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Il gruppo estremista islamico somalo Al-Shabaab ha rivendicato l'attacco in un campus universitario di Garissa, nell'est del Kenya, che ha provocato almeno 15 morti e 60 feriti. Lo scrive la Cnn online. Il campus è stato attaccato da uomini armati a volto coperto. 

Il gruppo estremista islamico somalo ha preso in ostaggio un gruppo di studenti. Lo riporta la Bbc online. Gli estremisti avrebbero separato gli studenti cristiani da quelli musulmani e rilasciato 15 studenti musulmani, ha detto un portavoce del gruppo.

Non si hanno al momento notizie di oltre 500 studenti. Secondo il ministro degli Interni, di 815 studenti, ne mancherebbero all'appello esattamente 535.

Le regioni del nord e dell'est del Kenya, ai confini con la Somalia, sono state spesso vittime di attacchi rivendicati dal gruppo islamista somalo al-Shabaab.

Nel 2013 Al-Shabab ha attaccato il centro commerciale Westgate Mall di Nairobi, provocando decine di morti. Il mese scorso il gruppo ha rivendicato gli attacchi nella contea di Mandera, sul confine con la Somalia, in cui sono rimaste uccise 12 persone, incluse quattro che erano al seguito del governatore Ali Roba. Dati statistici forniti dalla polizia indicano che 312 persone sono rimaste uccise in attacchi sferrati da Al-Shabab in Kenya dal 2012 al 2014. Nello stesso periodo 38 persone sono morte e 149 sono rimaste ferite proprio a Garissa.Intanto

Sempre più grave la situazione in Yemen in seguito alla crisi politico-militare in corso. Le milizie degli sciiti Houthi hanno espugnato il palazzo presidenziale di Aden, strategica città portuale dello Yemen e 'seconda capitale' del Paese, teatro di scontri accaniti nelle ultime ore tra ribelli sciiti e forze fedeli al presidente in fuga Hadi sostenute dalla coalizione arabo sunnita guidata dai sauditi.

Carri armati dei ribelli sciiti Huthi sono entrati nelle scorse ore nel centro di Aden e sono stati affrontati dalle truppe del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi.  Intanto il consolato russo a Aden ha sospeso le operazioni. Mentre un aereo russo è decollato dal Cairo verso Sanaa per evacuare il personale dell'ambasciata e i connazionali che vogliono lasciare il paese.

Un militare delle Guardie di frontiera saudite è stato ucciso e altri 10 feriti da colpi sparati da oltre il confine con lo Yemen. Lo scrive il sito dell'agenzia saudita Spa, secondo la quale i militari presidiavano un posto di confine finito bersaglio di un'intensa sparatoria proveniente da un'area montuosa yemenita. Alcune unità del Regno - dopo aver risposto al fuoco - sono poi intervenute per "una ricognizione", sconfinando. Riad sostiene nello Yemen le forze de regime a guida sunnita contro la rivolta dei ribelli sciiti Houthi.

Truppe straniere di nazionalità non precisata sono sbarcate in queste ore ad Aden, strategica città portuale dello Yemen teatro di scontri fra ribelli sciiti Houthi e forze fedeli al presidente fuggitivo Abdrabbuh Mansour Hadi sostenute finora dal cielo dai raid di una coalizione militare sunnita guidata dall'Arabia Saudita. Lo riporta la Bbc citando testimonianze locali. Non è ancora chiaro se si tratti d'un inizio d'invasione da parte della coalizione araba.

La fase ora è davvero decisiva: o si chiude o si rischia di far saltare il tavolo. Nonostante i progressi fatti negli ultimi giorni, i rappresentanti delle grandi potenze mondiali e quelli dell'Iran non sono stati ancora in grado di raggiungere quell'intesa preliminare che dovrebbe poi portare all'accordo definitivo entro il prossimo mese di giugno. Il piu' ottimista, alla sospensione di lavori, e' stato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, per il quale sarebbe stata raggiunta un'intesa "su tutti i punti chiave" sul tavolo. Intesa che ora deve essere messa nero su bianco in una bozza a cui, ha spiegato Lavrov, i 'tecnici' stanno gia' lavorando. Anche il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif spera che si sia entrati davvero nella fase finale, quella in cui si possa finalizzare l'accordo. Mentre il presidente americano Barack Obama ha riunito il team sulla sicurezza nazionale e dalla Situation Room della Casa Bianca si e' collegato in videoconferenza con Losanna, per fare il punto con il segretario di Stato americano John Kerry e con i negoziatori Usa. I due nodi che non si e' riusciti a sciogliere entro la deadline della mezzanotte del 31 marzo sono quelli che tengono i negoziatori impegnati da giorni: il timing per ritirare le sanzioni della comunita' internazionale verso l'Iran - subito o gradualmente, e con quale gradualita' - e quale tipo di attivita' nucleare consentire alle autorita' di Teheran negli anni finali dell'accordo. Attivita' che per le potenze occidentali non dovrebbero consentire in alcun modo all'Iran di costruire la sua bomba atomica.

Fiato sospeso a Losanna, in Svizzera, per quelle che dovrebbero essere davvero le ultime ore per raggiungere un'accordo storico sul programma nucleare iraniano. Ore decisive vissute con tanta speranza ma anche - come affermano alcuni dei protagonisti - in un clima di grande confusione. Nella notte, passata la fatidica scadenza del 31 marzo, i negoziati ufficiali sono stati sospesi e riprenderanno nelle prime ore di stamattina.

"E' tempo che la comunità internazionale punti i piedi per un accordo migliore con l'Iran'', ha detto il premier Benyamin Netanyahu commentando le trattative riprese a Losanna. Quella attuale - ha aggiunto - è ''una cattiva intesa che danneggia Israele, il Medio Oriente e il mondo intero''.

Il tasso di disoccupazione torna a salire al 12,7% a febbraio, dopo il ''forte calo'' di dicembre e l'ulteriore diminuzione di gennaio. Lo rileva l'Istat nei dati provvisori segnalando un aumento di 0,1 punti sul mese e di 0,2 punti sull'anno, che riporta il tasso al livello di dicembre. I disoccupati sono 23 mila in più.

La disoccupazione giovanile in Italia continua a crescere. A febbraio, secondo i dati Eurostat, è al 42,6%. Solo in Grecia (51,2% a dicembre) e Spagna (50,7%) è più alta. A gennaio era al 41,2% e nel febbraio 2014 era al 42,5%. Risulta in calo di 1,1 punti la media dell'Eurozona (22,9%) che nel febbraio 2014 era al 24,0%. Nella Ue-28 la disoccupazione per i giovani fino a 25 anni è al 21,1%, invariata rispetto al mese precedente, ma giù di 1,8 punti in dodici mesi.

Intanto continua a calare, seppur lentamente, il tasso di disoccupazione nell'Eurozona. Secondo Eurostat a febbraio è dell'11,3%, mentre a gennaio era a 11,4% e nel febbraio 2014 era a 11,8%. Nella Ue a 28% la disoccupazione è al 9,8% (9,9% a gennaio e 10,5% 12 mesi prima). Secondo la stima di Eurostat nella Ue-28 a febbraio i disoccupati sono 23,8 milioni, mentre nell'Eurozona sono 18,2 milioni. Rispetto allo stesso mese del 2014 i senza lavoro sono diminuiti rispettivamente di 1,547 milioni e di 0,643 milioni. I tassi di disoccupazione più bassi sono quelli di Germania (4,8%), Austria (5,3%), Repubblica Ceca e Regno Unito (5,5%). In Francia è a 10,3%.

Lieve recupero dei prezzi su base mensile a marzo, ma resta la deflazione nel raffronto annuale: secondo i dati dell'Istat, a marzo si è registrato un -0,1% dei prezzi rispetto allo stesso mese del 2014 e una risalita dello 0,1% su febbraio. L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio). Anche a livello europeo non si registrano grandi variazioni: il tasso di inflazione annuale di marzo resta in territorio negativo, nell'Eurozona, ma in leggera risalita. Secondo la stima flash di Eurostat è a -0,1%, quando a febbraio era a -0,3%.

Tornando in Italia, l'Istat spiega che la stabilità della flessione su base annua dell'indice generale è la sintesi "da un lato del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% del mese precedente), dall'altro del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,6%, da +1,4% di febbraio)".

Nel cosiddetto carrello della spesa, gli italiani hanno trovato un rincaro annuo in accelerazione: "I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a febbraio e crescono dello 0,9% su base annua (da +0,7% del mese precedente)". I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto - per effetto soprattutto dei rialzi dei carburanti - aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e fanno registrare un tasso tendenziale nullo (era -0,5% il mese precedente).

Aumenti significativi per i prezzi dei carburanti: secondo le stime provvisorie dell'istat, il prezzo della benzina è aumentato del 4,9% su base mensile così come quello del gasolio per mezzi di trasporto. Su base annua, invece, si attenua il calo dei prezzi. Per la benzina la discesa è stata dell'8,5%, meno ampia di quattro punti percentuali rispetto a quella rilevata a febbraio (-12,5%). Stesso discorso per il gasolio: decisa attenuazione della flessione, da -14,3% di febbraio a -9,9%.

In Germania il tasso di disoccupazione tocca nuovi minimi scendendo al 6,4% a marzo dal 6,5% del mese prima, mentre gli economisti puntavano su un tasso invariato. Il numero dei senza lavoro e' diminuito di 15.000 unita', a 2,8 milioni. I tecnici dell'istituto precisano che si tratta di dati non confrontabili con quelli del governo sulle 79 mila attivazioni di nuovi contratti, che ''sono dati di diversa natura e non necessariamente significano nuovi occupati. Possono anche essere transizioni dal tempo determinato e altri tipi di contratti''. L'Istat informa che nel periodo dicembre-febbraio rispetto ai tre mesi precedenti l'occupazione ''è rimasta sostanzialmente stabile, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti, in larga misura per la risalita del tasso di inattività''.

Sale il tasso di disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) al 42,6% a febbraio. Lo comunica l'Istat nei dati provvisori, dove rileva un aumento di 1,3 punti rispetto al mese precedente e di 0,1 punti rispetto all'anno precedente. A febbraio ci sono 868 mila giovani occupati, 40 mila in meno rispetto all'anno precedente e 34 mila in meno rispetto a gennaio. E' quanto emerge dai dati provvisori dell'Istat sulla fascia 15-24 anni. Il tasso di occupazione giovanile scende così al 14,6%. Al tempo stesso crescono gli inattivi fino a 4,4 milioni di ragazzi e aumentano di 35 mila unità in una anno e di 20 mila unità in un mese. Il tasso di inattività giovanile tocca così il 74,6%.

Il calo dell'occupazione a febbraio è dovuto esclusivamente alla diminuzione delle lavoratrici. L'Istat sottolinea che gli occupati di sesso maschile sono ''sostanzialmente stabili'' mentre quelli di sesso femminile diminuiscono in un mese di 42 mila unità. Anche il tasso di disoccupazione cresce al 14,1% per le donne (+0,3 punti su mese e +0,9 punti su anno) mentre per gli uomini è all'11,7% (invariato sul mese e in calo di 0,3 punti nell'anno).

Il tasso di disoccupazione in Italia a febbraio è stato del 12,7%, più alto della media dell'Eurozona (11,3%). Secondo i dati Eurostat, la disoccupazione italiana è la sesta più alta della Ue dopo Grecia (26,0%, dato di dicembre 2014), Spagna (23,2%), Ungheria (18,5%), Cipro (16,3%) e Portogallo (14,1%).

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