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Chiaramonte Gulfi - La celebrazione della nascita di san Giovanni caratterizzata dal rito della veglia

Il rito della veglia

 

E’ proseguita senza un istante di pausa, per tutta la giornata di ieri, la visita dei fedeli alla santa reliquia del santo braccio di San Giovanni nella chiesa commendale di Chiaramonte Gulfi. Una presenza consistente che ha confermato, se ce ne fosse di bisogno, quanto è sentita la solennità del precursore di Cristo a maggior ragione se c’è l’opportunità di pregare accanto alla reliquia conservata tutto l’anno nella collegiata del Comune di Rapagnano, nelle Marche, ed eccezionalmente presente nell’area iblea per questa edizione 2013 della festa chiaramontana. Due i momenti significativi che hanno caratterizzato la giornata di ieri, vigilia della solennità di San Giovanni. Nel pomeriggio, la benedizione delle Vesti è stata officiata in maniera semplice ma intensa dai sacerdoti della Chiesa commendale. Si tratta, in pratica, dei “voti” che i fedeli indossano in onore del santo protettore. Poi, l’altro momento caratteristico è stato contrassegnato dalla celebrazione della nascita di San Giovanni secondo l’antico rito della veglia, caratterizzato dalla tradizionale svelata della statua del Battista che oggi, dopo la cosiddetta “Sciuta”, sarà portata in processione. Nel corso della benedizione eucaristica, presieduta dal reverendissimo mons. Pasquale Magnano, sono state esaltate le doti del Battista, rilevando le sue caratteristiche di precursore di Cristo, capace di andare controcorrente per ribadire il proprio credo, una delle difficoltà con cui l’uomo moderno fa i conti, incapace di mettere in evidenza le scelte giuste per cui crede, sempre più costretto a seguire la massificazione. Grande partecipazione, poi, ieri sera, in piazza Duomo, per la classica “Notte di San Giovanni” che ha sancito l’apertura dell’Estate iblea. Una serata di musica poi culminata con l’esibizione del cabarettista Manlio Dovì capace, come sempre, di mettere in rilievo ed esaltare la propria grande versatilità suscitando le risate del pubblico.

Prima della svelata

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