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Sogni su misura

SOGNI su MISURA è un racconto, tuttora in evoluzione, dedicato a tutti i giovani che, com’è successo al Dr. Nessvno in incognito,, che ricevono solo un “no” come risposta a qualsiasi richiesta facciano per poter realizzare il loro sogno. Questo racconto si rivolge a chi ha scoperto che il “sì” è offerto volentieri solo ai migliori, ai raccomandati, ai prediletti, ai prescelti. A chi detesta vedere la scritta “RISERVATO”.

A chi non osa pretendere il proprio diritto alla felicità e ignora quella via certa che la può assicurarla a chiunque.

A quelli che si credono falliti, ultimi, afoni. E, ancora, ai genitori disperati che non riescono ad aiutare i loro figli a scoprire ciò che amano fare nella vita; che non riescono a spronarli ad entrare in azione per seguire i propri sogni o, ancora peggio, che con la scusa del proprio amore indicano ai figli ciò che credono sia “meglio” per loro. Perché non basta amare e donare ma è importante anche saper amare e saper donare.

Il 19 giugno l’autore, Dr. NESSVNO, Nikos Sikloglu ha presentato al teatro Sistina, a piu di 1000 persone, regalandone a tutti i presenti i SOGNI SU MISURA con la presentazione di Luciano De Crescenzo. Il sottotitolo “come rendere inevitabile l’impossibile” introduce l’inevitabilità dei sogni cristallizzati ed emozionati.

L'evento è nato da una idea voluta e realizzata da Massimo Castracane, Leda Federico e Paolo Longo Caracciolo e la sua Degat uk, con la collaborazione di Banca Generali. 

Lui decide di partire all’eta di 23 anni per scambiare il suo destino da pastore sul monte Olimpo con quello di medico e poi ematologo a Roma e a Harvard: Ecco la storia, degna delle peripezie di Ulisse, di un eroe Omerico prima e eroe classico dopo, seguendo le orme di Ulisse.

Anche lui ha cercato di evitare la guerra che si prospettava dura ma alla fine doveva fare una partenza fulminea.

La sua TROIA da conquistare era Roma (nonché la conquista della mente) ma i sentieri da percorrere erano tortuosi, pieni di ostacoli e per nulla scontati. Lui di certo aveva solo la partenza è la mèra finale ed irrinunciabile: Roma.

E come racconta Omero bisognava tornare integro e migliore alla sua Itaca per unire il corpo traumatizzato e la mente conquistata, alla propria anima che lo avrebbe aspetto pazientemente.

Aveva tre motivi sbagliati e nessuno giusto per poter oltrepassare le colonne d’Ercole. Quello della vergogna, causata da un probabile fallimento era la più temibile per chiunque. Tornare senza il troppo finale tra le mani equivaleva ad una reazione terribile dell’opinione pubblica che schiaccia i falliti.

Anche lui come tutti gli altri non avrebbe sopportato il peso del disprezzo dell’opinione pubblica che non conosce pietà per chiunque. Dovevo seguire le indicazioni delle stelle senza mai mettere in dubbio le loro mete intermedie da seguire.

A 23 anni con il suo sogno bene in vista e con 250 dollari in tasca in tasca doveva raggiungere Cape Town. All’ultimo momento gli Dei hanno deciso di cambiare la sua destinazione senza alcun preavviso. Così Eolo fedele escutore delle loro decisioni, lo ha scaraventato a JFK airport di New York.

Lui ignorava il fatto che partire senza niente, oltre il proprio sogno, era una benedizione divina essere poveri e non avere nulla per poter realizzare il suo sogno utopico. “Mettersi in marcia racchiude il segreto per arrivare alla mèta sognata – osserva 43 anni dopo l’inizio di quel viaggio – perché altrimenti sarai costretto a posticipare eternamente la realizzare il tuo sogno”.

Ma come è riuscito un “bambino primitivo” ad incunearsi nei meandri della Cornell University di New York, nel centro di eccellenza di Harvard e nel tempio della conservazione dei baroni della Sapienza di Roma?

Semplicemente mantenendo fede incrollabile ed amore puro a se stessi ed al proprio sogno, senza dimenticare mai coloro che attendono il tuo ritorno. Il perimetro della sua storia e l’impulso che ha dato il la a un percorso così eccezionale sono oggi concentrati in un libro che, destinato a trasformarsi anche in pellicola, l’autore ha voluto intitolare “Sogni su misura – come rendere inevitabile l’impossibile” (TOXOTHS int.), firmandolo come dr.Nessuno per sottolineare l’errore di Ulisse da evitare.

Più di 600 pagine sono pensate per convincere anche i più scettici che i sogni su misura non sono la cosa più reale che esista ma anche destinati a rendere inevitabile l’impossibile, come tuona il sottotitolo del libro.

La necessità, Ananke in greco, l’Anaghi era una delle divinità più importanti nel mondo Ellenico. Riesce a muovere montagne e sposta venti per consentire chi segue le orme di Ulisse ad arrivare a destinazione in modo spettacolare.

Basta allontanare la paura ed il dubbio, elementi qualità dipendenti e sostituendoli con amore e fede incrollabile. Il resto seguirà da sè per destare stupire e meraviglia.

Il gancio con l’antichità è il pan di questo straordinario volume, che andrebbe segnalato in qualche corso di psicologia per la mole di energia che libera nel lettore, come anche a chi insegna ai giovani come vivere felici mediante la realizzazione dei propri sogni.

La guerra di Troia è raccontata e presa a paradigma per dare senso alla propria vita: “dopo i dieci anni occorsi agli Achei per penetrare nelle mura troiane, hanno scoperto che non è tutto. Sottomettere a nostro servizio la mente dopo averla conquistata non aiuta, ricorda Ulisse. Tornare ad Itaca migliore e fedele a se stessi per unirsi a Penelope che rappresenta l’anima, è un Must. Il sognatore vero, secondo il Dr. Nessvno  mai molla, mentre i suoi oppositori sì. Ha sempre in mente che l’azione crea una reazione di pari intensità ma di direzione opposta per far muovere il mondo. Guai se non ci fosse.

«Il libro è rivolto ai giovani disorientati, continua l’autore, che sono confusi e indecisi sulla scelta giusta da fare nel tentativo di individuare ciò che amano fare per dare senso alla propria vita. Sfogliare il menù cosmico oggi è molto più difficile che mai perché sfuggire dalle lusinghe dal canto silenzio e delle Sirene richiede determinazione e volontà impari.

Intende semplificare al massimo questo compito a chi desidera far parte di questo mondo meraviglioso da vero protagonista».

Il nostro attore principale è un bambino primitivo, determinato a rimanere tale, e sua nonna analfabeta, nel ruolo però di un mentore d’eccezione.

Proprio lei lo invita a fare la scelta più significativa della sua vita tra: «esistere, vivere o vivere felice?»

Lui per amore si mette al lavoro da subito e riesce ad individuare ciò che amerebbe fare nella sua vita: “studiare medicina in modo unico e vivere elice a Roma” Niente male come scelta. Peccato che il mondo dei saggi istituzionali gli hanno informato che era privo a tutti i requisiti minimi richiesti per una simile impresa. L’unica persona che gli aveva detto che non era ero era sua nonna. Lei insisteva che il sogno emozionato conteneva tutte le rispose e le soluzioni. Era il sogno cristallizzato ed emozionato il grande segreto per motivalo a mettersi in cammino e non i requisiti iimi. Questo confronto lo aveva inchiodato a casa fino all’eta di 23 anni, cercando di realizzare il suo sogno secondo chi sapeva come bisognava fare.

Alla fine arrivò il turno di ia nonna che i ha indicato la soluzione che era l’esatto contrario rispetto alla strada indicatali dai “ saggi”. Ma questa strada assomiglia quella del salmoni. Andava controcorrente ed a senso unico.

Ma cos’è il sogno si chiedono in tanti? E’, secondo l’autore che vive oggi a Piazza di Spagna, quel traguardo che si può comprendere solo quando si è nudi, senza nulla da perdere, soli dinanzi alla montagna da scalare andando avanti malgrado tutto e contro tutto.

Nel libro non c’è un solo grammo di retorica, perché tutto è certificato dal fatto di essere vita vissuta, quindi esempio plastico per quelle generazioni che hanno invece abbracciato la politica del lamento e dell’autocommiserazione.

Insegnare a chi si sta formando ciò che la filosofia insegna: il senso vero della vita, la costruzione di un percorso che porti davvero alla felicità dell’anima e non solo a quella delle tasche, la consapevolezza che una volta toccato il cielo con un dito bisogna voltarsi indietro e condividere con gli altri quei frutti e convincerli che il sognatore a tempo pieno che entra in azione riceve come regalo divino “il dominio del caso”. Da non confondere con ciò che tutti chiamano “fortuna”.

Osservando la natura si scopre che i bruchi si trasformano in farfalle mediante il fenomeno meraviglioso della metamorfosi. I sogni sono desideri che si trasformano in odo analogo in sogni che ricevono in dono le ali e la libertà per vivere felici. Non tutti i desideri possono subire questo fenomeno straordinario. Solo quelli desideri che è impossibile misurare con mezzi ordinari includono il potenziale per subire tale trasformazione. Per misurarli serve usare la fantasia affinata e l’irrazionalità infantile. Il sogno diventa una vera e propria ossessione destando curiosità a tutti.

Si evidenzia così il valore straordinario, nella ricerca della gemma preziosa e nella costruzione del sogno su misura, di due sensi veri e propri: il sesto, il settimo senso (fantasia) e gli "occhiali da vista" (l;immaginazione), per mettere a fuoco il creato.

Non si tratta di optional facoltativi, ma di qualcosa di molto utile perché fa parte di noi sin dalla nascita.

E chi non sa ancora di cosa è fatto il sogno, qui lo scoprirà e comprenderà perché Plutarco sosteneva che “l uomo è l;ombra del proprio sogno”, e ancora, perché un uomo senza sogno è come se non esistesse, condannato a vivere in balia degli eventi.

Il libro spiega come avviene il passaggio dall ignoranza infantile l’intelligenza emotiva per poter agire in modo eroico usando l’ audacia per andare oltre le regole dettate dalla logica e la scienza.

L'audacia e la passione sembrano essere «merci rare ma in verità si trovano in abbondanza nelle mani degli eroi, dei bambini e dei sognatori a tempo pieno”.

Bambini lo siamo, eroi possiamo scegliere di diventarlo per entrare nei territori rioni ti.Il libro mette in evidenza e sottolinea l importanza fondamentale che assume il saper rispondere senza esitazione alla domanda: Quo vadis?

Saper rispondere con chiarezza invidiabile la nostra destinazione in modo chiaro, è il primo dovere di chiunque. 

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