polizzi e dal prof. Paolo Nifosì, condotta tra storia dell'arte, specifico polizziano e cinema.

Sempre in questa sezione dedicata al connubio tra cinema e arte c’è anche un video dedicato all’artista ibleo Salvatore Chessari.

“Ho fortemente voluto che il festival avesse una sezione dedicata anche alla pittura poiché l’area iblea ha una tradizione artistica importante e significativa – spiega il direttore artistico Vito Zagarrio – Come ho già avuto modo di dire in fase di presentazione del festival, la nostra mission è quella di monitorare il cinema siciliano, di valorizzare il rapporto col territorio, di sottolineare l’importanza del cinema giovane e giovanissimo, di dare importanza ai mestieri del film e della televisione, di fare omaggi ai grandi Maestri del Cinema”.

Tante le sfaccettature di questa speciale edizione dove la Sicilia è grande protagonista come il focus su “la Sicilia e I Fratelli Taviani”, una lunga intervista a Paolo Taviani che accompagna la proiezione di due film, Un uomo da bruciare e Kaos, girati tra le provincie di Palermo, Caltanissetta e Ragusa. Ed ancora “la Sicilia tra cinema e letteratura”, un convegno su Leonardo Sciascia con la possibilità di vedere tre trasposizioni cinematografiche delle sue opere, tra cui Porte Aperte di Gianni Amelio. E poi “la Sicilia tra pellicola e Musica”, una masterclass di Moni Ovadia e un incontro con Pippo Del Bono ospite del gruppo catanese Okies. Infine “la Sicilia e i suoi autori”, una selezione di opere dei registi emergenti siciliani e un concorso di cortometraggi in collaborazione con il Palladium Film Festival con il premio “Piero Guccione-Giovane Cinema”. Il festival consegna inoltre il 'Carrubo D'Oro' premio speciale alla carriera all'attore palermitano Enrico Lo Verso (Lamerica, Così ridevano, Farinelli voce regina) realizzato dallo scultore ragusano Carmelo Candiano.

E’ pronta a entrare nel vivo la festa di San Giuseppe a Giarratana, che proseguirà sino a domenica 21 marzo. Qui, nella Perla degli Iblei, esiste una tradizione risalente. Non è un caso che, addirittura, il patriarca sia celebrato due volte all’anno. Domani, in chiesa Madre, prenderà il via il triduo in onore a San Giuseppe predicato dal parroco, don Mariusz Josef Starczewski, avente per tema “Con cuore di padre”. Alle 18 ci sarà la recita del Rosario, la coroncina e il canto delle litanie di San Giuseppe, alle 18,30 sono in programma i solenni Vespri in onore di San Giuseppe, alle 19 la celebrazione eucaristica. Venerdì è la festa liturgica di San Giuseppe ma anche la festa del papà. Alle 8,30 ci sarà la celebrazione eucaristica, alle 18 lo sparo di 19 colpi a cannone con lo scampanio nel giorno di festa. Alle 18,15 la Via Crucis in chiesa Madre. Alle 19 la celebrazione eucaristica con la presenza dei papà. Al termine della santa messa è in programma la premiazione del concorso “Poesia al papà” delle classi di prima media del catechismo. Sabato, poi, alle 18,15 è prevista la recita del Rosario, la coroncina e il canto delle litanie di San Giuseppe. Alle 19 la celebrazione eucaristica. Gli ingressi in chiesa saranno contingentati, nel pieno rispetto delle prescrizioni vigenti. A supportare le iniziative in programma anche Confcommercio provinciale Ragusa con il presidente Gianluca Manenti che ritiene “di cruciale importanza potere celebrare anche in quest’anno contrassegnato dall’emergenza sanitaria riti religiosi che ci identificano con il nostro territorio ma che, soprattutto, ci consentono di guardare avanti quando, speriamo, tutto tornerà normale”.

 

Tra le prime realtà ad aderire a Carato, la moneta virtuale con cui si ripaga il tempo dei volontari per l’ambiente, l’iniziativa presentata sabato scorso al City del parco Giovanni Paolo II, la cooperativa sociale Proxima Ragusa. “Abbiamo deciso di partecipare come Orti sociali Proxima - ha spiegato Letizia Blandino che ha partecipato alla presentazione - perché sposiamo appieno i valori di questa iniziativa, ovvero il rispetto dell’ambiente e della persona. Principi che, attraverso il nostro orto sociale, portiamo avanti. Le coltivazioni stagionali danno la possibilità ai nostri beneficiari, vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo, di avere una opportunità di lavoro e di integrazione sociale. Presso la nostra struttura, con modalità che concorderemo con gli organizzatori, sarà quindi possibile acquistare i nostri prodotti virtuosi attraverso questa moneta virtuale. Quindi prodotti freschi ma anche le conserve perché sosteniamo una politica di contrasto agli sprechi alimentari. In che modo? Dopo avere raccolto i frutti e la verdura di stagione dai nostri orti e averli opportunamente selezionati, trasformiamo le eccedenze in conserve per regalare ai consumatori il gusto di un barattolo magico”. Ogni partecipante all’iniziativa di sabato scorso ha portato con sé un vaso in cui sono stati messi i carati con l’intento di ritrovarsi una volta spuntata la pianta per ripiantarla insieme. Ma come funziona il sistema? Per ogni buona azione compiuta per la tua città, ottieni un Carato, la moneta digitale virtuosa. Chi fa una buona azione, può partecipare, condividere, aiutare e ricevere compensi in carati. Le associazioni promotrici organizzano azioni utili per la città e la comunità e sono tutte unite da una genuina condivisione di valori e dalla volontà di interazione e integrazione sociale. E’ in fase di formazione una rete di esercenti convenzionati, di cui fanno parte gli orti sociali Proxima Ragusa, in cui potere spendere i carati ottenuti dalle buone azioni nella tua città. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito internet carato.org o sulla pagina Facebook “caratomonetavirtuosa”. 

Cinque linee direttive su cui muoversi per creare la destinazione turistica “Enjoy Barocco – sicilian experience” promossa dal GAL Terra Barocca di cui fanno parte i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Santa Croce Camerina ed Ispica. Sono quelle del masterplan di sviluppo turistico che ieri sera è stato presentato online, sulla pagina social del GAL, attraverso un incontro dal Teatro Garibaldi di Modica che ha visto l’intervento dell’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, alla presenza del sindaco Ignazio Abbate e del dott. Salvatore Occhipinti, rispettivamente presidente e direttore del GAL. I cinque Comuni continuano dunque nell’azione sinergica che li ha finora contraddistinti, pronti a creare una cabina di regia che segua la destinazione turistica anche attraverso l’attività di promo-commercializzazione. Collegato da Catania, il docente universitario Marco Platania, coordinatore del gruppo di redazione del masterplan, ha illustrato i dettagli e sottolineato le scelte effettuate sulla scorta dell’analisi del territorio.

“Per la collocazione sul mercato della destinazione turistica Enjoy Barocco – ha spiegato il prof. Platania - il masterplan propone di puntare su 5 combinazioni prodotto-mercato (bundle esperienziali): “Alla scoperta del barocco” con itinerari turistici nel territorio, “Folk and cult” per la valorizzazione degli eventi, “Food and fields” tra agricoltura e natura, “Mare e sole” con attenzione al sistema balneare tradizionale ed infine “Calici pieni” per puntare sulla enogastronomia di qualità forti anche di prodotti e produzioni d’eccellenza”.

Il masterplan di sviluppo turistico è uno strumento di vera e propria programmazione strategica che intende aiutare il territorio ad aumentare la sua forza attrattiva in campo turistico. Il masterplan prende avvio grazie alla misura 7.1 e mediante un lavoro che si è sviluppato da novembre 2019 secondo una progettualità che, nonostante la pandemia, ha permesso di confrontarsi con i rappresentanti e gli operatori del territorio con incontri in brainstorming, meeting online, incontro di animazione e interviste a campione per l’analisi della domanda turistica e per l’analisi dei tour operator nazionali e internazionali.

Ma perché un masterplan di sviluppo turistico? “Perché senza progettazione non c’è futuro – commenta il presidente del GAL, Ignazio Abbate - Perché questo territorio ha vissuto per troppo tempo con interventi spot privi di progettualità. Lo sviluppo turistico non può essere lasciato all’improvvisazione, altrimenti la Sicilia rimarrà un luogo bello da vedere ma non una destinazione turistica”.

Ed anche la filosofia posta alla base di questa azione del GAL ha scelto l’ascolto del territorio per poter insieme disegnare il proprio futuro. “Lo scorso settembre – conclude Abbate – al termine dei vari singoli appuntamenti, abbiamo riunito più di 140 operatori della filiera turistica del comprensorio del GAL Terra Barocca. Un incontro che ha rappresentato un evidente esempio di come il decisore pubblico si pone in ascolto rispetto alle esigenze delle imprese”.

Un masterplan che guarda dunque allo sviluppo turistico a 360 gradi, come confermato dal direttore del GAL, Salvatore Occhipinti: “La forza di questa azione risiede proprio nel GAL e nella sua visione strategica di sviluppo. La misura 16.3, che prevedrà la costituzione di un partenariato pubblico-privato garantirà al masterplan la cabina di regia per la sua attuazione. Il partenariato potrà contare sui centri di accoglienza turistica finanziati dal GAL ai Comuni. Questi centri di informazione saranno fondamentali per mettere in rete il territorio e aiutare la cabina di regia a conoscere i turisti che ci vengono a visitare. E poi dobbiamo ricordare la misura 7.5 che prevedrà la realizzazione della segnaletica turistica, il sito web portale della destinazione, la comunicazione social e tutte queste azioni sono destinate a durare nel tempo grazie alle possibilità economiche del GAL”. I più sinceri complimenti per il lavoro svolto sono arrivati dall’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che partecipando all’evento di presentazione trasmesso in streaming ha sottolineato la qualità di questo masterplan “ricco di progettualità e tra i migliori dei vari GAL siciliani. Quello del turismo è un settore su cui come Regione stiamo ripuntando nuovamente. Abbiamo avviato già un bando dedicato ai GAL con 5 milioni di euro di finanziamento da destinare alla promozione del GAL siciliani, valorizzando quelli che rappresentano davvero un valore aggiunto per i propri territori. Fare comunità, fare rete e comunione d’intenti diventa fondamentale per promuovere il territorio. E noi siamo a fianco di questo GAL e di tutti i GAL che in Sicilia vogliono operare in questa direzione”.

“A causa della pandemia, viviamo con spirito ancora più religioso i solenni festeggiamenti in onore a San Giuseppe, chiedendogli le speciali indulgenze in quest’anno dedicato a lui”. E’ il parroco della chiesa del Santissimo Salvatore di Ragusa, il sacerdote Luigi Diquattro, a dirlo nel messaggio rivolto ai fedeli alla luce dei solenni festeggiamenti in onore al Patriarca che prenderanno il via da mercoledì 10 marzo. Celebrazioni che assumono ancora più significato del solito in quanto si tengono nell’anno santo indetto da Papa Francesco per celebrare il 150esimo anniversario della proclamazione di San Giuseppe a patrono della Chiesa universale. Purtroppo, tutti gli appuntamenti saranno condizionati dall’emergenza sanitaria e, naturalmente, non ci sarà la tradizionale processione con il simulacro per le vie del centro storico. Il novenario è in programma dal 10 al 18 marzo. Ogni giorno, alle 9 e alle 18,30, sono in programma le sante messe. L’adorazione eucaristica, invece, si terrà alle 10 e alle 12. Alle 17,45 la recita del Rosario e la coroncina. La santa messa delle 18,30 si terrà con omelia e canti. Ogni giorno si alterneranno varie comunità parrocchiali e si raccoglieranno generi alimentari che poi saranno consegnati alla Caritas parrocchiale per la beneficenza. In particolare, il 10 marzo, giornata dedicata al tema del patrono della Chiesa universale, ci sarà, alle 17,30, il rito dell’accensione della lampada votiva presso il simulacro di San Giuseppe con l’affidamento della parrocchia al patriarca. La messa delle 18,30 sarà celebrata dal sacerdote Joseph Muamba Bulobo e animata dalla comunità parrocchiale di San Pier Giuliano Eymard. Giovedì 11 marzo, invece, giornata del “Padre amato”, la santa messa delle 18,30 sarà presieduta dal sacerdote Giuseppe Ramondazzo e animata dalla comunità parrocchiale Beato Clemente Marchisio. Venerdì, giornata del “Padre nella tenerezza”, alle 18,30, la santa messa sarà celebrata da padre Gianni Iacono o.c.d. e animata dalla comunità del santuario Madonna del Carmelo. Dopo la santa messa, si terrà la Via Crucis. In occasione delle celebrazioni, l’impresa ecologica Busso Sebastiano, ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, effettuerà un’azione di pulizia straordinaria tutt’attorno alla chiesa del Santissimo Salvatore. La partecipazione alle funzioni religiose che si celebrano in chiesa è consentita sino a un massimo di cinquanta persone. Le celebrazioni saranno trasmesse dalle 17,45 in diretta su Radio Karis inBlu, sulla pagina Facebook “Parrocchia Ss. Salvatore – Ragusa”.

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