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TANIA_DI_MARIO

 

La Coppa Italia di pallanuoto femminile va al Rapallo Nuoto, che batte l’Orizzonte Catania dopo un’autentica battaglia vinta solo dopo i tiri di rigore per 11-10.

Gara equilibratissima, giocata costantemente punto a punto, che vede le catanesi andare a segno per prime grazie al goal di Rita Keszthelyi. Le liguri pareggiano poco dopo con Cotti, le etnee trovano il 2-1 con Arianna Garibotti. Non c’è un attimo di respiro e Bianconi trova due reti in un minuto regalando il sorpasso alle padrone di casa, ma Capitan Di Mario non ci sta e realizza il 3-3 a fine primo tempo. La seconda frazione è equilibratissima e si chiude sullo 0-0, mentre nel terzo tempo è Gil ad andare presto a segno per il 4-3. Rapallo si fa di nuovo sotto e in pochi secondi trova il 4-4 con Queirolo e il 5-4 con Bianconi, ma Marletta sigla il 5-5 prima della fine del terzo tempo. Nell’ultima frazione è Bianconi ad aprire le marcature su rigore, ma Claudia Marletta segna ancora e fa 6-6. Poco dopo Rapallo va ancora avanti grazie al goal di Queirolo, al quale segue il 7-7 realizzato da Tania Di Mario. Sembra fatta quando Valeria Palmieri segna l’8-7 dal centro a poco più di un minuto dalla fine, ma Frassinetti trova l’8-8 a trenta secondi dalla conclusione del match. Si va così ai tiri di rigore sull’8-8 ed Rita Keszthelyi a segnare il primo. Ricciardi para il tiro di Kisteleki, Stasi quello di Garibotti. Cotti segna il 9-9, Marletta prende il palo come la Criscuolo subito dopo. Blanca Gil segna il 10-9 per l’Orizzonte e Queirolo fa 10-10. Rosaria Aiello tira sul palo e Bianconi fa 11-10 regalando la Coppa Italia al Rapallo.

E’ il capitano dell’Orizzonte Catania a prendere la parola nel post-partita, mostrando come sempre grande signorilità e sportività e individuando gli aspetti positivi del match appena giocato: “Sicuramente perdere fa sempre male – dice Tania Di Mario  – , però siamo stati una bella squadra quindi bisogna guardare anche i lati migliori di questa partita. Considerando che abbiamo giocato questa finale con la squadra di casa, subendo molte espulsioni contro e perdendo per questo diverse giocatrici durante il match me compresa, oltre a non avere Federica Radicchi per infortunio, direi che ci sono davvero tanti aspetti positivi, anche se ovviamente avremmo potuto fare pure meglio e portare a casa la vittoria. Ci sono probabilmente ancora tante cose da migliorare, ma sicuramente da questa partita abbiamo imparato qualcosa in più”.

Nella semifinale di ieri Federica Radicchi ha riportato la frattura composta del capitello radiale nell’inserzione del gomito e non ha potuto prendere parte al match di oggi. La numero 4 dell’Orizzonte Catania è andata comunque in panchina per stare vicino alle compagne di squadra, nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti e valutati i tempi di recupero.

IL TABELLINO DEL MATCH:

Rapallo Nuoto – Orizzonte Catania: 11-10 (tempi regolari 8-8)


Rapallo Nuoto: Stasi, Gragnolati, Zerbone, Kisteleki , Queirolo 2, Bianconi 4, Ioannou, S. Criscuolo, C. Criscuolo, Rambaldi Gudasci, Cotti 1, Frassinetti 1, Risso. All. Antonucci.
Orizzonte Catania: Ricciardi, Keszthelyi 1, Garibotti 1, Radicchi, Di Mario 2, R. Aiello, Palmieri 1, Marletta 2, Gil 1, Dursi, Lombardo, Zuccarello. All. Miceli.


Arbitri: Ciollantoni e Gomez


Note: parziali: 3-3, 0-0, 2-2, 3-3. Uscita per limite di falli Di Mario (C) nel quarto tempo. Espulsa Miceli (All. C) e Dursi (C) per proteste nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Rapallo 5/12, Catania 2/6. Serie rigori: Keszthelyi gol, Kisteleki parato, Garibotti parato, Cotti gol, Marletta parato, S. Criscuolo palo, Gil gol, Queirolo gol, Aiello palo, Bianconi gol. Spettatori 400 circa.

 

QUESTO IL QUADRO COMPLETO DELLA FINAL FOUR:

Semifinali - venerdì 7 marzo


Plebiscito Padova-Rapallo Nuoto: 8-11

Mediterranea Imperia-Orizzonte Catania: 6-10
 

Finali - sabato 8 marzo

 

Terzo posto
Plebiscito Padova – Mediterranea Imperia: 10-8


Primo posto

Rapallo Nuoto – Orizzonte Catania: 11-10 dopo i tiri di rigore

OLIVA DAVIDE AL TIRO CONTRO BARI

 

Taranto deve rimandare la prima vittoria in campionato al girone di ritorno. La Rari Nantes cade in casa contro Palermo nell’ultima gara del girone di andata per 10-15, con i seguenti parziali: 1-4, 2-3, 2-4, 5-4.

La formazione jonica viene guidata in panchina dal vice allenatore Renato Semeraro, con coach Dusan Vidovic fuori per squalifica. La gara promette bene, Taranto è la prima squadra a segnare con Patti, ma poi incassa quattro reti di fila intervallate anche da un rigore sbagliato da Liuzzi. Nel secondo parziale spicca in apertura la doppietta del tarantino Carucci ma Palermo risponde con tre reti, nonostante l’espulsione (preceduta da ammonizione) dell’allenatore siciliano Giampiero Occhione. La terza frazione è un susseguirsi di gol, per Taranto però altri due sigilli di Patti non bastano perché il Cus ne segna il doppio. In questa frazione spicca anche la sostituzione del portiere rarinantino Paolo Vettone, decisamente in giornata “no”, con il secondo estremo Joseph Corsi. L’ultimo tempo è scoppiettante, la RN TA tenta di scalare la montagna con Patti (alla fine saranno cinque i gol del bomber jonico) e la doppietta di Davide Oliva, ma ormai i giochi sono fatti. Nel taccuino della quarta ripresa anche il gol (tre in totale) di Carucci e la sua espulsione causata da qualche protesta di troppo per una dubbia decisione arbitrale. Da segnalare, tra le fila siciliane, un’incontenibile Kalebic, autore di ben sette gol.

Un risultato pesante per la formazione tarantina, che ora avrà a disposizione due settimane per riflettere e migliorare. Il campionato infatti riprenderà il 22 marzo quando Taranto ospiterà la Zurich Barbato Cesport per la prima giornata del girone di ritorno.

LA CRONACA. Primo tempo. La gara è scoppiettante sin dalle prime battute. Taranto riesce a sbloccare la situazione con il gol di bomber Federico Patti. Superiorità Palermo (fuori La Tartera) ed il Cus pareggia con Kalebic. La RN TA tenta di riportarsi avanti con Chieco che però spreca sul portiere, mentre è preciso il siciliano Buttafuoco che firma l’1-2. Matarrese recupera un gran pallone, ma Taranto non chiude l’azione offensiva e Palermo mette la freccia con Damiano, sfruttando una nuova superiorità. I padroni di casa beneficiano di un rigore, con Liuzzi che però scarica sul portiere Urso che innesca la controfuga vincente di Kalebic per l’1-4.

Secondo tempo. Taranto riparte subito in inferiorità, con la difesa jonica che chiude bene e imposta l’offensiva con Carucci, la cui incursione viene fermata in modo falloso. Rigore per la Rari Nantes ed è la stessa calottina numero cinque a trasformare in rete. Espulsione per Liuzzi, con la squadra che si chiude ancora in retroguardia e si ripete il copione precedente: sulla ripartenza è nuovamente Carucci a finalizzare con il gol del 3-4. Sale la tensione a bordo vasca e non solo, viene espulso l’allenatore del Palermo e dopo pochi secondi c’è il fallo da rigore di Valerio Oliva: dalla breve distanza Kalebic non sbaglia. Viene poi sfruttata la superiorità numerica dai siciliani, cinici ad andare ancora a segno con il croato e con Abbaleo.

Terzo tempo. Il parziale si apre con la Rari Nantes in attacco con il suggerimento di Valerio Oliva per La Tartera la cui conclusione si stampa sul palo. La strada di fa sempre più in salita per Taranto che incassa altre due reti da Damiano e Buttafuoco. Intanto il portiere rarinatino Paolo Vettone viene sostituito da Joseph Corsi. Azione in tandem Carucci-Patti e gol della calottina numero dodici che si ripete dopo poco: 5-9. La distanza viene però ulteriormente solcata dai gol di Abbaleo e Damiano.

Quarto tempo. L’ultimo e decisivo tempo si apre sull’onda della Rari Nantes: Davide Oliva orchestra per Carucci che firma la sua tripletta personale. Assolo di Patti, protagonista di una discesa vincente, finta un passaggio e scarica nuovamente in porta: 11-7. Il Cus poi sfrutta una superiorità e allunga con Kalebic. Taranto usufruisce di un rigore per fallo su Carucci, bomber Patti realizza la sua quinta rete personale ma la strada è ancora in salita. Palermo segna ancora con Buttafuoco e lo stesso Carucci viene espulso direttamente, reo di aver protestato troppo contro l’arbitro. La Rari Nantes lancia segnali di speranza con Davide Oliva che mette in rete in controfuga, ma poi subisce altre due sassate del solito Kalebic (sette gol per lui). L’ultimo gol, ancora di Davide Oliva, serve solo alle statistiche.

 

VIDOVIC: “LA RARI NANTES VIENE PRIMA DI TUTTO”. Il commento dell’allenatore Dusan Vidovic che ha osservato la partita dagli spalti: “In questo girone di andata ho dato spazio a tutti i giocatori nel giro della prima squadra e devo dire che, al di là del lato tecnico, c’è più di qualcuno che non è ancora integrato nella nostra formazione.”. “Abbiamo bisogno di fare un bagno di umiltà, tutti devono capire che gli interessi personali vanno messi da parte e che sopra di noi c’è solo il club Rari Nantes Taranto 96. La strada verso la salvezza è lunga e difficile e se qualcuno viaggia per conto suo il traguardo sarà ancora più lontano.”.

“Occorre maggiore rispetto verso i propri compagni di squadra e verso la società che compie molti sacrifici per tutti. Personalmente credo di stare lavorando al massimo, sin dal mio primo giorno a Taranto, quantomeno mi piacerebbe avere una risposta adeguata da parte dei miei pallanuotisti. Ora è arrivato il momento di confrontarmi con il presidente Sabato e valutare decisioni importanti, visto che ho chiaro il quadro dei giocatori a disposizione. Il proprio comportamento personale implica anche errori tecnici e questo non deve accadere, perché le situazioni che non vanno bene si riflettono poi in partita. Occorre umiltà, lo ribadisco, ed evitare ogni personalismo.”.

 

TABELLINI: RN TARANTO 96 – CUS PALERMO 10-15 (1-4, 2-3, 2-4, 5-4).

RARI NANTES TARANTO 96: Vettone, La Tartera, Carucci (3), Conte I., Liuzzi, Oliva D. (2), Chieco. Corsi, Moccia, Matarrese, Santovito, Patti (5), Oliva V.

Coach: Semeraro

CUS PALERMO: Urso, Abbaleo (2), Kalebic (7), Scafidi, Damiano (3), Buttafuoco (3), Filizzolo. Sutera, Bivacqua, Consiglio, Cillari, Siragusa.

Coach: Occhione

 

Arbitro: Guarracino

 

PALLANUOTO SERIE B (GIR. 4). RISULTATI 9^ GIORNATA (sabato 08.03.14):

- Rari Nantes Taranto – Cus Palermo                 10 – 15

- 4x4 System Arechi Salerno – Pol. Pozzillo     18 – 4

- Leones Messina – Zurich Barbato Cesport    11 – 8

- CC 7 Scogli – Tubisider Cosenza                     6 – 5

- Waterpolo Bari – Acicastello                              12 – 4

CLASSIFICA:

 

Canottieri 7 Scogli 22, Waterpolo Bari 22, System Arechi Salerno 21, Tubisider Cosenza 18, Zurich Barbato Cesport 11, Leones Messina 11, Acicastello 10, Cus Palermo 7 , Pol.Pozzillo 6, Rari Nantes Taranto 2.

RITA KESZTHELYI AZIONE

 

L’Orizzonte Catania esce sconfitta dal campo del Plebiscito Padova, che batte le catanesi 13-12 nella diciassettesima giornata della Serie A1 di pallanuoto femminile.

Le rossazzurre restano comunque in testa alla classifica con due punti di vantaggio sul Rapallo Nuoto, che sarà ospite proprio delle etnee nell’ultimo turno della regular season.

Il match di stasera ha visto le padrone di casa avanti 4-2 nel primo tempo, mentre il secondo parziale si è concluso sul 4-4. Il mini-break delle catanesi (3-2) nel terzo tempo aveva riaperto il match, ma l’ultima frazione di gara (chiusa sul 3-3) ha consegnato la vittoria al Plebiscito Padova.

Arianna Garibotti e Capitan Tania Di Mario sono le migliori marcatrici di giornata in casa rossazzurra con tre reti a testa, mentre Rita Keszthelyi e Federica Radicchi fanno due goal ciascuno. Un goal per parte anche per Valeria Palmieri e Blanca Gil.

Queste le dichiarazioni del coach dell’Orizzonte Catania al termine del match: “Anche questa sconfitta è meritata – dice Martina Miceli –, perché loro hanno fatto una grande partita e noi non siamo stati all'altezza. C’è davvero poco da dire, è il periodo più brutto della nostra stagione e serve assolutamente una scossa. Ovviamente proprio adesso non possiamo permetterci di tirarci indietro, a maggior ragione perché sappiamo che appena sbagliamo mezza cosa rischiamo di buttare al vento tutta la stagione. Nei prossimi giorni, con il Presidente Nello Russo e con il nostro General Manager Giuseppe La Delfa, cercheremo di capire quale può essere il modo migliore per superare questo momento, tenendo in considerazione anche un mio passo indietro. Lo dico con grande sincerità, perché in acqua vanno le ragazze e loro sanno benissimo quello che possono e devono fare, mentre l’allenatore può anche non essere sempre determinante. Quindi ripeto che se può servire una scossa io sono ben lieta di farmi da parte, perché la cosa più importante e l’unico obiettivo della stagione è che l’Orizzonte porti a casa qualcosa. Questo è davvero l’unico scopo per tutti, me compresa, e ci si dovrà arrivare in qualsiasi modo, indipendentemente da chi ci sarà alla fine. E' giusto così, valuteremo e vedremo cosa fare”.

L’Orizzonte Catania si fermerà ancora per 24 ore a Padova, dove svolgerà l’allenamento di domani mattina, per poi spostarsi a Rapallo e disputare la Final Four di Coppa Italia, in programma nel comune ligure Venerdì 7 e Sabato 8 Marzo 2014.

 

 

IL TABELLINO DEL MATCH:

 

Plebiscito Padova – Orizzonte Catania: 13-12

Plebiscito Padova: Teani, L. Barzon, I. Savioli 1, Sganzerla 1, M. Savioli 6 (1 rig), Klaassen 2, Menca, Dario, Rocco, Gottardo, Rattelli, Lascialandà 3, Agosta. All. Posterivo.

Orizzonte Catania: Ricciardi, Keszthelyi 2, Garibotti 3, Radicchi 2, Di Mario 3 (1 rig), R. Aiello, V. Palmieri 1, Marletta, Gil 1, Dursi, Lombardo, Zuccarello. All. Miceli.

 


Arbitri: Ricciotti e Riccitelli


Note. Parziali 4-2, 4-4, 2-3, 3-3. Uscite per limite di falli Klassen (P) e Garibotti (O) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Padova 5/6 + 1 rigore e Orizzonte 3/8 + 2 rigori di cui 1 fallito da Di Mario nel primo tempo (parato). Spettatori 300 circa.

 

Rita Keszthelyi Orizzonte Catania

 

L’Orizzonte Catania sfodera una grande prestazione e batte la Mediterranea Imperia con un netto 10-6, conquistando l’accesso alla finale di Coppa Italia che si giocherà oggi.

Le catanesi sono andate sotto solo nelle battute iniziali, quando Pomeri ha realizzato l’1-0 per le liguri, ma Rita Keszthelyi ha presto riportato le compagne sul risultato di parità, imponendo l’1-1 alla Mediterranea Imperia alla fine del primo tempo. Il sorpasso arriva ad inizio secondo tempo con rete di Arianna Garibotti, ma le avversarie reagiscono con il 2-2 siglato da Stieber. Le catanesi però sono più determinate e segnano ancora due reti con Keszthelyi, chiudendo il secondo parziale sul 4-2. Proprio l’attaccante ungherese apre con una rete un terzo tempo letale per Imperia, che subisce poi altri due goal segnati in rapida successione da Garibotti e Marletta, che portano l’Orizzonte sul 7-2. Inutile il terzo goal ligure segnato da Ralat, perché poco dopo tocca a Rosaria Aiello e Valeria Palmieri andare a segno e spingere le rossazzurre sul 9-3 al termine della terza frazione, ipotecando definitivamente la qualificazione. Il quarto tempo si apre con due reti di Ralat per le giallorosse, ma Palmieri ristabilisce presto le distanze, rendendo vano il goal di Drocco, che fissa il punteggio sul definitivo 10-6 per l’Orizzonte Catania.

Pronto riscatto quindi per le catanesi, che si impongono nettamente proprio su quell’Imperia che aveva inferto all’Orizzonte la prima delle due sconfitte stagionali, chiamando le etnee ad una prova di forza, come spiega il General Manager della società rossazzurra: “Abbiamo dimostrato innanzitutto a noi stessi chi siamo e cosa vogliamo da questa stagione – dice Giuseppe La Delfa – , non tanto per gli intensi dieci giorni che abbiamo avuto quanto per i mesi che ci separano dalla sua conclusione. Siamo venuti qua per giocare la finale ed era necessario ed obbligatorio passare da una semifinale di tutto rispetto. Abbiamo ritrovato grande determinazione e concentrazione sia in difesa che in attacco, così come la verve di qualcuno che nelle ultime partite aveva giocato al di sotto delle proprie possibilità. Come squadra, soprattutto, abbiamo la convinzione di quello che siamo e che vogliamo”.

Parole d’elogio per tutte da parte del coach dell’Orizzonte Catania, che però si dispiace per l’infortunio occorso a Federica Radicchi: “Sono state davvero molto brave – dice Martina Miceli – , l’unico neo è l’infortunio di Federica, a cui hanno girato il gomito ed ha un grosso versamento sull’inserzione del tricipite. Mi dispiace moltissimo e credo che difficilmente domani potrà giocare la finale, però vediamo gli esiti dei controlli che sta facendo. Sulla partita c’è davvero poco da dire, perché il risultato è figlio di ciò che le ragazze hanno fatto in campo. Sapevamo già di essere brave, il problema era dimostrarlo ancora una volta, anche se è chiaro che non è sempre facile. Se sei brava però devi giocare da brava e lo abbiamo fatto tutte quante, dalla prima all’ultima”.

Nella prima semifinale della giornata il Rapallo Nuoto ha battuto 11-8 il Plebiscito Padova.

IL TABELLINO DEL MATCH:

Mediterranea Imperia – Orizzonte Catania: 6-10


(differita 00.45 Rai Sport 2)


Mediterranea Imperia: G. Gorlero, Ralat 3, Borriello, Tedesco, Stieber 1, Casanova, Pomeri 1, Carrega, Emmolo, Bencardino, Drocco 1, Amoretti, Solaini. All. Capanna.


Orizzonte Catania: Ricciardi, Keszthelyi 4 (1 rig.), Garibotti 2, Radicchi, Di Mario, R. Aiello 1, Palmieri 2, Marletta 1, Gil, Dursi, Lombardo, Zuccarello. All. Miceli


Arbitri: Gomez e Collantoni


Note: parziali 1-1, 1-3, 1-5, 3-1. Uscita per limite di falli Pomeri (I) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Imperia 0/8 +1 rig. fallito da Emmolo (I) ha fallito un rigore - traversa, nel secondo tempo; Catania 1/7 + 1 rig.. Spettatori 300 circa.

 

QUESTO IL QUADRO COMPLETO DELLA FINAL FOUR:

Semifinali - venerdì 7 marzo


Plebiscito Padova-Rapallo Nuoto: 8-11
(differita 23.15 Rai Sport 2)


Mediterranea Imperia-Orizzonte Catania: 6-10
(differita 00.45 Rai Sport 2)

 

 

 

Finali - sabato 8 marzo

 

Terzo posto
Plebiscito Padova – Mediterranea Imperia: ore 14.00


Primo posto

Rapallo Nuoto – Orizzonte Catania: ore 15.30
(differita 23.00 Rai Sport 2)

Rapallo Pallanuoto – Blu Team Catania  19-3


Rapallo: Stasi, Gragnolati 1, Zerbone 2, Kisteleki 4, Queirolo 4, Bianconi 1, Ioannou, S. Criscuolo, C. Criscuolo 2, Rambaldi 1, Cotti 2, Frassinetti 2, Risso. All. Antonucci

Blu Team: Ignaccolo, Greenwood, Di Stefano 1, Ayale, Borrello, D'Amico, Buccheri 1, Palmieri, Grillo 1, Salvia, Messina. All. Ajosa.

Arbitri: Ferrari e Savarese

Note. Parziali: 4-0, 5-0, 6-2, 4-1. Uscita per limite di falli: Ioannou (R) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Rapallo 3/6; Blu Team 0/10 + 4 rigori falliti da Grillo (2 nel primo tempo), da Ayale (1 nel secondo tempo) e Greenwood (1 nel quarto tempo). Spettatori 100 circa.

 

È andata in archivio l’ultima trasferta della stagione della Blu Team con il solito copione che ha contraddistinto gran parte delle sfide di campionato delle etnee. La voglia da parte delle ragazze catanesi c’è sempre stata così come anche oggi; pure contro il Rapallo le trame e la costruzione di gioco sono state apprezzabili se si considera la giovanissima età della stragrande maggioranza delle atlete etnee. Ciò che non ha funzionato è stato – come accaduto in tante altre circostanze – la fase di realizzazione, ovvero la giusta cattiveria sotto porta (ancora uno zero quest’oggi alla voce superiorità numeriche sfruttate). Se a ciò si aggiungono anche i 4 rigori falliti durante il match (2 da Grillo, uno da Ayale e uno dalla Greenwood) ecco spiegato il largo divario nel punteggio finale. Ci sta assolutamente la sconfitta contro le campionesse d’Italia in carica, ma se il dato dei rigori conquistati e non trasformati e delle occasioni in superiorità sono stati nettamente a favore della squadra di Poppy Ajosa più di un motivo di soddisfazione nell’entourage catanese ci dev’essere, perlomeno per il gioco espresso in casa della seconda forza del torneo.

Partita senza storia sin dall’avvio come si può evincere dai parziali. D’altronde il Rapallo è in piena lotta per la conquista del secondo posto con l’Imperia in chiave play off, mentre la Blu Team non ha più nulla da chiedere al campionato. “Paradossalmente, nonostante il 19-3 finale – ha sottolineato l’allenatore Poppy Ajosa –, abbiamo espresso delle trame di gioco più che buone. Il nostro tallone d’Achille durante tutta la stagione è stata la fase di realizzazione, abbiamo sempre concretizzato pochissimo rispetto a quello che abbiamo creato. Anche oggi abbiamo sprecato tantissimo, 4 rigori falliti in una sola partita sono un’enormità. Ma alle mie ragazze non rimprovero nulla, l’esperienza a questi livelli è importante e loro sono ancora tutte giovanissime e hanno tutta la carriera davanti a loro. Mi piace infine sottolineare – ha chiosato il coach catanese – che oggi in vasca si è assistito ad un vero e proprio spettacolo della pallanuoto, una partita divertentissima, soprattutto corretta, con il Rapallo che non ha regalato nulla e con gli arbitri impeccabili nella direzione di gara”.

Adesso il torneo femminile si fermerà per due setimane. L’ultimo impegno stagionale di A1 è in programma, infatti, il prossimo 22 marzo con la Blu Team che chiuderà a Nesima contro il Prato Waterpolo.

 

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