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Piero consegna il CD al papa OK

«È stata una grande emozione vedere il Santo Padre e fare sentire la mia musica a lui e a tutti i partecipanti», così il maestro Mirigliano comincia la sua intervista con me per Il Corriere del Sud. Ci siamo visti alla Gold tv durante la trasmissione dell’amico comune Antonio de Bartolo e la sua trasmissione “Orazi e Curiazi” dove Il Corriere del Sud è stato ospite fisso.

Ma vediamo quale è stata l’emozione del Maestro e di che cosa abbiamo parlato.

Il 16 giugno 2016, nell’anno Giubilare della Misericordia, il Maestro Piero Mirigliano ha cantato davanti al Papa Francesco la sua “La storia della storia siamo noi”, colonna sonora della manifestazione.

Rappresentanti del mondo dello spettacolo viaggiante e popolare sono stati ricevuti in udienza speciale da Papa Francesco giovedì 16 giugno, in occasione del pellegrinaggio a Roma nell’Anno Santo della misericordia. Professionisti del circo, esponenti di associazioni, esercenti di luna park e delle fiere, artisti di strada, madonnari e burattinai, componenti di bande musicali e di gruppi folcloristici si sono incontrati a Roma per un pellegrinaggio di due giorni. Hanno assistito alla Messa nella basilica di Santa Maria in Trastevere il 15 giugno e hanno partecipato all’udienza del 16 giugno. Sono stati 6 mila i partecipanti provenienti dall’Europa (Francia, Germania, Italia, Olanda, Romania, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria), e dall’America (Argentina, Canada, Cile, Perù e Stati Uniti d’America) e Africa (Kenya).

L’organizzazione dell’evento è stata promossa dal Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, in collaborazione con la Fondazione “Migrantes” della Cei, l’Ufficio “Migrantes” della diocesi di Roma, e associazioni di categoria. Alle 18.30 del 15 giugno, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, è stata celebrata la Messa presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Dicastero vaticano; e dopo vari artisti hanno messo in scena spettacoli nell’omonima piazza. Alle 7,30 del 16 giugno i pellegrini hanno sfilato lungo via della Conciliazione fino a piazza San Pietro, dove alcuni di loro si sono esibiti in spettacoli; si sono diretti quindi in Aula Paolo VI dove sono stati ricevuti in udienza dal Papa. Dopo l’udienza hanno attraversato la Porta Santa nella Basilica di San Pietro.

La colona sonora dello spettacolo è stata la canzone “La storia della storia siamo noi” di Piero Mirigliano, che il pubblico ha potuto ascoltare durante la visita del Papa Francesco alla sala Nervi.

Così ci siamo visti con il maestro Piero Mirigliano negli studi televisivi della Gold tv dove sono stato ospite nella trasmissione televisiva di Antonio de Bartolo “Orazi e Curiazi”, e abbiamo avuto l’occasione di avere una intervista in esclusiva per Il Corriere del Sud. Il Maestro mi racconta: «Un giornalista scrisse: “Piero Mirigliano è nato con la chitarra in mano”; in realtà la mia vera passione è stata sempre quella del “Canto”. E quando Ercole Piras, grande chitarrista dei favolosi anni ‘60, mi propose di entrare come voce solista nel suo gruppo “Ercolino e i Naufraghi”, ne fui molto felice».

Come racconta il Maestro a Il Corriere del Sud: «in un attimo mi trovai a cantare, dalle mura domestiche e dalle feste fatte in casa, nei migliori locali della Capitale. Importante la presenza nel gruppo del mio amico batterista Luciano Preziotti che insieme all’altro grande amico e futuro coautore, Alvaro Guglielmi, in un Dicembre del 1967, per me triste a causa della scomparsa di mio padre, mi proposero di entrare a far parte del gruppo storico dei "Meno Uno" formato da: Alvaro Guglielmi (Chitarra solista e voce), Luciano Preziotti (Batteria), Massimo Chicca (Basso), Alberto Mancinotti (Pianoforte e tastiere) ed io, Piero Mirigliano (Chitarra accompagnamento e voce solista)».

Vorrei in questo contesto accennare ad una nota curiosa e divertente sul nome del gruppo: alla domanda fatta nel 1975 dal mitico Corrado durante la famosa manifestazione “Un Disco per l’Estate”, “perché vi chiamate I Meno Uno?”, Alvaro rispose:

«Sai Corrado, quando andiamo a suonare manca sempre qualcuno... ce manca sempre quarche cosa!»
Era vero, infatti, nei Meno Uno, con il trascorrere degli anni, ci sono sempre state sostituzioni di veri amici con altri veri amici musicisti.

«Ricordo Sandro Ugolini (Batteria), Roberto Spizzichino (Batteria), Ugo Giacinti (Tastiere), Maurizio Marcilli (Tastiere).

Un caro ricordo va in particolare ad Alvaro Guglielmi che, purtroppo, ci ha lasciato troppo presto e con il quale ho scritto le più belle canzoni: Amica mia, Tanto cara, Che strana donna, Non sei felice, Non sei sincera, Luna bianca, Povero Cristo.

Le nostre canzoni, musicate e arrangiate dai “Meno Uno”, furono usate anche come colonne sonore di film quali: L’unica legge in cui credo, Ancora una volta a Venezia, Attenti arrivano le Collegiali, Flash back di un delitto.

Una citazione particolare ‒ continua il maestro a Il Corriere del Sud ‒ voglio farla al brano “Pe’ttè” (P. Mirigliano - A. Guglielmi) che è entrata a far parte della Storia della Canzone Romana tanto da essere inserita nella colonna sonora della Fiction SKY-TV  “ROMANZO CRIMINALE”.

Ora che i “Meno Uno” si sono sciolti, io continuo a scrivere nuove canzoni sia per me che per altri artisti come Franco Dani, Louiselle, Santo California, Enrico Musiani e altri.
Come cantautore ho partecipato con la canzone “Porco qui, porco là” a Un Disco per l’Estate 1982 e una mia canzone “Azzurro ‘90” è stata scelta come sigla televisiva della trasmissione “TUTTO MONDIALE” condotta da Gianfranco De Laurentis (Rai 2).

Con la gioia, la fortuna e l’esperienza di quei favolosi anni vissuti da “Meno Uno”, oggi, insieme al mio tastierista di fiducia Ugo Giacinti, faccio ascoltare la mia voce e le mie canzoni suonando in vari locali della Capitale.

Da sportivo e grande tifoso Giallorosso è uscito un mio CD “La Storia della A.S. Roma cantata da Piero Mirigliano” con 11 canzoni dedicate a Francesco Totti (Il Capitano), a Daniele De Rossi (Danieledai), a Franco Sensi  (Er Presidente), ad Aldair (Ciao Fratello Universale), ad Agostino Di Bartolomei (Grazie Agostino) e altre.

Penso di aver detto quasi tutto ‒ conclude il maestro Mirigliani ‒ ma nel salutarvi vorrei ringraziare di cuore Alberto Mancinotti per la cura prestata nelle attente trascrizioni musicali di molte mie composizioni, 
Luciano Preziotti che ha voluto questa bellissima rimpatriata dei “Meno Uno” immortalando in questo sito la loro storia nel mondo della musica Italiana».

INFERNO Dante-2

Diventato ormai una realtà turistica del territorio, con all'attivo un'affluenza di circa 25000 visitatori provenienti da tutto il mondo, il Museo del Sottosuolo ha ospitato, da settembre ad oggi, spettacoli teatrali e d'intrattenimento, concerti e presentazioni di dischi, insieme agli appuntamenti fissi, come la visita con il munaciello e L’Inferno di Dante. Anche questo fine settimana di luglio la programmazione del Museo del Sottosuolo sarà caratterizzata da eventi spettacolari: sabato 9 luglio alle ore 20.30 andrà in scena L’inferno di Dante, diretto da Domenico Maria Corrado, e, da venerdì a domenica, spazio alla consueta visita del sito accompagnata dal munaciello.

Dopo aver incantato tantissimi spettatori, da settembre ad oggi nel Museo del Sottosuolo, “L’Inferno di Dante” di Domenico Maria Corrado e prodotto dalla Tappeto Volante, torna ad emozionare il suo pubblico anche a luglio in questo luogo magico, 25 metri al di sotto di Napoli.

Basato sulla Prima Cantica dell’Opera di Dante Alighieri, racconta il viaggio del Sommo Poeta tra i dieci cerchi dell’Inferno alla ricerca dell'Amore. Un susseguirsi di incontri con i personaggi straordinari del regno delle anime dannate in una cornice che non potrete dimenticare.

L'obiettivo è far vivere il luogo che ospita lo spettacolo e aumentare ancora il coinvolgimento dello spettatore. "L'inferno di Dante" nel Museo del Sottosuolo si realizza in tre momenti, ognuno dei quali vedrà protagonista una sala differente del Museo che si sviluppa per circa 3000 mq a 25 metri sotto piazza Cavour, nel cuore della Città, a pochi metri dal Museo Archeologico Nazionale.

Nella prima Sala chiamata “Sala Bianca”, dedicata alla prematuramente scomparsa primogenita di Clemente Esposito, padre della speleologia urbana a Napoli e proprietario dei locali in superficie il pubblico incontra Il Sommo Poeta, che in compagnia di Virgilio, che lo libera dalla Lupa dalla Lonza e dal Leone, inizia il suo viaggio, superando l’ira diCaron Dimonio dagli occhi di bragia, ascolterà la voce suadente e innamorata di Beatrice nella sua invocazione, affinché l'autore dell’Eneide aiuti il suo "amico e non de la ventura" nella "diserta piaggia" sfiderà le grida di "Minosse" e si emozionerà alle parole di "Francesca da Polenta" che abbracciata al suo "Paolo" invocherà la "Caina per chi a vita la spense". Nella seconda Sala, Sala intitolata a Michele Quaranta, detta "delle riggiole", il Pubblico vedrà ed udrà come Cerbero prima e Pluto il Dio della ricchezza poi, tenteranno invano diavversare il cammino del Poeta e della Sua Guida, e nemmeno le Furie: Megera, Aletto e Tesifon, benché invochino la Medusa potranno bloccare il passaggio alla Città di Dite. Infine Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti usciranno dalle Loro "archie infuocate" per conoscere il viandante Fiorentino, mentre l’albero di Pruno che imprigiona Pier delle Vigne, poeta alla corte di Federico II di Svevia e intimo consigliere dell'imperatore, pregherà il Sommo Poeta che "nel mondo riede, di confortar la memoria mia, che giace ancor del colpo che ’nvidia le diede".

Nella terza ultima sala dedicata a Lucio Bartoli, detta "della guerra" Dante, Virgilio e il Pubblico incontreranno gli ultimi tre personaggi provenienti da tempi e da epoche precedenti: Ulisse, del celebre "fatti non foste a viver come Bruti ma per seguir virtute e conoscenza" il Conte Ugolino che piange la sua disperazione e Lucifero, il Male Assoluto, rappresentato in un modo da far riflettere chi lo incontra.

E quindi "uscimmo a riveder le stelle".

La colonna sonora originale, scritta per lo spettacolo, è di Enzo Gragnaniello, le coreografie di Monica Caruso, i costumi di Federica Amato e le maschere di Luca Arcamone, le luci e effetti speciali sono stati creati da Franco Polichetti. Eccezionale è il cast artistico che vede in scena Salvatore Mazza, Enzo Varone, Ciro Zangaro, Francesco Merlino, Simona Fasano, Rodolfo Medina e molti altri interpreti e ballerini. La regia è diDomenico M. Corrado.

 

 

Tappeto Volante

di Domenico M. Corrado

presenta:

 

L'inferno di Dante nel Museo del Sottosuolo di Napoli

 

Personaggi e Interpreti (In ordine di apparizione): Monica Caruso; Mario Guadagno; Anna Edipio; Salvatore De Luca; Maria Giusy Bucciante; Giancarlo Grosso; Diletta Acanfora; Federica Cannavo; Salvatore Mazza; Enzo Varone; Ciro Zangaro; Francesco Merlino; Rodolfo Medina; il Genere Umano.

 

Musica: Enzo Gragnaniello

 

Disegno Luci: Franco Polichetti

 

Elementi scenici: Mario Paolucci

 

Video: Giada De Gregorio

 

Costumi: Federica Amato

 

Maschere: Luca Arcamone

 

Coreografie: Monica Caruso

 

Sarta di Scena: Anna Pappacena

 

Grafica: Ciro Cozzolino

 

Ufficio stampa: Emma Di Lorenzo

 

Foto: Luigi Maffettone

 

Direzione Museo: Luca Cuttitta

 

Direzione tecnica: Franco Polichetti

 

Direzione di scena: Mario Paolucci

 

Segreteria: Laura Alfano

 

Produzione esecutiva e amministrazione: Adelaide Oliano

 

Adattamento e regia: Domenico M. Corrado

 

Date e orari:

 

sabato 9 luglio ore 20.30

 

La prenotazione è obbligatoria.

 

Per maggiori info e/o prenotazione 081 863 1581 – 339 1888611

 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

VISITA GUIDATA AL MUSEO DEL SOTTOSUOLO con 'O Munaciello

 

Ogni venerdì, sabato e domenica il Munaciello accompagnerà i visitatori alla scoperta delle meraviglie del Museo del Sottosuolo.

 

Date e orari:

 

venerdì 8 luglio ore 11.30 e 17;

sabato 9 luglio ore 10, 11.30 e 17;

domenica 10 luglio ore 11.30 e 17.

 

Per essere sempre aggiornati sugli orari, si consiglia di consultare il sito

 

http://www.tappetovolante.org/museosottosuolo/prenota.php

 

Per gruppi di minimo 15 pax, è possibile prenotare anche in altri orari contattando lo 081.863.15.81

 

Museo del Sottosuolo di Napoli (diretto da Luca Cuttitta)

 

Piazza Cavour, 140 (vicinissimo alla fermata della Metropolitana linea 1 e 2 di Museo)

 

tel. 081451085

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Renato Monti e il cantautore Italiano che piu di ogni altro sta facendo una carriera d' artista al estero, uno di quelli artisti che ha trovato lo spazio dentro al Europa ma non nel suo Paese, lui pero e una star in Polonia i suoi concerti pieni di fan, mentre i suoi video clip sono clicatissimi al Paese Europeo....Renato Romano doc, trova spazio e esporta la nostra musica in Polonia.....

Renato cantava le canzoni più famose dei suoi idoli, Gianni Morandi, Adriano Celentano e molti altri, sognando un giorno di poterlo fare dinnanzi ad un pubblico vero.  I vicini di casa erano ormai abituati alle sue performances canore e quando lo incrociavano per le scale  gli chiedevano spesso di cantare canzoni che piacevano a loro. Insomma, il giovanissimo Renato Monti cominciava ad avere i suoi primi fans ! E' nato e vive a Roma, ama moltissimo la sua città ricca di storia ed opere d'arte anche se, confessa candidamente, a volte sente il bisogno di rifugiarsi in ambienti più tranquilli, lontano dallo stress della grande metropoli.

Ci siamo incontrati ai studi televisivi di Gold TV,dove eravamo ospiti della trasmissione televisiva Orazi e Curiazi,del noto collega Antonio De Bartolo, e dove Renato ha chiacchierato con me in esclusiva per il Corriere del Sud

Renato, come hai cominciato a lavorare in Polonia?

 

"Mesi fa mi è capitato di ascoltare una canzone in lingua polacca. Logicamente non capivo una parola , ma quel brano mi ha subito colpito per la sua melodia dolce e coinvolgente e sul momento mi è nata un 'idea che potrebbe sembrare una follia ! Perché non provare a scriverne un testo completamente nuovo in italiano e cantarla io stesso? Mi sono detto; Dall'idea alla sua realizzazione il passo è stato breve ! Faccio conoscenza con Andrzej Mrowiec, l'autore musicale della canzone in questione, grande chitarrista e compositore musicale per moltissimi cantanti e gruppi molto famosi in Polonia ; molte hit della musica leggera polacca sono state firmate da lui. Andrzej è un grande organizzatore dei concerti, colleziona opere d'arte ed ha, inoltre , una galleria d'arte a Cracovia.

 

Insieme decidiamo di portare avanti questo progetto e mi sono messo subito al lavoro . In poco tempo ho scritto parole che mi erano uscite dal cuore e ne abbiamo realizzato un nuovo arrangiamento musicale. Andrzej Mrowiec è rimasto soddisfattissimo del mio lavoro e subito ne abbiamo girato un videoclip. E' iniziata così la nostra collaborazione italo-polacca!

 

Renato, l'estate 2016 è una tappa fondamentale per la tua carriera in Polonia, raccontami un po'

Il pubblico polacco ha avuto modo di conoscermi grazie al precedente videoclip del brano  "Sopra il tetto del mondo" trasmesso ripetutamente da Polsat tv ed altri canali. Il brano ha avuto un grande successo in Polonia.

Ho in programma una lunga serie di concerti che toccheranno varie città da Cracovia a Danzica , da Katowice a Zabrze , passando anche per Breslavia ; insomma un lungo tour che mi farà girare la Polonia da nord a sud.

Al momento di questa intervista ho già fatto li diversi concerti e devo dire che il calore che il pubblico polacco  mi ha riservato ha ampiamente superato le mie più rosee aspettative . Ma non dicevano che il popolo polacco è freddo e distaccato? A me non sembra proprio!  Dall'inizio alla fine dei miei concerti  c'era una partecipazione di pubblico straordinaria con applausi a ritmo di musica dall'inizio alla fine ; che calore , ragazzi, qualcosa veramente estasiante ! Ho avuto modo di conoscere vari cantanti molto famosi in Polonia  che hanno molto apprezzato le canzoni che ho proposto e questo mi ha fatto veramente molto piacere. In uno di questi miei ultimi viaggi in Polonia ho girato il videoclip per brano "Una notte per me" con la partecipazione della bellissima modella Elena Flower che se ne stava nuda dentro una vasca piena di schiuma e si divertiva a lanciarmi continuamente schiuma ed acqua saponata , rischiando di scoprirsi per la gioia dei tecnici presenti. La seconda parte del videoclip lo abbiamo girato in notturna al 27 -esimo piano di un grande albergo di Katowice , dal quale si ammirava tutta la città illuminata, con la partecipazione della biondissima e bellissima Eleonora Kim che molti tifosi romanisti conoscono dalla trasmissione "Orazi e Curiazi" di Antonio De Bartolo, che va in onda su Gold tv. Uno spettacolo meraviglioso!

Renato, come hai cominciato la tua carriera di autore e cantante?

"Erano i tempi della scuola media quando, insieme ad altri tre amici formammo un gruppo che chiamammo " I Romani " , per il fatto che eravamo nati tutti e quattro a Roma ;  io suonavo la chitarra e cantavo, poi c'era il batterista, il bassista, ed il tastierista.

Per fare le prove , un paio di volte a settimana usavamo un locale vuoto appena fuori Roma che i genitori di Daniele, il batterista del gruppo, mettevano gentilmente a nostra disposizione. Cominciai così a fare esperienza cantando brani conosciutissimi in tantissimi locali, ed il pubblico apprezzava molto.

Ma dopo qualche tempo ho cominciato a sentire il desiderio di provare qualcosa di diverso. Qualcosa di nuovo per me e cominciai, così , a scrivere testi e musiche. Volete sapere una cosa? Cantare davanti al pubblico canzoni mie mi dava un'emozione incredibile ! Da quel momento ho continuato a scrivere canzoni che, per mia scelta, lasciavo cantare ad altri. Ho partecipato a moltissime manifestazioni musicali, sia come autore che come cantante, ed alcune trasmissioni radiofoniche e televisive hanno scelto mie canzoni da usare come loro sigla.

Faccio un paio di esempi: un programma televisivo dal titolo " Un viaggio fuori dal comune" faceva conoscere ai telespettatori varie cittadine d'Italia con i relativi usi e costumi ed io scrissi per loro la canzone della sigla, alla quale diedi lo stesso titolo della trasmissione. Più recentemente ho scritto una canzone come sigla per un programma televisivo di sport; l'ho intitolata " Mettici il cuore" perché ritengo che nello sport per vincere devi mettercela tutta ; devi, appunto, metterci il cuore. Ho fatto anche una sigla per una trasmissione radiofonica che narrava in diretta gli interventi che una pattuglia della polizia effettuava per le strade di Roma ; quella canzone l'ho intitolata " S.O.S. - Squadra Volante" !

 

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