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Renzi, a Bruxelles, primo 'faccia a faccia' da presidente

Vertice straordinario dei capi di Stato e di governo Ue a Bruxelles per fare il punto sull'Ucraina. L'Italia e' rappresentata dal premier, al suo esordio sulla scena europea. Gli Usa intanto impongono sanzioni: la Casa Bianca ha comunicato che il Dipartimento di Stato imporra' restrizioni sui visti a funzionari e singoli. E Merkel: 'porta aperta al dialogo, ma nel vertice si dovrà affrontare anche il capitolo sanzioni'. Questa mattina il Parlamento della Crimea ha votato l'adesione alla Russia. Kiev ha dichiarato incostituzionale il referendum del 16 marzo e i leader europei sostengono questa linea.

I due si erano già incontrati a Berlino nel luglio scorso, quando Renzi era ancora sindaco di Firenze. E si rivedranno il 17 marzo di nuovo a Berlino per un bilaterale italo-tedesco. Ma al pre-vertice Ue di oggi sulla crisi ucraina (con Hollande, Cameron, Tusk e la cancelliera tedesca) il presidente del Consiglio era seduto proprio accanto alla Merkel e i due, prima che iniziasse la riunione, ne hanno approfittato per un primo scambio di vedute. Renzi prima dell'avvio dei lavori del vertice ha anche avuto una breve conversazione con il presidente della Commissione Ue Barroso.

E stasera il premier Renzi e il ministro degli Esteri Federica Mogherini incontreranno il Segretario di Stato Usa John Kerry a cena a Villa Taverna, residenza dell'ambasciatore americano a Roma, secondo quanto si apprende da fonti americane. E' probabile che nell'incontro - il primo tra Kerry e Renzi, di ritorno da Bruxelles - si affronti il tema della crisi ucraina. Kerry è a Roma per la conferenza internazionale sulla Libia. L'aereo speciale con a bordo Kerry è atterrato poco prima delle 9 sulla pista dell'aeroporto militare di Ciampino. A Roma anche il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov.

Se una regione qualsiasi di un qualsiasi Paese decide, in contraddizione con la sua Costituzione, di unirsi a un altro Paese che lo ha incoraggiato a farlo, vuole dire che non c'è più la pace internazionale, né frontiere certe". Se il referendum in Crimea è per una maggiore autonomia o per l'annessione alla Russia "questo cambia completamente": nel secondo caso "vuol dire che l'integrità territoriale dell'Ucraina non viene rispettata, mentre per noi è fondamentale", ha aggiunto Fabius parlando con i giornalisti a margine della Conferenza sulla Libia alla Farnesina. "Immaginate cosa potrebbe accadere" se questo accadesse in una qualsiasi regione "dell'Europa, o in Africa, o in Medio Oriente o in Cina. Bisogna fare molta attenzione", ha concluso il capo della diplomazia francese.

La giustizia ucraina ha emesso mandati d'arresto per il premier e per il presidente del parlamento (Rada) della Crimea, Serghii Aksionov e Vladimir Kostantivov. I due, il cui potere non è riconosciuto da Kiev, sono a capo delle istituzioni della penisola che stanno portando la Crimea tra le braccia della Russia con un referendum fissato il 16 marzo. A emettere il mandato è stato il tribunale distrettuale Shevchenko di Kiev su richiesta della procura generale. I due sono indagati in base all'articolo 109 del codice penale che prevede fino a 10 anni di reclusione per azioni volte a cambiare il regime costituzionale o a prendere il potere con la forza.Intanto :

Quando si tratta di regole, istituzioni e collocazione internazionale del Paese" bisogna che cessino le "contrapposizioni" fra forze politiche e si passi " alla coesione nazionale e all'impegno comune"ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della sua visita in Albania.

In un saluto alla comunità italiana residente in Albania, il presidente Napolitano ha preso spunto dalla collaborazione esistente tra le forze politiche albanesi sui grandi temi istituzionali nonostante la conflittualità tra partiti sia intensa. "Non è un fenomeno solo albanese, ne sappiamo qualcosa noi in Italia", ha spiegato il capo dello Stato. Napolitano ha infatti ricordato come anche nelle forze politiche italiane ci siano state "contrapposizioni senza esclusioni di colpi e prolungate nel tempo".

Ciò detto, il presidente ha ricordato che bisogna "sempre richiamare le forze politiche alla coesione nazionale e all'impegno comune, al di là delle opinioni diverse, quando si tratti di regole, di istituzioni, e di collocazione internazionale del Paese. Io questo - ha concluso - l'ho sempre sostenuto".

''Una nuova stagione di crescita economica sostenibile e compatibile con l'equilibrio dei conti pubblici è indispensabile per ricreare fiducia, ma deve essere accompagnata da nuovi sviluppi istituzionali e politici nel senso di una maggiore integrazione e di una più netta legittimazione democratica dell'Unione''. Ha affermato Napolitano in un lungo discorso al Parlamento albanese.

"Nel corso del semestre di Presidenza della Ue l'Italia porrò in primo piano l'obiettivo della crescita e della lotta alla disoccupazione" ha assicurato Napolitano, al presidente Bujar Nishani

Il Parlamento della Crimea ha votato oggi in favore dell'adesione della regione alla Russia, come soggetto della Federazione Russa: lo ha annunciato il primo vice premier locale Rustam Temirgaliev. Della risoluzione è stato subito informato Vladimir Putin. Temirgaliev aveva anche annunciato che il 16 marzo si terrà il referendum sullo status della Crimea, nel quale i cittadini dovranno scegliere se restare in Ucraina o aderire alla Russia.

Intanto secondo secondo le agenzie di stampa il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov per trovare una soluzione alla crisi in Ucraina è necessario applicare l'accordo siglato a Kiev il 21 febbraio.

A Bruxelles oggi è stato il giorno del vertice straordinario del Consiglio europeo, a cui ha partecipato per la prima volta Matteo Renzi. Sul tavolo la possibilità di applicare sanzioni alla Russia.
Per Renzi, che dovrà dimostrare di essere in grado di sostenere la carica di prossimo presidente di turno del Consiglio Ue, soprattutto dopo la doccia gelata arrivata ieri dalla Commissione europea che ha definito l'Italia un Paese con squilibri macro-economici eccessivi, si tratta della prova del fuoco. "Fate un passo indietro, state Cominciando ad aprire le porte del caos, e ne sarete responsabili" è stato l'appello lanciato ai russi dal primo ministro ad interim dell'Ucraina, Arseniy Yatseniuk.

La crisi in Ucraina porta rischi "notevoli" e dalle "conseguenze imprevedibili", è l'allarme del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha precisato che "è difficile dire quale sarà l'impatto nei prossimi 2-3 anni, ad esempio sul mercato dell'energia europeo". Tuttavia, secondo Draghi, l'Eurozona è poco esposta rispetto ai rischi "gravi" per l'economia della Russia e "sulla crescita dei Paesi che sono in quell'area". A Roma, sempre oggi, incontro tra Kerry e il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov in occasione della conferenza sulla Libia.

Congelati dall'Unione Europea i beni del presidente ucraino destituito, Viktor Yanukovich, e di altri 17 esponenti del suo regime sospettati di appropriazione indebita di fondi pubblici.

Continua il braccio di ferro tra la Russia e la Casa Bianca: gli Usa impongono nuove sanzioni in risposta alla crisi in Ucraina. Il Dipartimento di Stato imporrà restrizioni sui visti a funzionari e singoli, che si vanno ad aggiungere al diniego dei visti chi è coinvolto nell'abuso dei diritti umani in seguito all'oppressione politica in Ucraina il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite torna a riunirsi oggi a porte chiuse per discutere della crisi ucraina. I rappresentanti dei 15 paesi membri si incontreranno alle 14.30 locali, per la quarta riunione celebrata da venerdì scorso.
Sono stati bloccati a un check point gli osservatori dell'Osce che oggi cercavano di raggiungere la Crimea. L'episodio è avvenuto vicino al confine della penisola, non lontano da Kherson.

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