Il patrimonio storico e culturale, del Mezzogiorno, ad esempio: i “Bronzi di Riace” e gli “scavi di Pompei”, può diventare un largo punto di attrazione del settore turistico. A nostro modesto avviso, le imprese turistiche necessitano di strumenti, capaci di alimentare le loro capacità di dialogo con il territorio, il mercato, la società e la modernità. Ancora, il Sud necessita di servizi e infrastrutture per aumentare le potenzialità turistiche del territorio. In tal senso, qualcosa, in Puglia, si sta muovendo: il turismo fuori stagione; ma, per attrarre i turisti fuori stagione è necessario, però, organizzare un’accoglienza, sul territorio, diversa da quella estiva ristrutturando, ad esempio, le antiche masserie. L’Università del Salento ha dato il via libera a questo nuovo corso di laurea triennale:” Scienze turistiche”. Poi, l’agro-alimentare, un settore molto vicino al turismo, nel Sud, ha più fatturato in Sicilia e in Puglia, considerati i due leader del Sud (Cfr. Osservatorio della Cooperazione agricola italiana, istituito dal Ministero delle Politiche agroalimentari e forestali); pertanto, a Brindisi, sono sette le aziende con ricavi, pari o superiori a 50milioni. Un altro settore vicino al turismo, che nel Sud va incrementato, è la ristorazione che è considerata, dalle statistiche, tra i settori a maggiore occupabilità dei giovani.