Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 17 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:292 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:139 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:433 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:467 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:682 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1091 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1086 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1457 Crotone

I fantasmi libici su Sarkozy

I fantasmi libici, sempre seccamente smentiti con sdegno da Sarkozy, sono riapparsi con il clamoroso fermo di qualche giorno fa. Come riferisce il quotidiano il Giornale : Nelle telefonate intercettate e con le pressioni su un giudice, l'ex capo di stato si preoccupava proprio delle indagini sui presunti fondi di Gheddafi alla sua campagna elettorale che lo portò all'Eliseo nel 2007.Secondo il quotidiano il Giornale come riferisce in un articolo del 2 luglio :  Cinquanta milioni di euro sborsati da Muammar Gheddafi per la corsa all'Eliseo e la sospetta esecuzione del colonnello sono i cadaveri nell'armadio dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy.

Non a caso la guerra della Nato in Libia è scattata il 19 marzo 2011 con un bombardamento dei caccia francesi sulle forze di Gheddafi, che stavano per travolgere i ribelli a Bengasi.

Sempre secondo la fonte del il Giornale  : Il primo ad accusare Sarkozy di aver accettato i milioni di Tripoli per farsi eleggere era stato Saif el Islam, figlio ancora vivo del colonnello, tre giorni prima dell'attacco Nato. Il 25 ottobre 2011 l'ex primo ministro libico, Baghdadi Ali al-Mahmoudi, fuggito ed arrestato in Tunisia ammetteva durante un interrogatorio: «Ho supervisionato personalmente il dossier del finanziamento di Tripoli alla campagna di Sarkozy».

Sarkozy accoglieva Gheddafi dei tempi d'oro a Parigi, come «il fratello leader». Come riferisce il Giornale : Se è vera la storia del finanziamento illecito il colonnello l'avrebbe resa pubblica, per sbugiardare il presidente francese, nel caso fosse stato processato. Il 20 ottobre 2011, quando la colonna di Gheddafi venne individuata e bombardata da due caccia Rafale francesi, il rais era stato preso vivo, ma poi gli hanno sparato il colpo di grazia. «Nei giorni precedenti c'erano state diverse missioni tattiche di almeno 9 elicotteri su Sirte (dove si nascondeva il colonnello nda) - racconta a il Giornale una fonte Nato - Uno inglese e gli altri francesi, che colpivano obiettivi mirati». La fine di Gheddafi iniziò con una telefonata a Damasco, dal suo apparecchio satellitare, intercettata dalla Nato. I piloti dei caccia francesi ed un Predator americano fornirono continue informazioni sulla colonna del colonnello in fuga alla base Nato di Napoli e a Poggio Renatico, che gestiva le operazioni aeree. Parte di queste informazioni venivano girate ai corpi speciali e all'intelligence alleata, al fianco dei ribelli a Sirte

Un anno dopo l'attacco Nato in Libia, continua il quotidiano della Famiglia Berlusconi fra smentite e querele salta fuori che Brice Hortefeux, diventato ministro durante la presidenza Sarkozy, chiuse l'accordo il 6 ottobre 2006 in una riunione con Abdullah Senussi, cognato del colonnello ed il trafficante d'armi Ziad Takieddine. L'accordo era riportato in un documento firmato da Mussa Kussa, allora capo degli onnipresenti servizi segreti libici ed oggi riparato in Qatar. I soldi sarebbero stati versati segretamente da Bashir Saleh, capo di gabinetto del colonnello. La storia è stata confermata da Moftah Missouri, l'interprete personale del rais libico.

Mesi dopo, Mahmoud Jibril, secondo il quotidiano Italiano che è stato primo ministro ad interim, dopo la caduta del regime, confermava alla tv egiziana: «Un agente straniero mescolato ai rivoluzionari ha ucciso Gheddafi».

«L'impressione è che dopo il primo gruppo di insorti che catturarono Gheddafi vivo sia arrivato un secondo, che sapesse esattamente cosa fare e avesse ordini precisi di eliminare i prigionieri» ha spiegato una fonte riservata de il Giornale allora impegnata nel conflitto. Una parte dei rivoluzionari voleva portare Gheddafi a Misurata, come testimoniano le urla nei video registrati dai telefonini. Poi qualcuno del secondo gruppo, con l'ordine di uccidere, dev'essersi avvicinato al colonnello sanguinante, ma vivo, per il colpo di grazia in mezzo alla confusione.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI