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Migranti ammassati a Lampedusa

Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa dove, nel giro di poche ore, sono approdati di ieri,quasi un migliaio di migranti su cinque barconi. L'ultimo, un peschereccio in ferro intercettato a tre miglia dall'isola motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, aveva a bordo 398 persone di varie nazionalità, di cui 24 donne e 6 bambini.  

Oggi Il forte vento e il mare agitato frenano nuovi sbarchi a Lampedusa, ma rallentano anche i trasferimenti. La cronaca fa registrare l'arrivo di diciassette persone, soccorsi in extremis, quando erano aggrappati a una piattaforma petrolifera. E hanno toccato quota 1.500 gli ospiti dell’hotspot dell’isola, a fronte di una capienza massima di 250 persone, mentre in 200 sono stati collocati sul molo Favaloro.Duecento hanno passato parte della notte sul molo, come accaduto in quella precedente, poi sono stati collocati nella struttura di accoglienza.

In precedenza erano stati soccorsi una barca in legno di venti metri con 415 profughi, una seconda carretta con 90, e altre due imbarcazioni con 98 e 16 persone. Tutti i migranti sono stati trasferiti nell'hotspot dell'isola che era vuoto e che adesso è nuovamente al collasso.

Cercasi nuove strutture per l'accoglienza dei migranti. È questo uno degli argomenti che tiene banco in questo momento nei piani alti del governo unitamente al boom degli arrivi. Già perché i migranti continuano ad arrivare in modo incessante e con numeri importanti mettendo in difficoltà la macchina del sistema di accoglienza.

E le navi quarantena a quanto pare non possono fornire un servizio a lungo termine per questa emergenza. Introdotte nella primavera del 2020 per far fronte all'impennata degli sbarchi che aveva assunto il carattere della straordinarietà, queste imbarcazioni avevano la funzione di sopperire alla mancanza di apposite strutture dedicate all'accoglienza di numeri importanti nell'ambito di un contesto sanitario delicato a causa della pandemia da coronavirus.

Col passare dei mesi però è stata necessaria l’introduzione di altre navi. “Solo per il periodo estivo” si diceva, ed invece le grandi imbarcazioni hanno continuato a transitare nelle acque delle coste siciliane perché l'emergenza non è mai finita.

L’emergenza migranti scatena Fratelli d’Italia, mette in allarme la Lega e non consente agli altri partiti della coalizione di maggioranza di stare tranquilli. Matteo Salvini sottolinea: «In 24 ore 2.148 sbarchi non sono compatibili con un paese che vuole ripartire. Ne parleremo con Draghi». Giorgia Meloni rilancia lo strumento del blocco navale. Dentro l'esecutivo le mosse sono più articolate. Lo stesso Salvini dice: «Noi a Draghi porteremo i modelli degli altri paesi europei. Siccome giustamente si parla di un governo europeista e di quello che ci chiede l'Europa, chiediamo che l'Italia si comporti come si comporta la Spagna, la Grecia e la Francia. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia».

Si discute nell'esecutivo di un rilancio degli accordi di Malta per il ricollocamento volontario dei richiedenti asilo in Europa. Si prefigurano accordi bilaterali con Libia e Tunisia, tutti però da mettere in piedi. La richiesta di un sostegno concreto da parte della Commissione europea è in ogni caso una delle priorità in campo. Circola anche l'ipotesi di un nuovo coinvolgimento di Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, con il ripristino dell’impiego di unità navali dei paesi membri. 

Soluzione rischiosa: potrebbe essere incentivo anziché strumento di dissuasione per le partenze dei migranti. Il tema resterà nelle priorità dell'agenda politica ancora a lungo. Enrico Letta (Pd) l’ha avanzata, Nicola Molteni (Lega) già la contesta. Il ministro Lamorgese ha parlato al telefono con il commissario europeo per gli Affari Interni Ylva Johansson. La titolare del Viminale ha sottolineato la necessità di attivare entro l'estate un meccanismo temporaneo di solidarietà nell’Ue per ricollocare i migranti sbarcati. Osserva l'alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi: mettere in campo un meccanismo di gestione degli arrivi e di solidarietà per i ricollocamenti «è il minimo» che l'Europa possa fare.

Il leader della Lega Matteo Salvini, in un incontro con i giornalisti fuori dalla sede di Regione Lombardia, va all'attacco sul tema migranti. Il dibattito sugli sbarchi, dentro e fuori il governo, si infiamma «Noi a Draghi porteremo i modelli degli altri paesi europei. Siccome giustamente si parla di un governo europeista e di quello che ci chiede l'Europa, chiederemo che l’Italia si comporti come si comporta la Spagna, la Grecia e la Francia. In nessun altro Paese ci sono i numeri, le dimensioni e i problemi che abbiamo in Italia». Rispondendo a chi gli ha chiesto un’opinione sul lavoro Lamorgese, il leader leghista ha detto che «non do promozioni o bocciature. I numeri dicono che sono arrivati ieri in una domenica di maggio il doppio dei clandestini che sbarcarono in tutto il mese di maggio quando ero ministro. Con in più che c’è il Covid. Sicuramente così non si può andare avanti. Volere è potere». «Io venerdì sono a Catania in un’aula di tribunale per rispondere di quello che ho fatto e ne vado fiero», ha concluso Salvini riferendosi al processo sul «caso Gregoretti» che lo vede imputato per sequestro di persona per il ritardo delle sbarco di 131 migranti nel luglio 2019 ad Augusta.

intanto "Il mio peschereccio è stato prima preso a sassate da diversi pescherecci turchi, che lo hanno speronato e poi hanno tentato di salire a bordo. Il comandante è stato costretto a tirare le reti e ad allontanarsi dalla zona". A parlare con l'Adnkronos è Luciano Giacalone armatore del 'Michele Giacalone', il peschereccio partito da Mazara del Vallo e preso a sassate durante una battuta di pesca in una zona di mare antistante la Siria. Nella stessa area si trovava anche un'altra imbarcazione, il 'San Giorgio I'. Il 3 maggio il 'Michele Giacalone' era stato mitragliato da libici nella zona di Bengasi.

Dura la posizione del parroco dell'Isola, don Carmelo La Magra: "Ancora 200 persone migranti hanno passato la notte sul molo Favaloro a Lampedusa in condizione igieniche indescrivibili e con i servizi igienici inutilizzabili, costretti ad urinare in bottiglie di plastica. Governo dei migliori... Vergogna. Continuare a chiamare emergenza un fenomeno che si ripete allo stesso modo per decenni serve solo a deresponsabilizzare la politica. 'Buoni' e 'cattivi' continuano a parlare di#migranti ma nessuno sembra proporre soluzioni concrete".

Fonti ansa / agi/ adnkronos / il giornale / il sole24

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