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Il Sindaco Leoluca Orlando ha partecipato ieri mattina all'udienza di Papa Francesco in occasione dell'incontro con le scuole dei Gesuiti d'Italia e d'Albania, presso la Sala Nervi in Vaticano.
In rappresentanza della città di Palermo c'erano alcuni alunni e una delegazione di ex alunni del CEI, Centro Educativo Ignaziano, ex Gonzaga, tra i quali il primo cittadino.
Presenti anche l'Istituto Sociale di Torino, l'Istituto Leone XIII di Milano, l'Istituto Massimo di Roma, l'Istituto Pontano di Napoli e il S. Ignazio di Messina.

"Ho espresso la mia gratitudine al Santo Padre - ha dichiarato il Sindaco Orlando - per la condanna, nel suo discorso, dell'idolatria del denaro e per l'attenzione dimostrata per il 'mosaico' Palermo, di cui abbiamo ricordato insieme due tessere preziose accanto a Santa Rosalia: San Benedetto il Moro, così presente in America Latina e il Beato Padre Pino Puglisi".

Il Primo cittadino, durante l'incontro con il Pontefice, gli ha fatto dono di un libro su San Benedetto il Moro e ha auspicato che presto il Papa possa far visita alla città di Palermo.

da sx l'assessore regionale Nelli Scilabra, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, il commissario straordinario del San Raffaele Giglio; Nelli Scilabra, e Antonio Presti di Fiumara D'arte

 

Quarantadue “Bandiere di vita”, realizzate dagli studenti di sei istituti della cittadina normanna, da oggi colorano corsie e sale d’attesa dell’ospedale di Cefalù. Il progetto porta la firma di Antonio Presti presidente di Fiumara D’Arte ed è inserito nel contesto dell’iniziativa “L’offerta della parola – La Grande Madre”.

“Oggi voi siete la Bellezza”,  ha detto Presti ai numerosi studenti intervenuti alla cerimonia di inaugurazione, che si è tenuta, stamani, al San Raffaele Giglio. “La crisi non è nel denaro ma nei valori – ha aggiunto il mecenate - e, oggi, qui con le “Bandiere di vita” affermiamo questi valori”.

Le coloratissime “tele” di grandi dimensioni, 2 metri per 1,5, sviluppano il tema della “Grande Madre” intesa non solo come donatrice di vita e fertilità ma anche come rifugio e cura, simbolo di patria e storia, quindi portatrice di conoscenza.

L’ospedale di Cefalù da luogo di cura assume adesso anche la dimensione di luogo d’arte con spazi e corsie umanizzate da un messaggio di speranza racchiuso oltre, che nelle “Bandiere di Vita”, nelle poesie scritte dagli stessi studenti. Poesie che accompagnano ogni singolo lavoro.

“Il successo dell’iniziativa – ha affermato il commissario straordinario del San Raffale Giglio, Nenè Mangiacavallo - si legge già nel vedere insieme cittadinanza, scuola e sanità. Connubio che trasforma l’ospedale in luogo anche di impegno sociale”. Concetto evidenziato anche l’Assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra: “Abbiamo messo insieme un primo mattoncino per una proficua collaborazione tra scuola e sanità”.

Sei gli istituti di Cefalù coinvolti: liceo artistico “Bianca Amato” (referente rete), “Mandralisca e Ipseoa”, “Jacopo del Duca”, “Nicola Botta” e “Engim Cfp Artigianelli di Giorgio.

“Vedere i nostri lavori esposti in ospedale è per noi una soddisfazione immensa - ha commentato la dirigente del liceo “Bianca Amato”, Giuseppina Battaglia - che ha ringraziato studenti e professori definendoli “eccezionali”.

Presente all’inaugurazione, il direttore sanitario, Giuseppe Ferrara,  il vescovo di Cefalù, Vincenzo Manzella (“Dove c’è di mezzo la vita, come nelle “Bandiere di Vita”- ha detto il presule – c’è di mezzo l’uomo e studiando e promuovendo l’arte, si promuove l’uomo”) e il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Lapunzina ha posto l’accento oltre che sul valore del progetto (“fare dell’ospedale un luogo d’arte è anche un modo per esorcizzare la malattia”) sul punto nascite con l’impegno dell’amministrazione comunale ad ogni iniziativa per mantenerlo aperto. “Non deve chiudere – ha detto – non chiuderà”.

La cerimonia di inaugurazione ha registrato anche gli interventi di Gianni Balistreri, docente del liceo artistico e curatore di diversi laboratori, e di Nunzia Barone, revisore dello stesso istituto. La manifestazione si è conclusa con la lettura delle poesie da parte degli stessi studenti e con la visita ai reparti.

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biz

 

Si è conclusa mercoledì la decima edizione del Biz Factory, l’evento nazionale organizzato da Junior Achievement Italia (associazione no profit impegnata nella diffusione della formazione imprenditoriale nelle scuole superiori) che premia la migliore impresa ideata e realizzata dagli studenti delle scuole superiori italiane. La città di Palermo - con il Patrocinio del Comune e della Regione Sicilia - ha accolto l’entusiasmante due giorni di imprenditoria giovanile animata dai 150 studenti provenienti da tutta Italia e le 23 idee d’impresa in gara, e ha proclamato l’azienda vincitrice del 2013: si chiama BUSINESSPORT e vede la join-venture tra la scuola Imiberg di Bergamo e l’ISIS Facchinetti di Castellanza (VA).
La giuria incaricata di valutare i progetti d’impresa, giunti alla fase finale dell’iniziativa dopo aver superato le selezioni regionali, ha decretato il successo di BUSINESSPORT quale «impresa dotata di ottima struttura e mentalità imprenditoriale, gruppo fortemente coeso e vincente, modello di business completo e sviluppato con successo».
Cosa produce BUSINESSPORT, o meglio, cosa hanno inventato i ragazzi che l’hanno fondata? Un prodotto che rivoluziona la concezione dell’abbigliamento per sportivi: un accappatoio innovativo che, grazie all’unione di due differenti tessuti, permette un’esperienza unica. Il
suo nome è BeDry ed è formato da un tessuto interno di spugna che garantisce un’asciugatura perfetta del corpo, mentre esternamente è ricoperto da un tessuto in microfibra che, attraverso un prcesso di pigmentazione, viene reso idrorepellente rendendo in tal modo l’interno invulnerabile agli schizzi d’acqua.
Gli “intraprendenti” fondatori di BUSINESSPORT si chiamano Loris Bartolomai, Luis Humberto Caicedo Burbano, Chiara Cattaneo, Annachiara
Giacometti, Carlo Andrea Guatterini, Edoardo Pennacchia, Selene Ravasio, Francesco Trapletti. Sono giovani tra i 16 e i 18 anni le cui scuole hanno aderito al programma di Junior Achievement “Impresa in Azione”, lavorando per un intero anno scolastico al loro progetto d’impresa guidati dai docenti e col supporto di mentori esterni alla scuola (imprenditori, uomini e donne d’azienda, professionisti) sperimentando così il funzionamento di un’azienda attraverso la creazione di un prodotto innovativo - dall’ideazione, realizzazione e commercializzazione sul mercato.
Alla vittoria di BUSINESSPORT hanno contribuito tutti i punti di forza del suo prodotto BeDry: l’intero accappatoio (dai materiali alla lavorazione) è Made In Italy, creato con una vincente collaborazione con Beltrami Linen srl che, oltre a conferire un elevato valore aggiunto, garantisce una qualità superiore; inoltre, i test effettuati hanno dimostrato che anche dopo un lavaggio a 100 gradi in una lavatrice industriale l’accappatoio non perde la sua caratteristica di idrorepellenza e la spugna interna asciuga in modo ottimale. Sarà BUSINESSPORT a rappresentare l’Italia il prossimo luglio a Londra alla competizione internazionale e concorrere al titolo europeo di migliore impresa.
La componente innovativa ha caratterizzato tutte le aziende in gara nell’edizione 2013 del Biz Factory, con particolare attenzione anche all’impegno sociale, alla sostenibilità ambientale e del territorio.
Tra gli altri riconoscimenti assegnati, infatti, il Premio Internazionalizzazione promosso da Unicredit è stato attribuito all’impresa CLEAN ENERGY dell’IS Salvo d’Acquisto di Bagheria (PA) che ha prodotto un sistema automatico di raffreddamento dei pannelli fotovoltaici; il Premio Innovaction Lab è andato a NET JA dell’IISS Pesenti di Bergamo, che ha realizzato un dispositivo elettronico che aiuta a ridurre gli incidenti stradali causati dai colpi di sonno; la Menzione speciale eco-sostenibilità è stata ottenuta da R-ECO-LUTION dell’IIS Casagrande di Terni che utilizza materiali derivanti dagli scarti industriali per creare prodotti multiuso nel rispetto dell’ambiente e, non ultimo, per il rilancio delle imprese locali.

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