"Albo signanda lapillo" - direbbero i nostri Padri latini, contrassegnando con un sassolino bianco una data memorabile, di cui custodire memoria.
Sono già trascorsi 25 anni da quel 28 agosto 1995, data in cui, con una certa incidenza della casualità, prese il via un evento destinato a restare nella storia contemporanea della cultura iblea a cavallo fra due secoli.
Quest'anno a Ragusa si celebra il XXV Anniversario del "Premio Ragusani nel mondo", una manifestazione di profilo internazionale che nel suo brillante percorso ha premiato le eccellenze iblee che hanno conferito lustro al nostro Paese, distinguendosi in ogni parte del mondo nei settori professionali più disparati attraverso un non comune ingegno, unito a creatività, competenza e perseveranza.
È proprio nell'agosto di un quarto di secolo fa che il cav. Pippo Giuffrè, il meno noto dei fratelli ragusani affermatisi sull’altra sponda dell’Atlantico, veniva coinvolto dal direttivo dell’Associazione per celebrare la prima edizione di un evento culturale che negli anni ha portato nelle case degli iblei, ma non solo, figure di conterranei che hanno saputo esprimere il loro contributo umano e professionale fuori dei nostri confini.
Il ricordo della lontana, ma indimenticabile prima edizione è quello di un palco spoglio da un punto di vista scenografico, alla vigilia della festa di San Giovanni, proprio per sottolineare una forma di gratificazione verso l’emigrato ragusano, che generalmente torna nella città d'origine durante le feste patronali.
Il cav. Mimmo Azzia, presidente dell’Associazione "Sicilia Mondo" e decano delle associazioni storiche che si sono occupate del fenomeno dell’emigrazione siciliana nel mondo, diede la spinta iniziale per riannodare e rinsaldare i legami con l’emigrazione iblea sin dal 1991, anno di Fondazione dell’Associazione "Ragusani nel Mondo".
In tale contesto, successivamente maturò l’idea di studiare ed approfondire l’epopea storica dei flussi migratori iblei, attraverso il racconto di storie di successo, non necessariamente, anzi quai mai riconducibile al danaro, ma di certo ricche di valori che rappresentano un esempio per le generazioni rimaste in patria, in particolare per i giovani.
Da allora il "Premio Ragusani nel Mondo" è cresciuto, è diventato una sorta di "giorno dell’orgoglio ibleo", suscitando attorno a sè notevole interesse ed ammirazione e raggiungendo un eccellente livello organizzativo; col trascorrere del tempo si è trasformato in un evento di punta nel calendario ragusano.
Oltre un centinaio di premiati si sono alternati sul palco dal 1995 al 2019; per la maggior parte volti sconosciuti al grande pubblico, ma con storie di vita interessanti, coinvolgenti, vere. Ma ci sono stati anche ospiti di levatura internazionale molto noti, come l’attrice Susan Sarandon, star del cinema di Hollywood, ragusanissima per via del nonno materno Giuseppe Criscione, che lasciò Ragusa nel 1901 per imbarcarsi su un piroscafo alla ricerca dell’Eldorado Americano. Ma come dimenticare l'attrice Edwige Fenech, di origine acatese, il noto esperto modicano di arti culinarie Piero Selvaggio, ripetutamente Oscar quale migliore ristoratore americano, Arturo di Modica, lo scultore vittoriese autore del mitico Toro di Bronzo a Wall Street, le attrici Valeria Solarino e Loredana Cannata, il cast del Commissario Montalbano, fra cui l’indimenticato Marcello Perracchio, che per la prima volta ricevette un riconoscimento nella sua città, il jazzista Francesco Cafiso, che appena quattordicenne all’epoca in cui ricevette il Premio, si era già ritagliato uno spazio di notorietà internazionale.
Tali entusiasmanti risultati erano obiettivamente impensabili alla data della prima edizione.
Il Premio si è avvalso di un team di collaboratori di assoluto livello, dimostrando come questa splendida area geografica disponga di professionalità in grado di supportare eventi riconosciuti per l'ineccepibile livello organizzativo.
Tanti i nomi da ricordare e ringraziare, da Salvo Falcone e Caterina Gurrieri, brillanti conduttori di numerose edizioni, a Peppe Arezzo, che ha curato la direzione artistica ininterrottamente dal 2010 ad oggi, ed ancora in altre precedenti edizioni, a Emanuele Cavarra, che ha curato le immagini simbolo e i cataloghi dal 2008 ad oggi ed ancora Gianluca Tela, Davide Savasta, Ignazio Calogero, Italo Gozzi, Giovanni Noto, Peppe Lizzio, Massimo Gulino.
Altri collaboratori non meno importanti hanno nel tempo creato e consolidato un team di sicura affidabilità; fra essi le maestranze e le aziende che hanno reso servizi e fornito attrezzature, dall'azienda TensoSystem ai service Promo Service di Peppe Stornello, alla Mg Service dei f.lli Messina. Indimenticabili, per la loro imponenza e modernità, gli allestimenti scenici delle edizioni 2009 e 2010, curate da Gianni Portelli.
Il "Premio Ragusani nel Mondo" è stato seguito con interesse sempre crescente da parte dell’opinione pubblica del territorio, ma anche delle Istituzioni. In quasi tutte le edizioni i premiati sono stati ricevuti dai vari Prefetti all’interno del Palazzo di Governo, con un saluto istituzionale al massimo livello e non di rado dai Sindaci dei vari Comuni di provenienza e dal Presidente della Provincia, prima che l’Ente venisse soppresso.
Pregevole la collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri, che ha portato all’organizzazione ben 3 tournée della Banda dell’Arma, in contesti ambientali di grande suggestione a Ragusa, Modica, Comiso e Chiaramonte per complessivi sette concerti, dei quali vi è ampia traccia nella recente storia locale.
Preziosa è stata anche la collaborazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, la Questura, la Polstrada, la Polizia Municipale di Ragusa e tutti i corpi di Polizia e di Pubblica Sicurezza, con i quali si è creata una felice interazione per il buon esito delle varie edizioni.
Ma un grande evento ha bisogno di risorse finanziarie adeguate per mantenere un apprezzabile standard.
Quindi, nel tempo si è creato una sorta di mecenatismo culturale attraverso la selezione di prestigiose aziende del territorio, disponibili ad investire in un evento, che, oltre al ritorno pubblicitario in senso stretto, garantisce un sicuro ritorno di immagine.
Si deve a loro se il Premio ha potuto raggiungere l'ambizioso traguardo dei 25 anni, un risultato apprezzabile nel contesto delle analoghe manifestazioni presenti nel panorama nazionale.
Il ruolo degli Enti Pubblici, seppur significativo, è stato sempre marginale e da solo non avrebbe mai consentito di arrivare al 25° Anniversario, al quale presenzierà un amico di lungo corso della manifestazione, un raffinato musicista ed anche talent scout di numerosissimi talenti del canto, il M° Peppe Arezzo con la sua orchestra.
Il direttivo dell’Associazione Ragusani nel Mondo ha sempre creduto nella manifestazione e supportato gli sforzi organizzativi, dal Presidente Franco Antoci, al Direttore Sebastiano D'Angelo, al Segretario Salvatore Gurrieri, dal Vice Presidente Salvatore Brinch, al Tesoriere Gianni Mezzasalma, per finire ai componenti Ignazio Caloggero, Gianni Licitra, Angelo Burgio, Giuseppe Tidona e Giovanna Cilia. Un pensiero devoto e commosso va a Giuseppe Salerno, appassionato fondatore dell’Associazione e brillante funzionario pubblico, venuto prematuramente a mancare nell’estate del 2012.
Quindi, sabato 3 agosto 2019 a Ragusa in piazza Libertà si festeggerà questa attesa ed emozionante edizione che vedrà sul palco un'ospite canora molto attesa: Anna Tatangelo, che nel suo concerto ripercorrerà il vasto repertorio di una carriera iniziata appena quindicenne a Sanremo, dove nel 2002 vinse nella sezione Giovani con il brano "Doppiamente fragili".
Come da tradizione, anche quest'anno le cinque nuove storie dei personaggi che saranno premiati sono rappresentative del mondo della managerialità, come quelle di Adele Sulsenti ragusana di origine, broker assicurativo lungo l’asse Venezuela/Usa e di Orazio Iacono, modicano, titolare di un'esemplare storia di self made man all’interno delle Ferrovie dello Stato, fino a ricoprire nel 2017 la prestigiosa carica di Amministratore Delegato di Trenitalia.
Il mondo dell’arte è rappresentato da Jonathan Cilia Faro, ragusano, che con la sua voce tenorile resa dolce da venature pop ha conquistato le simpatie di migliaia di fans nel Nord America e non solo, mentre per la sezione dedicata alle professioni sarà premiato il chirurgo pediatra di fama nazionale Mario Messina, originario di Monterosso, luminare nel settore in Italia e con una spiccata vocazione al volontariato nei Paesi del terzo mondo, dove forte è la domanda di aiuto ed assistenza.
Il “Premio Azienda“ dell'edizione 2019 verrà conferito alla Libretti srl, che attraverso un'attenta ricerca di mercato, nel rispetto dell’ambiente e la selezione dei prodotti migliori di base nella filiera agroalimentare di pertinenza, si è ritagliata una cospicua fetta di mercato nella produzione e commercializzazione di prodotti bio.
Nel corso di questa speciale edizione verrà sottolineato il sentimento di gratitudine verso le principali aziende che negli anni hanno sostenuto il Premio, con un doveroso riconoscimento assegnato ai titolari delle stesse, accompagnato dalla testimonianza di numerosi premiati delle edizioni precedenti, che confermeranno la valenza di evento socio-culturale tra i più significativi della storia iblea contemporanea, stigmatizzando i forti legami rimasti e sviluppati con la terra d'origine successivamente al conferimento dei prestigiosi riconoscimenti.
Un binomio Premio-Imprenditoria privata che ha costituito la vera chiave di volta per comprendere e spiegare il successo della manifestazione e il grande interesse che ha suscitato negli anni sia nel tessuto sociale che a livello mediatico.
Inoltre, all'interno della manifestazione sarà dedicato uno spazio ad altre importanti Istituzioni del capoluogo, come l’ASP e la Sac, per delle importanti testimonianze sulle principali tematiche che riguardano le rispettive autorità.
Da sottolineare la valenza istituzionale del "Premio Ragusani nel Mondo" grazie alla presenza dei numerosi Prefetti che si sono alternati al vertice del Palazzo di Governo negli ultimi venticinque anni, dei Sindaci del Capoluogo, dei Presidenti della Provincia presenti nello stesso periodo, nonchè dei Vescovi della Diocesi.
Sarà un'edizione in stile "amarcord" destinata ad esaltare un brand che spegnerà le sue prime venticinque candeline con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
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