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Coppi: il Cav. doveva essere assolto in I grado

E' attesa per giovedi'  pomeriggio la sentenza del processo Mediaset. Intorno a mezzogiorno, il collegio tornerà a riunirsi in camera di consiglio dopo aver tenuto una breve udienza, alle 10, per altre cause già fissate.

Questo è un processo vissuto sempre sul filo della prescrizione, come se si dovesse prescrivere un giorno per l'altro''. Lo ha sottolineato uno dei legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, nelle battute iniziali della sua arringa in Cassazione nel corso dell'udienza per il processo Mediaset. ''Manca nel tessuto della sentenza un elemento probatorio che Berlusconi possa aver partecipato al reato proprio'', ha detto Ghedini nella sua arringa in Cassazione.

aspettavamo l'assoluzione di Berlusconi fin dal primo grado'': lo ha detto il professor Franco Coppi, legale dell'ex premier, in uno dei passaggi della sua arringa. Per Coppi in questo processo c'è stato un ''rigetto immotivato delle richieste difensive'' e la sentenza d'appello ''è caratterizzata dal pregiudizio'' verso Berlusconi.

"Chiedo che la sentenza venga annullata perché il fatto così come prospettato in mancanza di una violazione di una specifica norma antielusiva non è reato, è penalmente irrilevante". Lo ha detto Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi nell'arringa in Cassazione al processo Mediaset. Coppi ha fatto esplicito riferimento a pronunciamenti della Cassazione Civile e della Cassazione Penale per circoscrivere un punto, e cioè se ci si trovi o meno di fronte ad una condotta penalmente rilevante. "Questo - ha detto - è un quesito che rimetto alla Corte. Se manca il contrasto con una disposizione antielusiva, l'abuso è penalmente irrilevante - ha spiegato l'avvocato -. Potrà anche esserci un'elusione gigantesca, ma non siamo nell'ambito dell'illecito penale", ma di fronte ad un illecito "di tipo amministrativo e tributario".

Tribunale di Milano, così fondamentalista, così assoluto nelle proprie tetragone definizioni, un errore l'ha fatto. L'ha detto il procuratore generale di Cassazione: cinque anni di interdizione dai pubblici uffici erano sbagliati, troppi, non erano motivati. La legge prevede da uno a tre anni e quindi se dovevano essere cinque dovevano essere motivati. Da questo punto di vista almeno uno spiraglio''. Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, intervenendo a ''Radio Anch'io'', su Radio Uno. ''Io sono ottimista - sottolinea poi Brunetta - perché credo nella giustizia, credo in tante persone perbene che compongono l'ordine della magistratura, credo nelle regole, credo nella legge, non mi piace la giustizia politicizzata''.

Nessuna sentenza può privare Berlusconi della leadership confermata da milioni di elettori. L'alternativa a Berlusconi è Berlusconi". Lo afferma Mariastella Gelmini, vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera.

Berlusconi qui? No, non si farà vedere, non ha motivo di venire qui". Lo ha detto Franco Coppi, il legale dell'ex premier, a margine dell'udienza in Cassazione sul processo Mediaset rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se fosse possibile che Berlusconi si presentasse in Cassazione.

La requisitoria non mi pare abbia preso di petto i nostri motivi di ricorso, ha più che altro ripercorso il processo". Lo ha detto in Cassazione, Franco Coppi, uno dei legali di Silvio Berlusconi, a margine dell'udienza sul progetto Mediaset. Interpellato sui tempi della sua arringa, Coppi ha aggiunto: "Non credo di parlare due ore, parlerò circa un'ora e mezza".

In teoria la discussione delle arringhe degli avvocati può concludersi anche stasera e penso che domani potrebbe terminare la camera di consiglio per la decisione del processo Mediaset, ma questo dipende anche da quanto parleranno gli avvocati". Lo ha detto il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, parlando a margine dell'udienza Mediaset, dopo essere entrato nell'aula dove è in corso il dibattimento per chiamare fuori il sostituto procuratore Antonio Mura.

"Siamo un pò tutti sottoposti a stress questi giorni" ha scherzato con i cronisti il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, parlando a margine del processo.

Ciani non si sbilancia in previsioni sul verdetto dell'udienza Mediaset: "Bisognerà vedere come il collegio giudicante interpreterà quanto ha sostenuto nella sua requisitoria di ieri il rappresentante della procura, Antonio Mura. Io non faccio l'indovino".

Ha destato qualche preoccupazione tra le forze dell'ordine il binocolo usato dal vignettista Vincino, in aula nella sezione feriale della Cassazione al processo Mediaset, per guardare più da vicino il collegio giudicante. Il disegnatore de Il Fatto e de Il Foglio e' stato raggiunto, sul loggione laterale dove sedeva, da un carabiniere che ha constatato che il suo binocolo era 'innocuo'. Quindi ha ripreso tranquillamente a lavorare alle sue 'caricature', tra le quali quelle di alcuni carabinieri presenti in aula, che le hanno molto apprezzate.

Mi auguro che Berlusconi non venga condannato, che prevalga il diritto e il senso di responsabilità. E che si mantengano i nervi saldi". È quanto dichiara Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, intervistato in Transatlantico dalle telecamere di IntelligoNews (www.intelligonews.it). "Al di là della sentenza non credo possano esserci ripercussioni sull'esecutivo", continua l'esponente del Pdl. E aggiunge: "Questo governo è nato grazie al senso di responsabilità di Pdl, Pd e Scelta Civica. Mi auguro che questo atteggiamento continui (al di là dell'esito nella sentenza, ndr) e che le dinamiche interne ai partiti non si proiettino all'esterno - continua Lupi - a discapito del governo e quindi del Paese e della stabilità delle istituzioni, perché senza queste condizioni fondamentali la crisi economica non si risolverà mai", ha concluso.

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