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Il Comune di Manfredonia e l’Amministrazione Provinciale hanno attivato il servizio di noleggio biciclette che consiste nella possibilità di prelevare il mezzo in una delle otto postazioni previste per tale servizio, riconsegnandolo nella stessa postazione in base alle proprie necessità.

Per utilizzare le biciclette è necessario entrare in possesso dell’apposita chiave codificata che, inserita nel dispositivo presente nella rastrelliera, permette all’utilizzatore di sganciare la bicicletta. La chiave resta alloggiata nel dispositivo della rastrelliera, al fine di consentire l’individuazione di chi sta utilizzando il mezzo. Un monitoraggio, che viene effettuato per ogni postazione anche attraverso l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza, necessario per appurare le eventuali infrazioni sui tempi di utilizzo del mezzo a due ruote, per esempio, oppure per verificare i possibili danni arrecati al mezzo.

Queste le otto postazioni e la distribuzione delle 48 biciclette a disposizione di quanti ne faranno richiesta presso l’Ufficio Bici, attivato presso la sede Comunale di Palazzo San Domenico e che riceve al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12:

1. Largo Diomede: 8 bici;
2. Piazza A. Galli (presso Tribunale): 4 bici;
3. Corso Manfredi angolo Via dell'Arcangelo: 4 bici;
4. Piazza del Donatore: 4 bici;
5. Viale Michelangelo (nei pressi capolinea TPL): 4 bici;
6. Viale Kennedy: 8 bici;
7. Piazza della Libertà (presso Stazione ferroviaria): 8 bici;
8. Piazza Marconi: 8 bici.

Da sottolineare che è stata modificata l’ubicazione di una delle rastrelliere ed il motivo è presto detto, manco a dirlo. Nei giorni scorsi, prima ancora che partisse il servizio, la postazione che era stata individuata in Via dei Bizantini angolo Viale degli Iris è stata fatto oggetto di vandalismi così gratuiti e violenti da mettere fuori uso due biciclette su quattro. Si è così ritenuto opportuno far rimuovere l’infrastruttura e collocarla in nuovo sito, individuato in Piazza del Donatore: un’area più frequentata tanto da persone quanto dagli organi di vigilanza. L’Assessore Varrecchia, contestualmente, ha provveduto ad effettuare apposita segnalazione alle forze dell’ordine.

La chiave codificata per l’utilizzo della bicicletta pubblica, con validità massima di un anno, può essere ritirata presso l’Ufficio Bici previo versamento di € 32,00, da effettuarsi presso l’Ufficio Economato del Comune di Manfredonia: € 12,00 a titolo di rimborso una tantum per le spese che l’Amministrazione Comunale sostiene per il servizio di bike sharing, € 20,00 a titolo di cauzione per l’uso della chiave, che verranno restituiti all’utente, previa restituzione della chiave codificata, quando non desidererà più usufruire del servizio.

“Dopo l’inizio della ZTL nel centro storico vogliamo continuare a dare una decisa svolta in tema di mobilità urbana. Ora a Manfredonia – commenta il Sindaco, Angelo Riccardi - abbiamo otto postazioni per le biciclette dislocate sul territorio comunale. Noi crediamo nella mobilità sostenibile in città”.

Per poter accede al servizio l’utente deve innanzitutto aver compiuto i 18 anni di età. Nell’apposito disciplinare è previsto che la bicicletta può essere utilizzata esclusivamente all’interno del territorio comunale e che deve essere parcheggiata nella stessa rastrelliera dalla quale è stata prelevata e nelle medesime condizioni in cui è stata prelevata. L’utente non potrà tenere la bicicletta per più di 4 ore al giorno e l’intervallo di tempo di utilizzo del servizio va dalla 8 alle 24 di ogni giornata.
“I benefici di un sapiente utilizzo delle bici - la constatazione dell’Assessore Antonella Varrecchia - sono tanti: dalla riduzione dell’impatto ambientale del traffico in città, in termini di inquinamento atmosferico ed acustico, al miglioramento dell’efficienza della viabilità, per giungere al decongestionamento dal traffico motorizzato ed il conseguente aumento della sicurezza stradale. La bici è stata il mezzo di trasporto preferito dei nostri nonni: economica, solida, facilmente riparabile, non richiede grandi spazi per essere parcheggiata, né chissà quali abilità per essere guidata. Riprendiamoci i nostri spazi e la nostra città, facciamolo sulla sella di una bicicletta ed insegniamo ai nostri figli quanto è bella Manfredonia osservata e vissuta su due ruote”.

 

Una parte importantissima del patrimonio culturale di Capitanata ha rischiato, al principio dell’anno, di essere danneggiata irreparabilmente, se non di scomparire del tutto.

Quasi 400 volumi, risalenti al '700 e conservati nei depositi dei “Fondi speciali” della Biblioteca "Magna Capitana" di Foggia vennero raggiunti dalle infiltrazioni di acqua piovana verificatesi a seguito di un violento acquazzone verificatosi nel gennaio scorso.

La Fondazione Banca del Monte di Foggia, dando seguito alla lunga tradizione di interventi a salvaguardia dei tesori culturali del territorio, ha deliberato di intervenire e sostenere il costo dell’operazione di recupero dei volumi della Biblioteca foggiana, con una spesa di 46.343 euro.

Una decisione che è servita a salvare uno dei fondi librari più preziosi della struttura di Viale Michelangelo, polo culturale di grande importanza per il territorio. Il finanziamento è stato ritenuto indispensabile, soprattutto in un periodo in cui lo stesso Direttore della Biblioteca, Franco Mercurio, ha messo in rilievo le difficoltà da parte dell'Amministrazione provinciale a sostenere anche le spese di gestione ordinaria.

La Fondazione auspica che si provveda ad eliminare definitivamente i problemi che hanno provocato l'infiltrazione d’acqua e che, nell'attesa dei nuovi assetti istituzionali legati alla soppressione delle Province, la Biblioteca “Magna Capitana” continui ad assicurare i suoi fondamentali servizi, come la gestione del polo SBN, essenziale anche per il coordinamento dei cataloghi delle biblioteche comunali e universitarie della Capitanata.

A seguito del convegno pubblico promosso da Cast e CGBI sul futuro della filiera bieticolo saccarifera meridionale, tenutosi il 29 giugno u.s. presso lo Zuccherificio del Molise alla presenza di centinaia di coltivatori e delle Organizzazioni Agricole a vocazione generale, si è riunito il Consiglio di Amministrazione del CAST con la partecipazione dei vertici della Coldiretti della provincia di Foggia, il 02 luglio scorso, per esaminare gli esiti del convegno.

Dal Consiglio è emersa la considerazione della forte ed unanime volontà del Mondo Agricolo non solo di rilanciare la filiera ma di impegnarsi in prima linea nella gestione dello stesso Zuccherificio.

In proposito i vertici del CAST ritengono necessario avviare uno stretto dialogo con la proprietà dello stabilimento saccarifero, in quanto, le più alte cariche politiche della Regione Molise, intervenute, pur assicurando la loro volontà di rilanciare l’attività dello Zuccherificio, si sono espresse in maniera alquanto generica sul futuro gestionale dell’azienda.

L’intero Consiglio del CAST conferma il forte apprezzamento nei riguardi del management attuale che e' riuscito, attraverso un dialogo trasparente ed un coinvolgimento diretto dei bieticoltori nelle dinamiche aziendali a riconquistare la fiducia del Mondo Agricolo ed ha riaffermato la necessità che il vigente management garantisca i bieticoltori, relativamente al ricevimento e al pagamento del prodotto della campagna in corso, secondo l’Accordo Interprofessionale sottoscritto con la parte Agricola.

Per la prossima semina 2014/2015, il Consiglio del CAST e la Coldiretti, ribadiscono il concetto delle garanzie certe: per investire nella coltura della Barbabietola da zucchero e chiedono in modo inequivocabile alla proprietà dello Zuccherificio del Molise interlocutori seri ed affidabili in grado di garantire gli Accordi che necessariamente dovranno essere presi entro il mese di luglio per poter pianificare la coltivazione autunnale.

Naturalmente, evidenziano il grave ritardo nelle trattative per la pianificazione della campagna prossima e ribadiscono che, in assenza di detti presupposti i bieticoltori, loro malgrado, nonsaranno più disponibili a seminare.

 

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