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Conte: previsioni di crescita della Commissione Ue sottostimate

Secondo la nota del Presidente del Consiglio Conte sul sito ufficiale del Governo Italiano scrive  : "Le previsioni di crescita della Commissione Ue per il prossimo anno sottovalutano l’impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali. Andiamo avanti con le nostre stime sui conti pubblici, sulla crescita che aumenterà e sul debito e il deficit che diminuiranno. Non ci sono i presupposti per mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilità delle nostre previsioni.

Per questo riteniamo assolutamente inverosimile qualsiasi altro tipo di scenario sui conti pubblici italiani. Il deficit diminuirà con la crescita e questo ci permetterà di far diminuire il rapporto debito/PIL al 130% nel prossimo anno e fino al 126,7% nel 2021. 

L’Italia non è affatto un problema per i Paesi dell’Euro zona, scrive la nota del Premier al  sito ufficiale del Governo, e dell’Unione europea, ma anzi contribuirà alla crescita di tutto il continente. Le riforme strutturali che mettiamo in campo, dalla riforma dei centri per l’impiego alla semplificazione del codice degli appalti, alla riforma del codice e del processo civile insieme al piano investimenti, daranno maggiore impulso alla crescita rispetto a quanto previsto dalla Commissione Ue. Sulla base di queste valutazioni, guardiamo positivamente agli sviluppi del dialogo intrapreso con le Istituzioni europee".

I numeri sulla manovra usciti ieri dalla Commissione Ue sarebbero "totalmente campati per aria". Così il leghista Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio a Montecitorio, è pronto a dare battaglia.

Secondo Pierre Moscovici quelle diffuse sono invece "proiezioni su dati reali" e rivedono in forte rialzo il Deficit/Pil, che salirebbe al 2,9% il prossimo anno e al 3% nel 2020. "Mi sembrano numeri totalmente campati per aria - ha commentato Borghi nel corso di un'intervista a La Stampa-, che non possono per definizione essere reali in quanto proiezioni. Quindi stime, e come per tutte le stime, conta quello che avviene dopo".

"In passato sono stati forniti numeri totalmente avulsi dalla realtà. Il Def 2015 del Pd prevedeva per il 2018 un rapporto Debito/Pil al 127,4%. Siamo al 131,8. Parliamo di uno scostamento di quasi 80 miliardi. Direi che ci sono due pesi e due misure, altroché", ha denunciato il leghista.

Senza cambiamenti nel Documento di Bilancio, il prossimo 21 novembre l'Unione europea avvierà la procedura di infrazione per mancato rispetto della regola del debito."Non è uno scenario che ci preoccupa - ha spiegato Borghi -. Se la Commissione sanzionerà noi e non chi sforerà il 3% Deficit/Pil questo sarà un ottimo argomento per noi, per chiedere un cambiamento totale alle prossime elezioni europee". 

"Il debito - ha detto Di Maio - non deve rappresentare una colpa degli italiani. Il nostro obiettivo è ridurlo facendo degli interventi che ridanno diritti ai cittadini, col massimo dialogo con l'Ue e mai oltre il 2,4% di deficit che abbiamo fissato nella legge di bilancio". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza alla stampa estera. "La garanzia che diamo è che il 2,4 è il termine massimo di deficit e saremo pronti a garantirlo e ad intervenire quando servirà nella legge di bilancio", ha aggiunto  

Intanto botta e risposta sulla manovra tra il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, dopo l'incontro a Roma.

In questi giorni - ha spiegato Tria - il governo è impegnato nella predisposizione di una risposta sugli aspetti ancora controversi" della manovra, una manovra "che il governo intende confermare nei suoi pilastri fondamentali".  "Ci rendiamo conto - ha detto ancora il ministro - che i problemi rilevati richiederebbero una manovra espansiva più incisiva ma è stato necessario trovare un corretto bilanciamento tra la stabilità finanziaria e sociale, entrambe necessarie".Intanto il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio si mostra fiducia su una eventuale multa. "In questo momento - ha detto - non c'è in previsione una multa per l'Italia. Io credo nel dialogo che avremo con Bruxelles". "Ieri il Ministero dell'economia ha contestato le previsioni della Commissione, perché pensiamo che dal punto di vista econometrico siano sbagliate. Ma allo stesso tempo il nostro obiettivo è spiegare a Bruxelles i punti di partenza di questo Governo che partiva dal 2 di deficit senza far nulla", ha aggiunto.  

"Non ho dubbi sull'impegno dell'Italia per l'euro e la crescita sostenibile. E' essenziale che la legge di bilancio dimostri questi impegni", afferma Centeno. 

"Abbiamo avuto un confronto sulle rispettive opinioni sulla manovra di bilancio italiana che come voi sapete preoccupa gli stati membri - ha detto il ministro - . Noi abbiamo spiegato che queste preoccupazioni non sono fondate sul contenuto reale della nostra manovra di bilancio". E ancora: "Per evitare questa procedura sul debito noi dovremmo fare una manovra di restrizione fiscale violentissima, andare a un deficit dello 0,8%, che per una economia in forte rallentamento sarebbe un suicidio, non credo che la Commissione si aspetti una reazione di questo tipo anche se formalmente rispettosa delle regole di bilancio". 

Il rallentamento dell'economia evidenziato dagli ultimi dati, "anche alla luce dell'incertezza internazionale, rafforza ulteriormente gli obiettivi della manovra, contrastare il rallentamento della crescita e fornire uno stimolo con gli investimenti pubblici". Lo ha detto il ministro dell'economia, Giovanni Tria, in audizione sulla manovra, ricordando l'impatto espansivo della legge di bilancio, pari allo 0,6% del Pil. "La manovra 2019 - ha evidenziato - è stata pensata "per uscire dalla trappola della bassa crescita". "Le nostre preoccupazioni su un rallentamento sono confermate" e questo rende ancora "più necessario confermare l'effetto anticiclico della manovra". Le misure contenute nella legge di bilancio, ha proseguito, "aiuteranno il Paese a crescere per assicurare un maggior benessere ai nostri concittadini". 

 

 

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