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Alda D'Eusanio

 

Come da tradizione è atteso il pubblico delle grandi occasioni in piazza Vagliasindi, nella frazione ripostese di Torre Archirafi, il 3 e il 4 agosto, in occasione della Sagra del Pesce Spada, rinomata manifestazione enogastronomica organizzata dalla locale Parrocchia Maria Santissima del Rosario. Ma per questa 16esima edizione il sindaco di Riposto Enzo Caragliano e l’assessore al Turismo e allo Spettacolo, Gianfranco Pappalardo Fiumara, hanno pensato in grande, arricchendo l’evento culinario con la presenza di uno dei volti più noti del piccolo schermo, Alda D’Eusanio. Il 4 agosto, alle ore 20, la celebre conduttrice televisiva si esibirà nell’intrigante e divertente spettacolo teatrale “Di cotte e di crude”, insieme al “foodj” Nicola Difino, fondatore del movimento Fooding Social Club e da anni in prima linea per la diffusione dello slow food e dell’alimentazione di qualità. La metafora del cibo viene utilizzata dalla strana coppia per far riflettere e divertire sulle sfide e la complessità del tempo in cui viviamo.

La popolare conduttrice e giornalista televisiva, che ha spopolato agli inizi degli anni duemila con il fortunato talk show del pomeriggio “Al posto tuo”, aprirà dunque con la simpatia che la contraddistingue il ricco cartellone di eventi estivi del “Riposto Summer Events”.

“Si tratta senza dubbio di una presenza molto prestigiosa per il nostro ente – ha dichiarato l’assessore al Turismo e allo Spettacolo del comune di Riposto, Gianfranco Pappalardo Fiumara – non solo per il suo importante curriculum giornalistico ma anche per le sue sorprendenti doti di attrice. Lo spettacolo, fortemente voluto dagli organizzatori della Sagra del Pesce Spada, ben si concilia con lo spirito della manifestazione enogastronomica. Alda D’Eusanio e Nicola Difino illustreranno, infatti, un nuovo modo di concepire la nostra ricca tradizione culinaria”.

 

Alda D’Eusanio è nata a Tollo, in provincia di Chieti, il 14 ottobre del 1950 ed è da più di un ventennio uno dei volti femminili di punta della RAI, soprattutto per il suo temperamento vulcanico ed esuberante. Giornalista professionista dal 1988, è stata anchorwoman del Tg2 dal 1988 al 1995, prima conducendo l’edizione della notte e poi negli ultimi due anni quella serale delle 19.45. Ottiene la massima popolarità, presentando su Rai 2 il talk-show “Al posto tuo” dal 1999 al 2003, programma leader in quegli anni nella fascia oraria del primo pomeriggio.

Alla presenza dell'assessore regionale Bartolotta, del sindaco Bianco e di rappresentanti del Ministero, le Ferrovie hanno illustrato un prospetto comparativo tra le proposte di Rfi e del Comune di Catania. Il 9 settembre la prossima riunione

Tutto il mese di agosto per approfondire gli aspetti controversi e lunedì 9 di settembre una nuova riunione per esporre le deduzioni e le indicazioni del Comune rispetto al prospetto comparativo tra la proposta di Rfi, con una variante a minore impatto, e quella del Comune di Catania sul raddoppio ferroviario Zurria-Acquicella. Il prospetto comparativo è stato illustrato oggi, nella Sala Giunta del Comune di Catania, dall'ing. Michele Del Principe, per il Gruppo Ferrovie, alla presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco, dell'assessore delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, Antonino Bartolotta, dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico e della Coesione territoriale, degli assessori comunali Luigi Bosco (Lavori pubblici), Rosario D'Agata (Ecosistema Urbano) e Salvo Di Salvo (Urbanistica) e dei tecnici delle Ferrovie, della Regione e del Comune di Catania.

I soggetti interessati  - Governo, Regione e Ferrovie - hanno sottoscritto un Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) che prevede la predisposizione di verifiche tecniche coinvolgendo gli enti territoriali, in questo caso il Comune di Catania, nelle scelte.

La vicenda del raddoppio ferroviario è nota: il progetto approvato da Governo e Ferrovie avrebbe avuto un impatto estremamente negativo, sotto il profilo urbanistico e ambientale su una delle zone più belle della città, quella del Castello Ursino. Se fosse seguito il progetto originario verrebbero distrutti palazzi settecenteschi che sorgono su aree archeologiche importanti e sugli archi della Marina verrebbero montati pannelli fonoassorbenti.

Il Comune di Catania approntò dunque una proposta alternativa che prevedeva la realizzazione di una galleria sotterranea che passasse attraverso il porto e prosegue in galleria nelle lave del 1669. Adesso le Ferrovie hanno presentato una loro proposta a minor impatto e impostato un confronto tra le tre versioni.

"Nel corso della riunione - ha spiegato il sindaco Bianco - ci siamo limitati a porre domande per comprendere meglio il senso del prospetto comparativo tra la proposta originaria delle Ferrovie, la nuova  e la nostra. Ci sarebbe, certo, un maggior onere nella nostra ipotesi, ma non esorbitante e giustificato con la scelta di salvare un pezzo del patrimonio storico, architettonico e archeologico della nostra città. Su questo occorre fare un ragionamento, senza ovviamente demonizzare quest'opera di grande importanza che darà lavoro e sviluppo a Catania";.

La data del 9 settembre consente di rispettare il cronoprogramma che fissa il termine ultimo per la fase degli approfondimenti entro il 31 ottobre del 2013

Ha rassicurato gli esponenti di Skyscrapercity.com: una volta stretti gli accordi con la Circumetnea, proprietaria dell’area, il Comune si occuperà della sua manutenzione

Il sindaco di Catania Enzo Bianco, che li ha raggiunti dopo che avevano lavorato per ore sotto il sole, ha ringraziato i volontari di Skyscrapercity.com per aver trasformato una discarica in un giardino della zona sterrata lungo il viale Africa nel tratto compreso tra via D’Amico e via Archimede, dove c’era un tempo un cantiere della Metropolitana.

Già nel dicembre dello scorso anno i volontari del Forum di Architettura e urbanistica on line Skyscrapercity.com della pagina Catania di Facebook, avevano effettuato un primo intervento di ripulitura sulla zona sterrata. I volontari, inoltre, avevano piantato ulivi, oleandri, melograni, palme washingtonie, yucche, chicas.

Mancando però la manutenzione, la zona era stata nuovamente utilizzata come discarica e il gruppo di volontari è tornato sul posto, con il supporto di Greenpeace e alcuni commercianti di via D’Amico, per effettuare opere di pulizia e irrigazione.

Il sindaco Bianco ha voluto incontrare i volontari per stringere loro la mano e rassicurarli sul fatto che, una volta stretti gli accordi con la Circumetnea, proprietaria dell’area, il Comune si occuperà della sua manutenzione.

Sarà una figura autorevole come quella di Nino Milazzo, giornalista di chiara fama nazionale, a presiedere il nuovo Cda del Teatro Stabile di Catania.

In data 29 luglio 2013, l’Assemblea dei Soci del Teatro Stabile di Catania si è riunita negli uffici di via Museo Biscari per nominare i membri del nuovo consiglio di amministrazione e designare tra questi il presidente dell’ente. Per il Comune di Catania è intervenuto personalmente il sindaco Enzo Bianco, che ha così voluto dare segno di vicinanza e cura nei confronti dell'Ente.

Il nuovo Cda risoluta così composto: per il Comune il dott. Nino Milazzo, che assume la carica di presidente; per la Provincia la dott.ssa Celeste Costanzo; per l’Ente Teatro di Sicilia il dott. Raffaele Marcoccio; in via di definizione i membri che saranno nominati dalla Regione.ù

La nomina alla presidenza di Nino Milazzo è stata accolta con viva soddisfazione da tutte le componenti del Teatro Stabile di Catania. Nativo di Biancavilla, Nino Milazzo ha iniziato l'attività di giornalista agli inizi degli anni Cinquanta a Catania ("Giornale dell'Isola", "L'Isola", "Espresso Sera", "La Sicilia"). Esperto di politica internazionale, approda a Milano al "Corriere della Sera", nella cui redazione arriverà a ricoprire l'incarico di vicedirettore. E' poi  vicedirettore vicario de "L'indipendente". Nel biennio 1987-1989 torna a Catania, chiamato dal direttore Mario Ciancio, come condirettore responsabile del quotidiano "La Sicilia". Ha collaborato con il "Sole 24 Ore" e "L’Europeo". Impegnato anche nel giornalismo televisivo, dal 2000 al 2006 è stato direttore dell'emittente siciliana "Telecolor" e per circa ven'anni ha collaborato ai programmi tv di Enzo Biagi.

Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti (Alfio Russo, Città di Modena, Calabria, Polifemo d'argento, Ercole Patti). Tra i suoi libri ricordiamo: "Crisi dello Stato" (1978, Galatea Editrice), "Conversazioni sul Mezzogiorno" (1999, "Sperling e Kupfer") e l'autobiografia "Un italiano di Sicilia" (2009, Editore Bonanno).

Attivisti No Muos occupano dalla notte scorsa l'aula consiliare “Luigi Sturzo” del municipio di Caltagirone, per protestare contro la decisione della Regione siciliana di revocare i provvedimenti che bloccavano le autorizzazioni all'installazione dell'impianto radio dell'esercito statunitense in contrada Ulmo, in territorio di Niscemi, ma a breve distanza da Caltagirone. La decisione è stata adottata dagli attivisti No Muos calatini, in accordo col movimento regionale No Muos, durante la seduta di Consiglio comunale dedicata allo stato di salute della sanità calatina. A dare vita a questa azione eclatante sono state le Mamme No Muos di Caltagirone e il locale comitato “Ond'evitare”. Sul banco degli imputati il governatore Crocetta, accusato di avere promosso “un'azione che non tiene in alcuna considerazione la salute dei siciliani e contro cui ci batteremo con ogni misura consentita”.

I protagonisti dell'azione di protesta hanno incassato il larghissimo sostegno dell'Amministrazione e del Consiglio comunale, con quest'ultimo che ha fatto proprio il documento dei comitati No Muos contenente una serie di richieste avanzate alla Regione: chiarimenti sulla mancata considerazione della relazione prodotta dai periti nominati dallo stesso presidente della Regione; confronto approfondito e pubblico tra le opposte relazioni; esibizione delle richieste formali di risarcimento di 18 miliardi di dollari dagli Usa alla Regione; chiarimenti sulle interferenze tra il Muos e le apparecchiature destinate all'aviazione civile; apposizione dei sigilli alla base Muos visto che ilo 19 giugno le autorizzazioni paesaggistiche risultavano scadute, ma anche effettuazione di un'ispezione ai container della base; convocazione di una seduta straordinaria aperta e pubblica prima della manifestazione del 9 agosto. Il presidente Luigi Giuliano ha annunciato la partecipazione alla manifestazione fissata per il 9 agosto in contrada Ulmo. Sull'argomento e a sostegno della ragioni No Muos, prima della pausa sfociata nella piena condivisione del documento, erano intervenuti i consiglieri Gemma Marino, Luca De Caro e Fabio Roccuzzo.

No Muos, il sindaco Bonanno ribadisce “pieno sostegno”

alle ragioni della protesta

 

“Ribadiamo netta contrarietà al Muos e sostegno alle azioni in atto, rivendicando con convinzione e determinazione la tutela del diritto alla salute e dell'ambiente. E, insieme al Comune di Niscemi e a fianco di quanti - come coloro che, in queste ore, occupano l'aula consiliare - con civiltà e dedizione alla causa del territorio, si battono per evitare che si consumi, ai danni di quest'area della Sicilia, un atto così grave e destinato a produrre conseguenze fortemente negative, siamo pronti a ogni ulteriore, utile iniziativa, per reclamare con forza lo stop all'installazione”.

Così il sindaco di Caltagirone, Nicola Bonanno, dopo che gli attivisti No Muos hanno occupato l'aula consiliare per protestare contro la decisione della Regione siciliana di revocare i provvedimenti che bloccavano le autorizzazioni all'installazione dell'impianto radio dell'esercito statunitense in contrada Ulmo, in territorio di Niscemi, ma a breve distanza da Caltagirone.

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