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Enrico Letta incontra i giornalisti della Stampa Estera

"Vedo il governo stabile, concentrato sui suoi obiettivi. Non credo ci saranno conseguenze da parte delle vicende esterne di carattere giudiziario o di altro genere". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Enrico Letta, durante l'incontro con i giornalisti della stampa estera, all'indomani del no della Consulta sul legittimo impedimento presentato nel processo Mediaset dall'allora premier Silvio Berlusconi. Letta taglia corto sulla questione dell'ineleggibilità di Berlusconi. ''Non è importante per il Governo''. "Mi atterrò e sentiro' le indicazioni che verranno date" dal Partito democratico, ha detto ancora il premier, "ma il governo non c'entra con questa scelta. Sono dinamiche parlamentari, però non darei grande importanza a questo avvenimento. Lo so che tutto ciò che coinvolge Berlusconi per voi è fantastico, perché vi consente di scrivere lunghi articoli mentre le cose pallose che vi racconto io nel merito sono molto meno vendibili alla vostra pubblica opinione, pero' e' il mio lavoro".
Un commento anche sulla grana sull'Imu non pagata del ministro Idem.
''Ho letto quello che ha detto il ministro Idem e ovviamente faccio fiducia in quello che il ministro Idem ha detto ieri".

Per il resto Letta dice di vivere l'esperienza di Governo ''giorno per giorno con grande determinazione". "A 50 giorni dall'inizio di questo impegno, a me sembra una vita", ho "un sentimento molto positivo, sento che le cose stanno andando bene, come mi aspettavo, come speravo, sento che c'è energia positiva che si sta liberando. Vedo tantissime difficolta', ma ci metto tanta determinazione, tanta voglia di fare. Un sentimento positivo, mi sembra che ci siano tutte le condizioni per fare cose positive e applicare il programma sul quale il Parlamento mi ha dato la fiducia".

Il premier esclude elezioni anticipate a breve, ''non mi sembra che ci sia questa situazione'', però si dice abbastanza sicuro di un fatto, ''che nuove elezioni con questa stessa legge elettorale finiscono per ridare una situazione che non può consentire maggioranze che non siano maggioranze larghe".

"Questa legge elettorale ha un difetto principale e tanti sottodifetti: il sottodifetto principale e' che i cittadini non possono scegliere il loro parlamentare. Il macrodifetto e' dato dal fatto che l'Italia ha due Camere che hanno gli stessi poteri, se la legge elettorale ha regole diverse per le due Camere si ha una maggioranza in una e una diversa in un'altra. Il tema di fondo è che tornare a votare con questa legge elettorale riporta come il gioco dell'oca alla casella di partenza". Letta si è quindi detto "fiducioso" che entro 18 mesi ci possano essere "la riforma costituzionale e il cambiamernto della legge elettorale che ovviamente e' legato al tipo di sistema istituzionale che assumeremo. Ci sono "tutte le condizioni per fare le cose positive e applicare il programma sul quale il Parlamento ha dato la fiducia". da detto il premier Enrico Letta, durante un incontro con la stampa estera.

"Sono passati solo 50 giorni" dall'inizio del lavoro, "e sento un sentimento molto positivo, sento che le cose stanno andando bene e le cose stanno andando come speravo: vedo tantissime difficoltà, ma ci metto tanta determinazione.

"Vedo il governo stabile e concentrato sui suoi obiettivi e non credo che ci saranno conseguenze di nessun tipo da parte di vicende esterne", ha aggiunto il premier che ha negato che le vicende processuali di Silvio Berlusconi abbiano ricadute sull'Esecutivo.

"Sentirò e mi atterrò alle indicazioni del partito, il governo non c'entra" con questi temi e "non darei grande importanza a questo avvenimento". Così Letta sul tema dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi.

"Spero che il prima possibile si arrivi ad una riforma costituzionale e della legge elettorale", ma "non vedo elezioni anticipate a breve",
ha aggiunto il premier.

Sul problema degli esodati, il premier ha confermato oggi che "lo affronteremo e lo risolveremo".

Bisogna ridare ai giovani, quanto è stato tolto loro in passato. Ne è convinto Letta che ha oggi ricordato che vista la crescita del tasso di disoccupazione giovanile, "oggi devono diventare la priorità". Secondo il premier, quando la decisione dei genitori di aiutare i figli (con una casa, o un'integrazione mensile) diventa collettiva è "drammatico" perche provoca "una immobilizzazione delle risorse, con il calo degli investimenti e dei consumi".

Qualcuno ebbe a dire che "con la cultura non si mangia, mentre il penso che il nostro Paese debba puntare moltissimo" sul binomio cultura e turismo. "Proprio stamani - ha detto il premier - ho incontrato ministro Bray" e posso annunciarvi che "presenteremo a breve le linee guida" di quanto il governo intende fare in questa materia. Un pacchetto di misure che tuttavia il presidente del Consiglio non ha voluto anticipare.

L'Unione europea è una "storia di successo" e "non è vero che l'Europa è il problema del mondo", anche per questo l'Italia "farà di tutto" per fare in modo che la Gran Bretagna resti dentro "questa storia di successo", ha spiegato Letta. "La mia visita a Londra è legata anche a far passare il seguente messaggio: è interesse dell'Italia e dell'Ue che la Gran Bretagna rimanga a bordo dell'Europa".

Al prossimo vertice Ue "i due grandi temi sono la lotta alla disoccupazione giovanile e l'unione bancaria" e "su questi due temi crediamo che uscire dal Consiglio Ue con frasi di circostanza e impegni generici sarebbe un autogol che l'Europa non può permettersi". Se dal Consiglio europeo non arrivassero risposte, ha ribadito il premier, "si creeranno le condizione perché il prossimo parlamento Ue sia il più antieuropeo della storia".

Intanto Il presidente del Consiglio, Enrico Letta - informa una nota di Palazzo Chigi - ha istituito la task force per l'elaborazione di proposte in tema di lotta, anche patrimoniale, alla criminalita'.
L'organismo e' presieduto dal segretario generale della Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli''.

Fanno parte dell'organismo: "Magda Bianco, dirigente della Banca d'Italia; Raffaele Cantone, magistrato di Cassazione; Nicola Gratteri, procuratore aggiunto Reggio Calabria; Elisabetta Rosi, magistrato di Cassazione; Giorgio Spangher, ordinario di procedura penale".

Ieri è venuto meno il principio cardine della democrazia ovvero la leale collaborazione tra poteri. Farò ricorso personale, se il Presidente mi darà il via libera, alla Corte dei diritti e di giustizia europea affinché possa avere un giusto processo". Così il Sottosegretario Michaela Biancofiore alla trasmissione "Citofonare Adinolfi" in onda su Radio Ies, sottolineando che Letta "non può dormire sonni tranquilli".

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