E' considerato uno degli artefici della svolta sovranista della Lega ma è famoso soprattutto per essere il fidanzato di Marion Le Pen, nipote della leader del Front National. Ora per Vincenzo Sofo, classe 1986, milanese figlio di calabresi, fondatore del blog «Il Talebano» (sottotitolo: “Come si fa una destra”) e tra gli animatori del laboratorio politico collegato “Mille voci”, potrebbero aprirsi le porte del Parlamento europeo: il leader della Lega, Matteo Salvini, sarebbe intenzionato a candidarlo nella circoscrizione Sud alle elezioni del 26 maggio.
Vincenzo Sofo, e il leghista italiano intraprendente e attivo in politica, Vincenzo Sofo ha conquistato grande notorietà come politico, e non solo anche la sua vita privata è fatta di tante soddisfazioni professionali e personali per cui si è affermato nello scenario dei giovani del Carroccio, in Lombardia. E tra un impegno lavorativo e la passione per la Lega Nord, c’è tempo anche per l’amore…Ecco chi è e cosa sappiamo della sua biografia e del suo legame con la più giovane parlamentare della Francia repubblicana…
Sono nato a Milano nel 1986 scrive Vicenzo Sofo nella sua biografia da sangue 100% calabrese e sono cresciuto tra le strade, le scuole, i campi da calcio e le palestre di karate dei quartieri Lorenteggio-Giambellino-Foppa-Solari.
Mi sono laureato in Economia all’Università alla Cattolica del Sacro Cuore di Milano, a seguito di un percorso triennale in Management e di una successiva specializzazione biennale in Politiche del Settore Pubblico.
Durante il mio percorso accademico ho concentrato molto l’interesse per lo studio della cosa pubblica e lo sviluppo di idee per governarla: l’oggetto della mia tesi di laurea triennale è stato l’evoluzione di Milano da città e metropoli, concentrandomi sulle dinamiche demografiche (tema oggi diventato centrale nel dibattito politico) che stavano investendo il capoluogo lombardo e sulle loro conseguenze in termini di politiche amministrative per il futuro; come oggetto di tesi magistrale invece ho svolto un lavoro di analisi sui sistemi di finanziamento e di governance dei sistemi sanitari, con particolare attenzione a quello lombardo.
Concluso il percorso universitario, ho avviato la esperienza lavorativa nel settore della consulenza alla Pubblica Amministrazione: dapprima formandomi in una società attiva nel supporto normativo, fiscale e gestionale agli Enti Locali, poi occupandomi di politiche culturali in Regione Lombardia.
Parallelamente alla mia attività formativa/lavorativa ho portato avanti la mia attività politica/culturale. Nel 2009 ho co-fondato il think tank ‘IlTalebano.com’ (che ho diretto fino al 2017), con lo scopo di sensibilizzare la politica alla valorizzazione dei concetti sociali di identità sovranità e comunità, ponendo l’accento sull’importanza dell’apporto intellettuale nella costruzione di progetti politici per il Paese e attivando svariate collaborazioni con importanti esponenti politici, intellettuali e giornalisti.
Con ‘Il Talebano’ ci siamo in particolare concentrati sul rapporto di collaborazione con Matteo Salvini, che abbiamo supportato attraverso un’intenso lavoro culturale e di opinione nella trasformazione della Lega da movimento indipendentista del Nord a movimento nazionale. Un progetto che con ‘Il Talebano’ siamo stati i primi in Italia a invocare come necessaria svolta culturale/politica per portare le istanze sovraniste al governo del nostro Paese.
Una convinzione figlia del mio fortissimo senso di appartenenza alle origini meridionali che mi ha sempre fatto vedere la Lega come un movimento identitario non in quanto alimentatore di un conflitto tra Nord e Sud bensì come promotore della difesa delle identità e specificità locali e di un’alleanza tra territori per il rilancio dell’Italia. Motivo per il quale nel 2011, nell’occasione della mia elezione a consigliere del Municipio 6 di Milano, mi presentai provocatoriamente in campagna elettorale come “il diversamente padano”.
Marion Maréchal Le Pen, nipote della leader del partito di ultradestra francese Marine, racconta al Corriere della Sera il primo incontro con il compagno Vincenzo Sofo, candidato alle prossime elezioni europee con la Lega.
Ci siamo conosciuti tra anni fa, in Italia, in occasione di alcune conferenze sul sovranismo e l'Europa che Vincenzo aveva organizzato. Gli ospiti erano Salvini e Giorgetti. Ero stata invitata come deputata del Front National. Lo charme italiano probabilmente ha fatto il resto...".
"Vincenzo è in campo da molti anni dice Marion al Corriere della sera : il lavoro fatto da Il Talebano a sostegno del progetto sovranista di Matteo Salvini è arrivato anche in Francia e condivido pienamente la sua idea circa la necessità di un'alleanza franco-italiana".
Marion Le Pen negli ultimi anni è stata uno dei volti principali del Front National, partito che ha molti punti in comune con il Carroccio di Matteo Salvini , "Stiamo assistendo a un grande momento populista. Termine che molti interpretano negativamente nel senso del risveglio dei bassi istinti del popolo, come se le élite non avessero altro che istinti elevati. E che invece consiste nel risveglio della maggioranza silenziosa. Per la prima volta la maggioranza assoluta del gruppo destra-centro-sinistra europeista può essere rimessa in discussione".Tra i grandi ispiratori del sovranismo internazionale c'è Steve Bannon, già guru di Donald Trump: una figura che, secondo Le Pen, non dovrebbe spaventare.