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Michel chiama Putin: guerra inaccettabile

La Russia è pronta a dichiarare una tregua in modo che civili e militari ucraini possano lasciare l'acciaieria Azovstal a Mariupol se le truppe decideranno di arrendersi. Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca.  

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha avuto alle 11 una telefonata "franca e diretta" con il presidente russo, Vladimir Putin. Nel colloquio, spiega una fonte Ue, Michel ha sottolineato senza mezzi termini l'inaccettabilità della guerra russa, ha dettagliato i costi delle sanzioni che l'Ue sta imponendo alla Russia per la sua aggressione intenzionale e ha ricordato il sostegno incrollabile dell'Ue all'Ucraina. Inoltre, Michel ha illustrato a Putin quelli che sono a suo avviso gli errori di calcolo e le perdite della Russia. L'intento del presidente del Consiglio europeo è bucare il vuoto di informazione che potrebbe esserci intorno a Putin, spiega la fonte Ue. Michel ha esortato Putin a "impegnarsi direttamente con il presidente Zelenskyy, come richiesto dal presidente ucraino". Lo rende noto una fonte europea dando conto della telefonata.

Putin, dal canto suo, ha accusato Kiev di impedire alle truppe ucraine a Mariupol di arrendersi. "Tutti i militari delle forze armate, i miliziani dei battaglioni nazionali e i mercenari stranieri che abbassano le armi avranno garantita la vita, un trattamento decente in base al diritto internazionale e cure mediche", ha assicurato il capo del Cremlino al presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Tuttavia, ha sottolineato Putin, "il regime di Kiev non permette che questa opportunità venga usata".  

E' quanto si apprende da fonti europee secondo le quali Michel ha anche "chiesto a Putin di avere in maniera urgente un contatto diretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come chiesto dallo stesso Zelensky".

Nella telefonata con Charles Michel, Vladimir Putin ha denunciato "le dichiarazioni irresponsabili dei rappresentanti del Consiglio europeo relativamente alla necessità di una soluzione militare del conflitto in Ucraina". Nella telefonata con Michel, Putin ha accusato "le leadership della maggior parte degli Stati membri Ue di incoraggiare una sfacciata russofobia, che si manifesta in particolare nei campi culturale, umanitario e sportivo". Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.
Intanto i "colloqui russo-ucraini sono in stallo", ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato da Interfax. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella sua telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto "l'istituzione immediata dei corridoi umanitari a Mariupol e in altre città assediate, soprattutto in occasione della Pasqua ortodossa". Lo rende noto su Twitter.

La guerra in Ucraina e la sua "sicurezza a lungo termine" verranno discussi il 26 aprile in una riunione guidata dal segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, con i partner della Nato ma anche con Paesi non membri dell’Alleanza atlantica. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa lasciando intendere che Washington guarda all'Ucraina con un orizzonte lungo termine. Il vertice, ha però tenuto a sottolineare, "non sarà sulla ricostruzione".

La scelta della base Air Force di Ramstein, nel Sud della Germania, come sede dell’incontro allargato ha un valore altamente simbolico per gli Stati Uniti: è stata la base europea della ‘war on terror’, la guerra al terrorismo guidata dagli Usa.

Spesso snobbato dai media americani, è considerato da Washington l’hub fondamentale nella guerra con i droni, oltre a essere la base dell’aviazione più importante fuori dagli Stati Uniti. Da qui sono partiti attacchi per l’Afghanistan e cargo carichi di munizioni per raid aerei in Siria e Iraq. E’ qui che la Polonia ha detto di essere pronta a trasferire tutti i suoi Mig-29 e a metterli a disposizione degli americani.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di non aver perso le speranze in un negoziato che sancisca un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. "La nostra mediazione fino ad ora ha ottenuto risultati positivi, tuttavia non possiamo dire di aver raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati, ma andremo avanti e faremo meglio. Non abbiamo smesso di sperare in un risultato positivo".

Lo scorso 29 aprile le delegazioni di Russia e Ucraina si sono incontrate in Turchia per un negoziato iniziato nei primi giorni del conflitto, ma svoltosi fino ad allora nella non neutrale Bielorussia. Ancora prima, il 10 marzo, i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev si erano incontrati ad Antalya, nel sud del Paese, per un faccia a faccia in cui è toccato al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu tentare una mediazione.

Erdogan ha poi tracciato un bilancio dell'operazione militare partita lo scorso 18 aprile per colpire le basi dell'organizzazione terroristica curda Pkk in nord Iraq. In base a quanto reso noto da Erdogan tre militari turchi sono morti, mentre 45 terroristi sono stati 'neutralizzati', termine con cui Ankara include i terroristi uccisi o arrestati.

L'operazione mira a distruggere le basi, i rifugi e i depositi di munizioni del Pkk nelle province di Zap, Metina, Gara e Avasin-Basyan, tutte situate nella regione del Kurdistan Iracheno (KRG), regno della famiglia Barzani da tre generazioni, regione autonoma ma non indipendente da Baghdad.

Non sono nuovi gli attacchi dell'aeronautica, delle squadre speciali e dell'artiglieria pesante turca nella regione. Offensive paradossalmente avallate dal governo curdo del Krg, che ha ottimi rapporti con Erdogan e che considera il Pkk una minaccia, mentre Baghdad ha gia' protestato ufficialmente per lo sconfinamento territoriale.

Il premier britannico Boris Johnson non ha escluso una vittoria russa nella guerra in Ucraina. "La cosa triste è che è una possibilità realistica", ha affermato, rispondendo alle domande dei giornalisti.

"Putin ha un esercito enorme. Ha una posizione politica molto difficile perche' ha commesso un errore catastrofico - ha affermato - L'unica opzione che ha ora è continuare a provare a usare il suo approccio spaventoso con l'artiglieria, cercando di logorare gli ucraini. Ed è molto vicino ad assicurarsi un collegamento terrestre a Mariupol"

Fonte Agi e Ansa



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