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Sabato, 01 Giugno 2024

Il 25 agosto 2016 a Nettuno prenderà il via la RASSEGNA CINEMATOGRAFICA AL FORTE SANGALLO CITTÀ DI NETTUNO, sotto il patrocinio del Comune di Nettuno e Assessorato Sport, Turismo e Spettacolo.

Nell’ambito del rilancio dell’Estate Nettunese, l’Associazione Culturale HELICON ha promosso l’iniziativa di dare spazio al cinema italiano attraverso questa interessante manifestazione, che avrà luogo nelle serate del 25/26/27 agosto 2016 e renderà il giusto tributo ad una delle arti che sin dal dopoguerra ha visto l’Italia protagonista nel panorama cinematografico a livello internazionale.

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Il 25 giugno 2016 alle ore 19.30 nella splendida e suggestiva location del Teatro Italia di Acerra (Napoli) si è svolto il Gran Gala della XVII edizione del Premio Internazionale di Narrativa Tra le parole e l’infinito.

Il Premio letterario, ideato ed organizzato dal Presidente Nicola Paone, è nato nel 2000 e negli anni ha ottenuto una sempre crescente popolarità, diventando un evento di notevole levatura anche a livello internazionale, con autori partecipanti provenienti da diverse parti del mondo.

Tra le maggiori onorificenze ricevute, ricordiamo l’alto Onore di una Medaglia d’Oro e nel 2011 la Medaglia d’Oro rappresentativa concessa dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Gli autorevoli Patrocini ricevuti nel corso degli anni, fra cui quello del Ministero della Giustizia e della Rai, sono testimoni dell’alto profilo di sedici anni di attività, volta alla divulgazione della Cultura.

Questo evento costituisce un’occasione imperdibile per il territorio, poiché conferisce lustro alla città di Acerra, sempre attenta agli avvenimenti afferenti l’arte ed anche in questa edizione l’Amministrazione Comunale, presieduta dal Sindaco Raffaele Lettieri, ha dato il suo Patrocinio.

Come di consueto, non sono mancati autori stranieri, provenienti persino dall’Australia e dal Cile; i primi premi sono andati ad Autori di Russia, Spagna e Brasile. Quindi, anche in questa edizione, il prestigio del Premio Tra le parole e l’infinito ha travalicato i nostri confini e alla bellissima ed emozionante Cerimonia di Premiazione sono stati presenti vari rappresentanti istituzionali, di associazioni private, oltre ad esponenti di spicco del mondo intellettuale e del giornalismo.

Il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri nel suo intervento ha ribadito la necessità di promuovere l’arte e la cultura in questo territorio, finalizzata al recupero della consapevolezza storica della città di Acerra e per l’opportuno rilancio del turismo culturale, anche sollecitando l’interesse da parte dei ragazzi verso il proprio patrimonio culturale.

Questa edizione è dedicata alla Narrativa e la rosa dei premiati è di un certo rilievo, sia nella sezione Autori affermati che fra i Giovani Autori. Sono stati consegnati anche Premi della Critica e Premi del Presidente.

Una serata indimenticabile, iniziata con i saluti al pubblico del Cav. Nicola Paone, il quale ha dimostrato grande soddisfazione per i riscontri positivi di questa edizione del Premio, come del resto gli organizzatori, che accanto a lui tanto si adoperano per la diffusione della poesia e della prosa, nell’assoluta certezza che il sostegno alla Cultura, oggi più che mai, rivesta un ruolo di primo piano in una società che possa definirsi a pieno titolo evoluta e civile.

Madrina del Premio è stata Giuseppina Basile, la quale ha espresso il suo messaggio di benvenuto agli Autori premiati, alle Autorità e a tutte le Forze dell’Ordine intervenute per l’alto riconoscimento alla Carriera Labore Civitatis, annualmente conferito alle persone che mettono a disposizione della collettività il proprio impegno ed il bagaglio di valori umani ed etici allo scopo di rendere migliore il mondo in cui viviamo. In qualità di Vicesindaco, delegato alla Cultura, l’Assessore Tito D’Errico ha espresso il suo apprezzamento per il Premio Tra le parole e l’infinito, definendolo un momento culturale necessario per sedimentare al massimo il valore della cultura.

I riconoscimenti alla Carriera Labore Civitatis sono stati consegnati al Gen. C.A. Leonardo di Marco Capo di Stato Maggiore interforze Alleate Napoli, al Gen. S.A. Settimo Caputo Comandante Prima Regione Aerea Milano, al Commissariato di Polizia Giudiziaria San Carlo Arena Napoli, nella persona del Primo Dirigente Francesca Fava, al Giudice Giuseppe Spadaro Presidente Tribunale per i Minori dell’Emilia Romagna, al Gen. C.A. Domenico Cagnazzo Ispettore Regionale carabinieri Campania, all’Arch. Paolo Mascilli Migliorini Direttore Architettonico del Palazzo Reale di Napoli, alla giornalista Daniela Rocca Direttore Editoriale, all’Avv. Ludovico Montano Patrocinante in Cassazione, al dott. Nicola Cantore Dir. Divisione di Ematologia e Trapianto Emat. A.O.R.N. S. G. Moscati di Avellino, al Prof. Michelino De Laurentis Dir. Pres. UOC di Oncologia Medica Senologia dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli.

Infine, alcuni importanti riconoscimenti alla Memoria: al Dott. Eustachio Paolicelli, all’On. Avv. Ignazio Caruso, al Prof. Salvatore Di Nuzzo e un particolare ricordo in memoria dell’Eroe Sconosciuto, che non ha riconoscimenti, né commemorazioni, ma è presente sempre ed ovunque.

Vari artisti, ospiti della Serata, si sono alternati sul palco; il cantante Francesco Esposito, la coreografa Adelaide, in arte Heidi, che si è esibita con il suo gruppo di ballerini, la cantante Anna Schiavino ed infine la Roland Music School.

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La Fondazione Ente dello Spettacolo (www.entespettacolo.org) opera dal 1946 all'interno della cultura cinematografica italiana. Negli anni è divenuta leader di contenuti Cinema che fornisce con il portale Cinematografo.it a: Adnkronos, Alitalia, Sole 24 Ore, AR-Code, ChiliTV-Corriere.it, Virgilio-IOL, ComingSoon Television, MTV, ITS Informatica, Tiscali, Filmauro, Dire e Dire Giovani le sezioni cinema.

 

Svolge attività di editoria tradizionale ed elettronica con il portale www.cinematografo.it, organizza eventi culturali, convegni internazionali, seminari e festival, anteprime cinematografiche, spesso in collaborazione con importanti partner italiani e stranieri, tra cui Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Direzione Generale Cinema - MiBACT, Istituto Luce-Cinecittà, Rai Cinema, “Cahiers du cinéma”, Italian Film Commissions, Film Commission Torino Piemonte, Roma Lazio Film Commission, Fondazione Cineteca Italiana di Milano, Museo Nazionale del Cinema di Torino.

 

Pubblica giornalmente una rassegna stampa dedicata al mondo del cinema e consultabile gratuitamente su www.entespettacolo.org/rassegnastampa.

 

È editore della «Rivista del Cinematografo», il più antico periodico italiano di critica cinematografica.

 

È proprietario del portale www.cineconomy.com, nato nel 2009 per offrire agli utenti una visione organica del Mercato e dell’Industria del Cinema in Italia. Attraverso articoli di politica e finanza dei maggiori quotidiani europei, Cineconomy.com dà spazio a una pluralità di voci e di punti di vista, tentando di offrire un quadro unitario della situazione europea.

 

Pubblica ogni anno il Rapporto. Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia, scaricabile gratuitamente anche nella versione inglese dal portale stesso.

 

Il Tertio Millennio Film Fest (www.tertiomillenniofilmfest.org) è il primo festival realizzato con il patrocinio del Vaticano giunto nel 2015 alla sua 19. edizione e organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla «Rivista del Cinematografo», con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, con il supporto di Organizzazione internazionale cattolica per le comunicazioni SIGNIS, Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, Comunità Religiosa Islamica Italiana COREIS, Associazione Interazionale Protestante Cinema INTERFILM, in collaborazione con Casa del Cinema di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Rai Cinema, Progetto Culturale promosso dalla Chiesa italiana, TV2000, Instituto Cervantes Roma. Il Tertio Millennio Film Fest è in partnership con Istituto Luce-Cinecittà e ha il sostegno di SIAE e Direzione Generale Cinema - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito alla 19. edizione del Tertio Millennio Film Fest una medaglia di rappresentanza.

Ottava edizione del Rapporto. Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia, ricerca della Fondazione Ente dello Spettacolo e della Direzione Generale Cinema MiBACT, sotto il coordinamento del curatore scientifico Redento Mori, offre dal 2009 uno studio puntuale sul comparto cinema e audiovisivo italiano, così come un quadro dettagliato del panorama europeo e internazionale.

 

Rapporto 2015 analizza dettagliatamente punti di forza e di debolezza del settore:

 

  • Sospinto dal successo di Quo Vado? di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, il cinema italiano ha chiuso il primo semestre 2016 con una quota di mercato superiore al 30% e ha archiviato la stagione precedente segnata dalla quota più bassa – 20,74% degli incassi – dell'ultimo decennio. Ma il 2015 non è stato un anno tutto in negativo.

 

  • Con la realizzazione di 185 nuovi film l'Italia ha confermato il suo decimo posto nel ranking mondiale e la sua terza posizione nella classifica europea per i titoli d'iniziativa nazionale.

 

  • Ha aumentato da 319,5 a 338,8 milioni di euro (+5,26%) gli investimenti in nuove opere e visto crescere da 99,55 a 117,57 milioni di euro – nuovo massimo storico – l’apporto dei capitali indotti attraverso lo strumento di agevolazione fiscale del credito d’imposta.

 

  • Sesto al mondo e secondo in Europa per numero di schermi (5.044), il circuito dell’esercizio ha registrato un incremento del 10,78% di incassi al box office e dell’8,56% in termini di spettatori.

 

  • Confortanti risultano anche gli indici di frequentazione: il 49,7% degli italiani con più di sei anni (rispetto al 48,0% del 2014) si è recato al cinema almeno una volta. Per il secondo anno il pubblico femminile supera quello maschile: 14,25 milioni contro 14,18.

 

Oltre all’analisi sui dati del 2015, il Rapporto propone sempre Focus e Testimonianze che coinvolgono le principali istituzioni e realtà del settore. Hanno collaborato a questa edizione: ANEC, APT, la Biennale di Venezia, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca di Bologna, Doc/it, FICE, Istituto Luce-Cinecittà, MEDIA Salles, Medusa, Rai Cinema, Rai Fiction, Rome City of Film, Sky, Sapienza Università di Roma, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Dal 2015 il Rapporto ospita anche un Focus internazionale dedicato all'’industria culturale di un altro Paese. Dopo l’approfondimento dedicato al cinema cubano, il Rapporto fotografa nel 2016 l’industria del Cile.

 

Le edizioni del Rapporto sono gratuitamente consultabili e scaricabili in italiano e in inglese dal sito www.cineconomy.com, portale di economia, industria e mercato dell’audiovisivo della Fondazione Ente dello Spettacolo, nato nel 2009.

 

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Roberto Bagagli è un giovane attore di grande talento che ho incontrato alla prima dell’interessante commedia musicale Il Congresso degli Arguti, andata in scena al Teatro Quirino di Roma lo scorso inverno, riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica. Alla regista Anna Rita Cammerata, anche autrice dei testi e delle musiche, va il merito di essersi saputa cimentare su un argomento al quale nessuno aveva mai pensato a livello di soggetto per un’opera teatrale. Roberto ha interpretato il simpatico ruolo del Babbuino, una delle sei statue parlanti dell’Antica Roma, alla quale è stata dedicata, fra l’altro, la famosa via del centro della Capitale.

È sorprendente notare il suo entusiasmo e la passione per il teatro, nata quando era piccolo ma esplosa successivamente, dopo un periodo di incubazione, nel corso della quale il giovanotto pensava di poter diventare un calciatore, sogno nel cassetto di molti giovani.

Una serie di eventi hanno poi indirettamente illuminato la strada maestra e nel nostro incontro, con ironia e solarità, mi ha raccontato i punti salienti del suo percorso.

Qual è stato il magico momento in cui hai percepito per la prima volta la consapevolezza del tuo spiccato interesse verso il teatro?

Il mio interesse verso il teatro posso dire che è nato nell’età adolescenziale, durante un’uscita scolastica. Ci portarono a vedere uno spettacolo: Forza venite gente. Io, che prima di allora non ero mai stato in un teatro, fui letteralmente catturato da ciò che vidi! In quell’ora e mezza ricordo di aver vissuto un’esperienza magica; mentre il vero e proprio desiderio di salire sul palcoscenico e divenire un attore, l’ho avvertito in un letto di ospedale all’età di 25 anni, durante una mia degenza.

Sin da piccolo hai regolarmente esercitato attività sportive, prima nel nuoto e poi intraprendendo una promettente carriera di calciatore, interrotta prematuramente a causa di un incidente. Vorresti parlarmene?

Da bambino si cerca sempre di inseguire i propri idoli e i miei vestivano calzoncini e scarpini, mentre correvano dietro ad una palla. Quando perseguo un obiettivo, mi metto in gioco dando tutto me stesso; alla fine devo arrivarci, devo toccarlo, anche sconfinando a volte le cosiddette “linee di demarcazione”. Se si vuole davvero una cosa si deve rischiare, ma come succede spesso, la vita non è così benevola e ti pone degli ostacoli. Mi piace vederla così, che Lei, la vita, con me ha giocato la carta degli infortuni, pur di farmi capire che stavo percorrendo una via non troppo congeniale. Mi spiego meglio, nel settembre 2010 mi infortunai seriamente, rompendomi tutti i legamenti del ginocchio sinistro. Ora, a quasi sei anni di distanza, sono tornato a giocare qualche partita tra amici, niente più. Citando questo aneddoto, voglio solo dire che non ce l’ho con la vita; anzi, questa esperienza mi ha suggerito un chiaro messaggio che ho ben recepito, traendone un utile insegnamento. Infatti, ho capito chiaramente che la mia strada è un’altra.

Nel luglio del 2007 hai fatto parte dello spot pubblicitario “Canone Rai”. Come è andata?

Nel 2005 ero fidanzato con una ragazza di Fiumicino. Suo fratello e i suoi amici, come me, erano malati per il calcio. Uno di loro, parlando con noi una sera, ci disse che gli addetti al casting del film Notte prima degli esami oggi stavano cercando dei ragazzi bravi a giocare al calcio, poichè la trama del film si intrecciava con i mondiali e, quindi, ci sarebbe stata una partita. Tutti insieme ci recammo ai provini, ma solo tre di noi furono presi. Due anni dopo, tra lo stupore, fui contattato da un casting della produzione di uno spot pubblicitario; mi dissero che avevano trovato tra gli archivi delle mie foto e che desideravano vedermi di persona. Quindi, andai e feci il provino. Ricordo che quando uscii da quello studio, provai un forte senso di sicurezza; non so per quale motivo, ma ebbi immediatamente la netta sensazione che mi avrebbero scelto. Da lì a poco mi arrivò la telefonata di conferma che avrei fatto parte dello spot. Fu una bellissima esperienza! Durante le giornate di riprese, riflettevo positivamente nel constatare che non provavo timore o vergogna davanti alla telecamera. Al contrario, mi trovavo perfettamente a mio agio e posso senz’altro confidarti che questa esperienza, nella mia prospettiva artistica, ha giocato un ruolo fondamentale, direi determinante.

Dopo questa esperienza sul set ci sarà una nuova battuta d’arresto, nel corso della quale hai potuto riflettere e quindi elaborare la tua “necessità” di dedicarti alla recitazione, anche ripercorrendo le emozioni legate alla famosa rappresentazione teatrale Forza venite gente, che aveva lasciato una traccia indelebile nella tua memoria. Quando prende inizio il tuo percorso artistico?

Il mio percorso artistico comincia nel settembre 2008, anno in cui iniziai a frequentare la scuola di recitazione La stazione. Ricordo che era luglio. Chiamai una mia amica attrice e le dissi che volevo diventare un attore. A pensarci ora, questa cosa mi fa sorridere! Gli chiesi qualche consiglio in merito a come avrei potuto cominciare e lei mi suggerì di contattare questa scuola.

Nel 2011 tu e Andrea Bizzarri, avete dato vita ad una Compagnia teatrale. Finora, cosa avete rappresentato?

Andrea Bizzari diventerà un grande regista e un grande autore. L’ho conosciuto lì, durante il periodo a La Stazione insieme ad Alida Sacoor, l’altro tassello della nostra compagnia. La soprannominammo e si chiama tutt’ora Rèadarto. Il primo spettacolo fu Calabroni, in scena a novembre 2011 al piccolissimo Teatro Manhattan e poi, nel 2014, durante il concorso Fringe Festival. L’anno successivo portammo in scena Bobò al Teatro Agorà. Nel 2013 fu la volta dello spettacolo Diana e la Tuda di Luigi Pirandello, entrambi in scena al Teatro Colosseo. Il 2014 è l’anno di Viva la Guerra al Teatro dell’Orologio e riportato a marzo di quest’anno al Teatro Nino Manfredi. Per me Viva la Guerra rappresenta un piccolo capolavoro scritto da Andrea. Ovviamente, tranne che per le opere Diana e la Tuda, i testi sono tutti scritti e diretti da Andrea.

Negli anni successivi hai lavorato di frequente in teatro. Quando è avvenuto il tuo incontro con la bravissima regista e autrice Anna Rita Cammerata?

Il primo incontro con Anna Rita avvenne durante l’ultima replica di Viva la Guerra presso il Teatro dell’Orologio. Credo molto nel destino.

Vorresti parlarmi della commedia musicale Il Congresso degli Arguti, scritta e diretta dalla stessa Anna Rita Cammerata e portata in scena con successo al Teatro Tasso di Sorrento e al Teatro Quirino di Roma. Cosa ti ha lasciato questa significativa esperienza da una punto di vista umano e professionale?

Parlerei per ore dell’esperienza legata al Congresso degli Arguti. Nel febbraio 2015 mi contattò Anna Rita, la quale mi disse che le ero piaciuto molto in Viva la Guerra e che aveva un ruolo per me nel suo nuovo spettacolo. Ti giuro Daniela, finchè non ho firmato il contratto non ci credevo! E’ stata un’esperienza straordinaria. Ti confido che, inizialmente, non mi sentivo proprio a mio agio; sai, confrontarmi con attori di quel calibro non è stato facile. Ci sono state notti insonne, non lo nego, ma che mi hanno aiutato a trasformare la paura in consapevolezza; infatti, mi resi conto che se mi trovavo lì sul palco, era perchè sapevo starci! Questo mi ha lasciato, oltre il gusto e la soddisfazione di salire su un palcoscenico come quello del famoso Teatro Quirino, l’orgoglio di aver lavorato con grandi professionisti, sapere di essere un attore.

Nell’ambito di questa commedia, ambientata nella Roma Papalina e dedicata alle sei statue parlanti, di cui la più nota nella cultura popolare romana è quella di Pasquino, interpretavi il Babbuino. Vorresti parlare ai nostri lettori del tuo personaggio?

Il Babbuino è il miglior sileno che io abbia mai conosciuto. E’ l’unica statua parlante alla quale sia stata dedicata una via al centro di Roma. Forse qui esagero, però lui dovrebbe stare al pari di Pasquino, anche perché se Pasquino ha le “pasquinate”, in questo caso ci sono anche le “babbuinate”!!

Dopo aver visto la commedia, alcuni addetti ai lavori e non, mi hanno detto che il Babbuino era entrato in me e sinceramente non avrebbero potuto farmi miglior complimento. Sai, un attore quando deve interpretare un personaggio, comincia a vivere come quel personaggio, in tutto e per tutto, ma non mi era mai capitato di interpretare una statua. Il Babbuino mi ha messo in seria difficoltà anche perché, me ne vergogno un pò a dirlo che, pur essendo romano, non conoscevo tutte le sei statue parlanti di Roma. Nella mia memoria avevo ricordi sbiaditi, che risalivano ai racconti di mia nonna, quindi, non avevo un’idea completa del personaggio. Ora posso dire di conoscerlo come le mie tasche. Consiglio ai lettori di andare a visitare la fontana del Babbuino, situata nell’omonima via!

Quali sono i tuoi programmi nell’immediato futuro?

I miei programmi futuri? Mi piacerebbe mettermi in gioco davanti la macchina da presa, col grande schermo. Ho avuto poche opportunità di lavorare per la televisione e ancor meno per il cinema. Sono cosciente che questo mondo per uno come me, fornisce pochissime occasioni, però sono convinto che prima o poi avrò anche io le mie carte e allora sì che verrà il bello! Aggiungo che il teatro non lo lascerò mai. Spero di continuare a lavorare, poiché amo profondamente il mio lavoro di attore.

 

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