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L'Ordine Sovrano di Malta opera per salvare gli immigrati

In una conferenza stampa organizzata dal Ordine Sovrano di Malta, Il Corriere del Sud presente, sono state presentate le attivita del Ordine insieme ai progetti sparsi per il Mondo intero :
Dal 2008 il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) è impegnato, in collaborazione con la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, nelle operazioni di soccorso ai migranti, che attraverso il Canale di Sicilia cercano di raggiungere l’Europa in fuga da guerre, persecuzioni e povertà. Secondo i dati di Fortress Europe sono circa
20.000 i migranti che dal 1998 ad oggi hanno perso la vita nelle acque del Mediterraneo, provenienti in prevalenza da alcune delle regioni più tormentate del continente africano: Eritrea e Somalia. Una cifra impressionante, cheprobabilmente fa di questo mare la più grande fossa comune esistente.
• dal 2008 ad oggi oltre 5000 bambini, uomini e donne
curati e assistiti;
• 289 medici;
• 270 infermieri;
• 123 soccorritori;
• un servizio che non conosce sosta: 24 ore al giorno per
365 giorni l’anno.
In sei anni i volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine hanno prestato cure ed assistenza ad oltre 5000 bambini, uomini e donne, molte delle quali in stato di gravidanza. Un servizio che il Corpo di Soccorso svolge operando direttamente a bordo delle motovedette della Guardia di Finanza e della guardia Costiera, nell’ambito del Progetto Europeo “SAR Operation”, finanziato dall’Unione Europea e cofinanziato dal Ministero dell’Interno. Altri due medici del Corpo di Soccorso sono a bordo delle navi del dispositivo “Mare Nostrum”. Quest’ultima fondamentale presenza, che vede collaborare il Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta con la Marina Militare, è garantita grazie al contributo della “Nando Peretti Foundation”.
L’intervento dei medici a bordo, già all’atto del recupero in mare, è fondamentale per individuare coloro che hanno bisogno di cure urgenti, quasi sempre bambini e donne in gravidanza.
Allo stato di malnutrizione e deperimento dei migranti, infatti, si aggiungono le patologie legate alle condizioni precarie del viaggio: ustioni da idrocarburi per il carburante libero imbarcato in taniche improvvisate, squilibri
elettrolitici per ingestione di acqua di mare, ferite lacerocontuse e da armi da fuoco.
A seguito del drammatico naufragio del 3 ottobre 2013 a poche miglia dalle coste di Lampedusa – in cui sopravvissero solo 155 degli oltre 500 migranti - un importante ruolo è svolto dagli psicologi, chiamati a fornire sostegno ai
superstiti dei naufragi ma anche ai soccorritori stessi.
Sin dallo scoppio della guerra civile, oltre tre anni fa, il Sovrano Ordine di Malta opera incessantemente con ampio impiego di mezzi per far fronte alla gravissima emergenza umanitaria dei profughi siriani in fuga. Il bilancio delle
vittime, degli sfollati e dei feriti, molti dei quali ridotti disabili a vita, è un dramma che non conosce sosta. Quasi un siriano su tre è stato costretto ad abbandonare la propria casa; oltre 130 mila persone sono morte e di queste 11mila erano bambini. Il numero dei rifugiati continua a crescere ed ha superato ormai i due milioni e mezzo tra il Libano, la Turchia, la Giordania e l'Iraq.
Dal 2011 il Malteser International e l’Associazione libanese dell’Ordine, hanno soccorso oltre 40.000 profughi in Siria, Libano e in Turchia, distribuendo cibo, kit di vestiti invernali, coperte e stufe. Attraverso la collaborazione con partner umanitari, nella regione intorno a Damasco e Aleppo, il Malteser International ha aiutato migliaia di famiglie di
sfollati con la distribuzione di kit igienici, stufe e olio.
L’impegno in Turchia e la collaborazione con International Blue Crescent
L’impegno umanitario del Sovrano Ordine di Malta in un contesto islamico rappresenta un esempio di efficienza nella cooperazione multi-religiosa per tutto il Medio Oriente, grazie alla stretta collaborazione con organizzazioni
umanitarie del mondo musulmano
L’impegno in Turchia e la collaborazione con International Blue Crescent
L’impegno umanitario del Sovrano Ordine di Malta in un contesto islamico rappresenta un esempio di efficienza nella cooperazione multi-religiosa per tutto il Medio Oriente, grazie alla stretta collaborazione con organizzazioni
umanitarie del mondo musulmano.
In Turchia, nel distretto di Kilis (circa 3 chilometri dal confine siriano) è operativo da settembre 2013 un ospedale da campo, gestito dal Malteser International e l’International Blue Crescent, in grado di ospitare fino a 28 pazienti.
La maggior parte dei pazienti curati soffre di forme acute di stress dovute alle violenze vissute e ha bisogno di terapie psicologiche di sostegno.
Molti sono rimasti feriti da armi di guerra o sono affetti da malattie croniche come l’ipertensione e il diabete e necessitano di cure urgenti. La struttura dispone di quattro ambulanze munite di tutte le apparecchiature necessarie per permettere ai medici di operare d’urgenza. Non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno, l’Ospedale potrà essere trasportato in Siria.
Una persona su quattro in Libano oggi è un rifugiato siriano: a fine maggio, circa 1,1 milioni di profughi siriani sono stai registrati nella “Terra dei cedri”, che conta una popolazione totale di poco più di 4 milioni di
abitanti.
Una presenza che grava sull’infrastruttura sanitaria locale, che a causa delle risorse limitate per l’assistenza medica - sia per rifugiati che per i residenti - deve limitare gli interventi ai casi di emergenza.
Clinica mobile a Wadi Khaled Nella zona di Wadi Khaled, una valle remota nella regione nord-orientale di Akkar vicino al confine siriano,
la popolazione locale di circa 30mila persone ospita un numero ancora maggiore di profughi: una situazione prossima allo stallo per un territorio dalle condizioni di vita difficili anche in tempi normali, per la carenza di infrastrutture e le scarse opportunità di lavoro, dove il centro sanitario
più vicino dista quasi 20 miglia su strade di montagna.
Per sostenere l’assistenza locale, il Malteser International ha recentemente consegnato una Clinica mobile (MobileMedical Unit – MMU) al Centro sanitario di Wadi Khaled. La MMU è attrezzata con dispositivi diagnostici, come elettrocardiografo ed ecografo; il personale a bordo è composto da due medici generali, due infermieri e un’assistente sociale. L’Unità, insieme a un’altra già operativa, garantisce l’assistenza medica gratuita (prestazioni e farmaci) ogni settimana nei villaggi della zona.
Centro di assistenza di Khaldieh Il Centro di assistenza di Khaldieh dell’Associazione Libanese del Sovrano Ordine di Malta, in collaborazione con la Congregazione delle Sorelle di Sant’Antonio, dal 1986 opera nell’ambito socio sanitario nella regione di Zgharta, nel Nord del Libano a pochi chilometri da Tripoli, offrendo cure mediche, educazione sanitaria e assistenza sociopsicologica.
Dall’agosto 2012 l’avamposto libanese per l’accoglienza e l’assistenza dei rifugiati siriani si trova nel Centro di Khaldieh. Ogni giorno sono un centinaio i pazienti che si recano al Centro per ricevere assistenza medica, soprattutto specialistica, in particolare ginecologica. Sono infatti moltissime le donne musulmane fuggite insieme ai propri figli o incinte, che necessitano di cure e per le quali il Centro mette a disposizione medici donne, nel rispetto delle esigenze della cultura musulmana.
Proprio la capacità di dialogare con religioni diverse e di assistere il prossimo senza distinzione di fede e provenienza ha
permesso all’Ordine di Malta di essere apprezzato da tutta la comunità.
Grazie all’efficienza, al livello dei servizi offerti e all’umanità del personale il Centro di Khaldieh è stato accreditato dal governo di Beirut al primo posto nella lista di oltre 40 centri medici censiti in tutto lo Stato.
Il centro di Siddikine in Libano e la cooperazione con la Fondazione Imam Al Sadr
Un ulteriore esempio di tolleranza e coesistenza tra differenti gruppi etnico-religiosi è rappresentato dall’operato dell’Associazione Libanese dell’Ordine di Malta nel distretto di Tiro, parte del Governatorato del Sud, che ha avviato nel 1985 una collaborazione con la Fondazione musulmana Imam Moussa al Sadr per la gestione del Centro medico di Siddikine, che gestisce una struttura in cui sono ospitati più di 1.500 bambini e ragazzi.
Il personale impiegato a Siddikine risponde alle necessità di una popolazione povera in una zona considerata altamente
instabile, fornendo servizi medici, paramedici e sociali ai villaggi della zona. In particolare il centro opera nel sostegno
socio-psicologico alle famiglie bisognose, nella cura dei disabili, nell’educazione....
Il Gran Commendatore è il Superiore Religioso dei Cavalieri Professi e dei Cavalieri e Dame in Obbedienza.
Tra le sue funzioni: la divulgazione dei principi della Fede, la vigilanza sui Priorati e sui Sottopriorati e di redazione dei rapporti
delle visite e di quelli da sottoporre alla Santa Sede sullo stato di vita dell’Ordine.
E’ il responsabile degli aspetti religiosi per i Cavalieri Professi e di Obbedienza.
E’ responsabile in particolar modo della formazione dei membri del Sovrano Ordine nell’adempimento dei due carismi: Tuitio Fidei
e Obsequium Pauperum. Sono demandate a questa carica, inoltre, la cura della Cappella del Palazzo Magistrale e l’organizzazione
dei Pellegrinaggi. Esercita le funzioni di Luogotenente Interinale in caso di morte, di rinuncia o di impedimento permanente del Gran
Maestro.
Profilo del Gran Commendatore Fra’ Ludwig Hoffmann von Rumerstein :
E’ nato il 21 gennaio 1937 a Innsbruck, dove si è laureato in giurisprudenza nel 1962. Ha successivamente studiato filosofia
all’Università Gregoriana a Roma.
Dopo aver prestato il servizio militare, ha iniziato i prescritti anni di preparazione alla professione di Avvocato, professione che ha
esercitato dal 1970 al 2002.
Nel 1968 è stato uno dei fondatori nel Nord Tirolo del Malteser Hilfedienst, il gruppo di volontari austriaci dell’Ordine di Malta e del
Malteser Hospitaldienst Austria (MHDA). Tra il 1971 e il 1979 è stato a capo del gruppo di volontari di Innsbruck, dei quali tra il
1977 e il 1979 ha ricoperto la funzione di comandante. Dal 1979 al 1986 ha servito nel consiglio di amministrazione del MHDA. Per
quattro anni è stato il responsabile del treno per i malati del MHDA, durante i pellegrinaggi di Lourdes.
E’ entrato a far parte del Sovrano Ordine di Malta nel 1970, diventando un Cavaliere Professo nel 1984. E’ stato nominato dal
Capitolo Generale del 1984 membro del Sovrano Consiglio, ricoprendo dal 1994 al 2004 la carica di Gran Commendatore.
Il Capitolo Generale del 30 e 31 maggio 2014 lo ha eletto nuovamente Gran Commendatore.
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