Una sentenza del Consiglio di Stato dà ragione agli imprenditori in mutande ritenendo illegittimi 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate su un totale di 1.143
Furono proprio gli imprenditori che a giugno si misero in mutande per chiedere, davanti la Camera dei Deputati, l’immediato commissariamento di Equitalia e presentare il quesito referenario in Cassazione per la sua eliminazione.
A cinque mesi dalla loro richiesta, hanno vinto la loro prima battaglia.
«Non si può certo gioire per questo successo visto che dietro contiamo suicidi, fallimenti e vendite all’asta degli immobili completamente illegittimi ed ingiustificati - afferma Giuseppe Graziani, leader degli imprenditori in mutande e presidente di Cobas imprese- ma questa sentenza conferma come noi imprenditori, sebbene rimasti senza pantaloni, abbiamo avuto ragione nelle nostre battaglie e continuiamo a vederci lungo e chiaro nel pretendere i nostri diritti senza abbassare la testa. Altro che “Governo del fare”, qui a muoversi siamo sempre cittadini ed imprese tartassati. Oggi continuiamo a denunciare l’elevatissima pressione fiscale che supera il 65%: praticamente ci vogliono rendere evasori fiscali per legge» –sottolinea Graziani e aggiuge- « Riteniamo ci siano gli stessi motivi di incostituzionalità, illegittimità e disumanità della vicenda Equitalia. Per questo abbiamo indetto l’ULTIMATUM DAY a Roma a piazza Montecitorio sabato 30 novembre alle ore 11. Tutte le partite Iva che vivono sulla loro pelle le difficoltà che stiamo denunciando da troppo tempo, possono e devono riunirsi all’ultimatum Day. Uniti –assicura Graziani – possiamo vincere questo secondo round a favore del lavoro e dell’impresa come è accaduto per Equitalia».