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L'ultimo saluto a Giovanni Lo Porto

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Si sono svolti, ieri mattina in un clima di grande commozione nella ex chiesa di San Matti ai Crociferi, i funerali laici di Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano  ucciso in un raid americano lo scorso gennaio al confine tra Pakistan e Afghanistan.

Con i familari di Giovanni  Lo Porto, erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando e gli assessori Giusto Catania, Emilio Arcuri, Giovanna Marano, Agnese Ciulla e Giuseppe Gini, il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha, insieme a Hussain Iqtidar, membro pachistano della Consulta ed a altri consiglieri, oltre ad altre alte cariche civili e militari.

"Partire e tornare è la vita, partire per vivere meglio e tornare è un diritto, partire per far vivere meglio gli altri è una missione, partire per far vivere meglio e tornare in una bara è un dolore e una condanna – ha detto il sindaco, Leoluca Orlando che ha proclamato il lutto cittadino per oggi -. Un dolore per i familiari, accanto ai quali ci siamo stretti questa mattina, ed è una condanna nei confronti di logiche di violenze e di guerra che, oggi a Palermo, sono rappresentate da un palermitano ucciso in Pakistan, perché voleva far vivere meglio i pakistani e che torna in una bara, e da 8 pakistani che tornano a casa in una bara avendo lasciato il loro paese per vivere meglio a Palermo". 

"Io credo – continua Orlando - che c'è un filo che lega il diritto alla mobilità con questa tragedia ecco la ragione per la quale ancora una volta Palermo si conferma "Città dell'accoglienza", ma una "Città dell'accoglienza" ha il dovere di chiedere che si faccia luce su quello che è accaduto: troppo complesso appare lo scenario in cui è morto il cooperante palermitano. Abbiamo fiducia nella magistratura, la quale sta facendo tutte le indagini necessarie. In attesa di conoscere la verità - conclude il sindaco di Palermo - ricorderemo Giovanni Lo Porto intitolando a lui una scuola dell'infanzia a qualche decina di metri a dalla sua casa a Brancaccio”

"La città di Palermo – ha detto l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania – ha dato il suo ultimo, grande saluto, ad un uomo esemplare, che ha speso la sua vita per i diritti di tutti e di ciascuno, che credeva ed amava la libertà, che sapeva costruire ponti per la pace e che, nei suoi viaggi, amava stare vicino ai bambini. Oggi più che mai siamo fieri di essere concittadini di Giovanni Lo Porto".

"E’ ancora forte il dolore, la commozione per la morte di Giovanni Lo Porto - ha commentato il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha - un ragazzo pieno di vita e potenzialità, un palermitano straordinario che ha dedicato la vita ai popoli che cercava di aiutare, esempio di immensa generosità al servizio degli ultimi, che oggi tutta la città piange”.

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