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14giugno

 

La Sicilia e la Spagna, nell’ambito della ricerca scientifica, hanno in comune anche la lotta al virus della “tristeza” degli agrumi. Nella nostra Isola questa patologia colpisce una rilevante superficie agrumicola, causando gravi danni all’intera filiera produttiva. Al fine di poter avviare un concreto ponte di collaborazione e un proficuo scambio di conoscenze, il Parco Scientifico e Tecnologico (Pst) della Sicilia – presieduto da Marco Romano – ha ospitato ieri pomeriggio (14 giugno) due illustri ricercatori spagnoli dell’Instituto Valenciano de Investigaciones Agrarias (Ivia), Mariano Cambra e Maria Lopez, che hanno guidato nella penisola iberica la strategia per la soluzione del problema “tristeza”. Essi hanno tenuto un seminario tecnico all’interno del progetto di ricerca “Genomica funzionale, miglioramento genetico e innovazione per la valorizzazione dei prodotti della filiera agrumicola”.

I due esperti hanno preso visione del “Lab on Chip”, il kit diagnostico per la caratterizzazione degli isolati di CTV (Citrus Tristeza Virus), messo a punto nei laboratori del Parco, grazie al progetto coordinato dal prof. Antonino Catara e sviluppato in collaborazione con la ST Microeletronics. Il chip di appena 2 centimetri permette infatti di valutare non solo la presenza del virus, ma anche il suo grado di aggressività rispetto alla pianta ospite. La sua portata rivoluzionaria – grazie agli studi dei ricercatori Alessandro Lombardo e Grazia Licciardello – è dovuta al fatto che il chip consente di confrontare il ceppo presente nella pianta con tutti i genomi del virus sequenziati nel mondo, circa 40, in un lasso di tempo di tre ore, a fronte dei sei mesi necessari con il saggio su piante indicatrici, e a un costo di gran lunga inferiore.

Il prof. Cambra ha affermato che di «la soluzione al virus della tristeza in Spagna è stata possibile grazie a sperimentazioni e progetti sviluppati nell’arco di quarant’anni. Le strategie promosse, in termini di riorganizzazione della ricerca e dei servizi hanno consentito di dare vita a una agrumicoltura moderna e dinamica. La tecnologia del Parco siciliano ha tuttavia un valore aggiunto perché apporta numerosi e importanti benefici ai servizi fitosanitari, ai vivaisti e ai produttori di agrumi. Ritengo quindi importante avviare una collaborazione tra i due Paesi per l’utilizzo del Lab on Chip».

La sinergia Sicilia-Spagna si rafforza anche nel campo del “greening”, la malattia causata da un batterio che sta decimando gli agrumeti di molti Paesi. «Nell’area del Mediterraneo – ha spiegato la ricercatrice Lopez – il greening non si è ancora introdotto ma la ricerca scientifica è già all’opera per adottare misure di prevenzione. Insieme con i colleghi siciliani auspichiamo la creazione di una task force multinazionale per limitare il più possibile l’emergenza».

foto 13 giugno

 

«Imprese di famiglia tra ricambio generazionale e scelte gestionali. Oggi come negli anni ‘70, la transizione può rappresentare un momento di sviluppo, di rinnovamento imprenditoriale: basta farlo utilizzando corretti strumenti civilistici e tributari garantiti dal sistema normativo (pensiamo alla legge 55 del 14 febbraio 2006 che regola il patto di famiglia) e da specifici istituti quali il trust, per garantire continuità patrimoniale seppur nell’ottica della trasformazione». Lo ha detto l’economista Antonio Pogliese, durante il convegno “Il cambio generazionale nell’economia siciliana”, che si è svolto lo scorsogiovedì pomeriggio all’Hotel Nettuno di Catania. Un momento che è servito per fare il punto della situazione sul modello aziendale maggiormente diffuso nella nostra Isola: quello del family business, «che secondo recenti studi - continua Pogliese – incide per il 68 per cento sul sistema imprenditoriale siciliano (10 punti in più rispetto al resto d’Italia) e che ha dimostrato di reggere meglio in momenti di crisi come questi, registrando perfino un tasso di crescita in controtendenza rispetto allo scenario nazionale».

A testimoniare uno dei casi di unità familiare e condivisione di valori, una delle realtà imprenditoriali che è rimasta ancorata al passato pur guardando al futuro, è stata Lidia Finocchiaro, che da poco ha preso le redini dell’azienda di papà Alfio: la Eurofarm. Una società per azioni “made in Sicily”, costituita nel 1979 nella zona industriale di Piano Tavola, oggi formata da giovani, che è riuscita a superare il delicato e critico momento del passaggio generazionale, affermandosi in un mercato sempre più competitivo com’è quello parafarmaceutico. Un vero e proprio case study, un modello di buone prassi, analizzato alla presenza di docenti universitari, rappresentanti di istituti bancari e portatori d’interesse del panorama locale economico e istituzionale: «Sono numerose le ricerche - nazionali ed europee - che indicano che circa un terzo delle imprese che si trova a gestire il momento del passaggio deve confrontarsi con diverse difficoltà che possono metterne a rischio la continuità competitiva – ha spiegato Lidia Finocchiaro – una governance consapevole, la pianificazione e la preparazione delle risorse imprenditoriali diventano, dunque, concetti chiave nonché azioni per assicurare un processo di trasformazione e di sviluppo volto all’internazionalizzazione. Dall’affermazione della leadership alla trasmissione di ambiziosi e innovativi obiettivi, non è stato semplice trovare nuovi punti di equilibrio, ma ho cercato un’investitura che partisse dal basso e che, gradualmente, potesse portare alla condivisione delle prospettive aziendali».

Un processo reso possibile grazie anche alle sinergie con il territorio: come nel caso di quest’azienda etnea, che ha avviato un partenariato con l’Università degli Studi di Catania, ieri illustrato dal professore Antonino Grasso. Tra i relatori anche l’ex sindaco di Belpasso Alfio Papale, che ha sottolineato «l’importanza del contesto in cui un’impresa nasce e si sviluppa, con ricadute positive e concrete. In uno scenario dove “pensare locale e agire globale” non è soltanto uno slogan ma una vera e propria filosofia imprenditoriale».

“Ringrazio la mia città per la fiducia e tutti i centoventi candidati delle sei liste che hanno appoggiato la mia candidatura a sindaco, ha vinto la trasparenza e l’efficienza amministrativa”. Così il sindaco di Gravina di Catania, Domenico Rapisarda, commenta il risultato elettorale che lo vede riconfermato nella sua carica a primo cittadino. “E’ stata una campagna elettorale difficile – continua Rapisarda – ma adesso si volta pagina ma non registro perché andiamo avanti nel segno della continuità e facendo un gioco di squadra. Gravina di Catania ha i conti del bilancio in ordine e tutte le carte in regola per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Sul piano amministrativo i cittadini hanno premiato l’attività di buon governo svolta in cinque anni alla guida della città, non credendo peraltro agli incantatori di serpenti all’opera in campagna elettorale; sul piano politico registriamo un successo in assoluta controtendenza con i risultati provinciali, regionali e nazionali che vedono, purtroppo, i sindaci del centrodestra penalizzati. Buon governo e larga adesione ad un serio progetto amministrativo - conclude il sindaco Rapisarda – sono i punti di forza di un ‘modello Gravina’ al quale ispirarsi anche per il futuro”. Questi i risultati definitivi per l’elezione del sindaco comunicati dall’Ufficio elettorale di Gravina di Catania: RAPISARDA DOMEMICO 5.278 (50,53%); NICOLOSI CLAUDIO 3.046 (29,16%); GIUFFRIDA GIUSEPPE 1.426 (13,65%); LONGHITANO STEFANO 543 (5,20%); FARO ANGELA 153 (1,46%). Voti di lista e preferenze dei candidati sono disponibili sul sito www.comune.gravina-di-catania.ct.it.

 

commerc sheraton

 

Continua la “corsa” alla digitalizzazione della professione, percorso obbligatorio per molte categorie chiamate ad abbandonare carte e faldoni per lasciare il passo alle procedure telematiche. In questa direzione prosegue l’intensa attività formativa offerta dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Catania: dopo i focus sul processo civile telematico e l’informatizzazione delle pratiche con l’Inps, è stata la volta di un approfondimento sulla piattaforma “Starweb”, che consente la gestione semplificata delle pratiche telematiche anche nell’ottica della Comunicazione Unica per l’avvio dell'attività di impresa.

Gratuita, accessibile via web, semplice e intuitiva, l’applicazione rappresenta oggi un efficace strumento a disposizione dei commercialisti: «Nel corso di quest’anno abbiamo organizzato numerosi incontri formativi per andare incontro all’esigenza di aggiornamento crescente per la nostra categoria – ha affermato in apertura il presidente Odcec Catania Sebastiano Truglio – perché riteniamo che la natura altamente qualificata di questi seminari, abbinata alla competenza dei relatori e all’importanza delle tematiche affrontate possa rappresentare un valido supporto all’esercizio della professione, nonché l’apertura a nuovi sbocchi professionali».

Dello stesso avviso anche il tesoriere dell’Ordine Giuseppe Grillo, che ha curato il coordinamento degli interventi: «Dall’utilizzo dei nuovi strumenti di trasmissione telematica – ha affermato Grillo – deriva un vantaggio pratico in termini di tempo e qualità del lavoro derivante: abbiamo dunque voluto approfondire tematiche importanti come la firma digitale, la posta elettronica certificata, la cessione quote srl, la trasmissione bilanci e le trasmissioni telematiche alla Camera di Commercio. Il tutto per sensibilizzare e incrementare l’utilizzo degli strumenti telematici con cui il professionista quotidianamente si confronta e per i quali serve assolutamente essere aggiornati, anche per dare un servizio più veloce ai propri clienti».

Ad esporre nel dettaglio l’utilizzo e i vantaggi di Starweb sono stati i due relatori Giorgio Perrotta e Marco Leonetti di Visura spa: grazie al collegamento con gli archivi camerali l’applicazione riduce la possibilità di errori materiali e formali, accorciando i tempi di evasione delle pratiche e garantendo maggiore qualità della pratica. Non richiede alcun adeguamento degli strumenti informatici e permette di monitorare e verificare in ogni istante la pratica digitale di iscrizione, modifica e cancellazione di un’impresa artigiana, nelle diverse fasi del procedimento, dalla predisposizione della pratica fino alla sua evasione.

Foto Etna Comics 2

 

Chiusura col botto per Etna Comics 2013, il “Festival Internazionale del fumetto e della cultura pop” che ormai da tre anni catalizza l’attenzione di decine di migliaia di appassionati che anche quest’anno hanno preso d’assalto i botteghini, invadendo i padiglioni del Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania.

Oltre 40mila le presenze nel corso della tre-giorni, che ha letteralmente bruciato il record della scorsa edizione, facendo registrare un significativo incremento nel numero dei visitatori, solo oggi più di 15mila.

Dati esaltanti, supportati dalle cifre dei tanti settori della fiera: oltre 2000 iscritti alla Videogames Zone, più di 1500 all’Area Giochi, 1500 alla sezione “Altrimondi” e 1000 al Maid Cafè.

Senza precedenti il numero dei partecipanti iscritti all’immancabile sfilata cosplay, che ha visto in passerella Batman, Naruto, Goldrake, La Sirenetta, Goku, Capitan Sparrow, Joker, Alice nel Paese delle Meraviglie, Super Mario Bros, Hulk, Hellboy e tanti altri.

“Non ci sono parole per descrivere le sensazioni che ci ha regalato questa terza edizione – ha detto il Direttore Generale di Etna Comics, Antonio Mannino – , anche oggi siamo stati piacevolmente investiti e sorpresi da un numero enorme di fan che hanno fatto schizzare alle stelle il nuovo record di visitatori. Pure in quest’ultima giornata abbiamo toccato con mano l’entusiasmo della gente, che da noi ha trovato praticamente di tutto. Sono state talmente tante le attività di questa tre-giorni, che è difficile sottolinearne una in particolare. Posso dire però che tra le rivelazioni di Etna Comics 2013 c’è sicuramente la mostra di Sergio Toppi, una delle tantissime novità di quest’anno. Tutti segnali che ci permettono di pianificare con grande ottimismo e rinnovato entusiasmo la prossima edizione della nostra manifestazione. Desidero ringraziare innanzitutto le decine di migliaia di visitatori che hanno affollato il Centro Fieristico, perché il nostro successo dipende soprattutto da loro. Il mio “grazie” va anche al Commissario Straordinario della Provincia di Catania, Dott.ssa Antonella Liotta, per aver creduto anche quest’anno nelle potenzialità di Etna Comics, e ai deputati della Regione Siciliana, On. Nicola D’Agostino e On. Concetta Raia, che ci hanno affettuosamente sostenuto durante la fase organizzativa. La mia riconoscenza va pure al Vice Direttore Generale del Festival, Alessio Riolo, al Supervisore Culturale di Etna Comics, Antonio Scuzzarella, ai componenti del Rakuen Cosplay e a tutto lo staff. Un team davvero molto affiatato che da domani comincerà a lavorare alla quarta edizione”.

Orgoglio tutto catanese, la vittoria di Salvatore Coniglione, classe 1975, che si è aggiudicato il primo Premio del concorso “Cover Reloaded”, realizzato in collaborazione con Sergio Bonelli Editore, assegnato da una giuria composta da Giovanni Gualdoni, Fabio Celoni, Valentina Romeo, Forum ZTN, Angelo Pavone e i Dylandogofili. La sua rivisitazione della copertina numero uno di Dylan Dog, “L’alba dei morti viventi”, ha infatti sbaragliato gli oltre 160 iscritti al Premio portandosi a casa, oltre a vari set completi di strumenti per l’illustrazione, anche l’esposizione delle proprie opere presso la Cart Gallery di Roma.

Ad esaltare il successo della manifestazione anche il Supervisore Culturale del Festival: “Questa terza giornata – ha detto Antonio Scuzzarella – ha consacrato Etna Comics come grande evento pop della città. Aver visto migliaia di persone in Fiera partecipare con così tanto entusiasmo alle decine di iniziative organizzate, ha confermato che le scelte operate quest’anno sono state senza dubbio vincenti. Di straordinario interesse l’area workshop dedicata a sceneggiatura, doppiaggio e rapporti con gli editori, che ha inteso introdurre i giovani ad un’attività lavorativa nel campo del fumetto. Grande successo anche per la conferenza di Robin Wood, che è stata un vero e proprio happennig con uno dei massimi narratori del comic mondiale, grande estimatore della Sicilia e della sua cultura”.

Nella giornata di oggi sono stati premiati anche gli autori della prima edizione del Premio Francisco Solano Lòpez. I membri della giuria, presieduta da Angel de la Calle, hanno inoltre consegnato le targhe d’argento a Robin Wood come miglior sceneggiatore, a Sergio Algozzino come migliore disegnatore, a Bryan Talbot come miglior autore completo. Premiati pure Vanna Vinci, autrice di “La Casati” (Rizzoli Lizard), come miglior graphic novel, “Batman Inc” (RW Lion), come miglior serie straniera, “Hellboy, la casa dei morti viventi” di Mike Mignola e Richard Corben (Magic Press), come miglior fumetto straniero, e “Dove sussurra il mare” di Keiko Ichiguchi (Kappa edizioni), come miglior fumetto italiano.

Foto fila Etna Comics 9 Giugno ore 9 00

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