Ieri il Parlamento Ue ha approvato oggi una risoluzione bipartisan sui flussi di migranti nel Mediterraneo dopo la tragedia di Lampedusa in cui si chiede tra l'altro di "modificare o rivedere eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare", un implicito riferimento alla legge Bossi-Fini.
"L'Europa, per la sua stessa storia" e per le sue "più profonde e nobili" radici, "non può stare a guardare" di fronte a tragedie come quelle di Lampedusa, "se lo fa, muore". Lo ha detto il premier Enrico Letta, nel suo intervento a Montecitorio.
Il Consiglio europeo che si apre giovedì prossimo "sarà l'occasione per iniziare a discutere di un'Europa diversa", dopo che più volte "in quest'Aula abbiamo parlato di un'Europa presa dentro le proprie contraddizioni e che ha smarrito la sua anima", ha spiegato Letta. Secondo Letta, "l'Europa ha smarrito la sua anima in balia di discussioni interminabili sulle procedure, serve invece solidarietà quando uno degli Stati membri in difficoltà. Per la prima volta dopodomani - ha aggiunto - entrerà nel Consiglio il dolore della tragedia di Lampedusa. Dinanzi a quel danno non dobbiamo conformarci alla globalizzazione dell'indifferenza".
''A Bruxelles non accetteremo compromessi al ribasso'', ha aggiunto.
"Chiederemo - ha detto Letta - al Consiglio europeo di giovedì 4 impegni precisi: il dramma di Lampedusa è una questione europea; misure immediate per mettere in atto il programma di sorveglianza Eurosur e rafforzare Frontex; un piano d'azione per la gestione dell'emergenza migratoria; dialogo con i Paesi del Mediterraneo".
Sull'emergenza immigrazione "l'unione europea è stata distratta per troppi anni ora non lo è più", dice Enrico Letta a Montecitorio. Il premier ringrazia Barroso e Van Rompuy per gli impegni presi e sottolinea: "Mi auguro che seguano atti immediati, l'impegno italiano sarà tutto in questo senso".
"Nessuno si illuda che queste tragedie siano episodi occasionali, destinate a risolversi" con l'arrivo dell'inverno, perché non è così, ha detto Letta in vista del vertice di Bruxelles di fine ottobre, a proposito delle ultime tragedie del mare sull'immigrazione.
Per la Commissione Ue il piano presentato dal premier Letta al Parlamento, che indica la strategia sull'immigrazione da presentare al vertice Ue, "converge con le priorità già annunciate dalla Commissione": cosí il portavoce del commissario agli affari interni Cecilia Malmstrom.
''L'accoglienza degli immigrati è un punto fermo, ma non possiamo tenerli tutti anche perché in un momento di crisi dobbiamo preoccuparci di dare un futuro dignitoso agli italiani''. E' questa l'opinione di Angelino Alfano intervistato da Radio Anch'io. ''Prima del futuro degli altri - ha aggiunto il ministro dell'Interno dobbiamo occuparci del futuro degli italiani''.
Alfano si e' rivolto all'Unione Europea per sottolineare che ''deve proteggere le frontiere italiane perché sono ormai le frontiere dell'Europa. Con il buonismo sugli immigrati si rischia di far morire altre persone, mentre la questione dell'immigrazione va affrontata con realismo''.
Dare al problema dell'immigrazione una risposta europea guidata dal principio di "solidarietà" e di un' "equa ripartizione delle responsabilità". E' quanto si legge nell'ultima versione della bozza di conclusioni del vertice Ue che, a quanto si è appreso, accoglie sostanzialmente le richieste dell'Italia.