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Ancora un sequestro di tonno rosso da parte dei militari della Capitaneria di Porto. L'attività, questa volta, è stata portata a termine da una Motovedetta d'altura della Guardia Costiera (la CP271 - nella foto - al comando del 1° Maresciallo Concetto Caruso) di Catania, durante una missione di polizia marittima nelle acque del Circondario Marittimo di Lipari, finalizzata al controllo delle attività di pesca ed a tutela delle risorse ittiche.
I militari della Guardia Costiera, durante l'attività di pattugliamento, intercettavano a largo dell'Isola di Stromboli un peschereccio intento ad effettuare la pesca con il palangaro. Una volta saliti a bordo per i controlli di rito,  gli Ispettori delle Capitanerie di Porto accertavano la presenza di ben dodici esemplari di tonno rosso (per complessivi 1.200 chilogrammi circa), pescato in violazione alle vigenti normative comunitarie.
Gli esemplari venivano prontamente sequestrati e, con l'ausilio del personale militare dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari (comandato dal Tenente di Vascello Cosimo Bonaccorso), sbarcati in quest'ultimo porto per i necessari controlli sanitari e la successiva vendita all'asta.
L'attività, che segue soltanto di pochi giorni gli ingenti sequestri di tonno rosso effettuati nel catanese, è stata svolta nell'ambito della campagna promossa a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata, a livello locale, dall' 11° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia orientale.

Studenti

 

Una delegazione di ragazzi provenienti da Phoenix (Arizona), una delle maggiori città americane, gemellata con Catania, è stata ricevuta a Palazzo degli Elefanti dal sindaco Enzo Bianco. I giovani sono ospiti di ragazzi catanesi che saranno poi a loro volta ospitati negli Usa. La
delegazione ha portato in dono al sindaco una campana e hanno ricevuto alcuni libri fotografici dedicati a Catania.

Bianco Stancanelli

 

“Un dialogo tra due persone civili in una città civile” si è svolto così a palazzo degli Elefanti il passaggio di consegne, improntato alla cordialità e al rispetto reciproco, tra il sindaco neo eletto Enzo Bianco e Raffaele Stancanelli che ha chiuso la sua esperienza come primo cittadino di Catania.

E’ la prima volta che, con l’avvento del sistema di elezione diretta, il passaggio avviene a Catania tra i due sindaci.

Un colloquio sereno nel corso del quale Bianco e Stancanelli, alla presenza dei vertici Amministrativi del Comune, hanno espresso le loro valutazioni sulla città anche alla luce dell’esperienza appena conclusa da parte di Stancanelli e, nel contempo, hanno espletato tutte le incombenze burocratiche legate all’evento.

“ Ringrazio sinceramente Raffaele Stancanelli - ha detto il sindaco Enzo Bianco- per avere servito la città con passione e gli auguro per ciò che intende intraprendere, come politico e come professionista, i migliori successi”.

Stancanelli, nell’augurare a Bianco buon lavoro, ha detto” di non avere rimpianti e di essere soddisfatto di aver lavorato per il bene di Catania”.

L’ex sindaco ha consegnato a Bianco un rendiconto molto voluminoso sulla sua gestione che, insieme all’incontro nei prossimi giorni con i revisori dei conti, servirà a far luce sulla situazione economica dell’Amministrazione comunale. L’incontro tra Bianco e Stancanelli si è poi concluso con una stretta di mano davanti al Gonfalone della Città.

Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha ricevuto a Palazzo degli elefanti l’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi  “in un clima positivo di grande collaborazione”.  L’Assessore, in particolare, ha dato la piena disponibilità affinché gli uffici dell’Assessorato e della Ragioneria della Regione possano fornire un supporto tecnico che consenta di conoscere rapidamente la situazione dei conti del comune di Catania.
Una Due diligence, insomma, per analizzare lo stato dell'azienda-Comune  nei dettagli più minuti. Gli uffici saranno disponibili anche per verificare la possibilità di attingere a fondi regionali, nazionali e comunitari per opere che riguardino la città.

insediamento Enzo_Bianco-2

Enzo Bianco si è insediato sabato mattina come sindaco di Catania con una sobria cerimonia svoltasi nel Palazzo degli elefanti. Dopo aver indossato, nella propria stanza, la fascia tricolore con i simboli della città, il sindaco ha scritto sul libro d'onore: “con emozione insuperabile torno a servire con umiltà e passione la mia città”.

Nel salone Bellini, colmo di catanesi venuti a salutarlo, Bianco ha ringraziato gli altri candidati sindaci per lo “scontro leale e democratico”, e in particolare Raffaele Stancanelli “che ha servito la città in un momento difficile”. Ricordando di essere stato “eletto con diffusa simpatia e largo consenso”, il Sindaco ha detto di voler “onorare questa sfida con energia, passione, esperienza, fantasia, disponibilità”. E ha annunciato una gestione improntata alla sobrietà e alla dignità “per recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini”, mettendo al primo posto della sua azione l'emergenza lavoro, soprattutto giovanile. Ha poi parlato della necessità di rendere più efficiente la macchina comunale, chiedendo ai dipendenti “sacrificio e passione”. Bianco ha ricordato che presto Catania diventerà città metropolitana, sottolineando come esistano “intelligenze e professionalità con una voglia straordinaria di essere protagoniste del rilancio di Catania, con l'aiuto del governo regionale e nazionale”.

Il Sindaco ha dichiarato che completerà al più presto le deleghe assessoriali e che il suo primo interlocutore sarà il nuovo Consiglio comunale. L’obiettivo è quello di “tornare a fare di Catania una delle locomotive dello sviluppo del Paese”, perché il programma Catania +10 “è un sogno, ma a me piacciono i sogni che si possono realizzare”. Bianco ha poi letto un passo tratto da “Le memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar: “Volevo che le città fossero splendide, piene di luce, irrigate d’acque limpide, popolate da esseri umani il cui corpo non fosse deturpato né dal marchio della miseria o della schiavitù, né dal turgore di una ricchezza volgare”. E ha concluso: “con questo sentimento mi accingo a servire la città di Catania come il più umile dei cittadini, ma quello al quale è stata affidata la più grande responsabilità”.

Dopo il discorso, Bianco ha attraversato il corridoio che custodisce i ritratti dei sindaci dal dopoguerra a oggi per il tradizionale omaggio al gonfalone. È seguita la cerimonia dei rintocchi di campana nella corte del Palazzo e l'offerta dei fiori, in Cattedrale, a Sant’Agata e a Vincenzo Bellini.

Il Sindaco ha annunciato che martedì mattina porterà una corona di fiori sulla tomba di Giuseppe De Felice Giuffrida, il sindaco che i catanesi chiamavano “nostru patri”.

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