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Lunedì, 07 Luglio 2025

Roma, esplosione in un distributore sulla Prenestina

Una violenta esplosione ha scosso questa mattina la zona Prenestina, nell’est della Capitale, provocando panico tra i residenti e un bilancio provvisorio di 35 feriti. Il boato, avvertito in diverse aree della città, è stato causato dall’incendio di una cisterna di gas in un distributore di benzina e Gpl situato in via dei Gordiani.

L’allarme è scattato poco dopo le 8. Sul posto sono immediatamente intervenuti vigili del fuoco, polizia, carabinieri e sanitari del 118. L’area è stata isolata e messa in sicurezza.

I feriti e le condizioni più gravi


Tra i feriti si contano 17 civili, tra residenti e passanti, e 18 appartenenti alle forze dell’ordine, inclusi 11 agenti di polizia e un carabiniere rimasto coinvolto mentre tentava di prestare soccorso. Due uomini versano in condizioni critiche: entrambi ricoverati al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio, uno ha riportato ustioni sul 55% del corpo, l’altro sul 25% e presenta anche gravi complicazioni cliniche preesistenti. Si ipotizza che uno dei due possa essere il gestore dell’impianto.

In totale, al Sant’Eugenio sono stati trasferiti quattro pazienti: due in codice verde e due in codice rosso, tutti sottoposti a ventilazione meccanica a causa di danni da inalazione e barotrauma.

Evacuazioni e danni nell’area


Almeno 50 persone sono state evacuate per precauzione dalle abitazioni vicine. La forza dell’esplosione ha provocato danni ingenti a edifici e veicoli nel raggio di centinaia di metri. Segnalazioni di vetri in frantumi sono arrivate anche da via Casilina, dove un palazzo ha subito danni alle finestre. I carabinieri della stazione Torpignattara sono intervenuti per mettere in sicurezza l’edificio, temendo il rischio di caduta dei vetri in strada.

La polizia: «Restare in casa»


«Le cause della deflagrazione sono ancora da accertare e saranno oggetto di indagini di polizia giudiziaria – ha dichiarato Elisabetta Accardo, portavoce della Questura di Roma –. Invitiamo i cittadini della zona a restare in casa, tenere chiuse le finestre e seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità presenti sul posto».

Indagine della Procura e area sotto sequestro


La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta per lesioni colpose. Il fascicolo è seguito dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo. L’area dell’esplosione è stata posta sotto sequestro in attesa di accertamenti da parte dei vigili del fuoco e degli investigatori.

Verifiche ambientali e rischio contaminazioni


Le autorità stanno eseguendo controlli ambientali per valutare l’eventuale dispersione di gas e sostanze pericolose nell’aria. L’intera zona resta presidiata, mentre tecnici e squadre specializzate lavorano per stabilire le cause dell’incidente e prevenire ulteriori rischi.

L’accaduto ha generato forte preoccupazione tra i residenti della zona, che raccontano di «una scossa fortissima» e «una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza». Le operazioni di messa in sicurezza proseguiranno nelle prossime ore.

L’esplosione avvenuta questa mattina in un distributore di carburante sulla Prenestina ha causato gravi danni nell’area circostante, interessando strade, edifici pubblici e abitazioni private. Lo rende noto il presidente del Municipio V, Mauro Caliste, attraverso un post sui social: «È stata attivata l’Unità di crisi locale, con il coinvolgimento di tutte le autorità competenti per fronteggiare l’emergenza».

Protezione civile al lavoro, verifiche ambientali e alloggi temporanei
In coordinamento con la Prefettura, la Protezione civile è al lavoro per individuare soluzioni abitative temporanee per i cittadini che, a causa dei danni subiti dalle loro abitazioni, non potranno rientrare a casa. Intanto, l’Arpa Lazio è stata incaricata di effettuare i rilievi ambientali per escludere la presenza di sostanze pericolose nell’aria.

Fondamentale l’intervento tempestivo del gruppo Prenestino della polizia locale, che, tra la fuga di gas e la deflagrazione, ha consentito l’evacuazione di diverse strutture, incluso un centro estivo situato nelle immediate vicinanze dell’impianto esploso.

Scuole colpite: danni strutturali e evacuazioni
Numerosi anche i danni agli edifici scolastici della zona. Il Ministero dell’Istruzione, attraverso il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, ha informato costantemente il ministro Giuseppe Valditara, che segue in tempo reale l’evoluzione della situazione.

Tra le scuole più colpite l’IC “Simonetta Salacone”, che pur essendo deserta al momento dell’esplosione, ha riportato gravi danni strutturali. Ancora più critica la situazione al plesso “Romolo Balzani”, dichiarato inagibile.

Nel complesso scolastico di via Ferraroni, dove i danni sono stati più contenuti, le attività didattiche sono comunque sospese in via precauzionale. Danni minori si registrano anche all’Istituto “Trilussa”, mentre all’IC di via dei Sesami si segnala il crollo di un cornicione.

Attimi di paura anche al Liceo “Kant”, dove erano in corso i corsi di recupero estivi: l’onda d’urto ha provocato la rottura di vetri, lo sfondamento di una porta e la caduta di calcinacci. Fortunatamente non si registrano feriti tra studenti e personale, ma l’edificio è stato evacuato immediatamente.

La situazione resta critica, con tecnici, vigili del fuoco e autorità ancora impegnati nella messa in sicurezza dell’area e nella valutazione dei danni.

Fonte Varie Agenzie 

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