Al via dalle 9 il voto degli iscritti M5s sull''ipotesi di un governo giallo-rosso guidato da Giuseppe Conte sulla piattaforma Rousseau. "Quello che stiamo vivendo è un momento molto delicato per il Paese. E va affrontato mettendo al centro gli interessi e le esigenze dei cittadini, della comunità che tutti insieme formiamo", si legge sul blog. Si vota fino alle 18 e si chiede di dire se si è "d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?".
"Abbiamo gestito 24.000 connessioni in contemporanea con picchi di 1.200 richieste al secondo - dicono dal "pianeta" Rousseau -. Si tratta di un record storico per Rousseau: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati alle europee". Secondo l'associazione Rousseau "nelle prime fasi di voto, l'elevato afflusso di utenti sul sistema, ha causato dei piccoli rallentamenti nell'ordine dei secondi, tuttavia è stato garantito il regolare svolgimento delle votazioni. In considerazione dell'elevato afflusso, grazie al nuovo sistema di voto è stato possibile scalare in tempo reale l'infrastruttura sottostante (numero di nodi, scaling dei servizi di backend, capacità computazionale del DB) andando a soddisfare tutte le richieste". La precisazione è d'obligo, visto che in queste ore non si parla d'altro che delle difficoltà di voto, delle schermate nere e degli sms di sicurezza che non arrivano. Tutto regolare per una piattaforma che definirà le sorti di questo Paese? Chissà.
E se in rete impazza la polemica per le difficoltà di voto, i social di Beppe Grillo sono stati letteralmente presi d'assalto. I grillini o quelli che dicevano di esserlo fino a questo momento se la sono presa col comico e la base "stellata". Grillo, infatti, sul suo proiflo Facebook ha rilanciato un post del M5S sull'avvio della votazione su Rousseau per un governo col Pd. Ma mai errore più grosso potesse fare.
Secondo le prime stime diffuse dall'Associazione Rousseau tra le 9 e le 11 avrebbero votato 29.781 iscritti certificati. "Si tratta - si rileva dall'associazione - di un record storico per Rousseau: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati alle europee".
Nel frattempo proseguono i contatti in vista della formazione della squadra di governo. Ma l'incontro a Palazzo Chigi del premier Giuseppe Conte con gli esponenti Pd Dario Franceschini e Andrea Orlando in programma, secondo fonti parlamentari Dem, alle 12 al momento non risulta essersi svolto.
"Buongiorno - scrive su Facebook Luigi Di Maio - posso dirvi già da ora che tutti i 20 punti che il MoVimento 5 Stelle ha presentato al Presidente Conte sono affrontati nel Programma di Governo. Dal blocco dell'aumento dell'Iva al salario minimo, dal taglio del cuneo fiscale agli aiuti a famiglie e disabili, dallo stop agli inceneritori alle trivelle, dalla riforma della giustizia alla legge sul conflitto di interessi, fino alle concessioni autostradali. Buon voto a tutti su Rousseau".
Intanto sul blog M5s è stata pubblicata la bozza del documento di programma di governo M5s-Pd. Si tratta di 26 punti, dall'Iva al conflitto di interessi alla sicurezza. Su questo ultimo punto di prevede che: "La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica". La versione finale del testo dovrebbe arrivare in serata, dopo un nuovo incontro a Palazzo Chigi. Sull'immigrazione si invoca una "forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all'immigrazione clandestina, ma che - nello stesso tempo - affronti i temi dell'integrazione".
li iscritti (politici ed elettori) vogliono far sapere cosa ne pensano del governo dell'inciucio. E così, in massa, si sono catapultati a rispondere alla fatidica domanda: "Sei d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?". "Sì" o "No". E qui arriva il bello. Quale sarà il risultato? Nelle ultime ore, infatti, diversi grillini hanno espresso tutto il loro malcontento e hanno apertamente dichiarato di non volere il governo dell'inciucio giallorosso.
In mezz'ora - su Facebook - sono già oltre 300 i commenti. E molti se non la maggior parte sono quelli negativi. Gli utenti non approvano questo governo e lo dicono senza paura. "Ben venuti nel sistema", "Mi ridate il mio voto, andate ad elezioni e poi fate il Governo col Pd", affermano alcuni. Un'altra iscritta pubblica più volte una foto che ritrae Grillo con un cartello in mano dove è scritto "Noi non scenderemo mai a patti con il Pd". Massimo simbolo di coerenza. C'è poi chi accusa il garante del MoVimento di tradimento. E chi gli risponde al repost della base con un bel "già fatto e non ti piacerà cosa ho votato".
intanto una bozza di lavoro, per informare gli iscritti, "che riassume le linee programmatiche che il presidente del Consiglio incaricato sta integrando e definendo".
Tante parole ma nessuna analisi di costi. Nel programma giallorosso manca ogni riferimento alle coperture: così si rischia di affossare la crescita. In vista ci sono, infatti, più tasse e più spese per gli italiani. Però si parla di "porre in essere politiche per la tutela dei risparmiatori e del risparmio", "promuovere una più efficace protezione dei diritti della persona", "investire sulle nuove generazioni" e "favorire l’accesso alla piena partecipazione democratica".
Sull'immigrazione si invoca una "forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che - nello stesso tempo - affronti i temi dell’integrazione". Con un colpo di spugna, i 5S elimineranno tutto ciò che hanno fatto nel governo gialloverde. E per andare incontro ai dem, cosa c'è di meglio che "modificare" i punti di forza dell'ex alleato Matteo Salvini.
"Il Paese ha bisogno di un’ampia riforma fiscale", si legge. Come? "Con semplificazione della disciplina e abbassamento della pressione fiscale. Occorre razionalizzare la spesa pubblica, operando una efficace opera di spending review e rivedendo il sistema di tax expenditures".
Si tratta di 26 punti, che guardano sempre più a sinistra, che spaziano dalla neutralizzazione dell'aumento dell'Iva, ai migranti, dal taglio delle tasse alla riduzione del numero dei parlamentari, dalla riduzione dei tempi della giustizia civile, penale e tributaria al completamento del processo dell'autonomia differenziata. Si parla anche di infrastrutture, sicurezza ("da aggionare"), ambiente e informazione.
C'è poi spazio per il contrasto alle mafie e all'evasione, per gli investimenti al Sud e per la tutela dei "beni comuni, come la scuola, l'acqua pubblica, la sanità".
Forte attenzione al tema del lavoro che, nella bozza, si articola in più punti: "a) ridurre le tasse sul lavoro, a vantaggio dei lavoratori; b) individuare una retribuzione giusta ('salario minimo'), garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori; c) approvare una legge sulla rappresentanza sindacale; d) individuare il giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare a danno dei giovani professionisti; e) realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; f) introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni, recepire le direttive europee sul congedo di paternità obbligatoria e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata".
Un programma che non dimentica l'Europa e fa felici Merkel e Macron: "Abbiamo bisogno di un’Europa più solidale, più inclusiva, soprattutto più vicina ai cittadini".
Dopo alcune specifiche sul turismo e il made in Italy, il programma giallorosso si chiude con alcune considerazioni sulla Capitale. "Il Governo dovrà collaborare per rendere Roma una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti".
Con quello che si profila come un programma di estrema sinistra, l'accordo per l'inciucio M5S-Pd inizia a prendere forma.