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L'evento promuove la creatività dei giovani chiaramontani nei laboratori formativi ed artigianali avviati da gennaio a giugno 2013 nella cittadina.

L'evento "Artigiani del domani. Tra passato e futuro" si svolgerà martedì 27 agosto, alle ore 21.00, in Piazza Duomo a Chiaramonte Gulfi, per festeggiare la motivazione e la creatività dei circa 100 giovani coinvolti nei corsi formativi ed esperenziali del progetto APQ "Giovani creativi e consapevoli" attuato coi fondi della Regione Sicilia.

I laboratori, realizzati nella città grazie al supporto e alla determinazione del Comune di Chiaramonte Gulfi e della cooperativa sociale "Nostra Signora di Gulfi", partner di progetto, hanno promosso la formazione e informazione su diversi settori.

Scopo del progetto e dei partner: trasmettere competenze e abilità per stimolare i giovani a costruire da sé il proprio futuro, investendo in attività tradizionali o innovative.

L'artigianato tradizionale è stato ricollocato in primo piano tramite i laboratori di produzione di maioliche, apicoltura e costruzione di muretti a secco; un altro laboratorio ha riguardato la valorizzazione di un prodotto tipico del territorio, le lumache, attraverso la formazione all'elicicoltura (allevamento di lumache) e alla preparazione di pietanze tipiche a base di lumache: queste attività hanno portato alcuni giovani partecipanti al progetto a investire per il proprio futuro utilizzando le competenze acquisite.

II laboratorio di LIS (Lingua Italiana dei Segni) basato sull'apprendimento della lingua delle persone non udenti, ha permesso la realizzazione di un cortometraggio di sensibilizzazione alla tematica, tramite la rilettura di un importante testo teatrale della tradizione siciliana, "La Patente" di Pirandello, in chiave LIS.

Infine il laboratorio dei centri aggregativi giovanili del Distretto 44 ha avuto l'obiettivo di creare rete tra le realtà giovanili esistenti nel territorio mediante la cittadinanza attiva e la trasmissione di saperi tradizionali (preparazione del sapone di casa, del pane tipico, ecc...), coinvolgendo anche i più piccoli.

L'evento "Artigiani del domani" vedrà l'intervento delle istituzioni, momenti dedicati alle testimonianze dei docenti e dei giovani partecipanti al laboratorio e intermezzi musicali di giovani artisti chiaramontani. Durante tutta la durata dell'evento sarà possibile visitare gli stand espositivi delle varie produzioni realizzate dai ragazzi in corso ai laboratori.

porto sport 1

 

Tanto sport, tanto mare ma soprattutto tanto divertimento. Così la due giorni (ieri e oggi) della manifestazione “Sea and Friends” a cura del GruoupCycling, in collaborazione con la Basaki e ospitata sulle terrazze esterne del Porto Turistico di Marina di Ragusa. Una splendida location direttamente sul mare che sabato 24 agosto ha visto centinaia di partecipanti e di appassionati pronti a dedicarsi allo spinning, alla zumba, allo step e alla fit-boxe. Una vera e propria festa del fitness con performer di altissimo livello che hanno guidato in più turni i tanti partecipanti lungo un percorso sportivo e fino al momento conviviale con l’anguriata finale. Replica oggi, domenica 25 agosto, con l’iniziativa che ha trasformato quest’area del porto in una palestra all’aperto che si affaccia su un panorama mozzafiato come il blu del Mar Mediterraneo. Dunque sport, benessere, relax, tutti ingredienti principali di due giornate intense ma al tempo stesso divertenti. La Basaki tra l’altro prosegue fino a fine agosto tutti i vari allenamenti pomeridiani all’interno di una programmazione variegata. La fit&boxe, ogni mercoledì, venerdì, domenica alle ore 18, mentre il martedì e giovedì c’è la doppia proposta con alle ore 18 il walking e alle ore 19 pilates. Il walking torna anche il sabato alle ore 19. Il Porto Turistico di Marina di Ragusa continua ad essere punto di riferimento per varie iniziative in più campi. Appena venerdì scorso la piazza del porto ha ospitato il concerto del cantautore Mario Incudine organizzato in sinergia con il Comune di Ragusa e con alcuni sponsor privati. Un successo in termini di presenze oltre che tanta buona e ricercata musica da parte di un artista la cui carriera è sempre più in ascesa.

 

San Bartolomeo 2013 ancora la sciuta

 

Una pioggia colorata. E un grido che esce dal cuore a sovrastare tutti: “Patronu”. Mentre un’onda umana si muove come se fosse animata da un’unica persona. Soprattutto quando discende le ripide scalinate della basilica. Non sono mancati i momenti suggestivi, emozionanti, carichi di fede e allo stesso tempo folkloristici. Di certo tra quelli più significativi in terra di Sicilia. Tutto questo, e molto altro, nella tradizionale “Sciuta” di San Bartolomeo Apostolo che, come ogni anno, si è consumata sabato scorso a Giarratana a mezzogiorno in punto, tra una folla di fedeli, in numero ancora più consistente rispetto al recente passato, che ha applaudito l’evento più atteso. Il simulacro del Patrono, spinto da una selva di mani, è venuto giù, è proprio il caso di dirlo, dopo l’uscita dalla chiesa di San Bartolomeo con un fragore di mortaretti e un diluvio di “nzaiareddi”, le caratteristiche strisce in carta di vari colori, con il rosso a predominare. Poi, più volte, lo stesso simulacro ha reso onore al tempio che lo ospita tutto l’anno con la movenza caratteristica, avanti e indietro, che ne determina l’andatura prima di dare il via alla processione. Per qualche minuto tutta Giarratana si è fermata e si è concentrata dinanzi all’edificio di culto che ospita il Patrono. La “Sciuta” è la tradizione religiosa che meglio raffigura il carattere forte e determinato dei giarratanesi. Ad anticipare il momento dell’uscita, il rullare dei tamburi di Giarratana, preceduto dal suono delle trombe egiziane. Poi, l’apoteosi. La tradizionale “Sciuta” è stata salutata da manifestazioni di giubilo. Quindi, la processione ha preso il via seguendo il tradizionale percorso cittadino caratterizzato, tra l’altro, dalla visita della chiesa di Sant’Antonio Abate.

San Bartolomeo 2013 attendendo la Sciuta

 

La solenne concelebrazione di questa mattina è stata presieduta, alla presenza, tra gli altri, del parroco, don Gino Ravalli, e di don Pippo Occhipinti, dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso. “E’ un momento bello per la comunità di Giarratana – ha detto il vescovo – perché rappresenta un momento di grande aggregazione, di grande festa, di grande gioia. Ed è importante che la gente percepisca che la festa si fa insieme, soprattutto con chi vive momenti di difficoltà. Non ci può essere felicità in uno e tristezza nell’altro. Ecco perché nei momenti di festa dobbiamo stimolare il senso della solidarietà e della vicinanza nei confronti di tutti. E poi dobbiamo chiederci se noi siamo veramente persone in cui non c’è falsità. Perché quando Gesù incontra Natanaele, che la tradizione dice essere lo stesso Bartolomeo, afferma: “Ecco un uomo in cui non c’è falsità”. Se noi vogliamo essere devoti di San Bartolomeo, dobbiamo essere uomini e donne senza falsità”. Alla cerimonia religiosa di questa mattina erano presenti le massime autorità civili, tra cui il sindaco Lino Giaquinta, i componenti della Giunta municipale, i consiglieri comunali, il sindaco di Monterosso, Paolo Buscema, e il vice sindaco di Chiaramonte Gulfi, Laura Turcis. Presenti anche i componenti della comunità S. Nicolò-Ss. Salvatore di Militello Val di Catania che hanno donato, al termine della santa messa, una targa ai componenti del comitato di San Bartolomeo.

San Bartolomeo 2013 un'altra fase della Sciuta

I Talèh ieri sera a La Spiaggetta Sampieri

 

Quando c’è la bravura, la voglia di coinvolgere, di trasmettere la propria passione per la musica, ci sono tutti gli ingredienti per una esibizione ben riuscita. Se poi il concerto può contare su una cornice naturalmente rilassante come l’oasi in cui sorge “La Spiaggetta” Sampieri allora si rischia davvero di raggiungere l’apoteosi. E’ quanto hanno dimostrato di saper fare lo scorso sabato sera, dando fondo a tutta la propria maestria e alla capacità espressiva in musica, i Talèh che, nell’ambito della rassegna “Rarike”, alla ricerca delle radici delle più recondite sonorità, sono stati in grado di esprimere il senso della dimensione popolare siciliana che nasce dalla ricerca dei canti di una volta, senza dimenticare le nenie e le ninna nanna. Un lavoro certosino che i Talèh, in una delle ultime fatiche discografiche, hanno definito un’operazione di alta sartoria e non a caso il loro ultimo disco si chiama “Ratapuntu” che in siciliano è la rifinitura che si fa a macchina a completamento della cucitura. Una metafora della trama artistica dell’album, che proprio come la accurata e delicata confezione di un “capo” sartoriale, accoglie l’esperienza di questo esplosivo ensemble ragusano, che da oltre un decennio canta e regala a chi ascolta la tradizione popolare della propria terra. La colorata alchimia di voci, di immagini, di storia e di echi sonori di un passato lontano è ciò che rende questa formazione riconoscibile e accattivante. La stessa riconoscibilità che ieri ha rappresentato una speciale cifra stilistica, quasi una marcia in più per un concerto che ha conquistato il pubblico presente e che ha reso ancora più distinta la sensazione di potere puntare alla riconquista delle radici di una volta. Turi Dipasquale, Andrea Chessari, Peppe Sarta, Vincent Migliorisi, Matteo Trovato, Gianni Guastella hanno reso davvero speciale una fresca serata di fine estate. Spiegando anche la scelta del nome “Talèh” che hanno detto essere stata ispirata a due distinte correnti di senso: da un lato, in dialetto, l’espressione “talè” vuol dire “guarda!” e sta, letteralmente, a indicare la volontà di attirare l’attenzione su qualcosa o qualcuno; dall’altro, nella musica del Trecento, “tàlea” era la ripetizione di una struttura ritmica, cioè la prima, rudimentale forma della moderna isoritmia, la base della musica popolare. Nella mitologia greca, Talia era anche la musa protettrice della commedia, e questo ci dice qualcosa di alcune (non di tutte) delle tematiche predilette dei Talèh. Un gruppo che è andato alla ricerca di un sound che caratterizzasse la propria identità. Un gruppo che è riuscito appieno nel proprio scopo: quello di fare divertire gli spettatori che, anche ieri sera, a “La Spiaggetta” Sampieri, sono rimasti deliziosamente estasiasti dalle trovate stilistiche della sonorità che lo stesso ha saputo garantire dall’inizio sino alla fine. Come a dire: “Talèh che musica”.

 

 

La sistemazione del Patrono sul fercolo

 

La sistemazione del simulacro di San Vito sul tradizionale fercolo ha dato ufficialmente il via, ieri sera, ai solenni festeggiamenti in onore del Patrono di Chiaramonte Gulfi. Anche stavolta, nella chiesa di San Vito, si è ripetuto un rito secolare, sulla scia di una devozione che si perde nella notte dei tempi e che, però, è radicata nell’attestazione di fede che la comunità religiosa cittadina, e non solo, è in grado di tributare, ogni anno, al giovane martire. La stessa che si rinnova nei momenti più speciali e particolari della festa. La stessa che sarà vissuta anche questa sera quando, dopo la recita del Santo Rosario, a partire dalle 19,30 il simulacro del Patrono sarà trasportato in processione all’interno della Chiesa Madre, con la cornice del tradizionale “Inno a San Vito” che riuscirà, ancora una volta, a toccare le corde emozionali più sincere di ogni chiaramontano. San Vito è anche questo. La capacità di sapere coinvolgere ogni componente della comunità cittadina, facendolo sentire partecipe di uno slancio ricompreso tra fede, devozione e tradizione. Domani, intanto, in Chiesa Madre, inizierà il triduo solenne in onore al Patrono. Le celebrazioni eucaristiche sono state programmate alle 8,30, alle 11, a presiedere sarà padre Raffaele Campailla, e alle 19,30, con la celebrazione eucaristica presieduta da padre Maurizio Di Maria. Tra i momenti ricreativi, grande attesa, sempre domani, a partire dalle 21,30 in piazza Duomo, per la terza rassegna di “Palcoscenico sotto le stelle”. Danza, canto e recitazione avranno per protagonisti gli artisti chiaramontani che, nel corso di questi ultimi anni, hanno raggiunto livelli sempre più elevati dal punto di vista della qualità della performance. Sabato 24 agosto, giornata di vigilia, le celebrazioni eucaristiche sono in programma alle 8,30, alle 11 (presiederà don Tonino Puglisi) e alle 19,30 (sarà tenuta da padre Maurizio Di Maria). Alle 21,30, inoltre, sempre in piazza Duomo, l’atteso spettacolo musicale con la costaricana Cecilia Gayle, regina del Pam Pam, e, direttamente da “Amici” di Maria De Filippi, il cantante William Di Lello. Inoltre, da seguire anche lo spettacolo comico con il cabarettista David Simone Vinci. Saranno i momenti e le giornate che prepareranno i cittadini alla grande festa di domenica 25 agosto, una giornata molto speciale per tutti i chiaramontani che celebreranno il Patrono.

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