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“Falcone e Borsellino. Storia di amicizia e coraggio” di Fabio Iadeluca

I lutti dell’antimafia, della legalità, del coraggio, nelle continue rimediazioni, ricorrenze e celebrazioni assumono la struttura del racconto seriale: da un programma all’altro, da un palinsesto all’altro, da una serie televisiva all’altra, i protagonisti divengono personaggi che incarnano ruoli e che rendono possibile l’identificazione e l’immedesimazione.

L’evento prende forma e sostanza al contempo nello spettacolo e nel rituale che lo costruisce, la cui narrazione può entrare in concorrenza con la scrittura stessa della Storia e in tal senso gli eventi vivono in tutta una serie di rimandi, citazioni e reinterpretazioni che si esprimono in documentari, fictions, film, aneddoti proposti dai media.

Il libro illustraro del sociologo e criminologo, da molti anni autore qualificato su temi di terrorismo, mafia e legalità, con numerose pubblicazioni al suo attivo Fabio Iadeluca dal titolo “Falcone e Borsellino. Storia di amicizia e coraggio”, pubblicato da Curcio Editore, fa invece la propria parte nella continua e doverosa formazione della memoria collettiva, con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni il coraggio di due grandi uomini, protagonisti della lotta per la legalità e contro le mafie.

A trent’anni dalla strage di Capaci, Iadeluca, cercando di immedesimarsi nella tenacia, nella sete di giustizia e nell’indignazione, soprattutto di Falcone, mostra con chiarezza il lavoro di lotta continua contro la criminalità organizzata, a favore della legalità, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è un esempio di coraggio, onestà e rifiuto di sottomissione ai soprusi.


Due uomini, due amici, due eroi attraverso l’esempio dei quali i più giovani potranno imparare a non piegarsi mai ai soprusi e a credere fermamente nei propri ideali.

il 23 maggio 2022 ricorre infatti l’anniversario in cui la mafia uccise con un terribile attentato il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrato Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e Fabio Iadeluca regala al pubblico un libro illustrato che racconta una storia straordinaria, quasi una favola dove non cì può essere confusione tra buoni e cattivi. La favola ha per protagonisti due uomini immortali: Falcone e Borsellino che appartengono alla Storia, che va di pari passo con la memoria.

Inserito nella collana “Curcio young” il libro è impreziosito dalla prefazione dell’onorevole Rosy Bindi, già Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, e ricorda quanto indelebile sia il segno che hanno lasciato Falcone e Borsellino e che a distanza di 30 anni noi tutti abbiamo il dovere di continuare a onorare e rendere più nota possibile la lotta contro le criminalità mafiose con determinazione e perseveranza, senza abbassare la guardia, perché anche le mafie si sono evolute.

Un libro, adatto ai ragazzi che hanno un’età compresa o superiore a 11 anni, che ricostruisce la meravigliosa storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

All’interno dell’opera è riportato un estratto del discorso che l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che perse suo fratello Piersanti durante un attentato, che fece in occasione delle commemorazioni delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, in alcuni passi riporta: “La mafia volle eliminarli non soltanto per la loro competenza nella lotta alla criminalità organizzata, per la loro efficienza, per la loro conoscenza dei metodi e delle prassi del crimine organizzato, Li assassinò perché erano anche simboli di legalità, di intransigenza, di coraggio, di determinazione”.

Tra illustrazione, schemi e mappe il libro diviso in quattro parti racconta prima la vita di Giovanni Falcone dall’infanzia, agli studi, all’ingresso in magistratura, agli incarichi, al Pool Antimafia, al Maxi Processo e a Cosa Nostra, fino alla strage di Capaci.

Nella seconda parte Fabio Iadeluca, racconta la storia di Paolo Borsellino: vita, amicizia con Falcone, fino alla strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992 a Palermo. Nella terza e nella quarta parte l’autore parla della presenza di Cosa Nostra a Palermo e nelle province e, con l’ausilio dell’illustratore Filippo Barbacini, in quest’opera possiamo vedere tracciate le regioni, le cosche, le suddivisioni, le famiglie, nonché leggere la narrazione di quelle che furono le strategie mafiose negli anni più bui della storia italiana e della Repubblica dal 1992 al 1993.

“Falcone e Borsellino. Storia di amicizia e coraggio” è un’opera realistica intensa, cruda, che racconta fatti realmente accaduti, ma che parla anche dell’amicizia tra due uomini straordinari, portando il lettore a conoscere minuziosamente la storia, una storia che non va dimenticata, ma che va divulgata il più possibile, finché questi atroci sacrifichi non vengano dimenticati mai.

Iadeluca ci mostra velatamente un’Italia, sospesa tra passato e presente, che appare come un organismo malato e spaurito intorno al quale si affastellano affanni, paure, dolore e disperazione, alla quale fa da contrappunto l’amicizia sincera e pura tra due uomini che sono entrati nella Storia e nel cuore di tutti noi amanti della legalità, alimentando ancora oggi l’indefinito bisogno di capire, di sapere, di stare dalla parte giusta, perché il giusto e la verità esistono, anche nell’epoca del relativismo.

Evocare le stragi, le pagine più buie della nostra storia, secondo Iadeluca, significa da un lato riconoscere il potere criminale della mafia, dall’altro rafforzare la percezione della crisi, dei limiti della nostra civiltà, e persino delle nostre leggi, nonché lo ‘sguardo storico’ della cosiddetta public history che può e deve favorire la ricostruzione di identità e memorie collettive dell’apparato statale; perché le vittime non smettono di mai guardarci, continuano a vivere nella nostra memoria attraverso lo scorrere di innumerevoli generazioni e come ci ricorda Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.

Fonte “Falcone e Borsellino. Storia di amicizia e coraggio” di Fabio Iadeluca. Quando la memoria coincide con la Storia




 

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