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Sabato, 01 Giugno 2024

Locandina open day

“La vela è il più bel gioco, vieni a provarla al nostro open day”. Così recita la locandina promozionale dell’evento finalizzato a far conoscere il nobile sport della vela in tutte le sue dinamiche e sfaccettature. La manifestazione, gratuita e aperta a tutti, si terrà al Circolo Nautico di Reggio Calabria domenica 1 maggio dalle 11 alle 16.30, con l’organizzazione congiunta dell’associazione velica “Pasquale Chilà” e del Circolo ospitante, guidati dai rispettivi presidenti Paola Chilà e Michele Polimeni.

Tantissime le attività in palinsesto per una giornata da vivere tutta d’un fiato, che consentirà agli aspiranti velisti e a chi è già pratico delle tecniche di navigazione di migliorare la conoscenza e la padronanza dell’imbarcazione partendo da cognizioni teoriche fino ad arrivare ad esercitazioni pratiche a terra e in mare. Grazie alla presenza di un simulatore verranno spiegate le appassionanti dinamiche della vela come se si fosse in acqua. A disposizione dei partecipanti ci sarà anche una barca collettiva con due istruttori.

Insomma una bella giornata di sport in cui bambini, ragazzi e adulti potranno vivere in prima persona le emozioni che solo la vela sa dare.

Nel corso della giornata verranno fornite informazioni sui corsi di vela e il centro estivo che l’associazione “Pasquale Chilà” ha già programmato per la prossima estate.

Autorevoli strumenti di informazione, in particolare il quotidiano più letto la Gazzetta del Sud, riportavano mercoledì scorso la notizia che sarebbe a rischio l'erogazione degli stipendi dei dipendenti comunali reggini.

Noi non abbiamo avuto comunicazione ufficiale da parte dell'Amministrazione. Di un problema di questa gravità avrebbe dovuto essere immediatamente avvisato chi rappresenta i dipendenti comunali, ossia le RSU e le Organizzazioni Sindacali presenti nel Comune di Reggio Calabria.

Pertanto dobbiamo ritenere che la notizia sia priva di fondamento e aspettiamo una formale smentita da parte dell'Amministrazione. Tuttavia offre l'occasione per sottolineare quanto abbiamo ripetutamente e pubblicamente sostenuto, per ultimo nell'assemblea dei dipendenti del 19 aprile:

  1. i dipendenti sono fortemente penalizzati dal ritardo inaudito e dal blocco di fatto dei 5 contratti integrativi arretrati. A tal proposito non riusciamo a capire come si possa solo pensare di stipulare il contratto decentrato 2015 senza aver sanato il pregresso;
  2. ancora si attende il ritiro della procedura legale e della delibera relative alla questione PEO;
  3. si attende risposta alla richiesta di un tavolo su straordinario e condizioni di lavoro.

È chiara la nostra critica riguardo al rapporto fra i dipendenti e l'Amministrazione. Se, a questo punto, si dovesse anche aggiungere la mancata o ritardata erogazione degli stipendi saremmo costretti a reagire nella maniera più dura e con ogni strumento contrattuale e legale a nostra disposizione.

Per intanto sarebbe auspicabile, opportuno e necessario che il Prefetto di Reggio Calabria convocasse le parti per evitare l'esplodere di contenziosi che, al momento, risultano inevitabili.

Aldo Libri

Premiazione

Officine Miramare, riceve da Legambiente il premio della 34.a edizione di CorriReggio con una motivazione, ”per avere ridato pregio a un prezioso gioiello della città e averlo fatto diventare in poco tempo, con intelligente lavoro volontario, una calamita di eventi culturali e sociali d’eccellenza”, che la rende orgogliosa e che chiede all’Associazione di proseguire nel suo operato.

Richiesta a cui ad oggi Officine Miramare non sa se potrà dare seguito; si è infatti in attesa della decisione del Tar di Reggio Calabria che dovrà pronunciarsi sulla legittimità della intimazione al rilascio dei locali in assenza di una risposta del Comune all'istanza di proroga trimestrale, formulata dalla Associazione, del rapporto di concessione secondo quanto previsto dall'originario avviso di gara.

Con atti formali del mese di aprile il Comune ha negato di voler procedere (come inizialmente stabilito e dichiarato nel mese di marzo) allo scorrimento della graduatoria, che vedeva classificati, dietro la ATS Ulysses - Technè, altre 3 associazioni non aggiudicatarie ribadendo di voler procedere ad un ulteriore avviso. Officine Miramare auspica che questa scelta venga assunta in ogni caso dopo la decisione del Tar e nel rispetto della motivazione che il Giudice amministrativo fornirà. Se – dopo la sentenza del Tar che aspettiamo - le attività di Officine Miramare dovranno cessare, l’Amministrazione, prima di restituire al Miramare l'originaria destinazione alberghiera (che richiede ingenti lavori e risorse pubbliche) dovrà indire un nuovo avviso al quale Officine parteciperà, con l'auspicio di proseguire il percorso culturale avviato. Un auspicio che cede il passo a quello, d'interesse superiore, che un bene vincolato e di prestigio come il Miramare che conferisce prestigio ed orgoglio alla Città ed alla collettività non venga nuovamente dimenticato ed abbandonato.

Questi, comunque, i fatti che offriamo alla riflessione della cittadinanza: oltre al riconoscimento odierno di Legambiente e ad attestati che sono venuti da tutti coloro che hanno svolto eventi al Miramare, ecco alcuni dati sui primi tre mesi “sperimentali” dal 13 dicembre al 13 marzo:

- oltre 60 le Associazioni che hanno aderito al progetto o hanno svolto attività convegnistiche e manifestazioni da loro stessi organizzate. La Mostra principale e 5 mostre d’arte collettive, 2 di design, 2 di immagini storiche della città, presentazione di 8 libri, di 3 lavori discografici originali, di 3 film d’inchiesta, ospitati 4 corsi di formazione di cui quello del WWF in calendario tutti i sabati fino a luglio, 5 laboratori teatrali e 3 di lettura per bambini ed un concerto per i piccoli con artisti di fama nazionale, oltre a 4 giornate di prestito di libri, oltre 1000 studenti di scuole reggine e calabresi in visita guidata, 5 pomeriggi di reading letterari, 18 concerti di musica classica, cori e musica jazz, 15 seminari e 20 convegni di studio, 6 eventi programmati da vari Assessorati dell’Amministrazione civica, 4 conversazioni sulla storia della città, presentati 4 progetti solidali,varie conferenze stampa nella buvette, 1 lezione di Dottorato internazionale, oltre 10.000 visitatori.

Dal 25 aprile al 25 maggio in programma a Officine Miramare per gli Stati Generali della Cultura 3 concerti Jazz e chitarra classica, 2 mostre d’arte, 2 convegni sulla legalità, una proiezione di cineclub.

I numeri a volte parlano più di tutto. Quando poi i numeri sono persone, anziani, bambini, cittadini calabresi con tanta voglia di riscatto e di sapere, noi lasciamo giudicare loro.

Premio Legambiente

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È stato inaugurato ufficialmente il Punto Rotary di Reggio Calabria, un centro medico di primo ascolto che finora ha assistito oltre tremila persone bisognose. Solidarietà, inclusione e servizio alla comunità sono le parole d’ordine del progetto umanitario che il Rotary Reggio Calabria sta portando avanti da alcuni anni e che quest’anno è stato ulteriormente sviluppato a favore della Caritas diocesana reggina, grazie alla collaborazione di altri club reggini e calabresi. Nel salone della Parrocchia di San Giorgio Martire si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della struttura, all’interno della quale il Rotary Reggio Calabria ha allestito il centro medico di primo ascolto, fornendo anche attrezzature per la cucina, per il salone della mensa e per l’emporio della Caritas, nonché armadi e strumenti per l’ufficio.

I lavori della cerimonia sono stati aperti dal presidente del Rotary Reggio Calabria Vincenzo Papalia che si è dichiarato soddisfatto per la realizzazione di un progetto che ha visto anche il fondamentale contributo dei Club della provincia, testimonianza del segno tangibile dell’impegno del Rotary nel tessuto sociale della comunità. Hanno salutato favorevolmente l’iniziativa anche le autorità civili: il vicesindaco Saverio Anghelone, l’assessore provinciale alla Cultura e Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo e il consigliere regionale Domenico Battaglia. Nel corso dei lavori, moderati dal delegato della Commissione distrettuale Pubbliche Relazioni Giampaolo Latella, il presidente del Punto Rotary, Pasquale Cama, si è dimostrato ottimista per l’avvio di questa iniziativa umanitaria, che si inserisce nel quadro delle numerose attività sociali avviate da diversi anni dal Club con la collaborazione e il supporto della Caritas. È seguita la relazione del coordinatore del progetto Filippo Lanuzza che ha voluto ringraziare i medici Cama ed Emilio Mafrica per il proprio instancabile impegno nel fornire assistenza ai più bisognosi: “Abbiamo accolto l’invito dell’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini – ha affermato Lanuzza – che sollecitava le forze sane della città ad adoperarsi per il bene comune. Il centro è formato da medici volontari sparsi su tutto il territorio di Reggio Calabria, oculisti, pediatri, cardiologi”. I professionisti, infatti, saranno al servizio della comunità per dare sollievo ai disagi di chi è in difficoltà. “Un‘iniziativa – ha aggiunto Lanuzza – che realizza pienamente i valori di solidarietà e amicizia volti a dare dignità ai più bisognosi. Abbiamo fatto un dono e acceso una luce – ha poi concluso – perché aiutare gli altri è un modo per dare un senso alla vita”.

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Il coordinatore del progetto ha poi annunciato che verranno erogati servizi di assistenza legale ai migranti che sbarcano sulle nostre coste e ha sottolineato l’importanza di aiutare i richiedenti asilo fornendo pasti caldi, istruzione e supporto per favorire l’integrazione di chi fugge dalle persecuzioni, dalle guerre, dalla povertà. Visibilmente soddisfatto anche Don Nino Pangallo, direttore della Caritas diocesana: “Questo è un momento di grande maturità civile perché il Sud ha bisogno di tessere elementi positivi. Si deve passare dall’assistenzialismo alla valorizzazione delle politiche di welfare rigenerativo, un modello che responsabilizza e dà dignità alle famiglie perché i poveri non sono un peso per la società ma hanno energie positive che possono aiutare il mondo a migliorare. Questa non è solo carità, questo è un impegno di cittadinanza”. Successivamente, citando Papa Francesco, il parroco di San Giorgio Martire ha lanciato un monito: “Oggi c’è il rischio di alzare i muri perché si ha paura. Invece occorre costruire ponti e superare il provincialismo”. Le conclusioni sono state affidate al governatore del Distretto 2100 Giorgio Botta che ha commentato: “Oggi si apre uno scrigno e si vedono i tesori del Rotary. Questo progetto sia da stimolo ed esempio per tutti noi”, ha sostenuto Botta che si è detto “compiaciuto per la capacità corale di muoversi e di mettere le nostre professionalità” al servizio del bene comune, “restituendo dignità” alle persone disagiate. “Il Rotary è servizio ed è dono: questo è lo spirito con cui stiamo cercando di contraddistinguere la nostra azione, a partire dai territori”. Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione anche i rappresentanti dei Club di Locri, Melito Porto Salvo, Nicotera - Medma, Palmi, Reggio Calabria Nord e Reggio Calabria Sud Parallelo 38.

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Il Presidente della Regione, Mario Oliverio ha partecipato ad un interessante convegno svoltosi presso l’ex convento dei Minimi di Roccella Jonica e moderato dal giornalista Enzo Romeo, nel corso del quale sono intervenuti il Sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti della Locride Ettore Lacopo, il presidente del Corsecom Mario Diano e Vittorio Daniele dell’ Università Magna Graecia di Catanzaro. Ospite d’eccezione il Presidente della Svimez, prof. Adriano Giannola, autore del libro “Sud: una risorsa per lo sviluppo” il quale, dopo aver analizzato i motivi che hanno determinato i ritardi del Mezzogiorno, ha individuato in questa parte del Paese le potenzialità per uscire definitivamente dalla crisi e far ripartire la ripresa dell’Italia.

“Il Mezzogiorno –ha detto, tra l’altro il prof. Giannola- è una grande piattaforma al centro del Mediterraneo in cui nei prossimi anni, con l’ampliamento del Canale di Suez, il traffico navale e, in particolare i traffici con Cina e India, sono destinati ad aumentare. Il Meridione, lavorando con un’ottica sistemica, può (anzi, deve) proporsi come snodo principale di questi traffici”.

A rafforzare questa tesi è intervenuto il Presidente della Regione, Mario Oliverio il quale, dopo aver evidenziato la caduta di attenzione e di tensione culturale registrata soprattutto negli ultimi vent’anni nei confronti del Mezzogiorno ha individuato le ragioni di questo processo nella progressiva “germanizzazione” dell’Europa.

“Ora –ha rimarcato Oliverio- bisogna “cambiare verso”. E’ inutile parlare di ripresa se non si passa da una politica di mera quadratura dei bilanci ad una politica espansiva che punti soprattutto agli investimenti e che recuperi la “frontiera” del Mediterraneo come contesto privilegiato su cui puntare per uscire dalla crisi. A tal proposito ritengo, paradossalmente, che i grandi flussi, gli spostamenti epocali di uomini, donne e bambini che si stanno registrando in questi ultimi anni nel Mediterraneo e che saranno sempre più consistenti in futuro, rappresenteranno il chiavistello che romperà l’attuale cristallizzazione economica e determinerà la centralità del Mezzogiorno nello scenario europeo. Su questo terreno, quindi, occorrerà essere sempre più determinati cercando di costruire nuove alleanze. Bisogna riconoscere che il premier Matteo Renzi si sta muovendo nella direzione giusta. Occorre insistere mettendo in campo una “visione”, un percorso per la crescita complessiva del Paese all’interno della quale il Mezzogiorno può e deve giocare un ruolo fondamentale per riaccendere i motori della crescita e dello sviluppo del nostro Paese. In questa prospettiva occorre rendere sempre più competitivi i nostri porti, investendo sulle grandi reti e mettendo in campo nuovi strumenti che rendano effettivamente il Mezzogiorno la porta di collegamento tra i grandi flussi e l’area continentale dell’Europa. La creazione di una ZES a Gioia Tauro, per esempio, rappresenta una grande opportunità. Non a caso nel Patto per la Calabria che sottoscriveremo a breve con il governo abbiamo posto questa come una delle grandi questioni a cui è impossibile rinunciare. Ciò, naturalmente, significa rafforzare la mobilità interna ed esterna per favorire collegamenti rapidi della nostra regione con il resto del Paese e del mondo. Un altro punto irrinunciabile è la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico e culturale che può diventare un forte polo di attrazione di nuovi flussi turistici. In questo senso abbiamo proposto una utilizzazione delle risorse del PON Cultura in capo al Ministero dei Beni culturali concentrata nella valorizzazione del percorso della Magna Grecia. Abbiamo proposto, inoltre, investimenti nella modernizzazione delle grandi reti infrastrutturali. A tal proposito abbiamo chiesto che una quota minima di queste risorse sia destinata ad uno studio di fattibilità per l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, per sgombrare definitivamente il campo da argomenti speciosi che puntualmente vengono sollevati per eludere questo problema. Riteniamo, infine, necessario affrontare la grande questione che riguarda il grave dissesto idrogeologico del nostro territorio”.

“Il Mezzogiorno –ha proseguito il Presidente della Regione- ha alle spalle una storia di grandi fallimenti, ma il più grande errore commesso dalle classi dirigenti meridionali è quello di avere offerto una giustificazione alla “grande rapina” attuata ai danni del Sud. Negli ultimi vent’anni, infatti, non solo c’è stato un grande disequilibrio tra nord e sud nella utilizzazione delle risorse ordinarie, ma molte di esse, destinate a questa parte del Paese, sono state drenate e riprogrammate in altre direzioni. Il passo da fare ora, quindi, è quello della piena utilizzazione delle risorse, favorendo i processi di semplificazione e sburocratizzazione per accelerare la piena utilizzazione delle stesse ed aiutare il processo di crescita del sistema delle imprese.

Con questa impostazione abbiamo programmato le risorse 2014/2020, concentrandole su settori fondamentali per la ripresa economica ed occupazionale della nostra regione. Sono già partite le prime misure che riguardano il settore agroalimentare. Abbiamo investito molto sulla digitalizzazione perché riteniamo di fondamentale importanza il processo di dematerializzazione delle procedure non solo per accelerare i processi, ma soprattutto per rendere più trasparente l’uso delle risorse. Crediamo molto nell’ innovazione e nella ricerca”.

“Siamo convinti –ha concluso il Presidente della giunta regionale- che le regioni meridionali mai come in questo momento debbano trovare un denominatore comune, almeno sulle grandi strategie di sviluppo. Ciò, naturalmente, richiede un salto di qualità che ci faccia superare definitivamente i particolarismi e la frammentazione su cui si è molto giocato in passato. La grande sfida che abbiamo davanti è costruire un progetto comune, unitario e credibile”.

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