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Putin: 'Kiev ora cessi il fuoco, siamo pronti ai negoziati'

"Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre", ha affermato Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine.'Kiev ora cessi il fuoco, siamo pronti ai negoziati'

Giorgia Meloni denuncia con parole durissime per mezzo di un comunicato di Fratelli d'Italia la decisione russa di annettere le regioni occupate in Ucraina e paragona Vladimir Putin a un despota d'era sovietica. "Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell'intero continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra Nazioni da parte della Russia conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali", sottolinea Giorgia Meloni in una nota diffusa dal partito che non lascia dubbi sulla scelta di campo dell'onorevole romana.

Da tempo, e da ben prima del suo successo elettorale ,la Meloni ha proclamato in più occasioni la sua linea atlantista e la contrarietà alla guerra scatenata da Vladimir Putin contro l'Ucraina, votando peraltro a favore di ogni mozione sull'invio di armi all'Ucraina promossa dal governo Draghi senza esitazioni.

Quello dell'Occidente è un delirio, un inganno vero e proprio, con doppi e tripli standard.  Con tutte queste regole false la Russia non ha intenzione di vivere"."Vogliamo che in Russia ci siano il genitore 1 e il genitore 2 invece di mamma e papà? Siamo completamente impazziti?". Se lo chiede il presidente russo Vladimir Putin, durante la cerimonia al Cremlino, per indicare la decadenza dell'Occidente. "Vogliamo che i nostri bambini siano indottrinati sul fatto che ci sono altri generi" rispetto a maschile e femminile?, ha aggiunto citato dalla Tass.

Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre".Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine.

L'Ucraina deve "cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta" dell'annessione della popolazione delle quattro regioni ucraine non è più in discussione.

"Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione". Lo ha detto il presidente russo a proposito delle quattro regioni ucraine che oggi vengono annesse alla Russia.

L'Unione Sovietica è passata e non tornerà. Ma i russi che vivono al di fuori dei confini della Russia possono tornare alla loro "patria storica".
"L'amore per la Russia è un sentimento indistruttibile. Ecco perché anche i giovani nati dopo la tragedia della caduta dell'Unione Sovietica hanno votato" per l'annessione, ha aggiunto Putin.

Sordo alle proteste della comunità internazionale, Vladimir Putin ha deciso di procedere con l'annessione dei quattro territori ucraini dove si sono svolti i referendum che le cancellerie occidentali hanno definito delle "farse". Gli accordi saranno firmati oggi con una cerimonia in pompa magna nella Sala di San Giorgio al Cremlino con i capi delle quattro entità, e saranno accompagnati da una festa popolare sulla Piazza Rossa.

Meloni ha resistito con forza a ogni tentativo di Mosca di creare ambiguità su questo punto. Nei mesi scorsi, da un lato la Pravda ha accusato la leader di Fdi per il suo dichiarato atlantismo e dall'altro gli organi vicini al Cremlino hanno provato a corteggiare la deputata romana. Nel nuovo corso dei rapporti con l'Occidente, ha scritto Andrei Kortunov, direttore generale del Consiglio russo di Affari Internazionali (Riac) poco prima delle elezioni, "la rottura della profonda amicizia con l'Italia" è stata quella più dolorosa per Mosca, che "continuerà comunque a seguire da vicino le elezioni nel vostro Paese e che in Giorgia Meloni può trovare una possibile alleata nella lotta contro il liberalismo". Una considerazione, questa, ributtata al mittente da parte dell'aspirante premier che, non a caso, lavora per un governo d'alto profilo pieno di figure non identificabili come ambigue sul fronte della fedeltà alla Nato.

Fonti il Giornale e Ansa

 

 

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