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XXII Commemorazione del genocidio dei Tutsi in Rwanda

Venerdì 8 aprile alle ore 9:00, presso l’auditorium dell’Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi si terrà la XXII Kwibuka, Giornata della memoria del genocidio dei Tutsi in Rwanda. Per il 2016, la Commissione nazionale per la lotta all’ideologia del genocidio ha richiesto che il tema fosse “La lotta contro l’ideologia genocidaria e il negazionismo”: “Nel caso del Rwanda per negazionismo si intende il mancato riconoscimento di responsabilità politiche per quanto accaduto tra aprile e giugno del 1994”

Spiega Marie Claire Safari, al Corriere del Sud rappresentante della Comunità Rwandese in Italia. “Il processo di riconciliazione è fondamentale per permettere l’elaborazione di questo lutto collettivo, ma perché sia completo è necessario che gli eventi siano raccontati in maniera corretta. La legge rwandese definisce come genocidio un crimine che nasce come un aggregato di pensieri e si manifesta con comportamenti volti a sterminare o istigare a sterminare le persone in base alla loro etnia, origine, nazionalità, colore, aspetto, sesso, religione o opinione politica”.

Continua Safari:“La Comunità rwandese in Italia è formata da circa 500 persone, per lo più residenti dagli anni Settanta. Le attività della comunità sono orientate a riunire tutti i rwandesi sul territorio italiano, condividendo i nostri valori: unità, lavoro e amore per la madrepatria. Questi sono i tre pilastri della nuova costituzione dello Stato, varata nel 2003”. Altri tre pilastri sono la responsabilità comune nella ricostruzione e avere una visione futura per poter lavorare nel presente e riedificare la comunità. Un ruolo particolare lo ricoprono le donne.

Oggi il 64% del parlamento rwandese è composto da donne. Francesco Alicicco, dal 2004 console onorario del Rwanda a Roma, che patrocina l’iniziativa, sottolinea: “Le relazioni tra Italia e Rwanda devono necessariamente essere potenziate, sul piano diplomatico, economico e culturale. Nell’organizzazione di questo XXII Kwibuka abbiamo riscontrato una diffusa mancanza di informazione riguardo a quanto accaduto nel 1994.

Eventi come questa giornata della memoria possono essere un modo per rendere stabili e duraturi i rapporti tra i due paesi, perché del Rwanda non ci si ricordi solo in queste occasioni”. L’evento vedrà la partecipazione della presidente del Rwandan diaspora global network, Alice Cyusa Kabagire, di accademici, rappresentanti di Onlus ed esperti di diritto internazionale e movimenti migratori.

 

 

 

 

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