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La cancelliera tedesca Angela Merkel ha visitato oggi, per la prima volta, il Teatro San Carlo di Napoli, per assistere alla recita di Otello di Giuseppe Verdi,  sul podio il direttore musicale Nicola Luisotti.  La cancelliera, arrivata in  teatro verso le 17.45  di sabato scorso insieme al marito Joachim Sauer, aveva acquistato online due biglietti di palco di II fila. Ad accoglierla  il  sovrintendente Rosanna Purchia, il commissario straordinario Michele Lignola, il direttore musicale Nicola Luisotti e il direttore artistico Vincenzo De Vivo.

La Merkel si è mostrata curiosa e si è intrattenuta in platea, per poi visitare il foyer storico e la nuova sala regia, apprezzando la bellezza del teatro e dei recenti lavori di restauro. “E stata una sorpresa che ci ha fatto molto piacere”, spiega Lignola. “La modalità con cui la signora Merkel  è arrivata al San Carlo ci ha consentito di rispettare la sua riservatezza e noi la abbiamo accolta con discrezione ma con l’orgoglio di mostrare il teatro più bello del mondo. E la Merkel ha mostrato sincera emozione per lo straordinario spettacolo che è la vista  del San carlo”.

“ Penso sia un grande esempio di rigore”, continua Rosanna Purchia, “che riesce a coniugare umanità e semplicità, oltre all’autentico amore per la musica , che ha trasmesso a  tutti noi durante il giro informale in teatro. E’ bello sapere che una figura come la sua abbia scelto di comprare i biglietti online”.

 

E' in distribuzione il nuovo numero di La Sila, storico periodico indipendente cosentino nato nel 1947, tuttora in attività.
Ancora una volta si tratta di un numero monografico, come quello precedente incentrato sulla situazione di palazzo Martire a Pedace.
Dedicato, stavolta, alla figura del compianto Vincenzo Ziccarelli, editorialista del periodico nonché commediografo, scrittore, politico già presidente dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza.
La rivista e' arricchita di contributi diversi di operatori dell'informazione, della politica, della cultura e dello spettacolo che sono stati in vario modo a contatto diretto con Ziccarelli.
All'interno altresi e' contenuta l'idea proposta di istituire in futuro un Museo della Prosa presso quel Teatro Morelli che ospito' il Consorzio Teatrale Calabrese e il Teatro Stabile di Calabria, strutture che videro Ziccarelli operare da protagonista nel mondo teatrale calabrese sin dagli anni 70 e 80.
Successivamente il drammaturgo rivestì, fra l'altro, il ruolo di direttore della rassegna Zolfo e Malie di Guardia Piemontese e di ciò il numero di La Sila si occupa ampiamente oltre a ricostruire, del proprio illustre collaboratore, un ampio profilo biografico intellettuale ed artistico.

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La carriera della Signora Sastri è costellata da innumerevoli successi in differenti campi, dall'arte scenica classica, moderna e musicale, fino al cinema in tutti i suoi registri e alla canzone, popolare e d'autore. La sua bravura è ampiamente riconosciuta e le sue qualità sono state insignite con ben tre premi David di Donatello e quattro Nastri d'argento. I riconoscimenti sono avvenuti anche a livello istituzionale, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nell'aprile del 2011 le ha conferito l'onorificenza di Commendatore della Repubblica italiana.

Lina Sastri  e in scena a Roma fino oggi 30 marzo 2014 al Teatro Quirino con lo spettacolo "Linapolina", uno spettacolo in musica e poesia da lei stessa concepito e recitato.
Scrive Lina Sastri alla presentazione del suo spettacolo parlando anche con il Corriere del Sud:
Il mio nome finisce con l'inizio del nome della mia città, il nome della mia città finisce con l'inizio del mio nome, il nome della mia città comincia con la fine del mio nome, il mio nome comincia con la fine del nome della mia città.
LinaNapoliLina.
Ho provato a dirlo come un unico suono, e sembra proprio di dire, di cantare, sempre...Napoli... senza fine, Napoli, all'infinito. È per questo che ho voluto chiamare così questo spettacolo, questo concerto in musica e parole dove racconto la mia terra con la sua musica immortale, infinita, accompagnata da otto musicisti e un danzatore, passando, come sempre, dalla parola alla musica, alla danza, in un flusso dell'anima che va e viene, come il mare. Come sottotitolo ho scelto "le stanze del cuore" perché, scrivendolo, provandolo, mi sono accorta che ogni parola, verso o nota visitavano uno spazio del palcoscenico, facevano vivere emozioni e pensieri. Per la prima volta, ogni parola è scritta da me, ogni verso è nato di getto, e così è rimasto, e l'ho collocato nello spettacolo, che così è diventato una "cantata poetica in musica". Cominciai con "Cuore mio" a raccontare la mia musica che si fa teatro, e poi seguirono "Melos", "Corpo celeste", "Mese Mariano", e poi le parole de "La casa di Ninetta", fino a "Per la strada", dove scelsi la musica napoletana contemporanea. Ora è tempo di ritornare a casa, quella conosciuta, continua l'artista ma con il bagaglio di questi anni, che mi hanno fatto mescolare da sempre strumenti e note senza fermarmi alle vie conosciute, ma cercando, sempre, vie nuove di musica, percorsi che non hanno paura di cantare la tradizione senza limitarsi alla tradizione, cercando nella musica il teatro, guardando ad ogni canzone come a un momento di emozione da comunicare con la voce, con il canto, con il corpo, con il cuore, con l'anima. Con la scelta degli strumenti e dei colori della musica, con la luce, con i silenzi. La libertà è la nota più bella, me la concedo, è il regalo più grande che mi fa la musica, è per questo che la scelgo, oggi più che mai, come una tappa importante della mia vita dedicata al teatro e all'arte.
Lina Sastri presentera il suo spettacolo oltre a Roma il 3 aprile Gorizia il 5 aprile  Jesi  il 9 aprile Napoli Teatro Diana e il 29 aprile Teatro Manzoni
Milano
Francesca Motta scrive riguardo lo spettacolo di Sastri: "Si sente forte lo spirito mai sazio della città vesuviana nel concerto di parole e musica dal vivo scritto, diretto e interpretato da Lina, si respira a pieni polmoni il profumo e il gorgoglio del mare, carico di attesa e vitalità, continuamente evocato. "Napoli e in un attimo fu musica" eccoci dentro l'orgia emotiva, (più di due ore) sulle note di " I'te vurria vasà", incipit di uno spettacolo intimo e potente, esteticamente bellissimo, con lei divinatrice della scena in un flusso ondivago di canzoni e versi, prima in sontuoso e rollante abito da sera rosso fiamma simbolo del furore giovanile e nella seconda parte verso la maturità fasciata d'inebriante pizzo nero, in tandem con compagni d'avventura otto  musicisti e il dandy danzatore Diego Watzke"ù.

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