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MareFestival Salina ricorda le vittime di Giampilieri: stasera alle 20 in piazza Santa Marina la proiezione di "Caldo grigio caldo nero", docu-fiction del regista e scenografo premio David di Donatello Marco Dentici, già presentata fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e che ha riscosso notevole risonanza mediatica, data la denuncia sui fatti relativi alla tragica alluvione dell'ottobre 2009 e l'appello di noti personaggi messinesi come Maria Grazia Cucinotta, Nino Frassica e Ninni Bruschetta. La pellicola, prodotta da Diva ed Entr'Acte, alterna filmati e servizi televisivi di quei giorni con la commovente storia di persone coinvolte nell'evento che hanno perso parenti e amici, testimonianze, riflessioni e critiche nei confronti del governo locale, regionale e nazionale, dopo il blocco dei fondi per il dissesto idrogeologico, diffuso anche sul versante tirrenico con i disastri di San Fratello, Barcellona Pozzo di Gotto e Saponara.

Dentici riceverà il Premio MareFestival Salina 2013: una scultura realizzata dall'artista Sergio Santamarina che raffigura una donna in mezzo alle onde del mare. Insieme con lui sarà premiato il regista Nicola Palmeri, primo classificato nel concorso cinematografico nella sezione documentari con "Lo chiamavano Zecchinetta" sulla storia dell'attore Tano Cimarosa, raccontata attraverso le voci di Giuliano Gemma, Leo Gullotta e tanti nomi del cinema italiano; per la sezione corti, il premio va ad Alessandro Bardani (già nominato ai David) per "Ce l'hai un minuto?" prodotto da Marco e Matteo Morandini; miglior corto Scuola "L'unica soluzione" di Maurizio De Cola; proiezione speciale invece per "The Circle" di Fabio Schifilliti nell'ambito del laboratorio cinematografico del liceo Seguenza in collaborazione con DAMS, premiato con Marco Briguglio di Life Solution, comproduttore del thriller girato a Messina.
La serata sarò conclusa dallo spettacolo teatrale "Labbra serrate" scritto da Renato Giordano per la regia di Cesare Biondolillo: un thriller ironico in cui due killer, modello siciliano e americano (interpretati da Biondolillo e da Giuseppe Lombardo) sono pronti a contendersi una donna sensuale e provocante,  panni vestiti dall'attrice e deputato regionale Alice Anselmo. Nel pomeriggio spazio alla valorizzazione dei prodotti tipici con una gara di cucina eoliana al Club Rapanui, che vedrà protagonisti ospiti festivalieri, turisti e gente dell'isola: un modo per conoscere i trucchi delle ricette dell'arcipelago, grazie alla collaborazione dell'associazione agroalimentare Nonsolocibus.
In occasione del Festival è stato presentato il documentario "Il Carnevale Eoliano", prodotto da Alberto Bernava e diretto da Francesco Cannavà, le cui riprese partiranno a settembre: l'attrice colombiana Vanessa Zerda ha interpretato una maschera eoliana, che fa parte della tradizionale e antica manifestazione ancora poco conosciuta perché invernale, cui però specie i liparoti sono particolarmente legati. Nel Salone dei Convegni dove si sono svolte le proiezioni l'inaugurazione della mostra di pittura di Lucia Paguni dal titolo "Sentire il mare"; al Club Halgoduria la presentazione del giallo ambientato a Panarea "La Sindrome di Achille" di Francesco Scavino, che ha risposto alle domande della psico-criminologa Simonetta Longo e del consigliere del Comune di Messina Nino Interdonato.
MareFestival, kermesse di musica, cinema, moda e cultura giunto alla II edizione, è promosso dall'associazione Prima Sicilia, in particolare dal direttore artistico Massimiliano Cavaleri insieme con Francesco Cappello e Patrizia Casale, e patrocinato da Ministero dell'Ambiente, Assemblea Regionale Siciliana, Camera di Commercio di Messina e Comune di Santa Marina Salina. 

Grande successo di pubblico al  “Taormina Jazz Festival” che si è confermato un appuntamento da non perdere nel panorama degli spettacoli offerti dalla “Città del Centauro”. In tutto l’arco di questa raffinata carrellata di jazz , sono stati migliaia quanti non hanno voluto perdere nemmeno una nota degli artisti di fama internazionale che si sono esibiti. Sul palco del giardino pubblico cittadino sono saliti sul palco: venerdì 2 agosto Seamus Blake Quartet, quattro tra le più grandi personalità viventi del jazz in un collettivo di grande impatto emotivo e sonoro; sabato 3 agosto Bill Carrothers Trio, una band dotata di tocco sopraffino e propensione innata per un suono d’insieme, lirico e denso di swing; domenica 4 agosto Mario Raja Big Bang 25°" una formazione composta da 11 elementi, guidata da Mario Raja, che festeggia quest'anno il suo 25° anno di attività. Il Taormina Jazz Festival si conclude per quest’anno martedì 6 agosto con  Enrico Rava, uno dei jazzisti italiani più conosciuti ed apprezzati a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è uno dei più convincenti solisti del jazz europeo, al di fuori di ogni schema. Il suo Sicilia Project è una recente formazione che include Giuseppe Asero al sax contralto, Dino Rubino al piano, Nello Toscano al contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batteria. Maggiori informazioni all'indirizzo www.taorminajazzfestival.it. Il Taormina Jazz Festival è un’iniziativa promossa dall’imprenditore Nino Scandurra, in collaborazione con: assessorato comunale al Turismo e al Verde Pubblico, Taormina Arte, Associazione Imprenditori, Associazione Albergatori e Centro Commerciale Naturale.  La manifestazione è inclusa nel calendario degli eventi promossi da Taormina Arte. L’ingresso ai concerti è gratuito, grazie al sostegno degli sponsor istituzionali Pinko, Piero Guidi, Roberto Del Carlo, Ottica Fiumara, Alberto Guardiani, Premier Tax Free e Heritage e grazie agli “amici del festival”: albergatori, ristoratori e commercianti che offrono ospitalità agli artisti. Durante i concerti è piacevolmente offerta una degustazione di vini etnei dall’azienda Cottanera ed è allestito uno stand di libri, DVD e CD jazz in collaborazione con la libreria Birdland di Milano.

 

 

 

 

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Proseguono gli eventi in scaletta per la quinta edizione della “rievocazione storica dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria”, manifestazione promossa anche quest’anno dall’Associazione culturale “Aurora”, insieme alla “Marco Polo System” di Venezia, realizzata in collaborazione con i comuni di Messina, Lepanto e l'unione dei comuni della Grecia.

Il 2 agosto 2013, alle ore 18.30, nel Monastero Maria SS. della Valle a Badiazza, ha avuto luogo il convegno storico-interculturale sul tema “Tra Cristiani e Ottomani: interpretazioni di Lepanto”, organizzato in collaborazione con il dipartimento di “scienze cognitive, della formazione e degli studi culturali” dell'Università degli Studi di Messina e l'associazione “Il Centauro” ONLUS.

Alla presenza di un nutrito pubblico, hanno preso la parola il dott. Fortunato Manti, presidente dell’Associazione Culturale “Aurora”, per salutare e ringraziare tutti i partecipanti all’iniziativa, e il dott. Matteo Allone, presidente dell’Associazione “Il Centauro”, il quale ha presentato Mohamed Refhat, Imam della comunità islamica di Messina ed esecutore di un canto Coranico. A seguire, la dott.ssa Stavrula Koniari (referente dell’Unione Centrale dei Comuni della Grecia), la dott.ssa Alba Spargarò (referente del Museo Marittimo di Barcellona in Spagna) e l’arch. Lidia Signorino, in rappresentanza dell’arch. Salvatore Scuto (Sovrintendente BB.CC.AA. di Messina).

FOTO N. 7

 

Moderati dal dott. Enrico Casale, giornalista pubblicista, studioso di Storia Patria e Storia Militare, sono intervenuti il dott. Daniele Sferra (Marco Polo System – tema: “Venezia e Messina nelle storiche rotte di Lepanto”), la dott.ssa Elina Gugliuzzo (dottoressa di ricerca in storia dell'Europa mediterranea – tema: “Le interpretazioni di Lepanto nei Paesi del Mediterraneo”), l’avv. Carlo Marullo di Condojanni (presidente della fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni” - tema “La Sicilia tra Nobiltà e Cavalleria a difesa della Fede”), il prof. Giuseppe Restifo (docente di storia moderna all'Università di Messina – tema: “La propaganda dopo Lepanto”), e l’arch. Nino Principato (cultore di storia patria – tema: “Il ricordo di Lepanto a Messina”).

Gli interventi sono stati intervallati con momenti di animazione musicale altamente apprezzati dai presenti. Enzo Caruso, Matteo Brancato, Antonio Pizzi e Gabriele Furnari Falanga hanno presentato in anteprima alcuni brani dell’opera musicale “Il Soldato di Lepanto” (musiche di Caruso-Brancato e regia di Gianni Fortunato Pisani). Si sono esibiti, inoltre, Alessandro Ariosto alla chitarra classica, il “Jazz and Gospel Family” di Rosalba Lazzarotto, Sabrina e Simona Palazzolo alle arpe.

Sono stati presentati, infine, gli Atti del Convegno 2012 (“Messina sulle rotte dei mercanti e delle spedizioni militari al tempo di Lepanto”), editi dalla fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni”, nella sua collana “La presenza dei Cavalieri di S. Giovanni in Sicilia”. Relatori e contributi: dott. Enrico Casale (giornalista pubblicista, studioso di storia patria e storia militare – tema: “Messina, base di partenza per le spedizioni militari nel Mediterraneo del Cinquecento”), prof. Vincenzo Caruso (Scuola di Dottorato in “Turismo, Territorio e Ambiente” presso l’Università di Messina e Direttore della Collana “Lo Stretto di Messina nella Storia Militare” della EDAS – tema: “L’ingresso trionfale a Messina di Don Giovanni d’Austria e Marcantonio Colonna”), avv. Carlo Marullo di Condojanni (Presidente della Fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni” e ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta – tema: “Messina tra Nobiltà e Cavalleria a difesa della fede”), prof.ssa Daniela Pistorino (docente di Storia dell’Arte al Liceo Classico “Maurolico” – tema: “Le raffigurazioni della battaglia di Lepanto nell'arte italiana e siciliana”), architetto Nino Principato (cultore di Storia Patria – tema: “Miguel De Cervantes e il Grande Ospedale di Messina”).

FOTO N. 8

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