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“Scyllaticus sinus: prospettive di ricerca storica sullo Ionio catanzarese”

Scyllaticus sinus Ulderico Nisticò Francesco graceffa raoul Elia

Giorno 6 luglio 2016, alle ore 17:30, nella sala conferenze dell'Hotel Palace di Catanzaro Lido, si è svolto l'incontro dal titolo “Scyllaticus

sinus: prospettive di ricerca storica sullo Ionio catanzarese” organizzato e promosso dall’associazione di Volontariato Culturale Onlus Centro Studi Bruttium. L'incontro, che verteva sugli ultimi risultati delle ricerche di carattere storico, archeologico e architettonico-urbanistico nel territorio dell'area ionica catanzarese, ha visto succedersi alla parola lo storico Ulderico Nisticò, l’architetto Francesca Ferraro, l’archeologo Roberto Murgano, coordinati e moderati dal saggista e storico Francesco Graceffa. L'incontro è stato aperto dal presidente del CSB, Raoul Elia, che ha presentato la nuova vita dell'associazione Centro Studi Bruttium, nata nel lontano 1995 ma ancora attiva sul territorio, come dimostrano l'incontro appena passato e i futuri, che seguiranno a partire dal mese di settembre, salutato il presidente uscente dell'associazione, prof.

Pasquale Natali, e inaugurato la conferenza prospettando il tema del superamento dei tradizionali luoghi comuni della ricerca storica sul territorio catanzarese, Ulisse, Ercole, fondatori vari, Magna Grecia, per prospettare un differente approccio multidisciplinare all'argomento e nuovi punti di vista, che amplino il contesto radicandolo nella storia del Mediterraneo, antico e recente.

Roberto Murgano ha inserito l'area dello Ionio catanzarese di età preistorica nel contesto più ampio della Storia del Mediterraneo attraverso l'analisi degli Aegyptiaca ritrovati in area catanzarese e l'individuazione del loro posizionamento nelle rotte commerciali e negli scambi culturali fra aree fenicie, sirio-palestinesi ed egizie.

Francesca Ferraro ha invece analizzato il rapporto fra l'area relativa all'antica Scolacium e il territorio interno, lungo le vie di collegamento verso il Tirreno, che hanno fatto la storia di questa area istmica, e lungo i secoli della sua travagliata storia, in cui lo Ionio catanzarese è stato luogo di incontri (e scontri) di civiltà.

Ulderico Nisticò ha affrontato il tema del rapporto fra la storia e i miti di fondazione, i miti che hanno indirizzato la visione del mondo e la ricerca degli archeologi e degli storici calabresi, auspicando un rinnovamento radicale dell'impostazione e una più viva e partecipata attenzione alla storia e alla cultura del territorio.

Il prof. Graceffa ha chiuso i lavori inviando agli amministratori, ai cittadini e soprattutto alle nuove generazioni un invito a puntare nuovamente e con maggior attenzione e cura alla cultura, alle tradizioni e al vissuto del territorio per affrontare le sfide che il futuro ci prospetta.

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