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Dal furto di identità digitale, agli attacchi informatici degli hacker

Oggi, a nostro modesto avviso, il vero pericolo informatico è il cosiddetto “furto di identità digitale” ad opera degli hacker. Peraltro, non a caso, in Italia, secondo l’Osservatorio Crif , sono stati registrati 26mila casi di frodi creditizie, a seguito di furti di identità digitale. In sostanza, agli hacker, ormai, interessano solo le nostre vite online, ovvero, i dati sempre, più, digitali del nostro conto in banca, in genere, tutte le informazioni che mettiamo in Rete, da semplici cittadini e da quando siamo sul posto di lavoro. Un’indagine del “Financial cyber threats “, nel 2013, ha messo in evidenza due filoni principali di cyber attacco: i programmi creati per rubare i file dei portafogli virtuali e le applicazioni progettate per installare, su pc infetti, il software che genera “bitcoin”(leggi:moneta virtuale). Ma c’è di più. Una delle cause principali con cui i cyber criminali riescono ad accedere alle informazioni personali, è l’estrema facilità di accesso, attraverso documento cartacei o in forma digitale e attraverso i dati e profili scaricabili dai social network. Ancora, va rilevato che circa la metà dei casi di frodi creditizie, il 52,5%, viene scoperta entro 12 mesi, mentre il restante 47,5% negli anni successivi(cfr.www.ilsole24ore.com./finanza del 3.6.2014). Ma oggi, qualcosa sta cambiando. La tecnologia consente di eseguire una completa verifica antifrode su un documento d’identità attraverso una semplice foto fatta con uno smartphone. Nel nostro Paese, il Garante della Privacy fornisce le istruzioni per una perfetta “armatura digitale”: sul sito istituzionale del Garante della Privacy c’è la nuova guida che aggiorna quella del 2009, sulle problematiche dei social network e sulle precauzioni da prendere per difendere i propri dati personali. E dulcis in fundo, noi diciamo che il problema si potrà risolvere con l’identità digitale sulla quale, anche, l’Unione europea sta, già, lavorando a livello normativo e molti operatori si stanno già attrezzando.

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