Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Martedì, 19 Marzo 2024

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:640 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:891 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:809 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:982 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1041 Crotone

Il patrimonio della …

Gen 24, 2024 Hits:1400 Crotone

Book Baby Boom: inizia un…

Gen 19, 2024 Hits:1500 Crotone

Alla Frassati inaugurata …

Nov 07, 2023 Hits:2807 Crotone

Non pagare l'Iva non è reato... se l'azienda è in crisi

Un imprenditore non ha pagato l'Iva per oltre seicentomila euro sostenendo di non essere in grado di farlo perché la propria azienda di trasporti è in crisi.

Con una sentenza del 7 aprile 2014 la Corte costituzionale aveva stabilito che il mancato pagamento dell’Iva da parte di un'impresa per importi superiori ad euro 50mila e fino a 103.291,38 euro non è più previsto come reato.

I fatti risalgono al periodo tra il 2007 e il 2009, in piena crisi economica. L’imprenditore aveva fatturato sette milioni di euro di forniture effettuate ad enti pubblici e privati, senza però riuscire ad incassare i soldi a causa delle condizioni di crisi che hanno investito il Paese. Inoltre un carico importante, destinato a raggiungere la Libia, era stato bloccato per questioni di Stato.

Il caso è finito in tribunale e il giudice gli ha dato ragione affermando che in condizioni di oggettiva impossibilità il fatto non costituisce reato: lo ha sentenziato il giudice del tribunale di Avezzano, Stefano Venturini, nel processo a carico di un imprenditore del settore dei trasporti che ha dimostrato al giudice di non avere i soldi per pagare le tasse

Per fare fronte al pagamento degli stipendi di 140 operai l’imprenditore aveva deciso di ipotecare anche i beni di sua proprietà. In seguito ad accertamenti, conseguenti alla richiesta di ammissione al concordato preventivo, il fisco ha scoperto l’irregolarità in merito al versamento di obblighi tributari denunciando l’uomo all’autorità giudiziaria per evasione fiscale. L'avvocato dell’imprenditore, Franco Colucci, dopo aver presentato prove documentali e dichiarative, ha fatto leva sul principio di inesigibilità, convincendo il giudice ad assolvere l’uomo.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI