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Michele Affidato ha ricevuto il premio “Paul Harris”, la massima onorificenza rotariana che viene attribuita da un Club a personaggi che si distinguono o si sono distinti particolarmente per attività di servizio. A premiare l’orafo crotonese è stato il Rotary RC Paola MTC nella serata di Venerdì 18 Giugno, all’interno della suggestiva cornice di Villa Rinaldi a San Lucido. A ricevere il prestigioso premio sono stati i Past Presidents:  il Dr. Domenico Papaleo, il Dr. Valter Anselmucci, la Prof.ssa Lucia Baroni Marino ed il Maestro orafo Michele Affidato, l’unico esterno e non rotariano a ricevere il “Paul Harris”. Tra i presenti all’evento anche il PDG Ing. Francesco Socievole ed il Presidente del Rotary di Amantea Dr. Onofrio Rinaldi.  Il Presidente del Rotary RC Paola MTC, Michele Cardamone, ha speso parole di elogio ed apprezzamento nei confronti di Michele Affidato, protagonista da sempre, con il suo lavoro, per la continua valorizzazione del territorio calabrese. Da anni infatti Affidato, si spende per mostrare e mettere in evidenza le bellezze della Calabria, divenendo elemento positivo nel tessuto culturale della regione. Infatti la motivazione del premio recita: “Per la sua inesauribile e straordinaria capacità di “fondere” materialmente ed idealmente cuore e testa, talento e passione, diventando messaggero internazionale di una Calabria che crea eccellenza preziosa”. Durante la cerimonia è stato dedicato grande spazio ad Affidato, che ha partecipato anche ad una lunga intervista con la giornalista RAI, Livia Blasi, raccontando i momenti più importanti della propria carriera artistica. Infine, la serata ha anche avuto come protagoniste alcune delle creazioni di Michele Affidato. L’evento è stato impreziosito dalla sfilata di gioielli con al centro alcuni pezzi unici della collezione “Percorsi di una storia preziosa - L’evoluzione del gioiello dall’antica Magna Graecia ai nostri giorni”. Creazioni, queste, che raccontano, in una interpretazione personale, la trasformazione del gioiello nel tempo. Si apre una estate molto intensa per il maestro Affidato, chiamato ad essere presente con la sua arte all’interno di eventi nazionali del mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura.

Quando i premi arrivano dalla tua terra - commenta Michele Affidato - li senti in maniera ancora più forte, perché è la tua gente a riconoscere il lavoro che svolgi. Questo premio, che condivido con tutti i miei collaboratori, ci gratifica dei tanti sacrifici che ogni giorno facciamo in una terra difficile ma che allo stesso tempo riesce a farsi amare; e noi abbiamo il compito e il dovere di raccontarla”. 

Domenica 20 giugno, presso il San Giorgio Hotel, si è svolto l'ultimo evento afferente al progetto di promozione e divulgazione culturale "Vincenzo Scaramuzza, genio internazionale della musica" promosso dalla Fondazione D'Ettoris e realizzato grazie al contributo della Regione Calabria a valere sul PAC 2014-2020.
Termina così un mese intenso di eventi all'insegna della musica classica e della raffinata filosofia che poggia su valori quali l'umiltà e la sobrietà, che si cela dietro la figura del grande M° Scaramuzza, figlio autorevole di questa terra e impareggiabile didatta.
Anche l'evento finale, in linea con il trend degli eventi che si sono susseguiti tra maggio e giugno, ha registrato grande partecipazione della cittadinanza ed entusiasmo dei presenti in sala.
Ad aprire la serata, la proiezione del Docufilm "Respirando con la musica" regia di Maria Pia Cerulo, realizzato per la Fondazione D'Ettoris da Ipnotica Produzioni con la partecipazione di Sebastiano Somma.
Ad anticipare la proiezione, un momento di condivisione da parte del Presidente della Fondazione, Antonio D'Ettoris, che nel ringraziare quanti hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, ha illustrato la genesi dello stesso, un viaggio che parte da lontano, perché la storia stessa della Fondazione è ormai ventennale e dunque uno snodo di casualità e incontri fortuiti hanno permesso la realizzazione del prodotto culturale che la città ha accolto e speriamo anche apprezzato.


Era infatti il lontano 2014 quando il fondatore, Pino D'Ettoris, prese contatti con la regista, Maria Pia Cerulo perché partecipasse alla consueta premiazione del concorso che ogni anno la Fondazione organizza con le scuole. Da lì nacque un rapporto di collaborazione particolarmente produttivo, tanto che, non appena la progettazione prese concretamente forma dopo che Alberto D’Ettoris nel luglio del 2019 ne propose la realizzazione al presidente Antonio D’Ettoris, si decise di produrre un docufilm e di avvalersi della grande professionalità della Cerulo che non esitò ad accettare.
Da lì il resto venne da sé e si profilò un lavoro di divulgazione che non cessa con la fine degli eventi in calendario ma che, ci auguriamo, abbia tutte le potenzialità per continuare anche dopo, con prodotti di qualità come il film e la monografia a cura di Angela Floccari.
Dopo la proiezione, il concerto di Angela Floccari e Teresa Cardace si è svolto nel bellissimo giardino dell'hotel a fare da cornice ad un'atmosfera talmente piacevole e suggestiva che, come ha affermato la direttrice organizzativa, Maria Grazia D'Ettoris, sembrava quasi di: "respirare" la musica.
La straordinaria esibizione delle due artiste di grande talento è stata quindi il giusto coronamento di un percorso volto anche a celebrare il Maestro Crotonese Vincenzo Scaramuzza al quale la Fondazione e tutta l'equipe impegnata nel progetto si è accostata sempre con grande rispetto e riverenza.


Infine a colpire il pubblico, le parole ispirate e appassionate di Angela Floccari hanno reso tangibile il cammino alla scoperta di Vincenzo Scaramuzza, di questa figura per certi aspetti mistica, colta ed estremamente profonda.
Sullo stesso registro le parole di Alberto D’Ettoris, pronipote del Maestro, e di Francesco De Siena, il direttore artistico nonché compositore di un pezzo molto intenso, scritto su ispirazione della Novelletta di Scaramuzza, esibito durante il concerto da una impeccabile Angela Floccari.
Teresa Cardace invece, ha espresso parole commosse e di gratitudine per aver avuto l'opportunità di far parte della delegazione del comitato creatosi per chiedere l'intitolazione del teatro comunale al pianista crotonese.
Richiesta che ha raccolto il favore della commissione cultura e del consiglio comunale dove è stata approvata all'unanimità.
L'assessore alla Cultura, Rachele Via, ha invece espresso un sentito attestato di stima per il prezioso lavoro portato avanti dalla Fondazione nell'ambito culturale: "un seme, che presto o tardi darà grandi frutti".
Presenti in sala anche l'avvocato Meo, presidente della commissione cultura, Carmen Messinetti, dirigente settore cultura, Valeria Cassano, settore cultura, Francesco Desiderio che ha offerto consulenze preziose durante la fase di progettazione e tutto lo staff della Fondazione: Francesco Pupa, Noemi Bossi, Leonardo Scarriglia e Antonio Scerra.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche alla dottoressa Eleonora Costa, che ha contribuito fattivamente durante tutte le fasi della progettazione e nelle fasi iniziali di implementazione della proposta e non era presente in sala perché diventata da poco mamma.
Il progetto dunque è finito ma l'attività di promulgazione invece non si arresta e per chi volesse conoscere in modo più approfondito questo affascinante e illustre personaggio dai natali crotonesi, in cantiere ci sono altre proiezioni del docufilm e il volume disponibile in libreria.
Il viaggio di Crotone alla scoperta dell' illustre Vincenzo Scaramuzza, conosciuto e ammirato in tutto il mondo, continua.

 

Si è tenuto presso la sala Consiliare di Cotronei, domenica 13 Giugno, l’ultimo dei concerti di musica classica afferenti al progetto “Vincenzo Scaramuzza, genio internazionale della musica” promosso dalla Fondazione D’Ettoris e realizzato grazie al contributo della Regione Calabria.

Anche stavolta, l’evento ha registrato una risposta entusiasta e partecipativa dalla popolazione che ha riempito, al netto dei limiti imposti dai protocolli anti covid, la sala ospite.

Il concerto di Cotronei si è aperto con la Mazurka in si minore di Scaramuzza e al centro dell'esibizione dei due giovani concertisti: Tallarico - Bevacqua, nell'ampio spazio della sala consiliare, vi è stata la monumentale Ciaccona in re minore di J. S. Bach, trascritta da Ferruccio Busoni, grande pianista italiano che ebbe modo di congratularsi con il giovane Scaramuzza nel suo memorabile concerto tenuto nel 1923 a Berlino nella prestigiosa sede del Staatsoper. Il concerto si è concluso con la quarta ballata di Chopin, pietra miliare del pianismo romantico. Esecuzione che ha impreziosito la serata e l'ha resa indimenticabile.

E’ terminata così una rassegna durata ben tre settimane caratterizzata da un pregiatissimo filo conduttore che ha reso la proposta di elevata qualità artistico-culturale e molto apprezzata dal pubblico: la maestosa figura del grande M° Scaramuzza e soprattutto la sua musica e il suo modo di interpretarla ed esprimerla.

Il direttore artistico Francesco De Siena nel suo intervento di apertura ha sottolineato i diversi aspetti per cui è possibile affermare che il concerto celebri degnamente il Maestro Crotonese partendo proprio con la performance di apertura, la bellissima Mazurka in si minore di Scaramuzza, composizione leit- motiv del progetto, suggestiva melodia che accompagna la voce narrante del docufilm e che ha simbolicamente introdotto il primo incontro con i giovani crotonesi nell'auditorium del liceo Scaramuzza, immortale pagina che sarà il preludio al concerto finale del 20 giugno nella bella cornice dell'hotel San Giorgio.

Il Presidente della Fondazione, Antonio D’Ettoris, visibilmente emozionato, dopo aver fatto i complimenti ai talentuosi giovani, ha regalato alla platea una appassionata riflessione sulla presenza di Dio nelle espressioni artistiche pure come è la musica classica che ci avvicina a Lui e ci protende verso la sua bellezza e la Sua infinita benevolenza anche in un luogo mondano ed estremamente laico come una sala consiliare.

A presentare l’evento il direttore organizzativo, Maria Grazia D’Ettoris, la quale, dopo aver ringraziato il Sindaco che ha concesso l’uso della sala,  ha speso parole di profonda commozione e affetto per Cotronei, paese d’origine dei bisnonni, un luogo quindi carico di nostalgia e ricordi sia per lei che per il Presidente.

L’appuntamento di domenica però, non è l’ultimo evento in calendario, la Fondazione D’Ettoris ricorda la mostra fotografica e documentale che rimarrà allestita fino a venerdì 18 giugno presso la sala Margherita e soprattutto la serata di gala prevista domenica 20 presso il San Giorgio Hotel.

"La famiglia può essere luogo di abusi, di falsi abusi, di violenza e di crimini. Nella società è in atto una rivisitazione del ruolo tradizionale della famiglia, dove si pensa che esistano “diritti” senza il contrappeso dei doveri. Per questi motivi il professore Saverio Fortunato, rettore dell’Istituto italiano di criminologia di Vibo Valentia, ha inteso attivare la cattedra di Diritto di famiglia assegnandone l’insegnamento al professore Avv. Giancarlo Cerrelli, già componente del consiglio nazionale e già vicepresidente nazionale dell’Unione giuristi cattolici italiani. Autore di varie pubblicazioni, tra cui “La famiglia in Italia dal divorzio al gender”, edizioni Sugarco. Cerrelli è stato, inoltre, audito dalla commissione Giustizia della Camera dei deputati, in materia di adozione ed affido, e dalla Commissione Giustizia del Senato, in materia di disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili."

Il neo professore, avvocato Giancarlo Cerrelli, appresa la notizia, ringrazia il Rettore dell’Istituto Italiano di Criminologia, Prof. Saverio Fortunato, per aver istituito il corso di diritto di famiglia e per averlo onorato della designazione per tale insegnamento, nella prospettiva di dare rilievo e importanza all’istituto giuridico della famiglia, che nel corso degli anni è stato decostruito da un processo ideologico volto a rendere la famiglia fondata sul matrimonio sempre più fluida e irrilevante. 

Dare una nuova dignità ad un posto di estrema sofferenza. Sono state consegnate ieri al reparto di oncologia dell’ospedale san Giovanni di Dio quattordici nuovissime poltrone in vera pelle che vanno a sostituire le vecchie ormai logore e lacere. Non era più possibile neanche pensare lontanamente che pazienti chemioterapici, che devono trascorrere ore nel reparto, avrebbero dovuto continuare a sedere su poltrone che ormai avevano fatto il loro tempo. Lo stato di usura lo si può vedere dal video realizzato dai membri dell’associazione un po' di tempo fa, basta solo andare sul link https://www.facebook.com/amiamocrotone/videos/392972651579906/

Se tutto ciò è stato portato a termine con esito positivo è grazie alla perseveranza dei membri dell’associazione Crotone in fiore che nei mesi scorsi hanno attivato sui social network una raccolta fondi da destinare appunto all’acquisto di nuove poltrone, comode e confortevoli che facciano sentire accolti i pazienti in un posto che non frequentano certo volentieri. Se proprio bisogna andare a curarsi e accompagnare chi ha bisogno di queste cure, che almeno lo faccia in locali accoglienti. Il colore delle poltrone, un bel rosso acceso, è stato scelto anche in funzione di questo, dare un tocco allegria e vitalità ad un ambiente permeato di sofferenza.

Le grandi azioni, proprio perché sono tali, sono compiute da più persone. In questo caso sono stati diversi i protagonisti e ognuno per quanto possibile ha dato un contributo nel proprio ambito. L’associazione Crotone in fiore, ha lanciato l’idea, si è occupata della raccolta fondi, dell’organizzazione ma il tutto è stato possibile grazie al primario del reparto la dottoressa Tullia Prantera. Ma se le cose funzionano bene e il reparto è molto migliorato negli ultimi anni il merito è da dividere con il personale medico e infermieristico che lavora con passione, dedizione senza mai risparmiarsi.

Se tutto è stato possibile è soprattutto grazie alla generosità dei crotonesi che non si sono risparmiati e hanno permesso, con il loro contributo l’acquisto delle quattordici poltrone. Nella raccolte fondi non tutti possono concorrere allo stesso modo, si sa, c’è chi fa quello che può e chi invece supera se stesso facendo grossi sforzi. È quello che hanno fatto la famiglia Fonte e la famiglia Cataldi che quel reparto lo hanno purtroppo frequentato e il tumore ha portato via loro delle vite molto care. La famiglia Cataldi infatti ha devoluto tutto quello che aveva già incassato da una raccolta fondi parallela che aveva avviato. Notevole anche il contributo dato dall’Agm arredamenti di Cirò Marina.

Sforzi congiunti hanno portato un grande risultato a testimonianza che quando c’è la buona volontà e si fa rete si raggiungono traguardi inimmaginabili. È stato bello vedere realizzato un desiderio lungo mesi. Con questo gesto i membri dell’associazione Crotone in fiore hanno dimostrato che niente è impossibile e che invece di lamentarsi è giusto passare all’azione e fare opere concrete. Ne beneficeranno persone sfortunate colpite da una malattia difficile da vincere, ma non impossibile. Unire un ambiente comodo e accogliente alla professionalità del personale è importante ma soprattutto aiuta i pazienti.

Non può che essere molto soddisfatta la presidente di Crotone in fiore Caterina Cotroneo: “Ci auguriamo che queste accoglienti poltroncine possano contribuire a migliorare il benessere dei pazienti costretti a sostenere lunghe ore di trattamenti sanitari perché non bisogna dimenticare che prima della malattia c'é il paziente”.

 

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